
04 Settembre 2018
Sul finire della scorsa settimana, come già vi avevamo detto, Fujifilm ha ufficializzato la nuova X-H1 che sarà la proposta di riferimento per quanto riguarda la propria gamma di prodotti APS-C di fascia alta. Parliamo di una mirrorless dedicata ai professionisti, che migliora sotto diversi aspetti quella che era attualmente la proposta top del marchio giapponese in questo segmento di mercato, ovvero X-T2.
Una X-H1 che porta con sé diverse migliorie, tutte principalmente votate a rendere questo prodotto migliore principalmente in situazioni come l'utilizzo outdoor, per fotografia sportiva o naturalistica, senza disdegnare però anche un utilizzo più "da studio" e, sopratutto, strizzando l'occhio ai videomaker, grazie anche ad una nuova serie di lenti cinematografiche sicuramente indicative di come questo settore stia rivolgendo sempre più attenzione anche all'ambito video.
Prima di proseguire, precisiamo che LE FOTO PUBBLICATE SONO STATE SCATTATE CON FOTOCAMERE DI PRE-PRODUZIONE, PER CUI NON SONO UTILIZZABILI PER TEST APPROFONDITI O DI LABORATORIO. In questa occasione, quindi, non spaccheremo il classico capello in quattro, rimandando le considerazioni approfondite alle recensioni complete che saranno effettuate utilizzando i modelli in vendita a partire dal mese di marzo.
Ma cominciamo da quelle che sono le novità estetiche e costruttive. Anzitutto partiamo dalle dimensioni, sicuramente superiori a quelle di X-T2 e probabilmente anche per via del nuovo corpo in lega di magnesio, irrobustito e più spesso del 25% rispetto a quello della precedente top di gamma. Cresce quindi ovviamente il peso ma l'ergonomia è comunque molto buona, e anzi, appare addirittura migliorata grazie ad una impugnatura leggermente più spessa e ad un riposizionamento dei tasti che, mantengono l'impostazione precedente ma sono ora meglio raggiungibili anche in fase di scatto.
Familiarizzare con questa X-H1, pur non avendo spesso a che fare con fotocamere Fuji, è stato davvero molto semplice e veloce. Le ghiere sono ben posizionate, così come il joystick per muoversi nei menu e il pulsante per il blocco del fuoco. Non manca anche un display LCD da 3 pollici, touchscreen, che permette di interagire con la camera in live view in maniera intuitiva. Senza dubbio comodo ma personalmente preferisco ancora sfruttare il mirino, e in questo caso abbiamo una unità davvero molto ben realizzata. Parliamo di un piccolo display OLED da 0.5", 3.6 milioni di punti e un fattore di ingrandimento dello 0.75%. A rendere questo mirino particolarmente efficace sono però il framerate di 100 fps e il lag estremamente ridotto, parliamo di soli 0.005 s.
Veniamo quindi alle migliorie tecniche principali di questa nuova X-H1 e parliamo in particolare di un sistema di messa a fuoco ibrido, rinnovato e più efficace, caratterizzato da una combinazione tra messa fuoco a rilevamento di fase e a contrasto, ma sopratutto del nuovo sistema di stabilizzazione in-body a 5 assi detto IBIS.
IBIS, acronimo di In-Body Image Stabilization, è il nuovo sistema di stabilizzazione che per la prima volta sulla serie X di Fujifilm avviene direttamente in macchina. Si tratta di una stabilizzazione a 5 assi frutto del lavoro di un accelerometro a 3 assi, di un giroscopio, anch'esso a 3 assi, e di un processore dedicato in grado di effettuare fino a 10.000 calcoli al secondo.
L'efficacia di questo sistema di stabilizzazione è tale da permettere un guadagno di 5.5 stop. Un valore importante ma che rispecchia un vantaggio riscontrato realmente sul campo. Pensate che durante la nostra giornata di prova siamo riusciti a scattare con tempi superiori al secondo senza l'ausilio di un treppiede e con risultati più che soddisfacenti.
E siamo quindi alla prova sul campo. Durante la nostra giornata di utilizzo abbiamo potuto saggiare le prestazioni di questa nuova X-H1 in diverse situazioni. A partire dalla simulazione di uno servizio fotografico da matrimonio, fino alla ritrattistica, passando per delle riprese più dinamiche di una coppia di ballerini.
Devo dire che pur con scenari anche molto differenti tra loro, questa X-H1 mi ha soddisfatto pienamente in quasi tutte le situazioni. Qui di seguito potete vedere un estratto (gli originali erano più di 500) degli scatti effettuati nella mia giornata di prova. Una giornata di prova che non basta, ovviamente, a dare un giudizio definitivo ma che è stata sufficiente per farmi un'idea di quali sono i punti di forza di questa macchina.
E partiamo dall'ergonomia. Sì, perché nonostante peso e dimensioni sicuramente non contenute rispetto alla precedente X-T2, in una intera giornata di utilizzo non ho mai sentito il bisogno di riposare il mio braccio e non ho mai notato particolari difficoltà nel raggiungere i comandi di utilizzo più frequente.
Parlando invece delle migliorie interne il particolare che più mi ha impressionato è sicuramente l'efficacia della stabilizzazione a 5 assi, sia per quanto riguarda l'ambito fotografico che quello video; altra componente importante di questa fotocamera. Il guadagno dichiarato da Fuji di 5,5 stop è sicuramente estremizzato ma, di fatto, pur scattando al chiuso e spesso con una illuminazione non eccezionale per via di una giornata piuttosto nuvolosa, non ho mai avuto bisogno di alzare eccessivamente gli ISO per compensare la scarsa illuminazione. Scattare a mano libera anche con tempi piuttosto elevati, diciamo fino a 1/4, ma esagerando anche 1/2, ovviamente con soggetti statici, non è infatti un grosso problema.
Anche quando intervengono gli ISO poi, abbiamo una grana comunque molto fine e tutto sommato contenuta, con foto che risultano perfettamente utilizzabili anche a 12.800 ISO, un valore che ci permette, insieme all'efficacia della stabilizzazione, di scattare nella grande maggioranza delle situazioni in sicurezza.
Tra le altre cose ho molto apprezzato anche l'ampia gamma dinamica che mi ha permesso di "salvare" in post-produzione alcuni scatti che sembravano da eliminare per via di porzioni di immagine sotto o sovraesposte.
Buoni anche gli scatti in controluce, proprio per via della gamma dinamica, che ci permette di recuperare buona parte dei dettagli sia nelle zone di ombra che in quelle di luce. Proprio in controluce soffriamo però di quello che, nell'unica giornata di utilizzo, ho notato essere forse il problema principale di questa X-H1; ovvero una messa fuoco non precisissima nelle situazioni più complesse di controluce.
Proprio in controluce, e soprattutto in relazione al fuoco in modalità continua, fondamentale per scattare sequenze di immagini ai ballerini in movimento, ho infatti notato una leggera indecisione e imprecisione. Nulla di allarmante o irreparabile, ma comunque un difetto di cui tenere conto. Fuji, tuttavia, si è distinta in passato per aggiornamenti software "miracolosi" non è quindi da escludere la possibilità di un aggiustamento in corsa anche per questo piccolo neo.
Nonostante ciò la cattura di istantanee di soggetti in movimento è comunque facilitata da una raffica in grado di raggiungere gli 8 fps con otturatore meccanico e 14 fps con otturatore elettronico. In sostanza, come vedete anche negli scatti qui sopra è davvero difficile perdersi il momento clou dell'azione.
E concludiamo questa nostra anteprima con uno sguardo alla componente video, altro elemento molto importante di questa fotocamera. Sempre più produttori stanno infatti puntando su questo strumento, per il quale l'utilizzo di fotocamere mirrorless di questo segmento di mercato è sempre più diffuso.
Un punto a favore di questa X-H1, parlando proprio di video, è sicuramente la già decantata efficacia del sistema di stabilizzazione che permette di effettuare riprese a mano libera davvero ferme. Buona la velocità della messa a fuoco, così come il suo mantenimento anche in movimento. Non siamo probabilmente ancora ai livelli della serie Alpha di Sony ma il gap si è ridotto davvero molto.
Possiamo registrare video fino ad una risoluzione massima di 4K DCI, ovvero 4096 x 2160 pixel, per poi scendere a UltraHD, FullHD e 720p.
Il bitrate tocca quindi un massimo di 200 Mbps ed è possibile realizzare riprese fino a 120 fps, utili per ottenere effetti di "slow motion" a metà, 1/4 o 1/5 della velocità. La X-H1 include “ETERNA”, una nuova modalità di scatto e ripresa che simula l'effetto di una pellicola cinematografica, creando colori sobri e tonalità delle ombre intense e migliorando la libertà creativa durante la post-produzione. Non è l'unico "filtro" applicabile in macchina, ne abbiamo diversi disponibili tramite il menu impostazioni con tanto di descrizione e di consigli riguardo ai migliori scenari di applicazione. Le foto che vedete in bianco e nero, ad esempio, sono state scattate così nativamente, proprio applicando uno di questi filtri. Sono poi presenti la registrazione F-log su scheda SD, un microfono interno di qualità più elevata (24 bit/48 kHz) e il time code.
Non possiamo ancora trarre un giudizio definitivo per questa nuova X-H1, attendiamo di poterla provare per qualche settimana prima di darvi le nostre impressioni definitive. A caldo posso però dire di aver provato una fotocamera che ha nella versatilità uno dei suoi punti di maggiore forza. Un prodotto che va poi a colmare un vuoto, quello legato ai video, che permetterà agli utenti Fuji interessati a questo ambito di restare all'interno della famiglia di prodotti del marchio nipponico, senza dover per forza di cosa virare su soluzioni di altri produttori.
Una X-H1 che alza quindi l'asticella della qualità ma anche, ovviamente, quella del prezzo. Il listino parla infatti di 1.939 euro per il solo corpo macchina. Sarà però anche disponibile, al prezzo di 2.239 euro, un bundle che includerà il vertical grip VPB-XH1; fondamentale per chi è interessato alla funzione video, in quanto aggiunge alla dotazione standard due batterie e l'uscita per le cuffie.
ANTEPRIMA VIDEO:
Commenti
Fuji non è ancora espressamente video-oriented. Secondo me stanno solo cercando di migliorare le prestazioni video per quell'utenza che ha la fotografia come priorità ma non può fare a meno di girare anche video, tipo matrimonialisti.
Tu ci scherzi... ma questo era un sample del Lumia 950 XL poco prima dell'uscita :D
http://www. windowsteca .net/wp-content/uploads/2015/10/WP_20150924_09_23_31_Pro-2.jpg
mmm che bei pori
dipartita spero in senso metaforico e non letterale :O
Certo che è ottimo, ma resta più rumoroso, anche se per me 3200 ISO sono già un ottimo compromesso.
É APS-C, non m43, ed il rumore a 12800 iso è ottimo per un sensore di quelle dimensioni, anche se in quello preferisco le FF Sony (o nikon se andiamo su dslr)
Colpa del sensore 4/3.
Riprendiamoci il condizionale!
Il Lumia 950 fa foto migliori ancora oggi.
Scusate ma qualcuno doveva pur dirla la str0nzata... :)
Fuji in fotografia sempre molto bene, nei video scaffale come sempre...
le immagini con poca luce mi sembrano un po troppo rumorose cmq nel complesso devo dire che ultimamente Fujifilm sta facendo molto bene
su questo anche la x-t2 non è da meno... ero un fervente canonista, poi ho visto sta roba :)
Bello il demo video dove non si capisce in quale punto sia stato messo a fuoco.
eheheh diciamo che era un progetto che doveva partire lo scorso anno legato alla fotografica ma è andato buca causa dipartita del fotografo per ragioni varie
Papà castoro, raccontaci questa storia ahaha
Caspita, nelle pupille della ragazza si vede riflesso il viso del ragazzo. Oltre a vedersi tutti i pori della pelle...
Una serie di Sfortunati Eventi 2 Confirmed??
Ciro Immobile nel primo gruppo di foto ha firmato la liberatoria?
Una lunga storia. Sfortunata anche.
Perchè non lasciare l'audio originale nel video? Vedere uno strumento suonato e sentire una musica completamente diversa mi fa venire l'urticaria...
Se posso ma perchè, a fronte di annunci di prova, e approfondimenti, non avete dedicato un articolo alla x-t20 a suo tempo?