
29 Luglio 2019
20 Aprile 2018 129
Google cerca da tempo di scoprire la formula corretta con cui realizzare l'app di messaggistica definitiva, con la quale offrire un'esperienza d'uso molto simile a quella proposta da Apple con iMessage. Nel corso degli anni si sono susseguiti diversi tentativi - Hangouts, Messenger e Allo i più recenti - che non hanno portato i risultati sperati. Così, ancora una volta, Google ha intenzione di rinnovare il suo impegno nel campo della messaggistica, adottando una strategia completamente diversa che, a questo giro, prende il nome di Chat. Ma procediamo con ordine.
Parte del rinnovamento arriva con la nomina di Anil Sabharwal - già a capo di Google Photo - come nuova guida del settore Google Messaging. La prima mossa riguarda la messa in pausa di tutti i lavori attualmente in corso su Allo, in modo da far convergere tutte le risorse all'interno di Android Messages, l'app dedicata alla gestione degli SMS sui terminali Android. Con appena 50 milioni di utenti attivi, su una base installata di oltre 2 miliardi di dispositivi, Allo non è chiaramente riuscita ad imporsi. Il supporto all'applicazione resterà ancora attivo, tuttavia Google stessa ammette che:
Il prodotto, nella sua interezza, non ha raggiunto il livello di popolarità che speravamo potesse avere
Messo da parte Allo, Google ha scelto di non persistere lungo una strada che non ha portato alcun frutto e, come anticipato prima, ha optato per una totalmente diversa. Si tratta di una strategia che consiste nell'incoraggiare l'adozione dello standard RCS - Rich Communications Service - da parte degli operatori, dei produttori e delle principali società che si occupano dello sviluppo di sistemi operativi.
Google non ha mai nascosto la sua simpatia per RCS, il quale dovrebbe avere il compito di superare definitivamente gli SMS, tramite l'adozione di protocolli più moderni che possano permettere agli operatori di fornire un servizio simile a quello delle più comuni app di messaggistica.
Al pari di WhatsApp, Telegram e molti altri, i messaggi inviati tramite RCS viaggiano sulla rete, quindi non dovrebbero comportare costi aggiuntivi rispetto al normale consumo dati, anche se in questo caso l'ultima parola spetta ai singoli operatori. Oltre a ciò, RCS supporta l'invio di file multimediali a piena risoluzione, permette di vedere quando un contatto sta scrivendo un messaggio, offre ricevute di lettura e molto altro ancora.
Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto come Google abbia iniziato ad integrare il supporto a RCS all'interno di Android, tuttavia a quasi due anni di distanza da quella notizia, il protocollo è ancora una realtà poco concreta. La causa di ciò risiede nei tentativi degli operatori di creare delle versioni potenziate dello standard RCS, dando origine ad una moltitudine di protocolli non compatibili tra di loro.
Per provare a mettere ordine in tutto questo caos, Google ha dato origine allo standard UPRCS, ovvero Universal Profile for RCS, conosciuto con il nome commerciale di Chat.
Chat non è una nuova applicazione, ma si pone come una soluzione universale in grado di far convergere tutti gli attori del mondo delle telecomunicazioni - operatori, OEM e sviluppatori di OS - all'interno di un unico contenitore compatibile tra le varie piattaforme. L'aspetto più interessante di Chat riguarda il fatto che Google non detiene il controllo dei messaggi scambiati al suo interno, dal momento che dovranno essere gli operatori ad implementare e gestire Chat, così come avviene ora con RCS. Il ruolo di Google in questa vicenda è solo quello del mediatore che offre un linguaggio comune a tutti i gestori dei servizi.
Allo stato attuale, sono ben 55 gli operatori che hanno scelto di aderire a Chat - tra cui figurano anche Vodafone e TIM - ai quali si aggiungono 11 produttori e 2 sviluppatori di sistemi operativi. Nella terza categoria rientra ovviamente Google e, con grande sorpresa, anche Microsoft, mentre tra gli OEM troviamo nomi di rilievo come Samsung, Huawei, LG, HTC, Lenovo, Asus e molti altri.
Apple è al momento assente, tuttavia pare che Google e la società di Cupertino stiano dialogando al fine di coinvolgerla tra i partner, in modo da integrare il supporto a Chat su iOS. Come per RCS, qualora il destinatario non dovesse supportare il protocollo, questo riceverà un tradizionale SMS, ovviamente privo di tutti i contenuti multimediali allegati.
Sebbene quindi Chat possa rappresentare la soluzione definitiva al superamento degli SMS, resta da capire se sarà in grado di porsi come reale alternativa all'utilizzo delle classiche app di messaggistica, dal momento che restano ancora alcuni aspetti aspetti da chiarire.
In primo luogo vi è il tema dei costi. Nonostante Chat sia un protocollo completamente basato sullo scambio di dati attraverso la rete internet, gli operatori potranno scegliere se integrare i messaggi all'interno del piano dati o se includerli in pacchetti separati, un po' come avviene ora nelle promozioni che prevedono un numero limitato di SMS. Attualmente pare che la linea più probabile sia la prima, tuttavia è bene tenere presente che l'ultima parola spetta ad ogni operatore.
Oltre a ciò vi è l'incognita relativa alle tempistiche con cui Chat potrà essere effettivamente implementato. Se dal punto di vista del software questo non è un problema, dal momento che è sufficiente un aggiornamento delle app per la gestione dei messaggi (ci riferiamo a quelle presenti nelle personalizzazioni degli OEM, visto che Android Messages sembra essere già pronto a partire), anche in questo caso la palla passa agli operatori. Secondo Google i test potrebbero cominciare già quest'anno negli USA, tuttavia non è ancora possibile definire delle tabelle di marcia precise.
Una volta archiviate questi aspetti, resta da capire se gli utenti vorranno abbandonare le attuali piattaforme di messaggistica per passare in blocco ad un servizio certamente più universale ma anche meno sicuro. Chat, infatti, non presenta alcun sistema di cifratura end to end, dal momento che tutto il traffico viene gestito dagli operatori, i quali potranno monitorare e intercettare i messaggi scambiati al pari di quanto avviene con gli SMS. In un momento storico in cui il tema della privacy è di importanza fondamentale, questo aspetto potrebbe essere decisivo.
Se quindi tutto viene gestito dagli operatori, qual è il vantaggio e il ruolo di Google in tutto ciò? Questa domanda sorge spontanea, visto che, stando così le cose, pare che Big G abbia semplicemente sollevato gli operatori dal compito di doversi mettere d'accordo per la definizione di uno standard comune, offrendogli un protocollo che gli permetta loro di giocare ancora un ruolo importante nel mondo della messaggistica.
Dal suo canto, Google punta ad offrire una miglior esperienza d'uso con il suo client Android Messages, essendo sollevata dal gravoso compito di creare e gestire una nuova piattaforma. Questi miglioramenti passano per la creazione di un'interfaccia web dell'app che, al pari di quanto accade con WhatsApp Web, permetta agli utenti di accedere alla propria cronologia messaggi già presente sullo smartphone.
Oltre a ciò, Android Messages verrà arricchito delle classiche funzioni offerte da Assistant, quindi nel corso dei prossimi mesi potremmo assistere all'arrivo di stickers, risposte contestuali in base al messaggio, ricerca delle GIF e una più ampia integrazione con i vari servizi Google.
Insomma, il nuovo corso della casa di Mountain View nel campo della messaggistica passa per un suo passo indietro su alcuni aspetti chiave del business model adottato sino ad ora. A questo punto non resta che attendere ulteriori novità nel corso dei prossimi mesi, magari già durante il Google I/O 2018.
Commenti
Mi pare che tra Pichai In Google e Cook in Apple siano tutti ben messi... :) Per ora sembra che Nadella sia il più serio tra tutti.
Condivido tutto quello che hai scritto! Aggiungerei che gli sarebbe bastato prendere Hangouts, aggiungere alcune funzioni presenti su Telegram e Whatsapp (es: migliore gestione di condivisione allegati). Abilitare la doppia possibilità di registrazione: solo col n. di telefono per chi non ha account Google, o solo con il login o entrambi, per chi ce l'ha.
Ma io mi chiedo come facciano ad essere così ciechi... piuttosto che sviluppare al massimo un servizio ne fanno un altro che parte già in difetto. Ma sono ben strani...
Finalmente qualcuno che ha chiarito il concetto! :) Grazie!
In effetti poter ricevere messaggi ad esempio di allerta che non siano solo testuali potrebbe anche essere utile.
Beh se è per creare un standard universale per RCS non si può non essere d’accordo, sembra un operazione alla Apple ( tanti piccoli brevetti donati per standardizzare, dalla società che predilige standard propri ) , salvo che Google ha azzoppato una moltitudine di progetti chat che non è più credibile in questo settore. Non vedrei male assieme a invia come SMS, in impostazioni/messaggi di iOS 12 un abilita RCS ( quando iMessage non è disponibile ) senza stare neanche a creare un proprio nome commerciale
https://uploads.disquscdn.c...
Condivido, Allo oscena.
Acquistare un un Intous Comic Wacom da 79€ e non Ipad Pro+Pencil da 1500€,fai le vignette e disegnini belli lo stesso sul blog!
Guarda che il Note 8 e gli altri Note,non sono nati come tavolette grafiche,se ti piace tanto disegnare ti acquisti un Intous Comic di Wacom.
Sinceramente parlando,tu e il tuo alterego Massimo Raziano(comatrix)avete leggermente rotto con le vostre saccenterie!
Cosa non da poco
google..ma che combini..cosi si perde credibilità (in merito all'utilizzo di queste app di IM)
prima hangout, sostituito da allo, ora in pausa per chat..
bah, meglio altro
Eh, ma sono sincero. :/
Però cosi il Note 8 si offende :'-(
https://uploads.disquscdn.c...
Tornate a lavorare su Hangout!!!!!!! Che è già ora un'ottima applicazione, multipiattaforma, col backup già perfetto e che gli manca davvero poco per essere perfetta!!!!!!!!!
Implementare la condivisione di file, messaggi vocali e aggiungere sticker da sorgenti esterne.
Poi sarebbe quasi perfetta così
Non capisco cosa ci sia di difficile da fare per Google per realizzare un'app di messaggistica decente e utilizzabile:
- grafica di WhatsApp/Telegram
- basata su cloud e multipiattaforma (come Telegram)
- client Desktop (come Telegram)
- app per smart Watch
- qualche chicca sfruttando i servizi Google: per esempio possibilità di creare cartelle con 200GB di spazio su Google Drive, spazio illimitato per foto/video massima qualità.
- Videochiamate (integrare Duo)
Non so cosa passi per la testa agli sviluppatori, invece di prendere il meglio da WhatsApp/Telegram prendono il peggio: per esempio accesso limitato a un dispositivo, app non multipiattaforma, utilizzo solo con numero di telefono..
Esatto.
Un altro attaccante per l'incompetenza di Pichai.
Con il vantaggio di essere preinstallata in tutti gli android
Azz, mare aperto: inverti la rotta!
Riprova.
Pensa meno ai layer e pensa più a realizzare disegni "belli", va...
Acqua.
Riprova.
Ahahah, no sul serio, se quello è il meglio che sei in grado di disegnare...
Tranquillo, che prima o poi imparerò a tenere in mano una penna pur senza doverti per forza ritrarre.
Per quanto condivida la filosofia di Google di creare un'alternativa a iMessage, credo che fermare lo sviluppo di Allo sia un vero peccato. Avrei preferito che implementassero tutto in esso.
ecco bravo, vai a fare ritratti ai porci, che magari impari pure a disegnare un po' meglio! :D
Giusto: il cogIione sono stato io ad argomentare con uno che non ha comparato mele e pere ma ha fatto peggio, ovvero non capire proprio un *azzo, visto che è ancora convinto che io abbia comparato mele e pere.
Offrire perle ai porci sarebbe stato più fruttuoso.
Ma cosa vuoi argomentare con uno che confronta mele con pere, lamentandosi poi che le pere non hanno lo stesso sapore delle mele?
Dai su...
Ah, giusto: ti è tornata la vena di fare l'haterone trollone cogIione.
...Bon: se spari a casaccio pensando di andare a segno caschi male. Inizia ad argomentare con dati ed esperienza alla mano, invece che a parlare del nulla, e magari potrei decidermi a leggere quanto scrivi: per il momento ti auguro buona serata.
Guarda, hai cominciato con il confrontare come si disegna peggio sul Note 4 rispetto all'iPad Pro, già quella è una caxxata grossa come una casa...
E dove le vedi, le vaccate?
In ogni caso avrebbero dovuto pensare ad implementare un protocollo simile 10 anni fa, oggi è troppo tardi perché la gente cominci ad usarlo come usa WhatsApp o Telegram.
Ma guarda, potevi anche evitare di scrivere vaccate del genere, eh...
Peccato, stanno facendo una gran confusione con le apps di messaggistica e invece con google duo hanno fatto un grandissimo lavoro che non sta avendo il successo che meriterebbe.
Difficile comunque avere successo con Whatsapp che fa quel che deve fare e soprattutto è installato e usato da tutti.
Ho visto solo adesso che la mia risposta è andata in moderazione.
Te la allego qua come screenshot:
https://uploads.disquscdn.c...
Ma non dispiacerti Merli’, ci mancherebbe!
...Anzi: se ben leggi noterai che chi ha replicato inizialmente per dileggiare ha in seguito smorzato i toni e il tutto si è trasformato in un bel dialogo costruttivo, nel migliore dei casi (e nel peggiore, semplicemente i più recidivi hanno smesso di replicare).
...Per il resto, capisco perfettamente il tuo discorso sulle app "free", ma è lo stesso discorso che si può applicare in ogni campo tra "mondo professionale" e "mondo amatoriale": ad esempi o un semplice appassionato può permettersi di installare sul proprio PC una copia "crack" di Photoshop CS6, il rischio di venire beccato è minimo, invece uno studio di grafica deve avere sempre pronte da mostrare a qualche eventuale controllo tutte le licenze e i contratti d’abbonamento regolarmente acquistati, di tutti i software utilizzati (e onestamente, tra acquisti e abbonamenti di app su iPad Pro, comunque in totale vado a spendere meno di quanto spendo annualmente per il mio abbonamento Adobe CC, e faccio praticamente le stesse cose).
Le solite buffonate by google!ridicoli!
Gli sms si, ma con questo nuovo protocollo avresti "la certezza" degli sms, con le funzionalità delle moderne chat.
Antonio, lo sai che era sempre per "sfruculiare".
Purtroppo (preferendo android) so benissimo la differenza tra la versione iOS e Android di quelle suite, oltre alla comodità della penna "inclinata" di ipad. (Ovviamente con il pro che su android è tutto "gratis", rispetto a ios).
Mi spiace per il battibecco creatosi sotto (partito tutto da un mio "sfruculiamento"). <3
Sorry :)
A mandare gli sms?
Certo!
Appunto per quello dico che il Note Pro non è stato supportato adeguatamente da Samsung, che si è limitata a realizzare un Note un po' più grande, aggiungerci qualche acessorio (ad esempio la tasteria) ed un hardware prestante. Se Samsung pensava bastasse quello per farne un prodotto davvero Pro...
Gli altri produttori di tablet android invece non hanno mai proposto nulla che potesse assomigliare ad un prodotto adatto ad un professionista, al contrario di Apple (e Microsoft, con il Surface PRO, appunto). E tu mi vieni a dire che android è molto più indietro rispetto ad iOS in ambito professionale...grazie al cavolo dico io, se nessun produttore di tablet android si mette a realizzare qualcosa che possa diventare un punto di riferimento come l'iPad Pro o il Surface Pro (e possibilmente qualcosa di meglio del Pixel C proposto da Google tempo fa...).
Ormai è tardi perché Samsung o altri lo facciano, anzi, più passa il tempo e meno produttori realizzano nuovi tablet android (purtroppo). Questo è la cosa peggiore: dopo il successo dell'iPad si sono messi a realizzare tablet android cani e porci, adesso invece sono rimasti quasi solo i porci!
Beh, oddío: le implementazioni UI sui Note smartphone hanno continuato a evolvere, e le stesse implementazioni evolute si trovano sul Tab S3 per sfruttare appieno la S Pen.
...Riguardo al tuo appunto sul Note Pro, non ho mai capito quali implementazioni avesse in più rispetto a un normale Note 10.1, e comunque stiamo sconfinando nei "se", perdendo l’attinenza con quelli che invece sono i fatti, i quali parlano chiaro: nessun professionista del settore ha mai valutato l’uso di un tablet Android per fare illustrazione, neppure i migliori come il Note Pro, molti invece sono passati da prodotti professionali dedicati all’iPad Pro, preferendo quest’ultimo (nell’edizione 2017, che ha portato tanti miglioramenti nell’esperienza con la Pencil da renderlo idoneo all’uopo): un motivo ci sarà (in verità ce ne sono tanti: te lo dico per esperienza, dopo aver testato decine di prodotti di diversi OS, e stupendomi sinceramente nel trovare quello che cercavo in un prodotto Apple).
il discorso sul team di sviluppo lo leggo diversamente:
tanto per cominciare ALLO è due cose: messaggistica e AI di google assistnant
la parte AI è stata spacchettata ed è ora disponibile anche senza Allo
la parte di messaggistica è portata avanti anche con DUO
Google ha piu progetti nel settore messaggistica (penso a DUO) e per qunato abbia grnadi risorse, se ha un team di sviluppatori già skillato su un certo tema e ha un progetto in stallo (perchè l'assintant di fatto è stato spacchettato da Allo) mi sembra naturale che le risorse vengano riallocate in base alle esigenze e alla competenze specifiche
Detto questo una volta che il prodtocollo UPRCS dovesse prendere slancio verrà poi integrato nei serivzi di chat
del resto di progetti in questo senso Google ne ha lanciati (e abbondanti) tanti, penso ad hangout
Habgouts é stata l'unica che aveva davvero ottime potenzialità di diventare ciò che ora é diventato Telegram.
Peccato che l'abbiano abbandonata a favore di una cosa oscena (Allo) ora abbandonata anch'essa.
LICENZIATE QUELL'INCOMPETENTE DI SUNDAR PICHAI.
il problema non è che fanno servizi ed app che sono in beta per anni, in questo caso il problema è che avrebbero dovuto cominciare 10 anni fa! :D
A parte che i tablet Note non avevano esattamente un target da professionista neppure loro (a parte il Note Pro, come dice il nome stesso, che però non è stato per nulla supportato da Samsung, ed anche per questo ha venduto pochissimo). Ed i tablet della serie S ancora meno, sono solo tablet di fascia alta per utenti esigenti, ma non certo per professionisti. SE, e ribadisco SE, Samsung avesse continuato a produrre tablet della serie Note (con o senza la dicitura PRO) forse ad oggi ci sarebbero strumenti (almeno un po')) più avanzati disponibili per i dispositivi android.
Telegram non scherza, canali, bot e chat nella stessa sezione senza possibilità di distinguerli in 3 tab, lo schifo ogni volta..
Rasentano il ridicolo. E nulla mi toglie dalla testa che la colpa sia tutta da imputare all'indiano Pichai.
betagugol colpisce ancora
Comunque i messaggi chat sono già disponibili con Vodafone. Ho avuto modo di provarli con un Galaxy S6 (deve essere brandizzato) ed un Moto G4 Play con l'ultima release della lineage disponibile. Viene semplicemente usata la connessione ad internet e non vengono segnati come "SMS".
A parte che un Samsung Galaxy Tab S3 attuale è esattamente quello che era un tablet Galaxy Note in passato, ti rispondo:
Oooh, finalmente!!! Praticamente stai ora dicendo quello che ho detto al principio: le app di grafica per iOS permettono di fare disegno professionale, quelle per Android hanno troppi limiti, al massimo si arriva a fare disegno amatoriale (o disegni preparatori da finalizzare poi su altri prodotti).