
07 Febbraio 2017
02 Gennaio 2017 118
Loredana insegna in un Liceo, ha un'innata passione per la lettura, ma, come tanti giovani precari, deve fare i conti con la necessità di lavorare fuori sede, sempre a caccia della provvidenziale supplenza. La libreria del suo monolocale è stracolma di libri cartacei, ma il desiderio di continuare a leggerne altri è sempre intenso. Un giorno la incontro, le parlo e capisco che non è una techno fan, uno di quegli utenti che ama il prodotto tecnologico fine a se stesso, ma quando inizia a raccontarmi la sua passione per i libri e di come, grazie alla tecnologia, può continuare a coltivarla, mi appaiono chiari i contorni di una bella storia che val la pena di essere raccontata.
Gli e-book che Loredana ha imparato ad amare nel tempo costituiscono un mercato che, nel 2016, ha mostrato segnali incoraggianti. Lo conferma l'Associazione Italiana Editori nell'ultimo rapporto sullo stato dell'editoria in Italia (con dati aggiornati al primo semestre dell'anno da poco concluso). Uno degli indicatori più interessanti riguarda l'aumento del numero di e-book prodotti nei primi sei mesi dell'anno: 41,538 a fronte dei 26,908 dello stesso periodo dell'anno precedente. Se un incremento del +54% del numero di e-book dice poco, basti sapere che nel periodo di osservazione, per la prima volta, il numero di libri in formato digitale ha superato quello dei libri cartacei. Secondo l'AIE, il risultato è stato determinato da due fattori: da un lato l'aumento del self publishing digitale, dall'altro la circostanza che le case editrici hanno spinto l'acceleratore sull'attività di recupero del catalogo, ovvero sulla trasposizione in versione digitale delle pubblicazioni cartacee.
Al di là delle cause, è certo che, rispetto ad un anno fa, l'offerta di e-book è molto più ampia e di tale circostanza utenti come Loredana non possono che esserne felici, per i motivi che saranno più chiari a breve. La nostra amica lancia un'occhiata verso un paio di volumi posati sul tavolo del soggiorno e poi, con malcelato orgoglio, afferma: io leggo tanti libri, ma non li pago. Mi dico: eccone un altro, c'è chi usa software craccato, lei scarica gli e-book. Ma ho pensato male (mea culpa) troppo presto: di lì a poco mi racconta del prestito bibliotecario dei libri digitali ed il fatto che nel farlo i suoi occhi sprizzino gioia mi fa capire che per lei è come aver trovato la panacea di ogni astinenza dalla lettura.
Non è una novità, il cosiddetto Digital lending è una pratica che, anche in Italia, ha iniziato a prendere piede da diversi anni, ma il 2016 è stato un anno particolare per il settore, anche perché, la stessa Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha fissato alcuni principi fondamentali in materia, a partire dall'equiparazione del libro digitale a quello cartaceo ai fini del prestito e della regola "one copy, one reader" (una copia per lettore). Ora, a qualcuno tale assimilazione potrà anche apparire come un'ingiusta limitazione, ma tra non avere alcuna copia gratuita di e-book e averne una o due per biblioteca, un approccio pragmatico porterebbe automaticamente a scegliere la seconda ipotesi ed a vedere il bicchiere mezzo pieno.
I canali di accesso al prestito digitale diventano sempre più numerosi e semplici da utilizzare: con alcuni e-book reader si arriva alla totale integrazione di servizi come quello offerto da Media Library Online direttamente nel software di sistema ed è proprio da Media Library Online che si può partire per iniziare ad esplorare una diversa dimensione della lettura - non la definisco più nuova visto che, come detto, è attiva da alcuni anni. Media Library Online è una biblioteca digitale, o meglio, una rete di biblioteche digitali italiane alle quali si accede tramite i molteplici enti che vi aderiscono.
Per iniziare ad utilizzarla è necessario effettuare una registrazione presso uno degli enti convenzionati, l'elenco completo si trova presso il sito ufficiale di Media Library Online: sono presenti biblioteche, comuni, provincie, reti di biblioteche e università. Per provarlo, quindi, contattate l'ente a voi più vicino, chiedete chiarimenti sulle modalità di iscrizione, e, successivamente, utilizzate nome utente e password fornite per effettuare l'accesso sul sito di MLO. Nel mio caso, è stato sufficiente recarmi presso la biblioteca pubblica di Alzano Lombardo (BG), chiedere una tessera bibliotecaria (le cui funzioni sono ora svolte dalla Carta Regionale dei Servizi), e, successivamente, l'attivazione dei servizi web. Per completare il tutto sono bastati meno di dieci minuti.
Dopo aver effettuato il login appaiono subito chiari quali sono i principali vantaggi:
I libri vengono scaricati devono essere importati in Adobe Digital Editions - che permette di gestire i libri protetti da Adobe DRM - e trasferiti nel lettore e-book (QUI un elenco dei lettori che supportano ADE). Gli e-book in prestito vengono contrassegnati come tali e l'utente ha 14 giorni per completarne la lettura (in caso contrario può rinnovare il prestito, come solitamente si fa con un libro cartaceo). Al termine del periodo, il libro verrà riconsegnato sempre tramite Adobe Digital Editions. Il numero massimo di e-book che è possibile prendere in prestito mensilmente, nel caso della Rete Bibliotecaria Bergamasca, è pari a quattro, ma tali regole possono variare tra una biblioteca e l'altra.
Per approfondire: Come scaricare, leggere e restituire un libro preso in prestito tramite Media Library Online
Pre-requisiti:
Passaggi da compiere:
La procedura descritta è suscettibile di modifiche in base al dispositivo selezionato per la lettura e può risultare ancor più pratica con gli e-book reader che integrano direttamente nella piattaforma software il client per Media Library Online, come, ad esempio, Tolino Vision 4 HD.
Chiarito, a grandi linee, come funziona il prestito, è giusto chiedersi cosa si trova, in concreto, nelle biblioteche digitali ed a chi il servizio potrebbe risultare utile. Premesso che i gusti del lettore sono tanti e tali che non è possibile tracciare a priori una valutazione sull'idoneità dell'offerta a soddisfare tutte le aspettative, è giusto rilevare che la natura gratuita del servizio non è assolutamente sinonimo di contenuti di scarsa qualità; le considerazioni sono le stesse che è possibile effettuare in rapporto ai libri cartacei, compresa la capacità della singola biblioteca di soddisfare le richieste dell'utente. Per dirla diversamente, è possibile scaricare anche titoli molto recenti e altri appena usciti nelle librerie in cui sono venduti a prezzo pieno.
Libri particolarmente richiesti possono risultare già occupati - e qui chi non approva il principio ribadito dalla Corte di Giustizia Europea del "one copy, one user" potrebbe storcere il naso - ma è comunque possibile prenotare il libro e prenderlo in prestito non appena verrà restituito.
Rispondere alla domanda su quale tipologia di lettore potrebbe essere interessato a convertire in chiave digitale la sua passione per la lettura dei libri cartacei significa tornare alla nostra amica Loredana, che ben rappresenta uno dei principali target di riferimento: un lettore ''accanito'', che ha una un'intensa passione per lettura e che, come tutti i veri lettori, è dotato di una curiosità innata. Spulciare tra i nuovi arrivi di una biblioteca digitale, alla ricerca di un volume adatto a soddisfare i propri gusti, potrebbe presto rivelarsi un'esperienza frustrante per chi legge poco e punta ad un titolo in particolare - l'e-book potrebbe non essere disponibile o non esserlo immediatamente.
Al contrario, se il lettore è tendenzialmente onnivoro e consuma molti libri all'anno, allora il canale delle biblioteche digitali si può rivelare una stimolante miniera d'oro, sfruttabile a costo zero. Del resto, si tratta pur sempre dello stesso target di riferimento degli e-book reader che, difficilmente, vengono acquistati da chi ha un interesse solo marginale per la lettura. Da non trascurare poi il fatto che i criteri di selezione dei volumi che confluiscono in una biblioteca digitale non sempre coincidono con le logiche commerciali che governano gli store di e-book: si potranno trovare, quindi, proposte che in alcuni casi non è scontato reperire altrove.
Vero è che un lettore accanito può anche essere molto esigente e, se le esigenze diventano troppo specifiche, c'è il rischio che nemmeno la prospettiva di leggere a costo zero si riveli accattivante a sufficienza da consentire la prosecuzione della pratica. Se si parte dal presupposto che la lettura tramite e-book e il prestito digitale sono strumenti complementari rispetto alla lettura di libri cartacei e all'acquisto di e-book tramite i vari store di Amazon, Kobo, etc, tuttavia, quelle descritte sin qui sono pratiche e risorse che portano comunque un beneficio all'utente, moltiplicando le occasioni di lettura.
Quando ho chiesto a Loredana se è stato traumatico passare dal libro cartaceo a quello digitale e se non le dispiace perdere la dimensione ''materiale'' del libro - una prospettiva che, solitamente, non attira i lettori 1.0 poco disposti a rinunciare al profumo della carta stampata - non ha avuto dubbi: niente affatto. L'idea del libro dematerializzato, di cui si perde la memoria e il ricordo nel tempo - a quale lettore non piace, ogni tanto, tornare ad esplorare le mensole della propria libreria, riscoprendo libri che non si ricordava di aver letto - viene in parte dissolta dalla seconda parte del racconto della nostra lettrice 2.0: quello sulle community di lettori, che, tra le varie funzioni, permettono di tenere traccia dei propri e-book, in una vera e propria biblioteca virtuale in cui ogni volume si conserva e nulla si disperde.
Anche in questo caso, non si tratta di un fenomeno del tutto nuovo, ma di vari tentativi, provenienti da più parti e reiterati nel tempo, di declinare il paradigma del social network individuando nella passione per la lettura il minimo comune denominatore di tutti i membri che ne fanno parte. La nostra amica mi parla della community che frequenta regolarmente, aNobii, ed io confesso di non conoscerla, ma ne sono subito incuriosito, non fosse altro per l'entusiasmo con cui la mia interlocutrice ne parla. aNobii non è unica nel suo genere, ma è una delle community italiane più rappresentative, sia nel bene, sia nel male.
La storia di aNobii parte da lontano: è stato fondato ad Hong Kong nel 2006, ha raggiunto un picco di visibilità in Italia tra il 2009 e il 2010, e nel 2014 è stata acquisita da Mondadori che ha manifestato il serio proposito di rilanciarla. In tale ottica deve essere letto l'arrivo nel corso del 2016 dell'app ufficiale per dispositivi mobile. La community di utenti italiani iscritti al sito è formata da oltre 300.000 iscritti, di cui circa 240.00 attivi, il 70% delle visite provenie dall'Italia (dai aggiornati all'inzio del 2016). Intendiamoci, Mondadori ha acquisito Anobii per avere un punto di osservazione privilegiato sulle abitudini e sui gusti dei cosiddetti ''lettori forti", nel contesto in cui cambiano le stesse modalità di lettura, grazie alle moderne tecnologie, ma, al netto del fine che ha determinato l'acquisizione, il sito ben sintetizza il modello delle community di lettura, evidenziandone i vantaggi.
Non c'è niente di meglio che provare di persona, mi dico: www.anobii.com, classica procedura di registrazione e sono pronto per entrare a far parte di uno spazio che è stato efficacemente descritto come un "bar sport del libro". Qui si discute di libri, seguendo il modello che richiama la struttura formale di un social network, articolata in un feed principale (stream), gruppi e contatti. Chi, nel tempo, ha sviluppato una certa idosincrasia per i social network - stile Facebook - ma continua ad amare i libri, respira subito una boccata d'ossigeno quando nota che gli eventi del feed hanno più o meno tutti questo tenore: "L'utente X ha aggiunto il libro Y alla sua libreria" - niente foto al cibo di pranzi/cene, né selfie in pose inespressive, tanto basta per continuare nell'esplorazione.
Clicco sulla seconda scheda, La mia libreria, e diventa subito chiaro perché un lettore 2.0 non corre il rischio di perder traccia di ciò che legge, anche se si tratta di e-book presi in prestito e poi restituiti. Si cerca il libro con gli strumenti integrati, lo si aggiunge nella propria libreria o, se è un libro che non è stato ancora letto, alla lista dei desideri (prima o poi troveremo il tempo di leggerlo, per ora meglio non perderlo di vista), si scrive una recensione sintetica o estesa, si scopre chi ha letto lo stesso libro e si confrontano le opinioni. La dimensione ''social'' emerge presto, ma con una (per me) inedita nota positiva: si può curiosare anche qui nei "fatti degli altri", ma si innesca presto una curiosità positiva non appena si esplorano le librerie dei membri della community: si scoprono libri interessanti, che magari sarebbero rimasti sepolti sulle mensole di una libreria reale, lontani dalla nostra vista e si può interagire con chi ha i nostri stessi gusti letterari.
Altrettanto stimolante è la partecipazione ai vari gruppi che sono l'esatto equivalente dei gruppi di Facebook, con la differenza che qui tutto è orientato al tema principale: leggere, leggere e leggere. Si possono trovare gruppi utili, come quello dedicato allo Scambio di ebook in cui si cercano e si offrono libri, altri che possono essere utilizzati per condividere considerazioni, pensieri e riflessioni durante la lettura di un libro - si veda Appunti di lettura, uno dei gruppi più popolari. Non manca, la possibilità di creare la propria lista di Amici e Vicini (i primi si conoscono, i secondi no, ma si tratta di utenti di cui si vuole ugualmente seguire gli aggiornamenti). Dopo aver popolato la propria libreria virtuale, sarà il sistema stesso a suggerire quali potrebbero essere gli utenti da seguire in base ai propri gusti. Le ultime due schede, collezioni e gruppi, permettono di individuare ulteriori libri meritevoli di attenzione.
Mi è capitato di ricevere una richiesta di un utente che aveva da poco scritto un libro, ha chiesto un mio parere proponendomi di leggere un'anteprima. La prosecuzione del racconto di Loredana mi permette di cogliere altri aspetti positivi di questo ''sottobosco letteral-tecnologico" che può diventare la fucina di scrittori 2.0. Se, come ricordato dall'Associazione Italiana Editori, il fenomeno del self publishing ha avuto un ruolo determinante nell'incremento degli e-book prodotti nel primo semestre 2016, è anche vero che community come aNobii rappresentano un importante strumento per chi sceglie di pubblicare, far leggere e far conoscere il proprio libro, lontano dalle logiche commerciali delle case editrici. Avere a disposizione un pubblico di potenziali lettori, accuratamente targettizzati (anche in questo caso, basta dare uno sguardo alle librerie altrui per tracciare un identikit del lettore), non è cosa da poco, così come non lo è poter chiedere consigli e suggerimenti su un lavoro in via di sviluppo.
Non è tutto rose e fiori, intendiamoci. Al di là delle tracce di finalità commerciali presenti in community come aNobii, che sarebbero il male minore, alla fine un link per acquistare su Amazon, Kobo o su Mondadori Store il libro presente nella libreria virtuale ci può stare e risulta a volte anche comodo - gli utenti si sono ciclicamente lamentati di disservizi più o meno rilevanti, lentezza nella gestione delle conversazioni, aggiornamenti delle app non tempestivi, etc. Questa, naturalmente, non è la recensione di aNobii, che, come detto, prendo come modello di una community di lettori (e di lettura). In Italia ne esistono altre, note e meno note, storiche e meno storiche, e, per quanto tali fenomeni non siano così popolari come i social network più diffusi - a ben riflettere, nemmeno l'attività del leggere, purtroppo, è così popolare in Italia - si tratta di risorse che chi ama leggere ed ha una sufficiente propensione all'utilizzo della tecnologia dovrebbe quanto meno sapere che esistono.
Non so dirvi con certezza quanti utenti come Loredana esistono al mondo, ed intendo non quanti lettori di e-book, ma quanti, partendo da una formazione che possiamo definire ''classica" e che non sono, per una questione prettamente anagrafica, definibili nativi digitali, sono passati dalla lettura esclusivamente ''cartacea" a quella che affianca il libro cartaceo a quello in formato elettronico - l'eta non si chiede ad un donna, ma, per contestualizzare, aggiungo che la nostra lettrice 2.0 ha un'eta compresa tra 30 e 35 anni. Non so dire nemmeno quanti a questo passaggio hanno associato la partecipazione ad una community di lettori. Quello che è certo è che si tratta di un percorso virtuoso che non altera, ma arricchisce la propria passione.
Conosco insegnanti giovani che definire ''fondamentalisti della cellulosa" è riduttivo: se non annusano il profumo della carta, per loro è come non leggere. Ma tra un libro non letto ed uno letto, a me sembra che la seconda opzione sia quella migliore. Esplorare biblioteche virtuali, prendere libri in prestito a costo zero, conoscere e scambiare idee con un numero di persone che condivide la passione per la lettura enormemente superiore a quello che potremmo conoscere nel mondo "reale", ricevere input e scoprire nuovi orizzonti è indubbiamente una prospettiva stimolante ed un buon modo per utilizzare la tecnologia per fini ''utili''. Ognuno troverà da sé il proprio percorso, consapevoli del fatto che le nuove strade non escludono i sentieri già battuti e che i nuovi strumenti enfatizzano e non annientano l'intima natura dell'attività del leggere.
Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra - che già viviamo - e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi. C. Pavese
Siti Utili:
Fonti consultate per la stesura dell'articolo:
Commenti
Se non hai già comprato: io ho sia kindle che kobo, alla fine è indifferente. Gestisco entrambe le librerie tramite calibre. Il vero vantaggio del kobo è che puoi comprare su molti più shop, mentre su kindle sei limitato ad amazon.
Confermo, niente prestiti. Tuttavia, non ne sento la mancanza, essendo per me la lettura solo un piacere (intendo che non leggo per studio o altri obblighi) pago serenamente i miei ebook e ho un ottimo servizio da parte di Amazon. Avere la possibilità del prestito sarebbe per me un plus gradito ma non indispensabile.
:D se vai su alcuni siti però trovi tutti i suoi libri in formato mobi in un unico rar
Dipende, secondo me attualmente il miglior ebook reader è il kobo aura H2o come rapporto qualità prezzo, in tal caso andrei di Google play libri perchè il kobo legge veramente qualunque cosa.
Però in generale consiglierei di comprare su amazon, la sua offerta di libri per kindle è veramente molto ampia, in più i libri comprati potresti leggerli anche su tablet scaricando l'app di amazon kindle.
Se dovesse comprare un ebook, lo prendereste su Kindle store o su Google play libri (stesso prezzo di vendita e non possiedo al momento un ebook reader)?
Mi potresti dare dei link? Io sto leggendo dal mio Yotaphone2 :D
Quindi in soldoni mi pare di capire tutto tranne Kindle che ha un sistema chiuso... Vediamo se esce nel 2017 un qualche ebook da 7/8 pollici a prezzi umani
A OK allora 8 pollici ce poca scelta, sono cresciuto con la letteratura russa quindi viva la libertà su internet;)
grazie:)
a me interessano i testi in lingua russa, lì non c'è copyright quindi su internet trovo tutti tutti i libri gratis... mi serve quindi sostanzialmente un ebook in grado di leggere qualunque cosa, e che sia più di 6 pollici che mi stanno un po' stretti :)
questa marca cmq mi pare interessante!
Io mi ricordo che e un collaborazione con le poste tedesche ma non cambia niente non e che Motorola comprato da lenovo e non aggiorna più;)semplicemente topino ora come ora e meglio di kobo come software supporto e caratteristiche, io ho sia kindle pw che tolino
tolino l'ha comprato kobo però :)
a me stranamente se studiavo con il libro normale tutto ok,con gli appunti o dispense fotocopiate passavo troppo in fretta e senza molti risultati
io ti consiglio il tolino poi fai te se se hai deciso per kobo leggi un po nei forum come si trovano
Ok quindi Kobo.
Spero siano previsti a breve altri modelli a meno di 200 euro sugli 8 pollici....
lascia stare kobo se devi usare mlol e altri formati non propietari di amazon compra un tolino 2 ,3 o 4
il kindle ha formato propietario.l'altro legge quasi tutti i formati disponibili,in pratica se prendi un kindle mandi email ad servizio amazon e loro lo convertono o usi un software fai da te in 5 minuti,il discorso legale etico drm ecc e un altra cosa
in soldoni che cambia tra un kobo e un kindle?
specie potendo scaricare da siti esteri file epub e pdf
funziona solo al nord. a roma, non è possibile accreditarsi
Tutto molto bello, ma Asimov ancora non c'è sullo store di Amazon ( e penso anche degli altri in generale)
Non te ne pentirai, poi i gusti ovviamente sono diversi;)
Si farò così!
Esattamente. Leggere coinvolge almeno 4 sensi su 5 :)
Ci rinuncio... Magari cercherò qualcosa di più leggere di Tolstoij, che è un autore che mi affascina però
Seguirò il tuo consiglio :)
Possibile.
Quando leggo su Kindle, probabilmente sono più distratto. Di conseguenza non mi ricordo molto di ciò che ho letto. Cosa che non mi accade sul cartaceo.
Senza "retroilluminazione" è esattamente come leggere su carta. La luce sugli ereader comunque è sopra lo schermo e quindi ti arriva agli occhi riflessa, come se arrivasse da una fonte esterna.
Questa "sovrailluminazione" aumenta il contrasto rendendo più bianco il fondo e facilitando la lettura.
Ci sono casi in cui questa cosa riduce addirittura l'affaticamento! Come quando sei in un ambiente sì illuminato, ma in cui la fonte di luce non illumina direttamente le pagine perché magari in ombra o in una posizione non favorevole (in casa spesso mi succede).
Però è una cosa da provare con i tuoi occhi perché anche io non credevo fosse così efficace.
P.s.
Ovvio però che se sei completamente al buio l'ereader diventa l'unica fonte di luce ma, se tenuta bassa, affatica comunque pochissimo la vista (mooolto meno di un tablet) e ti permette di leggere senza disturbare chi dorme vicino a te.
Ho scelto Kindle un po' perché al tempo costava 89 euro il pw con l'offerta prime day e poi il prestito digitale non mi interessava granché. Oltretutto Amazon ti da 14 giorni per restituire l'ebook quindi è praticamente come se ci fosse il prestito. Se ti interessa però questa funzionalità scegli Kobo o Tolino senza dubbio! Sarai anche più libero di acquistare da altri store (IBS, Feltrinelli....) ,che è l'unica cosa che mi interessa dei competitors, perché non tutti gli store hanno tutto.
prova il kobo glo hd o il tolino 4, per me non hanno nulla da invidiare ad un kindle.
Ottimo articolo, peccato solo che amazon con il kindle non permetta un simile uso...vabbè si usa kobo o tolino e passa la paura.
Diciamo che se non segui troppo i fenomeni editoriali anche leggendo autori contemporanei il risparmio in digitale è cospicuo. Penso ai vari Dan Brown, Follet, Smith etc etc 20 euro al lancio che in capo a sei mesi si dimezzano in digitale e che in un anno ti tirano dietro in entrambi i formati. Il problema principale per me sorgeva con i libri che dovevo assolutamente avere al dayone in cartaceo ma che per motivi intrinsechi al formato del libro dovevo anche avere in digitale. Un esempio è "Storia delle terre e dei luoghi leggendari" di Umberto Eco, libro pieno di immagini stupende a colori (quindi mi serviva il cartaceo) ma con le classiche pagine patinate dei libri di immagini su cui è impossibile sottolineare o prendere annotazioni (quindi mi serviva la copia digitale) e con lunghissime note scritte ad una dimensione semplicemente sadica (quindi mi serviva VERAMENTE la copia digitale). Ho finito col comprare entrambe le copie al dayone, leggevo e sottolineavo il testo sulla copia digitale sfogliando le figure su quella cartacea. Per tutti gli altri tipi di libri per i quali "non si può attendere" conviene prendere il cartaceo secondo me.
Come ti trovi con Kindle? Sono indeciso tra kindle e kobo in quanto il primo, da quanto ho capito, non permette la lettura di ebook presi in prestito da mlol :/
Su KIndle però i libri mlol non si leggono vero? Vorrei entrare nel mondo degli ebook e comprare un e-reader (fino ad ora ho sempre letto gli ebook su ipad) ma sono molto indeciso tra kindle e kobo in quanto il primo da quanto ho capito non permette la lettura di ebook presi in prestito da mlol (servizio che vorrei usare molto sopratutto nella sua variante mlol puls). Tu come ti trovi?
Molto strano. Teoricamente se si legge essendo presenti al contesto e collegando alla propria esperienza le differenze non dovrebbero esserci. Probabilmente il kindle avendo meno fisicità del libro porta ad una maggiore identificazione e una conseguente frammentazione della memoria
Bellissimo articolo. Siamo tutti moto diversi in rapporto ai libri. Personalmente i libri che mi hanno cambiato la vita li ho tutti in cartaceo, spesso distrutti e ricomprati. Per il resto trovo la biblioteca social molto bella e utile. Non basta scaricare libri da emule per apprezzarli. Il bello è poterne discutere, perchè non c'è un libro che passando da 1000 occhi non abbia 1000 significati diversi. Uso un telefonino quasi rotto per leggere e mi trovo benissimo senza ebook reader
Tramite e-book reader vero e proprio, quindi non tablet o pc ma parliamo di Kindle, Kobo ecc... assolutamente no.
Il display ha un tipo di tecnologia completamente diversa ed anche in caso di illuminazione del display la cosa è differente.
Il problema di mlol a mio parere è proprio la piattaforma adobe e la sua macchinosità (problema comune a tutti i contenuti protetti da drm). Può non sembrare, ma è un forte disincentivo dover passare da pc e da software scandalosi prima di poter iniziare a leggere. Io per primo ho perso passione per gli ebook proprio a causa di questo, tornando alla grande quando sono passato all'immediatezza di kindle.
è logico... praticamente si pagano solo i diritti dell'autore e il marchio della casa editrice mentre il costo maggiore (la carta e l'impaginazione che richiedeva molte persone nelle tipografie da pagare, molte macchine, inchiostri ecc...) è annullato!
Ma leggere un libro tramite e-book reader non affatica di più la vista rispetto ad un libro cartaceo? le versioni digitali costano meno di quelle cartacee??
Non so. Avere tra le mani un file già utilizzato da altri, magari lo hanno letto in bagno o chissà cosa ci ha fatto sopra non mi piace, chissà quanti virus e schifezze si possono trovare sopra.
Per lo studio ok, sono d'accordo. Per il resto... Bah. A ciascuno il suo.
Leggi così i cartacei? https://uploads.disquscdn.com/...
Vero, non ci avevo mai pensato
Tolino visione 2 e 3 sono ottimi supportano molti formati e sono anche impermeabili al polvere e acqua che non guaata in estate
...OK?
Verissimo. È uno di quei "retaggi" dell'analogico e in effetti non ha senso per gli ebook.
Bell'articolo.
Io con i libri sono fra il digitale e l' "analogico". Spesso mi trovo ad acquistare il libro cartaceo, salvo poi acquistare quello digitale e leggere quasi esclusivamente su quest'ultimo!!
eh?
Sarebbe bello se dessero la possibilità di scaricare anche la versione in lingua originale quando si acquista un ebook.
Per esempio quando acquisti un dvd o blu-ray, c'è (quasi) sempre anche il doppiaggio in lingua originale.