La fiamma olimpica ha raggiunto la Corea del Sud, che ospiterà le Olimpiadi invernali del 2018 (prenderanno il via il 9 febbraio prossimo). Sin qui nulla di particolarmente diverso da quanto accade in ogni edizione dei Giochi - la fiaccola parte da Atene e raggiunge la nazione che ospita l'evento - se non fosse per il fatto che uno dei tedofori è stato un robot umanoide.

E' avvenuto nella tappa della città di Daejeon presso il KAIST (Korean Advanced Institute of Science and Technology): il robot Hubo ha passato la fiaccola al professor Ho Jun-Ho - responsabile dello sviluppo del primo robot umanoide coreano - e lo ha fatto mettendo in evidenza le sue peculiarità. Hubo ha simulato un intervento di emergenza, praticando un'apertura in una barriera, mentre teneva con l'altro braccio meccanico la torcia.

L'impresa del tedoforo robotico è durato solo 150 metri, ma ha assunto un grande valore simbolico, come ha sottolineato LEE Hee-beom, Presidente della Comitato organizzatore di PyeongChang 2018, definendola una dimostrazione di innovazione e creatività. Una delle tante a sfondo tecnologico preparate per l'evento, come ricorda il Presidente che punta a rendere le Olimpiadi Invernali 2018 l'edizione dei Giochi più connessa e tecnologicamente avanzata mai realizzata.

Hubo è dotato di mani prensili, può compiere 65 passi al minuto ed è stato progettato come robot di primo soccorso - abilità che ha giustificato la particolare modalità di consegna della fiaccola olimpica. La ''città natale" di Hubo è nota per essere un importante polo scientifico che ospita ricercatori, centri e istituti di ricerca e sviluppo, compreso il sopra citato KAIST.