
19 Gennaio 2018
Open Fiber torna a L’Aquila per annunciare l’avvio dei lavori per la posa della fibra ottica con tecnologia FTTH. Così, dopo aver dato il via alla sperimentazione della rete 5G proprio nella città abruzzese in collaborazione con Wind Tre, la compartecipata da ENEL e Cassa Depositi e Prestiti si appresta a realizzare e gestire l’infrastruttura che porterà la banda ultra larga in 23 mila unità immobiliari a fronte di un investimento di 8 milioni di euro.
I cttadini, le aziende e gli uffici della Pubblica Amministrazione potranno così contare su una velocità in download e upload fino a 1Gbps attraverso la posa di 13 mila chilometri di fibra ottica: come accade per altre città, anche in questo caso i lavori cercheranno di minimizzare l’impatto sull’ambiente e la cittadinanza. La fine dei lavori è prevista per la primavera del 2019. Open Fiber non è provider di servizi internet e non vende direttamente al cliente finale: per questo motivo - una volta terminati i lavori - gli utenti potranno contattare l’operatore preferito per stipulare un piano tariffario.
“Per noi è un piacere e un onore dare un contributo all’Aquila che è sempre stata all’avanguardia nell’innovazione”, ha spiegato Roberto Tognaccini, responsabile Network & Operations Area Centro di Open Fiber. “L’intervento sarà capillare e massivo, raggiungeremo ogni singola abitazione cercando di sfruttare al massimo le infrastrutture già esistenti per minimizzare i disagi. La rete Open Fiber, che porterà benefici concreti a cittadini e imprese in numerosi ambiti, è a prova di futuro e pronta ad accogliere l’evoluzione tecnologica dei prossimi decenni. L’unico vincolo di utilizzo sarà la fantasia”.
Secondo il Sole24ore, uno degli indicatori della qualità della vita è proprio la diffusione della banda larga: ad oggi, spiega il sindaco Pierluigi Biondi, la città abruzzese è all’85° posto in Italia, ma con l’intervento di Open Fiber si potrà arrivare in testa alla classifica entro la fine del 2020.
Commenti
Napoli ha la fibra da anni eppure è al posto 100esimo e rotti. E parlo da napoletano
Le case ci sono, e sono le più sicure e tecnologiche d'Italia, manca il tessuto sociale, manca il concetto di città intesa come centro di aggregazione. Diventeremo la prima come città dei servizi e siamo già la prima in quanto a problemi psicopatici.
Ok, stanno cablando, ma le citta' dove openfiber e' disponibile alla vendita si contano sulle dita di una mano o poco piu', e con copertura a pelle di leopardo. Il resto, ovvero le decine di comuni che dovrebbero coprire, e' tutta un'incognita, tutto ancora "in fase di realizzazione". E sarebbe bello invece avere delle tempistiche.
Ok metto la fibra e passo magicamente da 85-esima città italiana a primi posti. Come no.
Le case ci sono tutte...
A quali case faranno l'abbonamento? :>)
Spero espandano presto anche alle altre città dell'Abruzzo...