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Rai: dopo Netflix e HBO è in trattativa con Amazon

04 Aprile 2017 171

Il direttore generale della Rai, Antonio Campo Dall'Orto, ha rilasciato un'intervista a Variety commentando i risultati ottenuti dall'emittente di Stato nel campo delle fiction. Tra i temi toccati ci sono anche le collaborazioni con i grandi colossi internazionali. Rai ha già stretto accordi con Netflix per "Suburra", prossimamente in onda su Rai 2. Un'altra collaborazione legherà HBO a Viale Mazzini per la produzione della serie "L’amica geniale", tratta dai libri di Elena Ferrante e in onda su Rai 1 nel prossimo futuro.

Dall'Orto ha così commentato:

Il progetto con HBO e la regia di Saverio Costanzo è particolarmente importante perché racchiude alcune delle nostre più grandi ambizioni. Io penso che uno degli elementi che caratterizzano la tv pubblica siano le produzioni originali e per un operatore pubblico non ci sono molti modi di diventare più internazionale: devi essere capace di esportare i tuoi contenuti. La chiave di volta in questo senso è senza dubbio la fiction tv.

Antonio Campo Dall'Orto

Il prossimo partner sembra essere Amazon:

Con Wild Bunch Tv stiamo sviluppando una serie basata su "Il Nome della Rosa" di Umberto Eco. Stiamo anche parlando con Amazon. Credo che a breve saremo in grado di annunciare un altro grande accordo internazionale. Voglio portare Rai nel mondo,, cambiandola da un punto di vista culturale. Le fiction sono un’area nella quale siamo stati capaci di muoverci più velocemente di quanto mi aspettassi. Non credo che cinque anni fa sarebbe stato naturale per compagnie come Netflix, Amazon e HBO cercare una collaborazione con la Rai. Oggi siamo un player di questo livello e c’è la possibilità di aprire un ciclo virtuoso.

Dall'Orto ha infine parlato della piattaforma Rai Play:

Avevamo bisogno di una piattaforma dove poter far vedere i nostri contenuti dove e quando si vuole. Può sembrare un’ovvietà ma non è così perché non sapevo quanto fosse indietro Rai in questo campo. Per questo sono molto felice che oggi, a soli sei mesi dal suo lancio, RaiPlay sia il sito tv che genera più traffico in Italia.


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Commenti

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ale

È questo il punto, lo facessero con i loro soldi, la gente non si lamenterebbe, guarda Mediaset, programmi inguardabili, ma appunto i soldi sono loro e mi basta non guardarli, la RAI si non la guardi ma la paghi lo stesso. Sono solo 100 euro all'anno, eh si solo, moltiplica 100 euro per decine di milioni di italiani che hanno il contratto elettrico (e non hanno fatto la trafila burocratica assurda per disdire) ed è qualche miliardo. Più ovviamente tutti gli introiti della pubblicità ovviamente (anche qua, se pago un canone almeno pretendo non ci sia la pubblicità, o quantomeno che non ci sia un interruzione ogni 30 minuti di programma)

look47

Eh, bisogna chiamarla così ahahah

Danny #

Manca di contenuti interessanti.
6 puntate mi sa che ho visto e non ho appreso una cosa che sia una.
O sono un uomo davvero pieno di cultura io o è poverello lui.
A me sembra davvero ottimo per i bambini ma niente di che per gli adulti anche se, forse, il problema sono io che ho una percezione della realtà diversa.

RiccardoII

E vabbe! Io ci ho messo il mio! Hahaha
Peccato!

Sir_And

Il tutto con i nostri bei soldi. Per me potrebbero anche chiudere baracca e baracchelle se non riuscissero ad autofinanziarsi al 100% invece di ESTORCERCI denaro.

Michele

Vedo che in molti citano solo le fiction vetuste di Rai 1.
Ricordo però che con il canone si pagano anche quelle di Rai 2 che comprendono Rocco Schiavone, L'ispettore Coliandro ed il recente successo la Porta Rossa.
E poi anche la stessa Rai 1 ha iniziato a rinnovarsi, vedi I Medici.

Joel

Cos'hai contro Cosmos? È stupendo

d4N

Penso che una collaborazione così sarà più che altro per Rai 4, considerando che già attualmente passa molte serie interessanti, anche se ovviamente col ritardo dei canali in chiaro.

d4N

Si ma hanno anche stufato con queste serie ... girate poi in modo raccapricciante ...
Considerando che ormai siamo tutti costretti a pagare il canone dovrebbero andare a riconsiderare certe posizioni.

RectorSith

si esatto, la qualità maggiore di HBO e Netflix è influenzata proprio da quanto queste due società possono indebitarsi per acquistare i prodotti migliori sul mercato. RAI, ma come lei anche le altre emittenti statali, sono molto limitate su questo. Il discorso vero a questo punto e con l'attuale offerta televisiva è se abbia senso avere ancora una TV pubblica. Ma anche qui si aprono tante altre porte: si privatizza? Ma chi si accolla tutti i passivi e i contratti in essere? Si chiude e si vendono diritti e frequenze? Ancora tema dipendenti da sistemare.

Dakota

Gabbia dorata mi ha strappato un sorriso

RectorSith

No la cifra che si paga per la RAI è bassa, il problema è che l'azienda è difficile da gestire a causa di tutta la sua storia passata e di tutte le persone che deve portarsi dietro da anni, con contratti inattaccabili e simili. In quest'ottica diventa sempre difficile innovare ma a me sembra che stia, per quanto lentamente, andando in una direzione migliore. ORa sta da vedere se alle parole inizieranno a seguire dei fatti.

Hisoka

Quello che si faceva in passato è il presente.
I Medici è stato un azzardo apprezzabile, miseramente fallito.

Hisoka

Il mio discorso era incentrato solamente sulla qualità delle produzioni.
Ma se si facessero i vari calcoli credo proprio che ci guadagnerebbero tutti, telespettatori compresi.

23luca23

Giusto avevo dimenticato Rocco schiavone! Bellissima

Laevus

Strano, io vivo al nord ma non ho avuto problemi a seguire il romano.

look47

Hai ragione! Adesso si entra nel vivo della stagione!

look47

Ah sí? Non avendo la gabbia dorata non posso saperlo, io uso Chrome e Firefox

Astroturfer_pro

nel contratto servizio pubblico se lo leggi fanno divieto assoluto a contenuti audaci che potrebbero urtare la sensibilità popolare e prediligono storie con preti mafia e carabinieri....
in pratica questa linea editoriale è studiata per produrre m e r d a in questo modo
Mediaset che a sua volta produce fiction ancora più di m e r d a non sfigurano pe niente. :D

Dakota

È bellissimo, peccato solo non funzioni su Safari :(

RectorSith

Si insomma trovo che questa iniziativa, se avrà seguito, possa essere interessante per RAI. Magari potrebbe cedere qualche diritto a Netflix ottenendo in cambio di poter far vedere alcuni contenuti in chiaro. Penso che ad es una produzione come The Crown sia molto interessante anche per il pubblico di Raiuno

Aster

Lo dico da sempre,basta una carta prepagata,o come fanno con tivusat,ma il cannone e un altra cosa

Tiziano

Io ho dovuto vederlo con i sottotitoli... sul serio, non si capiva nulla

Tiziano

Di canone annuo si becca 2 miliardi... ossia 5,5 milioni al giorno... maronne!

ÜBERMENSCH

Beh mettere a schermo il genio di Dick non è facile ma quando ci si riesce è sempre cosa buona e giusta guardarlo. La serie fino all'episodio 2x01 era affidata a Spotnitz e infatti si nota una certa differenza, con gli episodi successivi, nel ritmo della serie che diventa un pochino più veloce. A me è piaciuta, certe cose che avrebbero meritato più attenzione non sono state sviluppate abbastanza ma forse per dare qualche aggancio ad una terza stagione. Non ti aspettare il libro comunque. La svastica sul sole (la traduzione in italiano del titolo finalmente ci sta) è due spanne sopra.

d4N

Penso che comunque abbiano un ottimo riscontro a livello di abbonamenti in Italia, la maggior parte delle persone che conosco lo ha fatto, al contrario di Sky, Infinity, ecc. ecc., che costano di più e non sono interessanti nello stesso modo (quindi di serie TV principalmente).

Laevus

Non ha preso neanche a me, mi ha dato l'impressione di essere un prodotto pensato per tutti, per avvicinare alla scienza chi non ne sa assolutamente niente. Se posso dirla tutta credo che Seth MacFarlane non sia stato il produttore ideale per una serie di stampo scientifico.

d4N

Infatti non è quello che ho detto io, ma che potrebbe interessargli, come ha fatto in altri stati, produrre qualcosa di interessante anche sul suolo italiano ... e spero proprio lontano dai temi della mafia e della storia, che hanno stufato alla grande ...

Laevus

Ma è bella come serie? Il libro non mi ha proprio preso, mi sembrava la tirasse per le lunghe con personaggi che mi davano l'impressione di essere lì più per tirarla per le lunghe che per altro. Da quanto ho letto anche la serie sembra essere piuttosto lenta...

Laevus

Sinceramente non mi pare. A livello tecnico sì, nulla da dire, molti programmi di cultura/società (da Linea Verde a Ulisse) hanno raggiunto livelli di tutto rispetto e si vede che cercano di metterci impegno. Ma a livello d'intrattenimento siamo ancora a prodotti pensati per famiglie di stampo conservatrice, che voglio cose semplici, trame facili da seguire e senza elementi che escano dalla confort zone (e se messi, sono messi o con buonismo o come elementi "eccezionali" e non "normali", non so se mi spiego). Cioè, scordatevi di vedere un Montalbano dark che si fa di eroina per risolvere i casi (e nomino Montalbano in quanto prodotto di buona qualità, lasciamo stare il resto va). Chi ha cercato di riformare la RAI dall'interno si è visto sbarrare le porte e alla fine è stato cacciato; rimane ancora un carrozzone pubblico, che non ha nessun motivo per innovarsi o innovare oltre lo stretto limite del necessario, o per far fronte alla concorrenza (che comunque in Italia non c'è).
Comunque c'è anche da dire che non è che le tv pubbliche estere facciano chissà quali prodotti eh, con l'unica eccezione della BBC.
Alla fine hanno un certo target e quello seguono, non per niente Breaking Bad, Sherlock o Game of Thrones sono stati sbattuti su Rai 4.

RectorSith

No Sanremo è tutto italiano: vero che non conosci la qualità però è pur sempre una TV pubblica. Anche se non sai il tedesco, se ti fai un giro sui siti online di ARD e ZDF ti rendi conto che si forse è un poco meglio della RAI, ma ti costa il triplo!

RectorSith

Attenzione però: non si possono mischiare perché HBO e Netflix producono in perdita facendosi finanziare da privati, RAI è ente pubblico e questo non lo può fare se non utilizzare le entrate pubblicitarie.

Bryanzell

Qui entriamo in ambiti che non conosco quali la qualità delle trasmissioni tedesche, quanta pubblicità ci infilano dentro, lo stipendio dei vari conduttori e se esiste o no un Sanremo tedesco ad esempio.
300€ sono cmq un botto :/

Laevus

Idem. Dello stesso periodo di pubblicazione ho apprezzato anche Perfetti Sconosciuti, che sebbene fosse uno script all'americana trito e ritrito sono riusciti a riadattare "all'italiana" senza infilarci lo spiegone finale con il cucchiaino. Anche qui ci sono ammiccamenti (Leo Ortolani probabilmente diventerebbe matto a recensirlo) ma riescono nel miracolo di astenersi dal giudizio sulle scelte delle persone, che per un film italiano non d'autore è tanta roba secondo me.

RectorSith

Sicuro? Perchè la TV pubblica tedesca costa più di 300 euro all'anno e non è che offra tutto questo palinsesto: una serie tv la domenica sera molto famosa (tatort), poco cinema, sport si ma in particolare per i grandi eventi sennò è a livello RAI.

RectorSith

La TV pubblica tedesca costa ben oltre i 300 euro al mese, e non c'è modo di non pagarla, anche se dimostri di non possedere tv o connessione internet. Ovviamente hanno costi molto diversi visto che la TV pubblica non utilizza investitori esterni.

RectorSith

Anche per Netflix le collaborazioni sono importanti. Se per Netflix il mercato italiano sta crescendo, potrebbe essere interessante produrre contenuti i cui diritti ora appartengono a RAI.

RectorSith

Se le competenze non ci sono, si utilizzano società esterne, come si fa in molti altri campi: per farlo però bisogna avere capitali a disposizione o investitori pronti a spenderli. Ora come ora nessuno investirebbe in quel carrozzone che è la tv pubblica.

kid-a

Vero, ma anche in Inghilterra pagano il canone per BBC eppure gli inglesi non si lamentano come noi, che nel frattempo stiamo sempre a prenderla come esempio. A parer mio pretendiamo una Rai che punti su qualità e faccia da apri pista per il mercato sperimentando nuove tecnologie (come fa BBC) e si occupi di contenuti che non sarebbero remunerativi per broadcast privati

kid-a

Beh si non li ho citati tutti. Coliandro top e il giovane Montalbano molto ben fatto

tulipanonero1990

Netflix mi pare abbia bisogno di tutto meno che del suggerimento degli italiani in fatto di media e contenuti :-) vanno per la loro strada e vanno bene.

Antonio Guacci

Il problema infatti non sono tanto gli autori, quanto i produttori e i distributori che calcano la mano affinché si rimanga su certi binari.

...E come dici giustamente tu, ciò porta alla "fuga di cervelli" anche nei settori televisivo e cinematografico.

vincenzo francesco

A me piacciono e son piaciuti tantissimo anche Coliandro ed il giovane Montalbano

Everything in its right place.

C'è già stato Il Fiandre! Con un super Gilbert!

Antonio Guacci

Visto, mi è pure "piacicchiato": ho apprezzato molto lo sforzo profuso, ho storto il naso ai numerosi ammiccamenti ai cliché tipici del nostro cinema, che spero riusciremo un giorno a lasciarci alle spalle.

d4N

Ma anche no, i creativi italiani coi controcazzi esistono e spesso lavorano purtroppo all'esterno, anche da noi ci sono agenzie che fanno lavori di tutto rispetto.
Il problema è che loro vogliono continuare a fare quelle serie da quattro soldi, penso pure molte finanziate dal vaticano ...

d4N

Sicuramente in RAI e in Mediaset non ci sono, ma non le vogliono neanche. Ma Netflix potrebbe investire e fare una serie anche da noi, dato che comunque siamo il paese spesso ricordato per il cinema.

ÜBERMENSCH

Grazie Rai, ultimamente mi ero infognato con The man in the High Castel ma tu mi hai fatto capire che le vere serie tv sono altre. Quando aprirò Amazon, finalmente mi potrò godere il mio caro DON MATTEO e Philip Dick muto https://uploads.disquscdn.c...

Laevus

Lo Chiamavano Jeeg Robot è un signor film, ma l'hai visto almeno? Si vede che è italiano, ma non è necessariamente un male.

tulipanonero1990

Perché non abbiamo le competenze, in RAI, per farle. Non puoi pretendere dopo decenni di soap opera e fiction di terzordine di poter passare a prodotti di un certo livello. La Rai ha un target preciso, ovvero gli italiani over 50.

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