
20 Agosto 2018
13 Ottobre 2016 18
Aggiornamento 13/10
In una dichiarazione rilasciata a The Inquirer, BitTorrent ha smentito le indiscrezioni di cui sotto, confermando solo l'abbandono di Delamar che già avevamo verificato. Non c'è stato chiarimento relativo alla nuova posizione del CFO Dipak Joshi, ma per BitTorrent Now e gli altri prodotti dello streaming non è cambiato nulla.
Post originale del 13/10
Nel corso degli ultimi anni abbiamo visto BitTorrent cercare di reinventarsi in molti modi. Dopo l'enorme boom per l'invenzione dell'omonimo protocollo di scambio file peer-to-peer, l'azienda ha tentato diverse strade per slegarsi dal mondo della pirateria a cui gran parte della sua fama era dovuta, cercando sempre di rimanere salda ai suoi princìpi di "free internet".
L'ultima svolta era iniziata negli ultimi mesi, con l'inaugurazione di BitTorrent Now, una piattaforma di distribuzione di video e musica in streaming di artisti indipendenti supportata dalla pubblicità (si precisa che BitTorrent era già in questo settore da qualche anno con i Bundle; BitTorrent Now si configurava come un rebrand e aggiornamento di quanto proposto finora).
Stando alle indiscrezioni riportate da Variety, il progetto sarebbe già stato cancellato - appena tre mesi circa dopo la presentazione ufficiale. La società avrebbe licenziato i due co-CEO, Jeremy Johnson e Robert Delamar, oltre a buona parte dello staff coinvolto nel progetto - più lo studio di produzione a Los Angeles che fungeva da quartier generale per l'iniziativa, inaugurato in concomitanza con l'arrivo dei due nuovi CEO ad aprile 2016.
Stando alle fonti contattate da Variety, che hanno voluto rimanere anonime, il motivo sarebbe principalmente finanziario: la divisione era in grave perdita e le spese erano ormai "fuori controllo", nell'ordine dei milioni di dollari.
Con i due CEO fuori dai giochi, sarebbe l'attuale CFO (Chief Financial Officer) Dipak Joshi ad assumere le veci di CEO temporaneo.
Per il momento BitTorrent non ha commentato la vicenda, ma vale la pena segnalare che sul profilo LinkedIn di uno dei due CEO licenziati, Robert Delamar, il rapporto con la società risulta interrotto da settembre 2016. Insomma, i tempi combaciano. Johnson, invece, risulta ancora Co-CEO.
Recentemente, BitTorrent aveva anche iniziato a creare di un proprio network di news e una piattaforma di video streaming in tempo reale. Le indiscrezioni di Variety non parlano direttamente di questo, anche se i dubbi sulla loro sorte futura sono piuttosto legittimi.
Commenti
Per quel che riguarda l'uso degli ausiliari coi verbi servili, si tratta di una questione un po' intricata, ma risolvibile nella prassi seguendo poche regole:
1) Se si sceglie l'ausiliare del verbo retto dal servile, non si sbaglia mai: es. "Ha dovuto mangiare" (come "ha mangiato"); "è dovuto partire" (come "è partito").
2) Se il verbo che segue il servile è intransitivo, si può usare sia "essere" che "avere": es. "è dovuto uscire" o "ha dovuto uscire".
3) Se l'infinito ha con sé un pronome atono (mi, si, ti, ci, vi) bisogna usare "essere" se il pronome è prima dell'infinito (es. "non si è voluto alzare"), "avere" se il pronome è dopo l'infinito (es. "non ha voluto alzarsi").
4) Se il servile è seguito dal verbo "essere", l'ausiliare sarà sempre "avere": es. "ha dovuto essere forte", "ha voluto essere il primo".
30 settembre 2002 fonte sito accademia della crusca, quindi non è errato per il punto 2)
"Stando alle fonti contattate da Variety, che hanno voluto rimanere anonime" hanno voluto? Rimanere è verbo essere, non puoi usare il verbo avere.
Evidentemente non hai mai espresso i tuoi pensieri su YouTube
Veramente avevo un sito molto popolare (che poi ho venduto) e il sito aveva anche un canale YouTube dove pubblicavamo video
Evidentemente non hai mai caricato video su YouTube.
Se puoi/vuoi contatta gli sviluppatori di syncthing spiegando il problema anche se ti trovi bene con l'altro software, così facendo ne aiuti lo sviluppo e magari nelle prossime release è compatibile col tuo nas :)
Non è indipendente YouTube ma gli utenti si. Nulla ti vieta di produrre qualcosa e pubblicarla su YouTube, e di certo avresti più visitabilità di bit torrent ;)
Indipendente YouTube? L'idea di base di quella società è molto interesse, tecnicamente perché permette una gestione efficiente della rete ed eticamente perché l'intera i contenuti trasmessi da qualsiasi forma di controllo esterno.
Solo che da una parte l'aver reso il protocollo Open source ha creato concorrenti interni, dall'altra il non avere programmi open source lui rende invisi!
YouTube non mi sembra indipendente!
Grazie per la dritta. Non lo conoscevo.
Sync è compatibile con il mio nas, ma una sfogliata veloce e sembra che anche Syncthing lo sia.
A buon rendere.
PS.: Con Sync mi trovo benissimo. 0 probemi.
Ti trovi bene? Hai mai provato la sua alternativa opensource syncthing?
Ma YouTube non mi pare molto organizzata, seppure ci sia parecchia roba...
Esiste YouTube per questo
bitTorrent = pirateria. Nessuno assocerebbe mai quel nome ad un'attività legale di qualche tipo, quantomeno non un'attività affidabile.
Se volevano tentare di lanciare un servizio (come ce ne sono tanti tra l'altro, non capisco come pensassero di sfondare) dovevano come minimo aprire una nuova società con un nome decisamente diverso.
BitTorrent era utile solo per una cosa! si dovevano limitare a fare quello che hanno sempre fatto con qualche banner per un maggiore guadagno.
Peccato...una piattaforma di film e musica indipendente non mi sarebbe dispiaciuta...
"BitTorrent Now, una piattaforma di distribuzione di video e musica in streaming di artisti indipendenti supportata dalla pubblicità"
No, evidentemente i piani erano diversi! :)
"Apro BitTorrent per comprarmi un bel film con la carta di credito"
Davvero i CEO pensavano che qualcuno avrebbe mai pensato questo?
L'importante è che non facciano scherzi con Bittorrent Sync.