
14 Giugno 2018
Finalmente ci siamo, il 5G prende forma e partono le prime vere applicazioni sul campo. La tecnologia deve ancora esser ultimata e affinata sotto vari aspetti, ma è ora di uscire dai laboratori e metter in pratica il lavoro svolto, un importante viaggio tecnologico per il nostro paese (e per il resto del mondo) che parte da Bari e Matera. E si, per una volta siamo i primi, seppur si parli ancora di scenari legati all'industria, turismo, sanità e cultura, dei cosiddetti "casi di studio" in vista di un'apertura commerciale più ampia prevista per il 2020.
Protagonisti della rivoluzione 5G in quest'area sono Fastweb, TIM e Huawei, capaci perfino di anticipare i tempi delle dimostrazioni viste oggi. Pensate che Bari e Matera saranno tra le prime città in Europa (e nel mondo) a vantare una copertura 5G del 75% entro la fine di quest'anno, con accensione delle prime due antenne già avvenuta in queste ore. E la risposta è no, non potremo usare questa rete con gli smartphone o i notebook odierni, facciamo quindi un po' di chiarezza.
Al Terminal Crociere del Porto di Bari abbiamo trovato due aree demo, combinate tra Realtà Aumentata e Virtuale. La prima riguarda uno scenario già visto che ho potuto vedere con i miei occhi, ovvero un esempio di utilizzo del 5G in ambito Industria 4.0, con indicazioni virtuali che guidano un tecnico nelle operazioni da svolgere. Il tutto grazie alla tecnologia già esistente di Hololens e un'applicazione dedicata, ancor più funzionale grazie al 5G e la possibilità di un intervento esterno - ad esempio - di un supervisore collegato con Skype e immagini ad altissima definizione. Senza ritardi e lag tipici delle reti attuali.
Il secondo scenario è invece quello che ha realmente beneficiato - per la prima volta in assoluto - di un collegamento 5G. Sia a Bari sia a Matera sono state montate le prime due antenne capaci di supportare la nuova tecnologia, ancora in via di sviluppo. A supervisionare la parte tecnica Huawei, a gestire la rete ovviamente i due operatori interessati, Fastweb e TIM. Uno dei settori attivo sul tema è il turismo, così, grazie ai tantissimi partner (ben 52) che lavorano a questo progetto, sono stati mappati diversi siti d'interesse a Matera e riprodotti in ambiente virtuale, così che tutti possano visitarli tramite un apposito visore (un HTC Vive in questo caso).
Ebbene, non è tutto, perchè ad aspettarci in questo ambiente virtuale c'era una guida, anch'essa collegata tramite 5G e in grado di portarci all'interno di una chiesa rupestre come se fossimo tutti in un unica stanza. Uno dei fattori più importanti di questa tecnologia sono infatti le bassissime latenze dell'ordine di pochi millisecondi: tradotto, potevamo "stringere la mano" a qualcuno o interagire con la voce e con i nostri avatar in maniera più soddisfacente. Si tratta come ovvio di un esempio, in futuro ci aspettiamo infiniti sviluppi e applicazioni.
Non tutto è pronto, si sta ancora lavorando per sviluppare il 5G come lo abbiamo immaginato e la cosa continuerà anche nei prossimi anni. Non si tratta soltanto di raggiungere velocità di trasmissione esponenzialmente più alte, per adesso siamo intorno ai 3Gbps in downlink con un canale da 100Mhz e dati che impiegano solo 3ms per attraversare tutta la catena della rete. Sono numeri impressionanti, ma i dispositivi che supportano tali flussi sono ancora ingombranti, seppur ridotti di molto.
Sopra vediamo un esempio portato a Bari da Huawei, un dispositivo grande come un "Google Home" e quindi già definibile come portatile, un successo se guardiamo alla precedente versione che occupava tutta la superficie di un tavolino da 60 cm per lato. Ho avuto la possibilità di discutere dei prossimi passi con Fabio Moresi, Wireless Marketing Manager Huawei, che mi ha confermato come i dispositivi 5G-ready verranno ulteriormente miniaturizzati nei prossimi mesi e anni fino alle dimensioni dei chipset attuali.
D'altronde l'obiettivo è quello di raggiungere il prima possibile il mondo del IoT, con device più o meno piccoli capaci (si spera molto presto) di collegarsi alle reti 5G e interagire, scambiare dati e rendere la nostra vita più semplice. Non soltanto in casa ma anche in strada, con auto, semafori e sensori connessi, pronti a ridurre i rischi e migliorare la qualità dei servizi.
Sul palco è stato ribadito più volte: il 5G non sarà un semplice passaggio generazionale, piuttosto una vera rivoluzione che colpirà tutto, a partire dai settori produttivi e direttamente noi cittadini, con servizi che ancora adesso difficilmente riusciamo ad immaginare. Il 5G non è la risposta a tutto, lo vedo più come una base, un'autostrada finalmente efficiente su cui potremo realmente sfrecciare e sfruttare tecnologie già esistenti.
Penso alla realtà virtuale e ai visori, lanciati qualche anno fa come il "nuovo gadget che tutti devono avere in casa" e ristretto oggi alla cerchia di giocatori che desiderano un'esperienza più immersiva. La verità è che, adesso, bisogna spender tanto se si vuole qualità, pensiamo ai fantastici Hololens di Microsoft o al Vive Pro, dispositivi che potranno magari godere di una seconda vita non appena si apriranno queste porte.
Da Bari e Matera è arrivato il primo, forte segnale, per una volta siamo tutti fieri di vedere l'eccellenza italiana a lavoro su un tema di comune interesse, prima degli altri e bruciando perfino le tappe. Continuiamo così.
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Commenti
E alora? Questo non segue nessuna logica (cit. Spock). C'è una distinzione tra una opinione ed il proprio personale tornaconto, i quali non necessariamente devono/possono coincidere. E tu sei capace di cogliere la differenza?
In realtà anche tu con il tuo lavoro hai portato via posti di lavoro che poi sono scomparsi...
Si Bari, problemi?
E intanto, sempre a Bari, il palazzo di Giustizia crolla... da 15 anni
http://bari.repubblica.it/cronaca/2018/05/25/news/palagiustizia_il_procuratore_contro_il_ministero_sanno_da_15_anni_e_da_lunedi_uffici_in_via_brigata_bari-197313549/
Bari e Matera......
AHAHAHA!
P.S = Unisciti al gruppo Telegram, dannato...
L'immancabile contro commento in inglese maccheronico...
No, per il semplice fatto che, per provocare un danno, le onde dovrebbero trasportare l'energia necessaria per agire sui legami intramolecolari del DNA, provocando rotture della catena e, quindi, possibili danni dati da errori nella sua riparazione. Stiamo parlando di radiazioni ionizzanti, ben lontane da queste usate per le telecomunicazioni. Al massimo queste potrebbero, in linea di massima, riscaldarti, ma ciò succede unicamente con l'antenna con cui sei praticamente a contatto, il telefono, e non rappresenta comunque un rischio per la salute, considerando che altrimenti dovresti scappare a gambe levate da un termosifone. Questo, ovviamente, alla luce delle conoscenze attuali, in futuro si vedrà
Agli ignor4nti fa sempre ridere, lo so XD. Con una buona maestra di prima elementare potrai riuscirci anche te. Ah, le faccine non fanno parte dell'italiano. LOL XD
Ok boy. Let's go
Appunto. È proprio per questo che ho fatto nascere questo confronto: per far emergere l'italiano.
Grazie anche a te comunque.
Aaaah, è quello l'italiano?
È quello che ho fatto. Per quello che me l'hai chiesto, non lo conosci
perché Milano è l'unica città d’Italia in senso moderno e non museale del termine, gli altri sono ipertofici comuni
Ma allora non influenza il campo magnetico.
Grazie.
Flare = Brillamento Solare
Impara l'italiano, castello di carte
Allora l'utente ha utilizzato questa parola inglese...a sproposito.
Grazie dell'intervento che ha palesato quell'inesattezza.
Ma scrivere in italiano saresti in grado?
Anche li la colpa non è dell'evoluzione, ma di uno stato che ti tiene a lavorare fino a 70 anni nelle stesse condizioni. Ovviamente non è colpa del 55 enne, ma se si garantisce un percorso di crescita costante per qualsiasi lavoro e lavoratore, non succede che a 55 anni ti trovi completamente impreparato. E' proprio il sistema lavorativo che non punta al futuro, ma semplicemente allo sfruttamente dell'operaio. Se al 55 enne avrebbero anche solo fatto un corso di 100 ore l'anno ogni anno per aggiornarlo sulle evoluzioni basterebbe poco a renderlo adeguato per un lavoro che prevede l'uso di nuove tecnologie. Non fraintendere, alla fine è tutta una questione socio/politica egoista e poco lungimirante, sfortunatamente a pagarne le spese sono appunto quegli operai che si ritrovano a 55 anni e dovrebbero reinventare da 0 il loro modo di lavorare, ovviamente è impossibile e quel che è ancora peggio magari si ritrova per questo senza lavoro, appunto a quell'età senza possibilità di poter competere nel mondo del lavoro.
Che commento stupido.
H O L O L E N S
Prova a prendere un 55enne e a formarlo nelle specializzazioni IT di cui dicevo poc'anzi e poi ne riparliamo.
Eh anche questo è un problema non problema, le nuove tecnologie non spuntano dall'oggi al domani e per ovviare basterebbe aggiornare costantemente la forza lavoro. Per farti un esempio i nostri insegnanti da anni percepiscono dei bonus per aggiornarsi e mettersi al passo con i tempi, un'operazione che allo stato è costata uno sproposito, ma ancora oggi arrivano quelli sconvolti perchè non hanno idea di come su usa una lim e si lamentano esattamente come te (non fraintendere, in base al settore e la tua storia avrai sicuramente le tue ragioni, non è un'accusa), ma loro hanno avuto la possibilità e i fondi per adeguarsi. Peccato che molti si cono comprato negli anni tablet per giocarci, Pc per stare sui social etc etc, altri hanno addirittura fatto fatture false e hanno comprato tutt'altro e solo alcuni ne hanno approfittato per formarsi. Ora questo è riproducibile in qualsiasi settore, con la differenza che "il colpevole" è da ricercare all'inizio della catena e non alla fine come in questo caso. Se un'azienda agricola ha la possibilità di far fare aisuoi dipendenti della formazione, non lo farà se lo deve fare a spese sue e addirittura durante i turni di lavoro. La colpa non è mai dello sviluppo in se, ma delle persone che dovrebbero favorirlo.
L'immagine è molto più realistica di quello che mi aspettavo (molto più dettagliata di qualsiasi vr), ma il campo di visione è veramente troppo stretto per essere usato quotidianamente in maniera efficacie.
Ma dovevano pur cominciare, infatti dai rumors pare che allargare il campo di visione sia il principale miglioramento della prossima versione
Tutto il problema non sta nella necessità della trasformazione, comunque discutibile, ma nella velocità della stessa che non tiene conto che l'alternarsi delle generazioni impiega... generazioni.
Bravo, preoccupati perchè a nessuno frega di chi resta indietro.
Ciò che scrivo lo vivo dall'interno; lavoro in un reparto IT e vedo quotidianamente le trasformazioni che le nuove tecnologie impongono ai lavoratori.
...a 50/60 anni viste le condizioni fisiche, gli unici lavori possibili sono quelli da ufficio oppure da custode. Nel primo caso serve comunque una preparazione, nel secondo caso la concorrenza è tanta...se invece uno è stato un punto di riferimento nel suo settore, il lavoro lo trova alla concorrenza immediatamente.
Ho 30 anni ma già mi preoccupo tra 20 cosa farò, o mi sveglio adesso o dopo sarà troppo tardi. Ormai nemmeno nei posti statali c'è la garanzia dello stesso lavoro a vita..
Quello è chiaro. Anzi è anche dimostrato che stare più di 5 ore al giorno con un cellulare all'orecchio, soprattutto prima dei 20 anni quando le ossa non sono del tutto saldate, provoca tumore al cervello. Parlavo di onde diffuse nell'ambiente generico.
Di solito queste cose si fanno nelle città grandi dove c'è molta più gente (tipo Roma o Milano) inoltre quest'ultima è la più globalizzata delle città italiane, quindi spesso le novità passano di lì
Attualmente non sono stati dimostrati rischi per la salute, io personalmente, però, pensi siano necessari altri studi; comunque basta tenere il cellulare a una relativa distanza dal corpo per ridurre gli effetti negativi, considerando che la potenza trasmessa è inversamente proporzionale al quadrato
Maledetta moderazione...
https://uploads.disquscdn.c...
Lo so, ma mi diverto ;)
Sono d'accordo in parte, io stesso lavoro da quandpo sono "piccolo", prima part time per via della scuola e appena finito subito a lavoro. Ho versato a 35 anni 17 anni di contributi, ma è anche vero che queste atomazioni daranno lavoro a chi ha studiato per anni e anni, sempre a spese di quelle famiglie di cui parli. E' il naturale corso degli eventi e serve per migliorare le condizioni di vita generale e non parlo della tecnologia, ma di eliminare lavori che influiscono troppo sulla salute. Certo che chi sta nel mezzo si troverà in difficoltà perchè non idoneo ormai e troppo anziano per ricominciare, ma ci sarà più lavoro per i figli di questi operai che appunto si ammazzano di lavoro per dare un futuro ai figli. Insomma è complicata la situazione, ma è necessaria secondo me.
Guarda che tutte le innovazioni verranno prodotte da qualcuno. Se non prodotte avranno bisogno di manutenzione, quindi di posti se ne creano. Con tutte le possibilità offerte si creeranno anche altre figure, solo che di adattarsi e magari studiare non piace a nessuno...allora bello mio che nessuno si lamenti.
Domanda : la quantità di onde non comincerà ad essere un problema o sono esclusi rischi per la salute?
Veramente tu hai augurato un flare che ci riporti all'età della pietra, vedila come vuoi che ti devo di
Vero, ma almeno non ho avuto l'ipocrisia di scriverlo ad inizio commento.
Sei OT
Ovviamente uno di quei lavori messi a rischio dalla automazione.
Non abboccare, è la sua solita trita polemica sull'utilizzo delle parole inglesi.
Ma Internet ce l'hai a casa solo per Disqus? Wikipedia e gli altri siti sono bloccati che chiedi sempre il significato a tutti delle parole? Chiama il tuo provider ("che sarebbe il provider??").
Al di là del luogo dell'evento (per me potevano farlo ovunque),ho sorriso quando ho letto di "eccellenza italiana" quando sappiamo benissimo che dietro tutto lo sviluppo c'è la solita Huawei.
Ti facevo più Italiano... https://uploads.disquscdn.c...
A barare
Perché ste cose x forza a Milano bisogna farle???
E per curiosità, tu che lavoro fai?
a Bari? e a che serve a Bari?
Brillamento
C'è chi fa di più che augurare la morte agli altri, la provoca con l'indifferenza ad un sistema pensato per emarginare e ridurre alla fame chi non sta nel trend. Quelli come gli ultrasessantenni non rivendibili, i giovani sottoqualificati, le donne con figli da allevare e nessuna protezione dal clan familiare, ecc...