
06 Giugno 2019
Anche Google si adegua al GDPR, la nuova normativa sulla privacy europea, rendendo più chiari e comprensibili sia il documento Norme sulla privacy sia i controlli per la gestione della privacy nella pagina Il mio account. Google precisa che non cambiano nella sostanza né le regole né le impostazioni. Sono solo più facili da navigare e da capire, grazie a un linguaggio più semplice e diretto, video di esempio, collegamenti rapidi dalle norme alla relativa sezione delle impostazioni sulla privacy e molto altro ancora.
Sempre per rispettare il GDPR, Google ha anche annunciato la disponibilità a livello europeo di Family Link, che permette ai genitori di creare un account Google per i dispositivi dei figli più piccoli; i genitori possono anche concedere (o negare) l'autorizzazione al trattamento dei dati personali dei figli, monitorare il tempo passato su smartphone e tablet, autorizzare o bloccare l'uso di determinate app e molto altro.
Importanti novità in arrivo anche per lo strumento di download dei dati personali: presto verranno inclusi più servizi Google, ci saranno più controlli contestuali al tipo di dati esaminati, e si potranno pianificare dei download periodici in locale o su altri servizi di cloud storage. Google ha anche avviato il progetto open-source Data Transfer, che permetterà agli sviluppatori di terze parti di implementare il trasferimento dati da un provider all'altro (esempio: da Google Drive a OneDrive, da Google Foto a iCloud).
Aggiornate anche le norme sulla privacy dei servizi dedicati ad altre aziende, come per esempio l'advertising o i Google Cloud Services, e aumentate le risorse del programma interno alla società che si occupa di verificare di aderire sempre a tutte le leggi sulla privacy nel mondo.
Tutte queste novità sono state annunciate sul blog Google (link alla voce FONTE), ma presto verranno spedite email ad ogni account per assicurare la massima visibilità. Per quanto riguarda il GDPR, ricordiamo, la data fatidica è il 25 maggio, giorno in cui la legge entrerà in vigore.
Commenti
Ascolta , se non metti i tuoi dati, mi spieghi cosa accidenti ci sarebbe da tutelare? Dei dati falsi? Eventualmente sei tu che non rispetti le condizioni contrattuali. Ora, con tutto il rispetto, se ti vuoi ulteriormente intrattenere in merito, vai al leggerti il gdpr, grazie
nutile che ti incaxxi se scrivi puttanat3...anche in un forum o qui su disqu dovrei fornire questi dati... Perché per fare un account di svago su Twitter dovrei fornire questi dati? Ripeto potenzialmente qualunque sito (anche chi ha un semplice form di contatto) avrebbe i 3 dati più importanti di una persona, il tutto per proteggere la privacy della persona stessa... Bè una ide gggeniale, non c'è che dire...
SE NON FORNISCI I TUOI DATI, NON C'E' ALCUNA AUTORIZZAZIONE DA FORNIRE, IN QUANTO NON C'è ALCUN TRATTAMENTO ... MI SEMBRAVA SCONTATO, EVIDENTEMENTE NON CI HAI PENSATO
Infatti sei liberissimo di usarli e di leggerti i contratti come io son liberissimo di non voler dare mio nome, indirizzo e documento a potenzialmente qualsiasi sito su cui voglio entrare...
"libertà " la libertà è quella di poter fare delle libere e consapevoli scelte.
Uno è libero di usare facebook, google etc, ma anche di non usarli e se li usa ha diritto di essere informato compiutamente sul trattamento dati, non con un banner ..
Il fatto è che per attuare quello che chiedi dovresti buttare giù tutta la libertà data da internet e, per assurdo, daresti in mano a questi soggetti ancora più poteri... Per cosa? Anche in cartaceo non cambia nulla, la gente comunque li firmerebbe senza leggerli ;) solo carta sprecata
Hdblog iniziate a trovare un modo alternativo alla monetizzazione. Con la GDPR lo scroll non ha più valore, dovete proporre un banner con un checkbox dove l'utente dovrà scegliere se visualizzare o meno la pubblicità e se essere tracciato da analytics...in confronto adblock faceva il solletico.
Nulla è inattuabile, basta adeguarsi... anche per un evasore pagare le tasse è inattuabile, ma tanté che le norme ci sono e vanno rispettate. Se Facebook non dovesse essere in grado di indentificare i propri utenti (in via meramente ipotetica visto che non ho idea di come avvenga la loro raccolta gestione dati) per rispettare il gdpr dovrebbe fare in modo da adeguarsi per fornire una adeguata informativa, in difetto non può eseguire il trattamento dei dati personali: continuerà a fornire eventualmente un servizio limitato a tutto ciò che non implica il trattamento dei dati (ed a maggior ragione eventuali comunicazioni a soggetti terzi). I principi del gdpr sono chiari e condivisibili, mi sembra assurdo che ci sia qualcuno che giustifichi in non adempimento.
Vabbè non facciamo gli ipocriti... 99% della gente clicca accetto senza manco sapere di cosa si tratta... Il 50% probabilmente dichiarerà il falso (tutti hanno 16 anni su wattsapp, sese)... Quello che chiedi te è inattuabile (poi da Facebook...che fa manda una lettere con indirizzo "a casa mia" o "Miami" quando poi abitano a Castellammare)...
e la cosa peggore e che molti neppure gli danno il peso che meritano; sono dei contratti da firmare e sarebbero pertanto da leggere come ogni licenza...ma giustamente si vuol subito avere il servizio e quindi accetta accetta accetta...
Infatti siamo sempre lì le piccole medie imprese e gli studi professionali italiani affossati dalla burocrazia (e dal fisco), mentre le multinazionali fanno quel che gli è più comodo, salvo magari una sanzione ridicola. Ora il gdpr prevede sanzioni salate, spero che vengano applicate , magari finanziamo qualche progetto utile a livello europeo
Le altre compagnie digitali nemmeno la mail mandano, Facebook, WhatsApp e Instagram ti fa cliccare su banner nell'applicazione e basta per ricevuta accettazione,non mi sembra sia meglio!
l'impresa dovrebbe fornire la prova che l'informativa dei dati sia stata ricevuta dall'utente.. ora la classica modalità è quella di fare firmare per ricevuta l'informativa oppure inviarla tramite racc. a.r., non comprendo su quali basi possa essere considerata sufficiente una email (che non prova un bel niente) od un click (salvo non avvenga con autenticazione del documento tramite firma digitale).