
19 Aprile 2017
14 Marzo 2017 26
Fujifilm Italia, in collaborazione con Fondo Malerba per la Fotografia, presenta International Photo Project 2017, un evento dedicato alla fotografia d’autore. Nel programma, che si dipanerà su tre giornate, verranno approfonditi temi e conoscenze, si scopriranno avanguardie ed evoluzioni. Le date da segnare sul calendario sono il 24, 25 e 26 marzo 2017. Il luogo scelto è la Fabbrica del Vapore - Spazio Messina Due piano terra, situata in via Procaccini 4 a Milano. Gli orari saranno dalle 14 - 19 il venerdì e 11 - 19 sabato e domenica.
International Photo Project 2017 si propone come una riflessione sullo stato dell’arte della fotografia sia in ambito italiano sia mondiale, un evento ideato per coinvolgere fotografi e appassionati con dibattiti, seminari, workshop e mostre. Tra i relatori nomi illustri e anche la presenza di Fujifilm, principale sponsor e promotrice di spazi e iniziative per la cultura fotografica.
Fujifilm descrive l'evento come un'occasione per la condivisione e la ricerca dell'ispirazione, per trovare suggerimenti, migliorare la propria tecnica personale o consolidare il proprio modus artistico. Il pubblico potrà anche ammirare quanto c’è di interessante nel panorama fotografico mondiale, grazie ad immagini presentate da giovani autori italiani, cubani e americani.
Ogni nazione presenta 10 artisti di età inferiore ai 35 anni, ciascuno dei quali espone un progetto, anche non inedito, composto da 10 fotografie, a tema libero con spunti sulle tendenze che affiorano nei diversi Paesi. I curatori di questa edizione sono Elio Grazioli per la parte italiana, Alain Cabrera Fernàndez per quella cubana e Frank Franca per quella statunitense. Nelle tre giornate si svolgeranno alcuni appuntamenti firmati Fujifilm:
Gli artisti in mostra sono i seguenti:
Italiani
Cubani
Statunitensi
Commenti
Io vorrei seriamente sapere dagli autori delle foto ma soprattutto dagli organizzatori dell'evento, il perché di alcune scelte... Perché così a prima vista queste
Tre foto non sono foto da mandare alla stampa, c'è poco da fare...
Esatto, codifica e comprensione, questo è il punto. Possiamo inventarci quello che vogliamo ma i meccanismi percettivi dei nostri sensi sono innati e derivano dal nostro percorso evolutivo che si misura in milioni di anni, non nel breve tempo di una esistenza.
Se i punti di attenzione in una immagine derivano dalla sezione aurea, questo non è un capriccio di questo o quel fotografo ma è influenzato dalla natura stessa e dal modo in cui questa si è evoluta.
Se il nostro occhio è capace di distinguere particolari in una ben definita gamma dinamica ciò dipende dalla anatomia dello strumento, l'occhio.
Anche le palette di colori che risultano gradevoli o meno non sono una invenzione dell'uomo ma sono definite dalla percezione ancestrale del mondo in cui viviamo.
Sono regole dettate non dagli uomini ma dalla natura. La libertà dell'artista è grande ma si muove (o dovrebbe) sempre sui binari dettati dalla natura, in caso contrario il risultato è sgradevole o incomprensibile. Se poi l'obiettivo che ci si pone è proprio questo (creare un impatto sgradevole, scioccare lo spettatore) allora obiettivo raggiunto ma secondo me non la si può definire arte ma provocazione.
Se passassi per Milano la visiterei comunque. Non mi piace in genere dare giudizi affrettati e offro sempre il beneficio del dubbio, certo che vista questa anteprima...
Non credo sia, come dici, una questione di gusti, l'arte, dal mio punto di vista è comunicazione, molto banalmente, un modo per trasferire informazioni, un linguaggio. Quindi il problema è una questione di codifica e comprensione, però i linguaggi vanno studiati, imparati e purtroppo l'analfabetismo fotografico e artistico è assai diffuso.
Va così in effetti, poi ci sono i geni.
Beh dai i "tagli" di Fontana o le "linee" di Manzoni hanno il loro gran perché!
quuando esce intax square?
Secondo me il tutto dovrebbe andare così:
1) Studia la tecnica della fotografia e le regole
2) studia la storia ed i grandi del passato
3) Ora che hai una cultura e sai fotografare fai quello che vuoi, ma fallo consapevolmente e per un motivo, piacere o meno è irrilevante.
Forse non è stata fortunata la scelta delle foto per quest'articolo... anch'io ho avuto una reazione simile alla tua.
Ci prostriamo di fronte a cotanta grandezza, davvero, nulla da dire.
Per fortuna ci sono gli utenti di HDB l0g, sempre pronti a seguire come pècore ogni tendenza o presunta tale, senza una briciola di spirito critico.
Probabilmente è solo una questione di gusti. O forse il relativismo imperante, dando all'uomo comune la sensazione di poter essere il centro di un suo universo di cui egli è il dominus e detta le regole, permette a chiunque di dire che non esistono regole condivise.
Così qualunque spazzatura assurge al rango di opera d'arte perchè nessuno è in grado di giudicarla salvo l'autore e così, senza termini di paragone, senza valori di riferimento, il valore di un'opera è determinato unicamente dalla moda del momento o da una critica favorevole.
Con l'unico risultato di vedere grafismi spacciati per fotografie.
Solo perchè fino ad ora qualcosa si è fatta in un modo, non vuol dire che sia l'unico modo o che sia giusto. Non ti sto dicendo che stiano andando nella direzione giusta, ma qualcuno di loro o qualcuno in qualche altra mostra probabilmente lo farà, col tempo lo sapremo :) O dovremmo rimanere in eterno a imitare i vecchi mostri sacri?
Consiglio questo articolo.
www. grandi-fotografi. com/single-post/2016/1/11/William-Eggleston-la-banalita-trasformata-in-arte
In ogni caso, ho cercato alcuni nomi della lista per curiosità, ed ho trovato un intervista su youtube ad una delle partecipanti "Elena Vaninetti", quella della foto che hai criticato. dal minuto 2:19
https://www. youtube. com/watch?v=DT2EFBd1g-c
Non mi pare sia una senza idee... ha una visione delle cose e la porta avanti.
Per fortuna ci sono gli utenti di HDBlog, tutti grandi fotografi conclamati.
Si, ho presente ed anche in quel caso mi permetto di dissentire. Poi se vogliamo definire arte qualsiasi cagàta ci può anche stare. L'ego snob vetero-qualchecosa di molti sarebbe appagato, i miei sensi no.
Definire artisti questi soggetti è un insulto ai veri artisti della fotografia come Cartier-Bresson, Newton o, per non sollevare polvere, La Chapelle o Salgado.
Nessuno potrà convincermi che una foto violentemente sovraesposta, con un soggetto inespressivo e priva di significato (o forse dovrei trovarne uno nella sequenza delle mollette nello stenditoio?) sia arte.
Hai presente quando vai in un museo di arte moderna e vedi un quadro con 2 linee, un trapezio e altre 2 cose disegnate male? ecco... è più o meno così anche qui :|
Guarda che ti sei spiegato benissimo già dal post precedente. Il punto è che non vedo tecnica, ne idee, ne qualità di composizione. Di progetti come questi credo che ognuno di noi sarebbe pieno se non avesse avuto la decenza di cestinarli in camera.
No, mi spiego meglio, quelle che vedi sono 3 foto di 3 progetti diversi... Da sole non hanno alcun significato, vanno valutare nel contesto in cui sono inserite.
Beh, sembrano progetti di un concorso fotografico per i bambini delle scuole elementari (e forse farebbero meglio)
Sono progetti... Valutare la singola foto è insensato.
Ma peccato deghè? Se il livello è quello delle foto mostrate nell'articolo...
beh allora ci vediamo da decathlon
ahahah dai spero di no...il campo della ristorazione non fa proprio per me. Al massimo come magazziniere!
ma scusa che te frega?non vedi di lavorare per mac donald?scherzo
Nooo...proprio quei giorni dovrò essere a roma per l'università. Peccato
Quando esce la review della X-T20 ?