Ghost Recon Wildlands: la nostra recensione

20 Marzo 2017 15

A distanza di circa un mese dal debutto del tanto discusso For Honor, Ubisoft rilascia un altro importante titolo, stiamo ovviamente parlando di Ghost Recon Wildlands.

Il nuovo episodio della popolare serie si distacca totalmente dai suoi predecessori proponendo un gioco ambientato in mondo estremamente vasto ed evocativo, completamente esplorabile, disseminato di missioni ed incarichi che offre al giocatore una libertà praticamente totale.

Come accaduto per For Honor, anche Ghost Recon Wildlands, al momento, non è paragonabile a nessun gioco. Andiamo a scoprire perchè....

TRAMA

Siamo in Sud America e più precisamente in Bolivia, un territorio in cui l'economia e gli equilibri della regione sono purtroppo legati al narco-traffico e alla produzione di Cocaina. A gestire gli illeciti affari troviamo un'organizzazione criminale, meglio nota con il nome di Cartello di Santa Blanca, con a capo un leader carismatico che ha un solo e unico obiettivo: rendere la Bolivia un vero e proprio Narco-Stato e ottenere la totale fiducia dell'intera popolazione.

L'organizzazione criminale cresce velocemente e il governo Boliviano deve fare tutto il possibile per cercare di fermare l'avanzata del Cartello di Santa Blanca e del suo Boss, El Sueño. Purtroppo nulla va come previsto e quindi le forze politiche del Paese devono scendere a patti con l'organizzazione criminale consegnandogli non solo lo Stato ma anche l’Unidad, un esercito composto dai migliori soldati boliviani.

Con il passare del tempo il Santa Blanca diventa sempre più potente, la sua organizzazione interna è praticamente perfetta, gli affari legati al narco-traffico aumentano vertiginosamente e lo smercio delle sostanze illegali supera i confini, arrivando persino in Canada e negli Stati Uniti.

La situazione è ormai insostenibile e la CIA è l'unica che può cercare di contrastare ed annientare il Cartello di Santa Blanca. I primi tentativi tuttavia non portano i risultati sperati e una serie di tragici eventi, tra cui l'esecuzione dell'agente infiltrato all'interno dell'organizzazione criminale e l'attentato all'Ambasciata Americana, spingono gli Stati Uniti a mandare sul campo una squadra di quattro soldati d'Elite, i Ghosts.

L'obiettivo è ovviamente quello di smantellare l'organizzazione criminale, partendo dal basso per arrivare al leader indiscusso. In questa "missione impossibile", dal nome in codice Kingslayer, i Ghosts non saranno soli ma potranno contare sull'aiuto di alcune forza ribelli, i Kataris 26.

GAMEPLAY

Ghost Recon Wildlands è uno sparatutto d'azione tattico, molto diverso dai precedenti episodi della serie, ambientato in un immenso mondo di gioco aperto, completamente esplorabile ed incredibilmente evocativo che offre ai giocatori una libertà totale.

Il comparto narrativo esiste ed è anche ben strutturato ma siamo noi a decidere cosa fare, come approcciarci alle varie situazioni, quando affrontarle e sopratutto da chi farci aiutare.

Non saremo soli infatti nel territorio della Bolivia, il nostro soldato d'Elite sarà accompagnato da altri tre Ghost ma saremo noi stessi a scegliere se i membri del team dovranno essere controllati dall'AI o da altri giocatori.

L'intera epopea si può portare a termine in completa solitudine, come in un vero e proprio gioco single player, oppure possiamo fare team con un gruppo di quattro amici o affidandoci al tradizionale matchmaking che ci troverà altri giocatori con cui girovagare per la Bolivia.

L'organizzazione del Cartello di Santa Blanca si divide in quattro settori: Produzione, Sicurezza, Traffico e Influenza. A capo di ognuno troviamo un leader indiscusso e il nostro compito sarà proprio quello di eliminare ad uno ad uno tutti e quattro i boss per giungere infine allo scontro finale con il "Capo dei Capi", El Sueño.

L'impresa non è per nulla semplice, la Bolivia creata da Ubisoft è un territorio vasto, diviso in ben 21 province che, oltre ad essere caratterizzate da un livello di difficoltà crescente, sono sotto il totale controllo di uno dei Capitani del Santa Blanca i quali sono protetti da un folta schiera di scagnozzi.

Il nostro compito è quindi quello di ripulire tutte le 21 province, affrontando e portando a termine una moltitudine di incarichi primari e secondari al fine di annientare una volta e per sempre la spietata organizzazione criminale del Santa Blanca.

Ghost Recon Wildlands ci mette a disposizione ben 60 tipologie di veicoli differenti al fine di agevolare i nostri spostamenti nel vasto territorio Boliviano caratterizzato dalla presenza di 11 ecosistemi differenti.

Tra SUV, camion, pick-up, jeep, supercar, mezzi militari, moto, aerei, elicotteri, barche e motoscafi abbiamo solo l'imbarazzo della scelta, in quanto ogni veicolo all'interno del mondo di gioco può essere utilizzato per i nostri scopi.

Esiste anche un sistema legato ai viaggi rapidi che ci permette di spostarci velocemente da un campo base all'altro e in questi luoghi a nostro disposizione troviamo sempre una cassa d'armi, utile per ricaricare tutto il nostro arsenale, e vari veicoli.

Ghost Recon Wildlands è strutturato come un classico open world di conseguenza oltre alle missioni legate alla storyline principale, possiamo intraprendere nella più totale libertà una serie di incarichi secondarie e compiti extra.

Assaltare i covi del Santa Blanca, intercettare e fermare convogli di vario tipo, disturbare le frequenza radio manomettendo antenne, rubare elicotteri di rifornimento, hackerare computer per reperire informazioni, saranno solo alcune delle attività che svolgeremo nel corso del nostro viaggio.

Esploreremo la Bolivia in lungo e in largo al fine di reperire quante più informazioni possibili per scovare i vari leader del Santa Blanca, per indebolire la folta rete di scagnozzi che li proteggono e semplicemente per trovare risorse, armi, accessori e documenti di vari tipo.

Raccoglieremo dati, computer, telefoni che ci permetteranno anche di scoprire interessanti retroscena legati alla storyline principale e "marcheremo" risorse di vario per i ribelli. Interrogheremo la popolazione e gli stessi membri del Santa Blanca per reperire informazioni sul nostra missione ma anche per sbloccare compiti extra e per scoprire l'esatta ubicazione di armi, accessori, punti abilità e speciali medaglie.

In Ghost Recon Wildlands non esistono classi, il nostro alter ego virtuale potrà utilizzare tutte le armi e l'equipaggiamento presente all'interno del gioco.

Tramite il sistema di gestione del personaggio possiamo creare il nostro soldato d'Elite scegliendo sesso, tratti del viso, colore di occhi e cappelli, acconciatura, tatuaggi, cicatrici e cosi via. In aggiunta un vasto catalogo di vestiti, accessori ed equipaggiamento, ci permette di rendere il look del nostro Ghost unico nel suo genere.

Immancabile ovviamente un sistema legato alla crescita del nostro eroe e allo sviluppo di varie abilità. Alcune saranno legate ad accessori e strumenti mentre altre saranno destinate al nostro Team e ai Ribelli che ci supporteranno nella nostra guerra contro il Cartello di Santa Blanca.

Portando a termine le missioni e i vari incarichi saliremo di livello e sbloccheremo punti abilità e risorse di vario tipo, due elementi indispensabili per acquistare nuovi talenti e accessori sia per noi che per la nostra squadra e per i Ribelli.

Oltre alle missioni legate alla storyline principale e ai compiti secondari, sparse nel territorio boliviano saranno presenti innumerevoli attività e un vasto numero di oggetti da trovare tra cui Casse d'Armi e Casse di Accessori, indispensabili per ampliare il nostro arsenale e personalizzare ogni singola bocca di fuoco con il sistema di Gunsmith.

Tramite il menu di gioco, accessibile in qualunque momento, possiamo infatti accedere a tutto l'arsenale di Ghost Recon Wildlands. All'inizio della nostra avventura però il nostro equipaggiamento è limitato. Per impugnare le varie tipologie di armi ed essere in grado di personalizzarle con caricatori, impugnature e mirini extra dobbiamo obbligatoriamente trovare le Casse d'Armi e le Casse di Accessori sparse per il territorio boliviano.

Sono presenti circa 80 armi e circa 100 accessori. Grazie all'ottimo sistema Gunsmith messo in piedi da Ubisoft possiamo visionare le statistiche di ogni singola bocca da fuoco, controllare le variazioni dei parametri utilizzando i vari accessori e modificare qualsiasi elemento della nostra arma sia dal punto di vista tecnico che da quello puramente estetico.

INTERFACCIA E SISTEMA DI CONTROLLO

In Ghost Recon Wildlands il nostro personaggio non è mai solo ed è costantemente supportato da un team composto da altri tre Ghost. In single player i membri della sqaudra sono controllati sia dall'AI che da noi, mentre nel comparto multiplayer cooperativo ogni giocatore controlla il proprio soldato.

Le meccaniche di gioco base non cambiano e il titolo offre una esperienza appagante sia in solitaria che in cooperativa. Alcune differenze tuttavia esistono e sono maggiormente legate al sistema di controllo e al modo di approcciarsi alle varie missioni e agli innumerevoli scontri.

In single player i nostri tre compagni di squadra sono comandati dall'AI e seguono tutti i nostri movimenti dandoci un considerevole aiuto negli scontri, rianimandoci e identificando la posizione di alcuni nemici. Noi siamo comunque in grado, tramite una sorta di ghiera a ruota, di impartirgli degli ordini ma le possibilità offerte sono poche rispetto al passato e il gioco non permette di selezionare un singolo Ghost, di conseguenza l'azione viene eseguita da tutto il team.

Si fa un uso quasi eccessivo del "colpo sincronizzato", un abilità di squadra potenziabile su cui ruota tutto l'aspetto tattico del gioco in single player. Utilizzando il binocolo o il drone si può infatti identificare la posizione dei vari nemici e marcare fino ad un massimo di tre bersagli. Una volta impartito l'ordine "Attacca" i nostri Ghost faranno fuoco e i bersagli saranno immediatamente eliminati.

In aggiunta una volta sbloccate le abilità legate ai Ribelli durante gli scontri e gli assalti agli avamposti del Cartello possiamo richiedere anche il loro aiuto.

Il sistema funziona egregiamente e il sistema di controllo anche in single player è solido, ben strutturato e sopratutto immediato tuttavia l'aspetto prettamente tattico del gioco risulta troppo semplificato.

L'approccio alle varie battaglie sarà sempre molto simile. Difficilmente si andrà allo scontro diretto, spesso ci nasconderemo tra la folta vegetazione e sorvoleremo il luogo con il nostro drone o utilizzeremo il binocolo al fine di identificare la posizione dei vari nemici e usare l'efficace colpo sincronizzato.

In cooperativa con altri giocatori la situazione invece cambia drasticamente e Ghost Recon Wildlands riesce ad offrire il meglio. Ogni attacco deve essere pianificato e la collaborazione e comunicazione con i nostri compagni di squadra diventa fondamentale. Si sperimentano tecniche di attacco sempre differenti e, soprattutto a livelli di difficoltà più elevati, tutto deve essere pianificato con cura.

Anche la semplice ritirata o la fuga, giocando in cooperativa, diventa un'esperienza più appagante. Non possiamo rubare il primo mezzo che troviamo per scappare, in quanto rischiamo di lasciare sul campo di battaglia i nostri compagni d'avventura. Nel single player, ad esempio, questo aspetto non esiste in quanto i nostri tre Ghost anche se abbandonati al loro destino si "teletrasporteranno" immediatamente vicino a noi.

L'interfaccia di gioco risulta assolutamente pulita e in qualunque momento possiamo sempre accedere al menu tramite il quale possiamo sbloccare e potenziare abilità, cambiare il nostro equipaggiamento e accedere al sistema di Gunsmith.

Immancabile ovviamente la mappa estesa della Bolivia che proseguendo nell'avventura si riempirà di punti di interesse, di missioni, incarichi e cosi via.

TECNICA

Girovagare anche senza meta per l'immensa Bolivia creata da Ubisoft è un'esperienza evocativa, appagante e coinvolgente. Non esistono caricamenti e visivamente l'open world di Ghost Recon Wildlands è eccellente e lascia veramente senza parole.

Il territorio boliviano è composto da ben 11 ecosistemi differenti che sono stati riprodotti in modo perfetto. Ogni regione è diversa e il livello di dettaglio è altissimo. Si passa da zone coperte di folta vegetazioni, a luoghi paludosi, si attraversano villaggi, fattorie e piccoli agglomerati di case, talvolta anche completamente abbandonati. Possiamo spingerci sulle vette innevate oppure girovagare per le zone minerarie, per arrivare anche in luoghi aridi privi di qualsiasi vegetazioni.

Il mondo di gioco è vivo, le strade non saranno mai vuote e sorvolando con aerei o elicotteri l'immenso territorio boliviano ci si rende veramente conto dell'incredibile lavoro svolto dal team di sviluppo.

Meteo dinamico e ciclo giorno/notte sono altri due aspetti che impreziosiscono non solo l'aspetto puramente tecnico ma influiscono anche sul gameplay.

Ogni regione è caratterizzata infatti da un suo clima e da condizioni meteorologiche ben precise, in aggiunta il passaggio dal giorno alla notte mette i giocatori nelle condizioni di approcciarsi alle missioni e agli incarichi in modo totalmente differente. Di notte, ad esempio, disattivare i sistemi elettrici, spegnendo tutte le luci di un avamposto del Cartello sarà fondamentale per passare inosservati e sorprende i nemici alle spalle.

Ovviamente il team di sviluppo, a fronte di un comparto visivo di tale spessore, è dovuto scendere a compromessi e quindi il frame rate è impostato a 30. Nel corso delle numerose ore di gioco abbiamo riscontrato dei leggeri cali sopratutto nei momenti di gioco più frenetici e caratterizzati da numerosi effetti grafici.

Eccellente anche il comparto audio. Durante il nostro girovagare a bordo di vari tipi di macchine, supercar, jeep e suv, siamo sempre accompagnati dalle stazioni radio locali, con musiche tipiche della zona.

Nulla da segnale neppure a livello di doppiaggio. Il titolo è completamente in italiano e uno dei doppiatori è il noto Luca Ward che presta la sua voce proprio al El Sueño con un risultato impeccabile.

CONCLUSIONE

Al momento non esistono titoli paragonali a Ghost Recon Wildlands. Il punto di forza dell'epopea di Ubisoft è la libertà totale offerta all'utente. E' il giocatore stesso a decidere cosa fare, come approcciarsi alle varie situazioni, quando affrontarle e sopratutto da chi farsi aiutare.

L'esperienza di gioco in multiplayer cooperativo è coinvolgente, appagante e divertente. Comunicazione e organizzazione tra i membri del team sono due aspetti fondamentali soprattutto se si decide di affrontare il gioco a livelli di difficoltà alti.

L'aspetto tattico nella componente online è molto marcato e le possibilità offerte sono molteplici. Giocando insieme a nostri amici possiamo infatti pianificare attacchi sempre diversi e provare nuove strategie.

Giocando in solitaria invece le nostre azioni saranno molto più limitate, tutto risulta semplificato e a lungo andare adotteremo sempre la stessa tattica, facendo un uso eccessivo del drone e del colpo sincronizzato.

La Bolivia creata da Ubisoft lascia veramente senza parole, non solo per la vastità della mappa di gioco, ma anche per l'assenza totale di caricamenti e per la cura, quasi maniacale, delle varie regioni, tutte dettagliate e caratterizzate da elementi sempre diversi.

Qualche incertezza a livello di frame rate e sull'AI dei nemici che non sempre funziona a dovere. Spesso i membri del Cartello non risulteranno particolarmente arguti e faranno azioni poco sensate, a volte nei villaggi o per le strade boliviane non si accorgeranno neppure della nostra presenza.

Buono invece il sistema di controllo generale con qualche incertezza sul sistema di coperture che poteva essere nettamente migliore.

Per quanto riguarda la longevità, il titolo per le sole missioni legate alla storyline principale terrà impegnati i giocatori per circa 40 ore, tempo che aumenterà notevolmente affrontando incarichi secondari, compiti extra e scoprendo tutto quello che nasconde l'immensa Bolivia.

E' bene precisare che i contenuti di gioco sono davvero tanti tuttavia, come spesso accade negli open world, a lungo andare le missioni cominceranno ad essere sempre uguali.

Open World vastissimo e ricco di attività, compiti secondari e oggetti da trovareLa Bolivia creata da Ubisoft lascia senza paroleIn cooperativa è un titolo che non si dimenticherà tanto facilmente
Opzioni tattiche in single player troppo semplificateIncertezze nel frame rate e nel sistema di AI legato ai nemiciSistema di copertura poco performante
  • VERSIONE TESTATA: XBOX ONE
  • GAMEPLAY 7,5
  • TECNICA 8
  • LONGEVITA' 9
  • MULTIPLAYER 8,5
  • GLOBALE 8

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Commenti

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Nier
Nier

e quindi?

KaneKurt

Giocato alla beta su ps4, e devo dire che mi ha deluso moltissimo. Noioso già dalle prime battute. la guida dei mezzi di terra è molto arcade (molto molto), e assolutamente inaccettabili la guida di aerei e elicotteri. I testi sono tradotti in un italiano approssimativo.

KingROG97

Se hai un amico più o meno stretto con cui giocarlo e anche a lui piace questo tipo di genere non esiste un titolo più divertente di questo ;)
Tra qualche bug e il co-op favoloso (in uno sparatutto non ho mai visto un co-op così) ti fai delle gran belle risate

Carb0ne

Yes!

NotoriousNitro

Non ci voglio credere...

Daniel Ocean

A quanto pare è un titolo buggatissimo, il che, unito al fatto che in teoria va giocato con amici, potrebbe garantire valanghe di risate

SteveMcQueer

ecco questo è un altro titolo che spazia dal 6 all'8 tra le varie recensioni... non so se ne valga la pena...

SteveMcQueer

ma veramente..?

Solid92

Non è male per essere un titolo Ubisoft

Carb0ne

Non puoi scrivere W0rld, usa lo zero.
per via di mediaW0rd.

momentarybliss

Da capire cosa c'era da moderare, non credo che Disqus sia consì avanzato da censurare le opinioni

momentarybliss

https://uploads.disquscdn.c...

AlphAtomix

lo prenderò dopo mass effect, nioh ed il dlc SP di watch dogs 2... :P

davidemo89

è l'unico titolo "flat/non vr" che ho preso nel 2017 e ci sto giocando solo con un amico in coop. Bellissimo in coop

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