24 Aprile 2020
Abbiamo visto come l'evoluzione della robotica continui ad avanzare, alimentata dalla nuova prospettiva delle tecnologie AI, che in un prossimo futuro potrebbero permettere la nascita di macchine maggiormente evolute non solo per quanto riguarda l'intelligenza artificiale, ma anche dal punto di vista dell'efficienza.
Tra le grandi difficoltà nello sviluppo dei robot che in questi anni si stanno cercando di superare, la necessità di migliorare la percezione della realtà, che come sappiamo bene nell'uomo deriva dall'uso dei cinque sensi. Molto interessante lo sviluppo di una tecnologia tattile ad opera degli ingegneri dell'Università di Washington, che sono riusciti a creare un sensore flessibile con caratteristiche di elasticità e sensibilità simili a quelle della pelle.
La maggior parte delle protesi e dei bracci robotici si basano sui segnali visivi per capire la vicinanza rispetto ad un oggetto ed il contatto con esso, tuttavia si tratta di un flusso di informazioni che senza pensarci troppo, possiamo capire sin da subito quanto risulti incompleto.
La pelle sensibile sviluppata dai ricercatori è realizzata in gomma di silicone, di normale utilizzo ad esempio negli occhialini da nuoto. Questo materiale integra al suo interno dei piccoli canali a serpentina larghi circa la metà di un capello umano. I canali sono riempiti con un metallo liquido elettricamente conduttivo che per sua natura, vanta ottime caratteristiche di resistenza, perchè non soggetto a rottura o affaticamento quando la pelle si tende.
Questi canali possono essere posizionati strategicamente attorno alla porzione da rendere sensibile, gli utilizzi quindi sono pressochè infiniti e legati al tipo di necessità.
Come si ricreano le sensazioni di pressione e sfregamento? Attraverso il liquido presente nei canali passa un segnale elettrico, che i ricercatori sanno essere influenzato da un eventuale cambio di geometria, così un leggero cambio di pressione dato da uno sfregamento, o un forte cambio di pressione dovuto ad una presa, possono essere misurati in termini elettrici.
Secondo l'autore della ricerca Jianzhu Yin, questo sistema si ispira in modo sorprendente a quello che la biologia umana ci insegna, pertanto le prestazioni ottenibili sono le più simili a quelle della pelle, mai ottenute fino ad oggi. Il team è riuscito a dimostrare che questa tecnologia, offre la precisione e la sensibilità adatta per applicazioni di tocco leggero, ad esempio la raccolta di oggetti, l'interazione con un telefono, l'apertura di una porta ed operazioni simili. Gli esperimenti rivelano che la pelle sintetica è in grado di rilevare piccole vibrazioni fino ad 800 volte al secondo, sulla carta una precisione che nemmeno le dita umane hanno.
Si tratta di un primo passo ma di sostanza nello sviluppo di una pelle per protesi o robot, che non possiamo escludere trovi applicazione nel prossimo futuro. Per maggiori informazioni sul progetto, vi invitiamo a leggere la ricerca completa pubblicata sul sito ufficiale dell'università di Washington.
Commenti
Poi devi postare il secondo episodio.
Daje che animeranno la bambola gonfiabile. ^^
scusate ma sapevo che l'unico metallo liquido a temperatura ambiente fosse il mercurio...altamente tossico.
I bambini toccano tutto e si infilano in bocca ogni genere di cose proprio perchè questo processo è necessario a definire meglio il concetto di "io" separato dal mondo circostante.
E' difficile avere una chiara percezione di cosa è "altro" fino a quando non lo si tocca.
anche qui non scherzano mica :O
azz mi hai fregato!
certo che sei un esperto nel raccogliere post di questo genere ehehe
quelli sulla terra piatta sono i migliori
bravo, continua così
purtroppo nel video non c'è nulla da ridere :(
mi risparmio l'apertura del link, e rido sulla fiducia:
aahahahaahah :)
utile per questi contesti
https://www . youtube . com/watch?v=TlpdbHScGRo&t=158s
guardate guardate