
17 Luglio 2018
È arrivata la nuova versione di HAMR, il robot-scarafaggio ideato ad Harvard che, oltre a camminare in superficie, può anche nuotare e camminare sott'acqua. L'entomologia si conferma un ambito particolarmente ricco di ispirazione per i ricercatori della nota università, che solo lo scorso ottobre avevano presentato RoboBee, un robot anfibio in grado di volare.
Di dimensioni minuscole - pesa 1,65 grammi ed è poco più grande di una graffetta - il robot è ispirato agli scarafaggi che, come è noto, possono sopravvivere sott'acqua fino a trenta minuti. Ma la nuova versione di HAMR (acronimo che sta per Harvard's Ambulatory Microrobot) può fare molto di più, restando sommerso per tutto il tempo necessario e portando anche carichi aggiuntivi fino a 1,44 grammi, di poco inferiori al suo peso.
Grazie alla sua taglia, il minuscolo robot può nuotare a pelo d'acqua sfruttando la tensione superficiale per galleggiare, muovendosi sulle sue estremità asimmetriche con un'andatura simile a quella di uno scarafaggio che nuota; per immergersi invece utilizza l'electrowetting, applicando una leggera tensione che "rompe" la superficie dell'acqua e gli permette di scendere sul fondo, dove cammina come se fosse sulla terraferma.
La sfida più grande, spiegano da Harvard, è quella di tornare a galla, perché la forza di tensione superficiale dell'acqua - doppia rispetto al peso del robot - lo spinge verso il basso. Per ora, lo scarafaggio robotico riesce a riemergere solo percorrendo una rampa inclinata che gradualmente lo riporta in superficie, anche grazie a una redistribuzione dell'attrito tra gambe posteriori e anteriori ottenuta con delle migliorie meccaniche.
Le dimensioni del robot insomma sono la chiave delle sue capacità: se fosse più grande sarebbe difficile farlo galleggiare grazie alla tensione superficiale, mentre se fosse più piccolo potrebbe non essere in grado di generare la forza necessaria a romperla. Come ha spiegato Kevin Chen, tra gli autori del progetto:
Questa ricerca dimostra che la microrobotica può sfruttare la fisica su piccola scala - in questo caso la tensione superficiale - per espletare funzioni e capacità che sono impegnative per i robot più grandi.
Il prossimo passo sarà migliorare ulteriormente la locomozione di HAMR e trovare un modo per farlo tornare sulla terraferma senza l'ausilio di una rampa, magari incorporando adesivi ispirati ai gechi o meccanismi di salto ad impulso.
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Commenti
Magari nella prossima versione vedete anche su come può essere alimentato autonomamente. Viste le dimensioni sarà dura.
E' uguale.
pattume
Robo pattina.
Dalla foto sembrava quella cac4ta di airbag per iphone