
01 Luglio 2016
22 Giugno 2016 56
Sony ha comunicato di aver fermato la produzione di smartphone in Brasile a causa della cessazione degli incentivi fiscali finora erogati dal governo locale e per l’acutizzarsi della crisi economico-finanziaria in atto nel Paese sud-americano.
Il Direttore Marketing Ana Peretti ha ammesso che la fine delle esenzioni che fino ad oggi avevano facilitato la produzione di dispositivi mobili e computer dal costo superiore ai 530 dollari ha reso più economicamente sostenibile per l’azienda giapponese la vendita in Brasile di prodotti importati dall’estero rispetto a quelli realizzati all’interno dei confini nazionali.
Sony cesserà dunque la produzione in Brasile presso gli impianti di proprietà di Foxconn e Arima, trasferendo la produzione in Asia: i nuovi smartphone Xperia X e XA, ad esempio, sono in attualmente in produzione in Cina e Tailandia.
La notizia del trasferimento al di fuori del Paese sud americano stride con gli investimenti dichiarati solo un anno fa, quando il management nipponico affermò di aver realizzato un piano strategico multimilionario per espandere il mercato brasiliano nonostante il mercato locale iniziasse a mostrare i primi segni di cedimento.
Sony non è la sola ad aver lasciato il Brasile: Xiaomi, infatti, ha recentemente chiuso la produzione nel paese latino-americano per riportarla in Cina.
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Commenti
Se fai aprire fabbriche per i dazi, appena non è più utile, chiudono, serviva per produrre solo per il mercato interno, se fossero servite per zone più ampie, sarebbero rimaste magari a personale ridotto ma non chiuse tutte. Ora invece sparirà un tessuto produttivo in 6 mesi.
Sono essere umani come noi fatti di carne e ossa. Hanno le stesse debolezze e commettono gli stessi errori. Non li mitizziamo troppo.
L'occidente è responsabile dei più efferati crimini dell'umanità. Altro che libertà e democrazia.
Concordo.
La cosa che più mi sconcerta è l'occidente che sbandiera di essere il paladino della libertà e fermamente contro il totalitarialismo, ma nazioni come Cina e Arabia saudita vengono assecondati perchè è conveniente. L'ipocrisia è fastidiosa ma so che è un problema mio quindi lol.
Il tuo ragionamento e' assurdo. Fattene una ragione. Chi e' capace di intendere e di volere non puo' sostenere cose simili. Io non attacco nessuno ma a tutto c'e' un limite. Se trolli ok, ben venga, ma se dici sul serio la cosa e' molto grave.
i cani e i gatti da mangiare nella famosa e orribile feste che inizia credo in questo periodo
Stesso mio pensiero condivido
Chi ha parlato di iPhone. Quando dovete attaccare qualcuno basta mettere in mezzo l'iPhone ed Apple. Funziona sempre.
Facevo un discorso generale.
Però capisco che non tutti sono in grado di comprenderlo.
Esatto! Ad esempio un iphone! Ma per favore, non si possono leggere certe amenita'. Per favore.
Se non lo avessero fatto non avrebbero attratto investimenti e sarebbero crollati prima.
Comunque pagano soprattutto per la situazione politica.
Certo anche l'occidente è responsabile dell'inquinamento e dei gas serra. Però almeno negli ultimi anni si stanno cercando di adottare misure per contenere il problema. In Cina e nei Paesi del l'estremo oriente c'è da inorridire. Sensibilità ambientale zero. Come eravamo noi diciamo 50 anni fa durante il cosiddetto boom economico.
Eh, invece il resto dell'Occidente proprio non inquina, eh?
Basti solo pensare che gli USA hanno scelto di non ratificare il protocollo di Kyoto e producono un terzo di tutti i gas serra!
Oppure semplicemente arrendersi ed accettare il fatto che siamo degli ipocriti, visto che è un argomento che abbraccia le nostre vite a 360°
Dico come preferenze
Ho capito, però possiamo cominciare a fare qualcosa tutti nel nostro piccolo.
Come ad esempio rinunciare a comprare prodotti si a basso prezzo ma che non rispettano i diritti dei lavoratori o la tutela dell'ambiente. Come ho spiegato sotto.
È difficile, ma il cambiamento parte dal basso sempre. Non pensate che il mondo sia così e basta, governato da pochi potenti e che non si possa fare niente per cambiarlo e migliorarlo. È così perché l'abbiamo voluto noi.
Purtroppo si. Dobbiamo imparare a comprare prodotti fatti nel rispetto delle regole, dei diritti umani e dell'ambiente, rinunciando magari a risparmiare qualcosina.
È una regola che se applicata sempre può aiutare a migliorare la vita di tutti.
Purtroppo non si può stare tutti bene a questo mondo. L'equità è un'utopia, e in un mondo capitalista come il nostro per fare in modo che una parte della popolazione goda di alcune cose, un'altra parte ne deve essere privata. E il lavoro sottopagato è una necessità del sistema, così come la povertà o l'inquinamento. Non che sia d'accordo, per carità, ma un mondo ideale non esiste.
Comprando prodotti cinesi e non solo visto che quasi tutto è ormai made in china
Eh lo so è vero. Ma lì la situazione è tremenda e drammatica.
E noi dal canto nostro, comprando prodotti cinesi non facciamo altro che aggravare la situazione.
La Cina è anche un problema nostro data la globalizzazione.
Sicuramente c'è poca democrazia in quel Paese e molto potere autoritaristico tendente al dittatoriale.
E la dittatura, come insegna la storia, non ha mai portato nulla di buono.
Senza andare in Cina, c'è tanta roba da "vedere" anche in Italia eh
torneranno tutti in italia poi quando la manodopera locale sarà sbeffeggiata da stipendi sulla soglia della fame, se già non lo fossero ora.
no, troppo grande ancora e cresce del 6%, forse tra un decennio
Vero.
Ma la classe media cinese quanto ci guadagna da queste condizioni? Quasi nulla. Può cambiare la sua situazione lavorativa?(siamo realisti, se uno lavora 18 ore al giorno in fabbrica ovviamente, no)
Ma allora perchè lo stato non cambia la situazione della sua popolazione? Gli unici motivi per cui lo stato non si muove come rappresentante del popolo è perchè ha i suoi interessi e beneficia dallo status quo. Ma pensare che tutto il sistema politico di una nazione così rande sia corrotto mi pare praticamente impossibile. Allora viene da pensare che magari sono coloro al potere che mantengono le cose così. Quindi un ristretto insieme di persone che hanno risorse/influenza/potere politico non agisce e ostacola eventuali moti o opposizioni. E dimostrando al popolo cinese in altre rappresaglie ecc.. che lo stato interviene anche in modo brutale se necessario crea un deterrente.
Poi se ti va di approfondire pensa al fatto che ha un partito UNICO.
Comunque mi pare inutile lamentarsi della Cina dal nostro comodo divano nel west
Bah io ne conosco di cinesi e di italiani e stranieri che han lavorato là, è più un vivi e lascia vivere. Esattamente come in qualsiasi paese del sudamerica e america centrale se vai nelle zone in mano alla criminalità trovi guai, se vai nell'ovest della Cina più o meno li hai uguale con il governo.
Ma vivere in Cina non vuol dire necessariamente fare lo schiavo.
Il punto è che si potrebbe cambiare le cose, ma il prezzo sarebbe così alto che non si sa se ne varebbe la pena e non si ha nemmeno la garanzia che andranno meglio le cose dopo.
Non hai detto niente di nuovo:)
il comunismo purtroppo non è e non è stata una politica vincente!
I fasoni italiani sono tutti in albania(tasse basse salari bassi e sopratutto niente sindacati)le altre aziende in ungheria serbia slovakia,le multinazionali vietnam india cina ecc
Considerando com'è finita la Rivoluzione degli Ombrelli e sentendo le opinioni degli imprenditori che operano in Cina, non mi pare che il popolo cinese sia poi così disperato...
Un punto di vista diverso (ma meno recente) è invece quello del mio vecio: ha lavorato in Cina fino a quasi 6 anni fa (autunno 2010) e le condizioni degli operai gli sono sempre sembrate misere.
Mi raccontava di "pendolari" che venivano deportati coi pullman, dalla campagna alle fabbriche, per lavorare dove ce ne fosse bisogno e di stipendi che garantivano la sopravvivenza, ma nulla più.
Per carità,lungi da me da fare il professore,parlo semplicemente per quel che vedo e per quel che mi raccontano alcuni amici cinesi che sono migrati qui...di certo se vuoi sentire la verità non devi sentire lo stato ma soprattutto chi da quello stato è riuscito a fuggire!
In bene comune era ironico:)e una frase imparata a memoria da tutti ex paesi comunisti
balle, guadagni bene per quel poco che lavori. (esclusi i lavori da fabbrica)
Ormai cina e superata
Mal comune mezzo gaudio??....A come la vedo io il tutto gaudio è per lo stato e tutto il male è comune solo al popolo...la Cina non è di certo un paese dove si respira aria di libertà!!
Non credo ai complotti ma credo a quello che vedo. E vedo che ormai si produce tutto in Cina perchè costa meno. Costa meno perchè gli operai lavorano 18 ore al giorno sottopagati e in condizioni estreme.
Quindi va a putt@ne tutto dai diritti umani, alla sicurezza, all'ambiente, in quanto la maggior parte del fabbisogno energetico cinese proviene ancora dal carbone. Neanche nell'800!
Si chiama "comunismo" moderato aperto definiscilo come vuoi,non doveva esistere neanche la propieta privata ma per vari motivi e ragioni hanno fatto una piccola apertura,al popolo cinese rimane il bene comune
Non si può generalizzare.
Il protezionismo che vige in Brasile è qualcosa di folle, pertanto quegli incentivi erano essenziali e rientravano in una strategia più ampia (e disastrosa...).
vero, avevo intravisto alla tv un programma che ne parlava qualche settimana fa
Certe aziende anche italiane sono prwsenti da anni in vietnam
Sono finiti fucilati in piazza Tienanmen, o la rivoluzione è culturale oppure la sarà dura.
Uno stato che fino a 10 anni fa non prevedeva la proprietà privata perchè era tutto dello stato...la dice lunga!!!
Una rivoluzione l'avrebbero anche fatta e guarda dove sono finiti ;)
Che tatto.
Sbagliate a prendervela con "La Cina" quando quelli che realmente stanno facendo danni sono un piccolo circolo oligarchico. Il resto sono praticamente vittime.
La Cina è e continuerà ad essere uno stato di schiavi, pochi ultra miliardari e il resto bestie da soma, finchè non ci sarà una rivoluzione interna il popolo cinese continuerà ad essere il servo a basso costo del mondo occidentale.
La cina non ha comprato niente sono le aziende che hanno comprato la Cina visto che li tutto costa meno logicamente producono li per avere più profitti, insomma la Cina(per lo meno la popolazione cinese) si fa consumare perchè il paese abbia rilievo nell'industria moderna.
In sintesi è la Cina prima fra tutti a rimetterci, cioè la classe operaia(la maggiorparte del popolo)
Stanno distruggendo il mercato e il pianeta col loro modo di fare...
Non lo pensavo nemmeno io, poi ho cercato su internet
Preferirei vivere in Brasile rispetto alla Cina.Il prodotto interno lordo pro capite è assai basso!!!...E' un paese terribile sotto quasi ogni punto di vista,le persone sono macchine da mungere,per non parlare dei terreni che sono di unica proprietà dello stato....ai cinesi,alle persone,cosa resta??