
08 Giugno 2018
31 Maggio 2018 27
Apple Music si appresta ad espandere in maniera importante il suo ruolo all'interno dell'industria musicale. Dopo essere diventato il secondo servizio di musica in streaming, più diffuso del pianeta - alle spalle di Spotify - la nostra divisione publishing di Apple Music lavorerà con i music publishers per gestire meglio i loro contenuti nello stesso modo in cui l'attuale team musicale lavora con le etichette.
Questa è la prima mossa di Oliver Schusser, nuovo capo di Apple Music dallo scorso aprile, stando a quanto riportato da una fonte citata da Music Business Worldwide. La nuova sezione sarà capitanata da Elena Segal, presente in Apple sin dal 2006 e precedentemente impegnata nel ruolo di Legal Director di iTunes.
Secondo quanto riferito dalla fonte, pare che Schusser voglia mostrare l'importanza per la società di Cupertino ricoperta sia dagli autori che dal nuovo compito che si appresta a svolgere. Si tratta di una mossa molto importante, attraverso la quale Apple potrà rafforzare notevolmente la propria offerta di contenuti esclusivi.
Oltre a poter gestire meglio gli accordi di licenza con molti degli artisti più famosi della scena, la creazione di una casa discografica permetterà ad Apple di curare la crescita dei talenti emergenti e di poterli accompagnare lungo lo sviluppo della loro carriera. Attendiamo conferme ufficiali da parte della società di Cupertino: chissà che le novità di Apple Music non possano trovare spazio anche durante l'ormai imminente WWDC 2018.
Recensione iPhone 15: meglio del 14 Pro? | VIDEO
iPhone 15 Pro Max vs 14 Pro Max: tutte le differenze e le nostre impressioni | VIDEO
Stranezze Apple: iPhone 15 Pro meno caro, ricarica 20 watt, giochi AAA e non solo!
Apple, arrivano gli iPhone 15 Pro e Pro Max: scocca in titanio, USB-C e prezzi più bassi
Commenti
Appunto, anche per la musica ti obbligheranno a abbonarti a più servizi per avere tutto
Ti abboni ad Apple Music se vuoi suo esclusive, il punto è poterlo fare su prodotti che non sono di Apple
Idea non male.
Che facciano così anche gli altri.
Fantastico (ancora più esclusive)
Quindi in futuro non basta comprare un album ...ma devi prendere un iPhone e un paio di Beats ... Che bella gabbietta che stanno preparando
Un altro modo di vedere le cose xD
verrà schiacciata da chi??
https://uploads.disquscdn.c...
Tradotto in parole povere , tale mossa permetterà ad Apple di prendersi una percentuale maggiore dagli artisti che aderiscono alla casa discografica di Apple e dall’altra parte gli artisti avranno benefici maggiori rispetto agli altri
Qualcuno artista firma in esclusiva per una casa discografica. In questo caso non cambia assolutamente nulla (sotto questo punto di vista).
L'antitrust non farà nulla perché non c'è nulla da fare.
Può farlo... sarebbe come far causa a Netflix perché le serie Netflix sono solo su Netflix.
La musica prodotta da Apple Music potrà essere solo su Apple Music, proprio perché tale servizio è disponibile anche su altri OS.
Grazie Apple, serviva qualcuno che volesse ulteriormente peggiorare il mondo della musica.
Da Wikipedia:
Di0 ce ne scampi
Questo è vero senza ironia. Però lo usa per creare gabbie.
sa sa sa prova prova 1 2 3
Che ridere, verrà schiacciata.
Ormai le case discografiche sono poche multinazionali in tutto il mondo, tra cui la Sony Music, per dirne una.
Basti pensare la fine che hanno fatto le potenti e ben affermate, anche a livello internazionale, case discografiche italiane, dalla Cetra, alla EMI, la Compagnia Generale, etc.
Tutte comprate.
Avrebbe molto più senso che lo Stato Italiano torni a rifondarsi la Cetra, piuttosto… anche per evitare certe situazioni grottesche, come ciò che successe tempo fa con tutti i diritti di Battisti.
Vive di opensource praticamente
Gabbia dorata musicale
Spero di no. Questo significa l’esclusiva dell’album (magari solo in streaming) e la non diffusione su altre piattaforme
Ma il discorso dell'accordo con i Beatles sul nome e sul non entrare nel mondo della musica? Tutto risolto?
Cheers
per la musica di m...a che gira ora... solo musica per frocetti e putt...nelle..... se nei video non mostri le tette o cul. non sfondi.... come dicevano gli elio... la moda la fanno i ricchioni
e se uno usa spotify? conoscendola mica le concederà i suoi artisti
Apple Music su Android
iTunes su Windows
nei limiti di quanto viene imposto dalle regole contro la concorrenza sleale il supporto deve esserci. poi scusa, se tu fossi un imprenditore con un’azienda che produce hardware, software e una miriade di servizi aggiuntivi per chi compra i tuoi prodotti ti preoccuperesti del supporto ad altre piattaforme al di fuori del minimo imposto dalla legge? ma per favore hahahahahaha
Eh sì, del resto Apple è famosa per il grande supporto ad altre piattaforme.
ci ho pensato anch’io, ma non è detto che la musica prodotta da apple music resti di sua esclusiva utilizzazione
Non lo so, sento odore di Antitrust