Facebook potrebbe presto affidarsi all’intelligenza artificiale per individuare - ed eliminare - le false notizie che vengono quotidianamente pubblicate all’interno del social network.

La notizia è stata fornita direttamente dal Responsabile per l'AI Yann LeCun, il quale ha dichiarato che tramite l’intelligenza artificiale potrebbe anche essere possibile “estirpare” altre tipologie di contenuti scorretti, tra cui i video violenti. Lo stesso LeCun ha però ammesso che potrebbe verificarsi un pericoloso trade-off tra “censura” e “filtraggio” che potrebbe minare la credibilità dello stesso social network.

“Qual è il trade-off tra filtrare e censurare? Libertà di esperienza e di decenza?”, si è domandato LeCun nel corso di una tavola rotonda. “La tecnologia esiste già o può essere sviluppata. Ma allora la questione è come possa avere senso ricorrere a questo. E questo non è nel mio campo”.

E’ da tempo che Facebook sta lavorando intensamente sull’intelligenza artificiale per fornire strumenti che garantiscano la migliore esperienza d’uso per i propri utenti, nonché per monitorare il sito eliminando qualsiasi contenuto ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica o discriminatorio e per ridurre il più possibile la presenza di clickbait.

Utilizzare l’intelligenza artificiale per censurare automaticamente certe tipologie di contenuti potrebbe però portare anche ad un risultato errato, andando per esempio ad eliminare post che una verifica manuale non cancellerebbe.

Certo è che Facebook sta cercando di individuare la migliore soluzione per eliminare le notizie false: per questo motivo, oltre allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, Zuckerberg ha recentemente assunto centinaia di persone chiamate a monitorare “dal vivo” i contenuti pubblicati. Si tratta di una soluzione-tampone, non capace di individuare tutti i casi censurabili, ma testimonia lo sforzo che l’azienda sta facendo per migliorare il proprio servizio.

L’introduzione di nuove funzionalità come i video live ha poi reso ancora più difficile il monitoraggio dei contenuti: per questi casi si rendono necessari calcoli ultra-veloci di algoritmi che siano in grado di bloccare la visione nel giro di pochi secondi.

L’intelligenza artificiale è parte integrante di Facebook: dietro le quinte si utilizza già tale tecnologia per mostrare a ciascuno dei 1,79 miliardi di utenti che almeno una volta al mese accedono al servizio le news che maggiormente interessano.

Gli investimenti sono partiti 3 anni fa, ed ora il team di sviluppo capeggiato da Yann LeCun si trova davanti ad una nuova - e ancor più difficile - sfida che unisce la tecnologia a questioni etiche, con il tentativo di “evitare di fare danni e distorsioni sistematiche”.