Deus Ex: Mankind Divided, recensione di HDBlog.it

08 Settembre 2016 4

I fan del genere cyberpunk non si saranno fatti certo scappare Deus Ex: Mankind Divided, nuovo capitolo della tanto apprezzata saga appena sbarcato su Playstation 4 e Xbox One. Eidos Montreal ha però deciso di dare un taglio netto alle visioni futuristiche in stile Blade Runner in favore di un avvicinamento alla realtà di tutti i giorni, o almeno di quello che potrebbe essere il futuro. Oltre a una trama davvero accattivante, Deus Ex: Mankind Divided nasconde un gameplay in grado di unire diversi generi in un'avventura più stealth che action.

Ma andiamo a vedere quali sono i punti di forza, e quelli deboli, della nuova fatica di Square Enix.

TRAMA

Prima di far partire il gioco, vi consigliamo di mettervi comodi in poltrona, aprire il classico pacchetto di pop-corn e godervi lo spettacolo. Un lungo filmato introduttivo sarà in grado di mettere il giocatore a conoscenza dei vari antefatti che spiegano i motivi della trasformazione cibernetica del protagonista e, soprattutto, i diversi scenari affrontati. Sono passati due anni dall'incidente "Aug Incident", momento in cui la popolazione Potenziata, umani con arti robotici, perse il controllo e massacrò oltre cinquanta milioni di umani. Come facilmente prevedibile, i fatti hanno diviso l'opinione pubblica, lasciando la società nel più totale caos. Le fazioni dei potenziati vivono ai margini della città, alla stregua di meri reietti, mentre gli umani "naturali" vedono i potenziamenti come una sorta di peccato mortale. I politici del momento cercano inoltre di far approvare una legge in grado di costringere i potenziati a farsi rimuovere gli innesti.

Una realtà così priva di logica propone classicamente figure corrotte di ogni genere. Da politici fannulloni a gruppi criminali pronti a lottare per aumentare il proprio giro di affari, passando per corporazioni di una potenza smisurata, investitori miliardari e molto altro ancora.

Tocca quindi alla Task Force 29, unità antiterroristica, cercare di mantenere le cose in equilibrio. Adam Jensen è il protagonista e dopo essere stato salvato dopo la distruzione della Pachaea di Human Revolution, è ora parte integrante della sopra citata unità. L'avventura inizia quindi con una missione tutorial ambientata in quel di Dubai. l'obiettivo è catturare un famoso contrabbandiere di armi ma, proprio sul più bello, la situazione diventa critica a causa di un'imboscata. Toccherà quindi ad Adam risolvere il tutto.

Da qui ha inizio la vera storia di Deus Ex: Mankind Divided. Adam si troverà al centro di un vero e proprio complotto che sembra mirare a far cadere tutti i sospetti dell'attentato sulla Coalizione per i Diritti dei Potenziati. Ovviamente verremo messi di fronte a colpi di scena e cambiamenti di punti di vista, il tutto in grado di tenere il giocatore incollato di fronte allo schermo. Sarà inoltre necessario tenere conto delle scelte che il nostro alter ego virtuale sarà chiamato a eseguire. Si tratta di bivi morali che andranno a impattare sulla trama stessa e, ovviamente, sul finale.


GAMEPLAY

Come anticipato poco sopra, Deus Ex: Mankind Divided è un vero mix di generi. L'ago della bilancia pende però verso l'approccio stealth, senza dubbio aspetto più divertente e soddisfacente dell'intera produzione, dando quindi la possibilità al giocatore di utilizzare la forza bruta solamente per uscire da situazioni effettivamente critiche. Gli sviluppatori hanno deciso di dare una limata al sistema di spostamento tra coperture, semplificandolo e al contempo rendendolo effettivamente efficace. L'equipaggiamento in dotazione risulta bilanciato e soprattutto in grado di fornire al giocatore diverse soluzioni. Sono presenti infatti armi da fuoco incentrate sullo stordimento dei nemici e altre più letali, il tutto in perfetta linea con l'approccio desiderato.

Dato che gli scontri sono parte integrante del gioco, è bene analizzare l'intelligenza artificiale dei nemici. I cattivi di turno verranno differenziati dall'equipaggiamento indossato e dalle armi impugnate. Nella maggior parte dei casi abbiamo notato che i nemici dispongono di una vista limitata dal raggio d'azione mostrato sul radar, di conseguenza i movimenti del protagonista non verranno mai rilevati, a patto ovviamente di non entrare nella zona controllata dal soldato in quel momento. Gli scontri a fuoco lasciano l'amaro in bocca dal momento in cui la IA difficilmente saprà gestire in maniera convincente le sortite dei nemici. E' possibile notare solo qualche remoto aggiramento e tentativo di sorprendere il giocatore ai lati ma, tendenzialmente, i nemici si apposteranno dietro alla prima copertura e si limiteranno a sparare. Sono davvero poche le classi che sapranno inoltre rivelare l'abilità di Adam di occultamento, quindi la tendenza sarà quello di abusare dei potenziamenti del protagonista e scivolare via tra le location senza dare nell'occhio. Non sarà così semplice dato che utilizzare i power-up significherà scaricare un determinato contatore, il quale, una volta raggiunto lo zero, disattiverà le abilità impostate. Al contempo, subire i proiettili dei nemici vorrà anche dire accusare colpi particolarmente pesanti.

Brutte notizie, poi, per chi sperava di poter contare sulla qualità dei 'boss fight' visti in Human Revolution. In Deus Ex: Mankind Divided si avrà modo di trovare cattivoni di fine livello davvero efferati solamente in un paio di occasioni. Il resto delle situazioni potranno essere, purtroppo, risolte utilizzando il dono della favella di Adam.

Abbiamo appena citato la presenza di potenziamenti legati al protagonista. Adam dispone infatti di innesti cibernetici in grado di donargli diverse abilità che potranno essere sfruttate per portare a termine le missioni. Oltre alla mimetizzazione e alla soppressione del rumore dei passi, durante l'avventura si potranno sbloccare potenziamenti completamente nuovi, tra cui la scansione termica, lo scudo Titan e la possibilità di scagliare dei veri e propri archi elettrici dalle mani. Ogni abilità può essere sfruttata a patto di disporre di un numero di biocelle adeguato, oggetti che possono essere raccolti durante le diverse fasi di esplorazione, oppure creabili direttamente dal protagonista.

Deus Ex: Mankind Divided dispone effettivamente di un sistema di crafting, vera novità del gioco che inviterà il giocatore a cercare diversi materiali, in modo da sfruttare al meglio i potenziamenti dedicati alle singole armi, oppure per realizzare oggetti consumabili. L'esplorazione viene inoltre esaltata dalla necessità di raccogliere preziosi indizi e approfondire i dettagli legati alla missione in corso, in modo da avere un quadro più chiaro della situazione.

Nota di plauso per le missioni secondarie. Gli sviluppatori sono riusciti a inserire nel gioco un numero di sub-quest particolarmente elevato e, soprattutto, in grado di appassionare i videogiocatori con sotto-trame davvero niente male. Ancora una volta viene esaltata la fase esplorativa, la quale va in tandem con la possibilità di hackerare diversi sistemi e approfondire la conoscenza dei personaggi presenti nel gioco. Leggendo i vari file avrete chiaro ogni singolo aspetto caratteriale dei protagonisti della vicenda. Non siamo però stati convinti dal profilo di Adam stesso, eroe sicuramente interessante ma non proprio caratterizzato alla perfezione.

Oltre alla modalità Storia, i videogiocatori potranno affrontare la sezione Breach, una sorta di realtà virtuale in cui sarà necessario vestire i panni di un eroe senza nome e volto. Sarà necessario quindi violare i server della banca più famosa di Deus Ex e rubare i dati sensibili delle corporazioni. Ricordate le missioni VR di Metal Gear Solid? Perfetto, il risultato è sicuramente molto simile. Non vogliamo anticiparvi più di tanto ma siamo al cospetto di una modalità incredibilmente vasta e soprattutto impegnativa e variegata. Raccogliere i piccoli frammenti di codice significherà affrontare fasi in stile platform, il tutto però condito dall'unlock di diverse abilità legate all'equipaggiamento di Adam, modificato appositamente per le missioni virtuali. Al contrario dello Story Mode, in Breach sarà necessario armarsi di pazienza e sfoderare totalmente la propria abilità di giocatore dato che il livello di sfida risulta sicuramente elevato.


TECNICA

Il comparto tecnico di Deus Ex: Mankind Divided è sicuramente in grado di colpire l'attenzione dell'utente grazie alla presenza del Dawn Engine, vera e propria versione modificata del Glacier 2 di IO Interactive in grado di vantare di un sistema di illuminazione incredibilmente realistica. La struttura delle ambientazioni è sicuramente il fiore dall'occhiello dell'intera produzione, accompagnata inoltre da una pulizia e una qualità dell'immagine di altissimo livello. Girovagare per le vie della città significa godersi modelli architettonici ricostruiti in maniera da esaltare soprattutto l'altissimo numero di dettagli visivi, i quali vengono impreziositi da una contrapposizione di colori quasi esaltante. Ottima anche la varietà delle ambientazioni stesse, le quali spaziano da location più vaste a zone quasi claustrofobiche.

Ottimo anche il level design. Esplorare le location significa non solamente setacciare la zona del momento, ma anche sfruttare la verticalità dell'ambientazione stessa. Da lodare anche il posizionamento delle varie coperture e dei condotti di areazione, il tutto allo scopo di esaltare l'approccio furtivo rispetto a quello con le armi spianate.

Come spesso accade, Deus Ex: Mankind Divided non è perfetto, almeno sotto il punto di vista visivo. Abbiamo riscontrato la presenza di un frame rate non sempre stabile, soprattutto durante le fasi di gioco in zone particolarmente affollate. Niente che comunque una patch non possa risolvere.

Infine il comparto audio: le soundtrack sono state create ancora una volta da Michael McCann, ormai sinonimo di garanzia. Il doppiaggio in italiano non è però convincente e capita spesso di assistere a un mancato sincronismo con le labbra dei personaggi presenti sullo schermo.


COMMENTO FINALE

Deus Ex: Mankind Divided è sicuramente un titolo da avere, soprattutto se si è amanti del brand. Siamo di fronte a un seguito particolarmente interessante e tecnicamente superiore a Human Revolution, senza contare ovviamente la presenza di una trama di gioco in grado di tenere il giocatore incollato allo schermo. Gameplay profondo, ambientazioni evocative e un motore grafico in grado di mostrare i muscoli delle console di nuova generazione sono un solamente alcuni dei punti di forza del gioco.

E' comunque bene sottolineare che per godersi al massimo Deus Ex: Mankind Divided è necessario scegliere l'approccio stealth, molto più gratificante rispetto alla compulsiva voglia di sparare a ogni elemento presente sullo schermo. Abbiamo storto il naso solamente a causa della caratterizzazione del personaggio, non proprio in grado di sprizzare verve da tutti i pori, e sui cali di frame rate. Per il resto, Deus Ex: Mankind Divided è un prodotto incredibilmente valido.

  • GAMEPLAY 9
  • TECNICA 8,5
  • LONGEVITA' 9
  • MULTIPLAYER -
  • GLOBALE 9
Tecnicamente eccellente..Gameplay profondoTrama coinvolgente
..ma con qualche calo di frame rateIl protagonista non è proprio convincente


4

Commenti

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shoot3r

Io unico difetto trovato perlando della versione pc è uno sporadico crash con chiusura del gioco ma tipo ogni tanto raramente..per il resto gira almeno a me tra i 65 e 80 fps tutto a manetta tranne le ombre impostaste su si invece di massimo.per il resto bel gioco per me

Seba

Anche perchè al momento ha parecchi problemi da risolvere in termini di stabilità... Io sto ancora aspettando di giocare Rise Of The Tomb Raider, vediamo se per Natale lo mettono in offerta. Questo, direi in primavera.

Choz Chozzy

Concordo, ho sposato a pieno questa filosofia, infatti sto giocando adesso a Human Revolution preso a 3 euro... XD

MR TORGUE

ma perchè devono inserire "crafting" dappertutto?

coem ben altri titoli, deve maturare e calare di prezzo, dopodichè sarà giocabile decentemente.
(ovvero quando non interesserà più a nessuno)

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