
15 Giugno 2021
I rifiuti elettronici rappresentano il rovescio della medaglia dello sviluppo tecnologico che stiamo vivendo in questi anni (forse, a dire il vero, non l’unico). A lanciare l’allarme è l’International Telecommunication Union, agenzia che ha pubblicato con la United Nations University e la International Solid Waste Association uno studio intitolato “The Global E-Waste Monitor 2017” in cui vengono riportati i dati relativi alla “spazzatura hi-tech” per il 2016.
Nel mondo lo scorso anno sono stati prodotti 44.7 milioni di tonnellate di rifiuti, inclusi frigoriferi, televisioni, aspirapolvere, asciugacapelli, computer e smartphone. Per intenderci, servirebbero 1,23 milioni di TIR da 40 tonnellate ciascuno per trasportare tutti i rifiuti tech prodotti. E se questi camion viaggiassero uno dietro l’altro, creerebbero una coda continua da New York a Bangkok in entrambe le direzioni! Un altro esempio? 4.500 Tour Eiffel...
La crescita dei rifiuti è stata dell’8 per cento rispetto al 2014, e solo il 20 per cento sarebbe stato riciclato correttamente. Il 4 per cento è stato gettato in discarica, mentre il 76 per cento viene incenerito, riciclato in modo non convenzionale o abbandonato. Per di più, la montagna di rifiuti è destinata ad aumentare ancora: si prevede un +17 per cento entro il 2021, arrivando a 52.2 milioni di tonnellate.
Inquietanti sono anche i dati relativi alla produzione pro-capite media, pari a 6,1kg e in crescita del 5 per cento rispetto al 2014. Per trovare i maggiori “responsabili” bisogna andare agli antipodi, in quanto gli australiani e i neo zelandesi producono 17,3kg di rifiuti elettronici ciascuno. L’Europa non è purtroppo virtuosa, rappresentata dalla Russia in seconda posizione con 16,6kg di rifiuti hi-tech pro-capite. In uno scenario non di certo positivo va comunque sottolineato un aspetto che fa ben sperare per il futuro: l’Europa registra il più alto tasso di raccolta, pari al 35 per cento e nettamente superiore rispetto a quello americano (17 per cento) e asiatico (15 per cento). Ad incidere meno di tutti sono i Paesi africani, i cui abitanti producono 1,9kg di rifiuti ciascuno.
I prodotti elettronici in generale hanno un’impronta ecologica molto elevata, in quanto la loro realizzazione richiede ingenti quantitativi di energia e acqua. Riciclare e recuperare diventano dunque fondamentali per ridurre l’impatto sull’ambiente, nonostante le operazioni di riciclo non sempre siano semplici da effettuare: si pensi che un telefono può contenere da 40 a 60 diversi elementi, tra cui oro, argento, rame, platino e palladio. I materiali recuperabili contenuti nei rifiuti tecnologici sono stati stimati avere lo scorso anno un valore pari a 55 miliardi di dollari.
Commenti
"Almeno questo blog è onesto" => fanno gli articoli sugli str*nzi che bruciato o rompono il nuovo iphone/galaxy ecc; fanno gli articoli sulle nuove super ultra mega bellissime utilissime power bank di anker, senza nemmeno scrivere che sono pubblicità.
Ah sì, è onesto.
da pazzi
Per legge è già così, oltre ovviamente all'obbligo del uno a uno.
In generale penso che ogni catena di elettronica di consumo (Euronics, Mediaworld...) debba obbligatoriamente poter ricevere materiale elettronico da smaltire, senza alcun costo per il consumatore... Correggetemi se sbaglio
Magari ogni 6 mesi...qui si cambia uno al mese
Che l'igiene in India e un problema nessuno lo mette in dubbio, ma sarebbe meglio esplorare il mondo viaggiando e studiando come abbiamo fatto per secoli invece di usare Google che grazie ai indiani permette a te ti sparare idiozie, e un indiano in India a capo della sicurezza della rete ferroviaria italiana quindi se muore lui il tuo treno finisce in un burrone
No sul serio prova a gloogare: "designated shitting streets", poo in the loo", oppure "bob and vagene" e capirai un po' le loro problematiche.
È normale, ogni mese nascono più modelli nuovi di smartphone che neonati in Italia.
Pardon, correggo subito
MILIONI di tonnellate...
Mi è apparsa la notizia inerente al 2016, dove venivano dichiarate 67 tonnellate di rifiuti elettronici.
Vuol dire che quest'anno siamo stati pure più "bravi" dell'anno scorso?
Ma lo sai che negli USA in certi posti non esiste la raccolta diferenziata neanche come concetto,figurati loro a impegnarsi sul ecologico
Sicuramente tu da fallito e frustrato non ci arriverai,morrirai d'invidia
Per fortuna in aizenda abbiamo un programa di riciclaggio cosi anche tra conoscenti e parenti riesco a convincerli a portarli da me.
Non serve avere i soldi per cambiare un topgamma all'anno, bastano 30€ al mese... è proprio questo il dramma.
In generale il problema sono i nuovi device per quanto riguarda l'informatica, come tablet e telefoni, ormai agglomerati di colla e con software che non possono essere aggiornati.
I computer (a parte i portatili di ultimissima generazione...) si recuperano sempre, basta cambiare qualcosina, e metterci un SO leggero, e per qualcosa si usano sempre...
Che sia lo stesso produttore stesso a doverlo potrebbe essere pericoloso. Un pericoloso freno al progresso... certo è che se il progresso porta a risultati peggiori di questi...
Comunque il "riciclo by design" mi piace.
Consumismo.
Fairphone è poca cosa...
Obsolescenza programmata, guerra alla riparabilità e all'espandibilità, nuovo device ogni 6 mesi. Grazie libero mercato.
Fin quando la gente ha soldi...
Continuate a cambiare telefono ogni 6 mesi.
Secondo me è un argomento che se si volesse affrontare in maniera seria e lungimirante in ottica "definitiva" dovrebbe coinvolgere una totale rieducazione dell'Industria e dell'utenza.
La facilità di riciclo, aggettivo che dovrebbe comprendere anche l'economicità dello stesso dovrebbe venire considerato non un valore ma addirittura un obbligo per poter essere immesso nel mercato.
Reputando utopico questo approccio, credo che la migliore soluzione sia che il produttore sia obbligato a smaltire la stessa quantità di "elettronica" che immette in un determinato mercato.
Sarebbe una idea.
Beh, Fairphone è già un inizio
Il punto è che devono essere riciclati i materiali e recuperati i metalli preziosi. Cosa c'entra se uno cambia smartphone o TV o altro con molta frequenza. La colpa a mio avviso è che non c'è molta cultura del riciclo, molti non fanno ancora la raccolta differenziata (NY city in primis)
Tanto i rifiuti elettronici vanno a finire in shitholes come L'india e vanno a diminuire la loro speranza di vida, ma, tutto sommato gli stiamo facendo un piacere. Chi vorrebbe arrivare ai quaranta anni in un posto del genere?
A lamentarsi però si ottiene poco...
Iniziamo noi che sappiamo.
Tecnicamente Phoneblocks è stata la fase embrionale di Project Ara
Si, c'è gente che si fa pippe mentali infinite.
Coi latticini poi, che basta annusare/assaggiare per capire subito se sono andati o meno...
Ma figurati, in molti posti d'Italia non si riesce nemmeno a fare la raccolta differenziata che dovrebbe essere una cosa scontata al giorno d'oggi, addirittura c'è ancora chi butta i rifiuti per strada per non far la fatica di smaltirli correttamente (cosa che non costa nulla ai privati cittadini)
Figurati avere le capacità sufficienti ad ottimizzare il recupero di rifiuti elettronici quando non sappiamo neanche dividere la carta dalla plastica...
tutti meizu.
Il paradosso è che il sito è sostanzialmente sponsorizzato (com'è giusto che sia, il lavoro va sempre retribuito) e leggere certi articoli non fa tanto storcere il naso. A me fa piacere leggere queste cose benchè sia già conscio dell'impatto dell'elettronica, del cibo e dei trasporti sul nostro pianeta. Informiamoci e nel nostro piccolo facciamo il meglio che possiamo.
Eh fin quando vi spingono a cambiare telefono ben prima della fine del suo ciclo vitale difficile che le cose cambieranno.
O project ara?
È pur sempre un sito di informazione comunque si sembra un paradosso xD
Infatti lo stato italiano spaccia (o guadagna dallo spaccio di) sigarette ed alcoolici, ed ogni tanto fa qualche campagna di pubblicità progresso per lavarsi la coscienza. Ed il bello è che con quello che spende il servizio sanitario per le malattie causate da queste droghe alla fine dei conti ci rimette pure! Comunque non è affatto detto che il riciclaggio delle apparecchiature elettroniche lo facciano solo i bambini del Bangladesh, né che debba sempre essere fatto da loro. I rifiuti elettronici sono una "materia seconda" molto preziosa
Bisognerebbe anche sensibilizzare la gente sul problema, ma non sembra un argomento molto affrontato...
Io nel mio piccolo li riciclo, vero anche che ho il camioncino della raccolta RAEE sotto casa ogni mercoledì.
Ragazzi sono veramente euforico. Ho un coupon su gearbestia per 10 MiA1 a 9.99€ l'uno come riserva del cell muletto che a sua volta è sostituto del top cell che ha un medio gamma come riserva.
Vi servirà sicuramente anche il nuovo gear fit per misurare tra quanti giorni morirete e le percentuali di saturazione di ignoranza. Ora vado al Mc che vedo quando mi si alza la pressione, col mio gear fit, mangiando 23 panini a un euro.
È vero quello che dici, ma almeno questo blog è onesto a provare a sensibilizzare le persone su questo tema. Anche perchè in qualche decina di anni potrebbe diventare un tema importantissimo nell'attualità.
Qualcuno ha detto per caso Phoneblocks?
Anche io, ma purtroppo non ho un garage
Comunque seriamente, trovo un attimino ipocrita fare articoli su questo tema, quando il sito stesso non fa altro che spingerti verso l'acquisto (e quindi l'alimentazione) di immondizia elettronica che un domani, grazie ancora a questo sito, finirà in qualche discarica del terzo mondo per essere rimpiazzata da nuova immondizia elettronica. Recensioni continue, guide sul miglior smartphone, link diretti ai negozi, liveblog con qualunque cianfrusaglia, coupon per "addolcirci la pillola" e spingerci a comprare anche robe che non ci servono semplicemente perchè "hey...costa meno!"...e poi?
Un po' come se uno spacciatore periodicamente consegnasse ai clienti degli opuscoli su quanto lo droga faccia male e crei dipendenza.
Visto che il problema è dell'intero globo, credo sia quasi ora di sovvenzionare come si deve il riciclo in qualunque forma. Siamo nel 2018 e abbiamo capacità sufficienti ad ottimizzare il recupero dei componenti nei rifiuti.
Idem con patate (reciclate)
Qui ci vorrebbe un totale cambio di rotta...
Telefoni assemblabili e intercambiabili in ogni loro parte.
Pura utopia.
anche in italia c'è scritto "consumare preferibilmente prima del...", ma sai quanta gente butta addirittura un paio di giorni prima della scadenza?
Conosco chi butta gli yogurt il giorno prima anche se perfettamente sigillati e sempre stati in frigo.
Cheers
dobbiamo dire basta, dobbiamo fermare questo "ciclo" di violenza che stiamo facendo al nostro pianeta :P
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Piena di uauei
non era sui cibi scaduti ma per quelli con scritto "da consumarsi preferibilmente entro"