
08 Giugno 2023
Il Tribunale di Roma ha condannato una madre a rimuovere le foto del figlio minorenne pubblicate sui social. In caso di mancato adempimento dell'obbligo, la donna dovrà corrispondere una sanzione pecuniaria pari a 10.000 euro (ai sensi dell'articolo 614-bis del c.p.c.) al minore, tramite il tutore, e al marito. L'ordinanza, emessa il 23 dicembre scorso, crea un precedente unico in Italia che potrebbe essere tenuto in considerazione in presenza di casi simili.
Il provvedimento è legato ad un procedimento giudiziario nel corso del quale il minore ha chiesto tutela nei confronti dell'esposizione delle vicende familiari che lo riguardavano e che sono state rese pubbliche anche mediante la condivisione delle foto sui social. I presupposti giuridici che hanno giustificato l'adozione dell'ordinanza sono molteplici: in primo luogo l'articolo 96 della legge sul diritto d'autore, in base al quale il ritratto di una persona non può essere esposto senza il suo consenso, salve eccezioni.
I minori, poi, godono di una tutela rafforzata contro le interferenze nella sfera personale ai sensi dell'articolo 16 della Convenzione sui diritti del fanciullo che stabilisce:
Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza, e neppure di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione. Il fanciullo ha diritto alla protezione della legge contro tali interferenze o tali affronti.
Inoltre, ai sensi degli articoli 147 e 357 del Codice Civile, i genitori sono obbligati agli obblighi di cura ed educazione dei figli che comprendono anche una gestione corretta dell'immagine del minore. Da ricordare, infine, che il Tribunale di Mantova ha stabilito a novembre dello scorso anno, che le foto dei figli minori non possono essere pubblicate sui social network senza il consenso di entrambi i genitori.
In sintesi, la giurisprudenza sta assumendo un atteggiamento sempre più concorde nel ritenere illegittima la violazione della sfera personale del minore attuata tramite l'utilizzo dei moderni social media. Un orientamento di cui i genitori dovranno tener conto prima di condividere a cuor leggero foto e video dei propri figli.
Commenti
ancora devo capire a cosa serve realmente facebook se non a chi deve baccagliare/farsi vedere (anche se oggi non è più usato in quella direzione)....è stato inventato per quello alla fine.... giuro son giovane ma non riesco a capire il senso di questo strumento per la gente che non ha da mostrare nulla se non la loro demenza o poco più... capisco un artista (in tutte le sue sfumature), capisco i personaggi famosi, pubblicità, notizie, battute, video scemi, una/o single depressa/o che non sa come trovare un uomo/donna ecc... ma utenti comuni che come la signora mostrano la foto dei figli al mondo mi pare na minki@ta solo per sentirsi dire stupendi o per dei like così da essere sicura di non aver fatto na c@gat@ a fare dei figli :P ....
A prescindere dai social, la gente sta fuori di testa, guarda che è una dipendenza odiosa ed esiste realmente la “selfiemania”. Un mondo di gente complessata, con disturbi vari, psicosi, sempre compulsivamente ad autoscattarsi ovunque e in mille pose. Trovo il fenomeno allarmante. A me infastidisce solo l’idea...
Ti ripeto, l'importante è l'utilizzo. Segui gli account giusti e vedi che diventa interessante
mi sfugge da dove nasca tutta questa ansia da foto, c'è fotografia e fotografia, mi pare ovvio, tutta questa paura a me sembra sospetta e morbosa, tanto più che nessuna legge impedisce a dei genitori, se in comune accordo, sia separati che no, di pubblicare foto dei propri figli (e se sono normali foto non ci trovo nulla di male) e nemmeno il minore può impedirglielo, a meno che, come in questo caso, non siano offensive e dannose per l'immagine sociale del figlio.
poi se si gradisce giudicare e condannare sul nulla, fate pure, per me continua a non avere un senso.
Ciò non toglie che il giudizio su persone che postano foto dei propri figli possa essere dato tranquillamente da chiunque.
Non ho nessuna moglie e no se fosse psicologa non la frequenterei
in facebook e tutti gli altri social network esistono filtri ed impostazioni di privacy. Il problema è che la maggior parte della gente ha in mano strumenti che non sa usare, conosce molto poco e che, soprattutto, non vuole nè studiare nè imparare alfine di maneggiarli con padronanza ed usarli con criterio e cognizione di causa: si avanti a furia di mode e del "lo fanno/usano tutti" come dei caproni replicanti.
Esatto, non è una condanna penale ma semplicemente una causa civile intentata dal figlio.
Concordo, nella fattispecie siamo nell'ambito delle ripicche tra coniugi.
E bravo, così passi dal civile al penale per corruzione.
Facile, lo corrompo con una scatola di dentastix... XD
Semmai la Chiesa Cattolica, o meglio tutte le religioni in generale (a quelle puoi astenerti se non ti garba)..ma a me sembra che qui si stia leggiferando a favore di una categoria senza definire bene possibili le varianti
Solo se ti da il suo consenso scritto!
Il mio cane però posso ancora taggarlo, vero??
Per non parlare dei preti, che ti vogliono insegnare come fare il genitore....
Tua moglie è psicologa.... LOL
Offensivo nei miei confronti? Ho solo espresso un mio parere
mi sembra giusto! Più tutela ai minori e responsabilizzazione dei bimbiminkia quarantenni.
1- e quindi?
2- mai visto una marmotta incartare la cioccolata e poi, se tu sei il genitore e lei/lui una minore, quali diavolo di foto condividi su facebook? ergo, il problema torni ad essere tu non lo strumento
p.s.
l'Italia è UNO dei Paesi, non IL Paese più sicuro al mondo, più della Francia, dell'Inghilterra e degli Stati Uniti... #sapevatelo
https://en. wikipedia. org/wiki/Global_Peace_Index
http://ec. europa .eu/eurostat/web/products-eurostat-news/-/EDN-20171123-1?inheritRedirect=true
https://uploads.disquscdn.c...
Come avevo detto prima mi sono limitato a dire: lasciamo perdere che non ho voglia di scrivere oltre.
Ribadisco
Spiega
Cosa avresti contro la materia in sé?
speriam speriamo
Il mondo e andato avanti per millenni senza social
Ottimo
Il problema non è la categoria ma la materia in se
Io metterei la tassa su chi fa del falso moralismo... vedi un po' te
Com'è bello generalizzare un intera categoria professionale.
Se ti sei cancellata, mi spieghi il senso del tuo commento?
Come sei tu libera di cancellarti , altri sono liberi di postare in maniera ossessivo-compulsiva.
1) vero ma sul web le possibilità sono esponenzialmente più elevate proprio per la sua vastita
2) sssi... e poi c’è la marmotta che incarta la cioccolata . FB in primis è un colabrodo per la privacy e ti ripeto puoi mettere tutti i filtri che vuoi ma da google trovi le foto e riesci a risalire alle originali. E faccio l’informatico per vivere quindi ci lavoro con queste cose
Veramente mi sono cancellata da quel porcilaio...non mi interssa essere social nel virtuale.
- su facebook esiste "Impostazioni sulla privacy e strumenti" quindi la tua infanzia può rimanere "un fatto privato, conosciuta solo a chi l'ha vissuta assieme a te, e le foto viste solo da chi è realmente interessato"
- è un classico tra i classici credere che la propria generazione, infanzia, adolescenza e relativi valori siano migliori di quelli attuali, se lo chiedi a tuo padre o a tuo nonno te lo confermeranno, la loro sarà stata migliore financo della tua, invece è solo diversa, con i suoi pro e i suoi contro ;)
Basta eliminare dagli amici/smettere di seguire..
Io invece sanzionerei tutti coloro che abusano di foto e selfie compulsivi a prescindere dai soggetti impressi nelle stesse. Mettete la tassa sulle foto che non se ne può più.
Nonostante condivida quello che tu dici, appoggio in pieno Beralios.
Sinceramente sono contento che la mia infanzia sia un fatto privato, conosciuta solo a chi l'ha vissuta assieme a me, e le foto viste solo da chi era realmente interessato e non da semisconosciuti che se le ritrovano in bacheca. Spero di poter fare lo stesso regalo anche ai miei figli.
Penso che noi (dove per "noi" intendo chi è nato dagli anni 80 ai primi 90) siamo l'ultima generazione che abbia avuto il lusso di avere un'infanzia e un'adolescenza, con relative cassate commesse, rimasta privata all'interno di una stretta cerchia di persone.
Nonostante condivida quello che tu dici, appoggio in pieno Beralios.
Sinceramente sono contento che la mia infanzia sia un fatto privato, conosciuta solo a chi l'ha vissuta assieme a me, e le foto viste solo da chi era realmente interessato e non da semisconosciuti che se le ritrovano in bacheca. Spero di poter fare lo stesso regalo anche ai miei figli.
in realtà la notizia è stata stravolta, quindi sono più rincoglioniti coloro che giudicano senza approfondire, tanto più che qui la FONTE (la sentenza) è stata (correttamente) allegata ;)
"tutto quello che si sente in giro" ... cambia giornali e cambia canale, l'Italia è uno dei Paesi più sicuri al mondo ;)
1- i decerebrati sono ovunque, non solo sul web, quindi tua figlia potrebbe essere fotografata (di nascosto) ovunque: in piscina, al mare, al parco...
2- su facebook è possibile impostare la privacy delle foto e del profilo, le quali possono essere visibili solo a te, agli amici più stretti, a persone scelte da un elenco o completamente pubbliche
nessun altro provvedimento giudiziario e la sanzione (l’astreinte) viene comminata solo nel caso in cui la madre non ottemperi alla rimozione di video foto e dati personali dai social network
i genitori esercitano la potestà genitoriale sui figli, quindi se la pubblicazione delle foto è consensuale, il minore può fare ben poco, a meno che la diffusione di video, foto o commenti possano essere dannosi, in quel caso può dare mandato ad un avvocato
il giudice ha previsto una sanzione nel caso in cui la madre non rimuova le foto i video e i commenti
Se invece sono le stesse minori a pubblicare le foto sui social rischiano le crocchette e permanenza allo zoo
Lasciamo perdere gli psicologi......non aggiungo altro o potrei diventare altamente offensivo
il meraviglioso mondo dell'informazione 2.0
appunto, non è che chi posta immagini dei figli viene denunciato a prescindere, ieri l'hanno fatta passare così.
mmm...
"Nella relazione del 9.11.2017 viene riportata l’immutata posizione del minore rispetto alla madre, che continuerebbe a riportare i particolari della storia familiare su social network (paragonandolo il figlio, secondo quanto dallo stesso riferito, al ragazzo che ha ucciso la fidanzata e riferendosi allo stesso come “ad un màlato mentàle”), lamentando l’ampia diffusione di tali notizie tra i coetanei. "
"Al fine di assicurare l’osservanza degli obblighi di fare a carico dei genitori, viene prevista l’astreinte di cui all’art. 614-bis cpc. disponendo che in caso di mancata ottemperanza della madre all’obbligo di interrompere la diffusione di immagini, video, informazioni relative al figlio nei social network, ovvero di mancata ottemperanza all’obbligo di rimuove tali dati, la stessa dovrà corrispondere al ricorrente e al tutore l’importo indicato in dispositivo per la violazione posta in essere"
fonte: la "FONTE" il TRIBUNALE DI ROMA PRIMA SEZIONE CIVILE
in poche parole più commenti che foto e una pena sotto forma di "sanzione/risarcimento" solo nel caso in cui la madre non rimuova dai social network "immagini, video, informazioni relative al figlio"
Ieri sera ho sentito un intervista un merito fatta sul tg nazionale dove parlava una psicologa che con le sue argomentazioni rasentava l'assurdo. sembra che il minore sia un essere autonomo nei confronti dei genitori e debba essere rispettato come tale.. .personalmente mi sembra che la branca degli psicologi si stia creando ulteriore nuovo lavoro, volendo fare (per legge) da tramite migliore e indispensabile,all'interno del nucleo famigliare anche quando non ve ne è bisogno.
Da padre di posso dire che non è solo questione di fregare o meno, con tutto quello che si sente in giro io la foto di mia figlia non la metterei mai per evitare che qualche decerebrato ci faccia qualche uso "strano" delle foto che torva su internet(ad esempio le foto di FB le trovi anche da google)
leggete la notizia prima di commentare almeno...
Sì certamente
In realtà hanno fatto anche una precisazione circa il fatto che in caso di foto di minore deve esserci il consenso di entrambe i genitori, vedi genitori divroziati.