Alla fine sembra che Google sia riuscita a sorpassare Amazon nella classifica dei maggiori distributori di smart speaker. Dopo che solo una settimana fa abbiamo dato notizia di un avvicinamento importante da parte dell'azienda di Mountain View nei confronti del colosso guidato da Jeff Bezos, ci troviamo oggi a parlare dei dati Canalys, secondo cui, invece, oltre all'avvicinamento sarebbe già avvenuto anche l'avvicendamento.

In accordo con il report rilasciato in queste ultime ore dalla compagnia di analisi e ricerca (in contrasto con quelli di Strategy Analytics di una settimana fa), infatti, sembra proprio che Google abbia già sorpassato Amazon e il suo Echo, ottenendo in questo primo trimestre del 2018 un market share del 36,2%.

Sempre secondo Canalys, al secondo posto troviamo quindi proprio Amazon, con il 27,7% del mercato, mentre Alibaba, Xiaomi e gli altri competitor si dividono la restante fetta di mercato con percentuali ancora sensibilmente inferiori. Un mercato che, nella sua globalità è cresciuto a valore del 210% rispetto allo scorso anno, con un fatturato che è passato dai 2,9 milioni di dollari del primo trimestre 2017 ai 9 milioni del primo trimestre di quest'anno.

Per quanto riguarda i mercati più attivi, invece, il primo posto spetta agli Stati Uniti, che scendono per la prima volta sotto il 50% di share. A seguire la cina, con circa il 20% del mercato, e la corea del sud con l'8%.

"Google ha molti punti a favore rispetto ad Amazon, elementi che l'hanno aiutata a passare al comando" dichiara Ben Santon di Canalys. "Il suo vantaggio più importante sono i rivenditori, che hanno interesse a spingere gli speaker basati su Google, piuttosto che quelli Amazon, dato che proprio Amazon può essere vista come un competitor diretto. Tuttavia, il numero maggiore di istruzioni impartibili ad Alexa e l'ottima integrazione con molti prodotti smart home daranno sicuramente filo da torcere a tutti ancora per molto."

Oltre a questo bisogna comunque considerare anche contare l'enorme base di utenti che Google si è costruita negli anni grazie ai propri servizi e, ovviamente, agli smartphone Android.