16 Dicembre 2015
Mercoledì 9 dicembre Google ha organizzato un evento a New York chiamato Nexus Open Studio. Si tratta di una serie di presentazioni con moltissimi personaggi chiave che hanno partecipato alla realizzazione dei dispositivi della linea Nexus, in cui si analizzano nel dettaglio i retroscena e le motivazioni che hanno portato al prodotto finito così come lo vediamo. È un evento dedicato agli appassionati veri, con la possibilità di chiacchierare liberamente con tutto il personale. Naturalmente questa volta era incentrato sui nuovi smartphone Nexus 6P e Nexus 5X.
Hey NYC, #NexusStudio is open again today! 356 W12th St @ 5pm: meet the #Nexus team & much s’more. Space is limited. pic.twitter.com/tG5hDRISSL
— Nexus (@googlenexus) December 9, 2015
Uno dei partecipanti ha condiviso le proprie impressioni in un lunghissimo post su Reddit che si configura come uno dei migliori esempi di citizen journalism fatto come si deve. Potete leggere la versione integrale in inglese, oppure godervi il nostro riassunto in italiano. Come riporta il post originale, evidenziamo che si tratta di ricordi di una singola persona che non ha registrato né audio né video, quindi potrebbe esserci qualche inesattezza.
Design
Il primo dato interessante riguarda le tempistiche di sviluppo dei due terminali. Sappiamo che il tempo che intercorre tra i primi concept di un telefono alla loro presentazione è di circa due anni - e certe volte si arriva persino in ritardo. I due Nexus, invece, sono stati concepiti in appena sette mesi.
Entrambi hanno richiesto comunque molto lavoro e una grande attenzione per i dettagli. In genere Google ha molta libertà per quanto riguarda il design dei device; non è semplicemente una questione di scegliere i processi che il partner hardware conosce meglio. Per esempio, i dipendenti Google hanno passato molto tempo in Cina a esaminare numerose finiture dell'alluminio prima di scegliere gli chassis definitivi del Nexus 6P, e la curva che raccorda la fotocamera sporgente del Nexus 5X con la cover posteriore segue una regola di design ben precisa. La curva che raccorda il "visore" del Nexus 6P al resto della back cover, addirittura, è stata costruita con un processo produttivo del tutto nuovo, mai usato in precedenza.
Il compito del produttore hardware è in pratica di tradurre in realtà la visione dei designer Google e di ragguagliarli su cosa si può e non si può ottenere. Pensate che per riuscire a posizionare il connettore USB Type-C perfettamente al centro del Nexus 6P ci sono voluti intorno ai tre mesi. Naturalmente Google può permettersi margini di fallimento superiori a quelli di chi di smartphone ci campa in modo più o meno esclusivo, come possono essere Huawei o LG, così i Nexus possono avere un design più ricercato e costoso (rischioso) da riprodurre. Guardando indietro alla storia dei device Nexus, è facile riscontrare questo approccio: il display leggermente curvo di Nexus S e Galaxy Nexus, la back cover in vetro con quel particolare effetto cangiante del Nexus 4.
Non sempre le cose vanno così, tuttavia: Per il Nexus 6, ad esempio, Motorola aveva deciso di esercitare un controllo più stretto sul design del device. Ecco perché abbiamo uno stile così simile a quello di altri smartphone Moto, e in generale troppo anonimo per gli standard Nexus.
Non solo: sembra che Motorola sia stata un ripiego. Un dipendente Google ha detto, senza fare nomi, "che qualcuno si è tirato indietro all'ultimo minuto".
Tra l'altro, svariati Googlers presenti all'evento hanno riconosciuto le pecche di Nexus 6. Troppo grande, inutilizzabile con una mano, e poco stabile quando appoggiato su un tavolo. Il Nexus Team ha comunque fatto tesoro dell'esperienza, decidendo di ridurre un pochino le dimensioni del successore (il Nexus 6P naturalmente), migliorando in modo notevole l'usabilità a una mano. Il team era anche molto fiero di essere riuscito a piazzare un display da 5.7" in uno chassis dalle stesse dimensioni in cui alcuni concorrenti (iPhone 6S) si fermano a 5.5".
Nexus Imprint
Google ha passato molto tempo a studiare e ri-studiare la questione scanner di impronte digitali. Il team ha considerato tutte e tre le principali soluzioni di posizionamento: sotto al display stile Samsung / iPhone, sul pulsante di alimentazione stile Sony, oppure sul retro. Alla fine, il retro è stato preferito perché offre la posizione più naturale possibile per il dito; secondo Google, raggiungere lo scanner sotto al display obbliga la mano a una posizione non naturale, sbilanciando il device e facendo aumentare il rischio di cadute. Inoltre, il sensore sul retro è comodo sia per mancini che per destri, e offre meno problematiche di adattamento a device di diverse dimensioni. Interessante osservare che il posizionamento preciso dello scanner, che tutte le recensioni hanno elogiato, è stato ritenuto talmente importante da sacrificare un po' anche la capacità della batteria.
C'è anche un aneddoto divertente su come Google abbia testato il Nexus Imprint in laboratorio: costruire una "mano robot" è stato il meno, per gli ingegneri Nexus, ma mancava la sensazione del dito vero, organico, in carne, pelle e ossa, necessaria a misurare la latenza dello scanner; finché la product manager di Imprint un giorno si è trovata a mangiare coscette di pollo in mensa, e ha pensato di legarne una al robot...
Fotocamera Sony
Uno degli aspetti più interessanti e peculiari della nuova gamma Nexus è la fotocamera; magari non la migliore in assoluto sul mercato, ma senza dubbio ai primi posti (e che è responsabile di tutte le foto che vedete in questo articolo, QUESTA la fonte). Il sensore è di provenienza Sony, ma non fa parte del catalogo di sensori per smartphone: viene da quello dei sensori per fotocamere digitali, una bella differenza.
Il problema è che non basta scegliere un sensore e connetterlo alla motherboard, come si farebbe (esempio grossolano) con i componenti di un PC. Per ogni dispositivo, Sony deve fornire un team a corredo in grado di integrarlo al meglio. Inizialmente Sony era preoccupata che le vendite dei nuovi Nexus non sarebbero state sufficienti a coprire i costi dell'intera operazione; Google ha dovuto lavorare sodo per convincere il produttore a procedere. Col senno di poi, Sony è stata contenta - anche solo per l'ottima pubblicità che ci ha guadagnato.
Ah, e perché la stabilizzazione ottica dell'immagine (OIS) è assente? Semplice: perché su quel determinato sensore non è previsto, neanche come optional.
Display del Nexus 6P
Si è parlato molto del display di Nexus 6P, un AMOLED di ultima generazione prodotto da Samsung. Gli ingegneri Nexus hanno confermato che si tratta del medesimo pannello implementato nel Galaxy Note 5, ma che questa descrizione, come abbiamo già evidenziato nella nostra analisi tecnica approfondita, non è sufficiente a garantire le stesse performance. Il display di Nexus 6P è un po' meno luminoso e meno fedele nella riproduzione cromatica. Questione di raffinatezza del processo produttivo e di accordi commerciali: Samsung ha fornito a Google una variante leggermente meno rifinita, e un po' più energivora.
Bendgate del Nexus 6P
Come saprete, all'epoca sono usciti alcuni "bend test" che indicherebbero un'estrema carenza di resistenza ai piegamenti da parte di Nexus 6P. Non appena il video è cominciato a circolare il team Nexus ha dichiarato di essere subito accorso in laboratorio a rifare tutti i test, che però hanno evidenziato soglie critiche di pressione perfettamente in linea con quelle di altri competitor.
Secondo noi rimane una risposta generica che in realtà non risolve del tutto la questione. Il problema rimane il punto esatto in cui si fa leva, proprio come per l'altro famosissimo bendgate. Ora, rimane da discutere su quali siano le probabilità che qualcuno decida di applicare una forte pressione esattamente nel punto strutturalmente più debole, ma ci sembra un caso in cui i test di laboratorio non tengono conto di tutte le variabili in gioco.
Cancellazione del rumore su Nexus 6P
Il teardown di iFixit aveva evidenziato la presenza di tre microfoni dedicati alla cancellazione attiva del rumore, due dei quali erano piazzati all'interno degli speaker frontali. Non si era sicuri, tuttavia, perché quella posizione offre un alto rischio di interferenza; i dipendenti Google hanno confermato questo dettaglio, dichiarando che sono stati eseguiti molteplici test per assicurarsi che la distanza tra speaker e microfono fosse sufficiente a minimizzare questo fenomeno.
Snapdragon 810 su Nexus 6P
La questione delle temperature del SoC era ben nota a Google, che ha però ricevuto da Qualcomm un team di ingegneri dedicati all'ottimizzazione della dissipazione del calore. Oltretutto, abbiamo una conferma che si tratta della terza versione del SoC, la famosa v2.1.
Wireless charging
La ricarica wireless e gli chassis in alluminio non vanno molto d'accordo, come già sappiamo. Questo spiega l'assenza della feature nel Nexus 6P. Per il Nexus 5X è stata una conseguenza logica: l'intenzione di non offrire di più rispetto al fratello maggiore e una ricerca di consistenza di caratteristiche tra l'uno e l'altro (per esempio la fotocamera è la stessa, il flash è lo stesso, l'autofocus laser etc). Oltretutto, come già dichiarato, il connettore USB Type-C, reversibile, rende meno fastidiosa la connessione all'alimentatore wired.
Batteria e storage
Entrambi questi argomenti sono estremamente dibattuti nel mondo degli smartphone, con osservazioni valide da entrambe le parti della barricata. I vantaggi e gli svantaggi di ogni soluzione sono perfettamente noti al Team Nexus, e ogni scelta è inevitabilmente frutto di compromessi. In particolare, secondo Google le schede SD hanno maggior senso su dispositivi economici, in cui è necessario risparmiare sullo storage interno, mentre su un dispositivo di fascia alta è meglio concentrarsi su uno storage di qualità, ampio e veloce che, tra l'altro, garantisce un'esperienza d'uso più semplice per gli utenti inesperti.
Per quanto riguarda la batteria, invece, Google è convinta che i vantaggi che offre in termini di design una batteria integrata sono semplicemente troppo sostanziosi per essere ignorati in favore di quella removibile, fermo restando il problema del decadimento e della pressoché impossibilità di sostituirla in autonomia (sul Nexus 6P, in particolare, accedere alla batteria senza provocare danni è un'impresa anche per i professionisti).
La vendita di Motorola a Lenovo
I googlers hanno confermato che gli altri partner avevano troppa paura che, possedendo un'azienda del calibro di Motorola, Google sarebbe diventata un'azienda "verticale" come Apple e in parte minore Microsoft al giorno d'oggi, ponendo in posizione di netto svantaggio i partner. Questo nonostante le barriere interne tra le due società e le molteplici rassicurazioni di Google a riguardo. A un certo punto, Google ha preferito tagliare la proverbiale testa al toro e semplicemente disfarsi di Motorola.
È comunque curioso osservare che sia proprio il Nexus prodotto da Motorola ad aver deluso di più le aspettative.
Tra l'altro, gli stessi partner accettano più di buon grado il programma Nexus, perché ritengono che le vendite non siano così ampie da configurarsi come una minaccia.
Feedback degli utenti
Tra gli appassionati e gli addetti ai lavori c'è sempre la sensazione che quando si parla con Google si colpisca il proverbiale muro di gomma. Il team Nexus, invece, ha assicurato che il feedback degli utenti, anche il più appassionato e a tratti intransigente, è tenuto in alta considerazione e consultato molto spesso. Molti dipendenti Google hanno anche affermato di seguire assiduamente i principali canali di informazione online dedicati ad Android, tra cui il sempre più importante canale di Reddit /r/android (in cui è stato pubblicato in principio questo articolo, tra l'altro). In un certo senso, notano altri googlers, i dipendenti stessi di un progetto sono i primi suoi critici. Fondamentalmente questi ragazzi hanno il privilegio di fabbricarsi da soli il telefono che useranno nei mesi a venire, per cui ci stanno anche le discussioni, spesso animate, tra i singoli riguardo a questo o quell'aspetto.
La questione del volume (software)
Si è parlato molto del controllo del volume su Android "liscio", e di come sia cambiato con Lollipop e successivi - le famose Interruzioni eccetera, che non sono state sempre ben accolte. Il responsabile dell'UX di Google ha notato che è estremamente difficile far quadrare una cosa apparentemente banale come la gestione del volume su un dispositivo complesso e sfaccettato come uno smartphone. Ci sono migliaia di casi d'uso da considerare e quantità consistenti di ore spese solo a capire come far funzionare il tutto nel miglior modo possibile.
Tra l'altro, il controllo volume non è un'app esterna aggiornabile tramite il Play Store, ma è integrata in modo profondo nel sistema operativo. Quindi le decisioni devono essere prese ben prima del rilascio finale, e in caso di problemi / errori / ripensamenti non si possono apportare modifiche prima di 12 mesi.
Apple e auricolari Lightning?
Negli scorsi giorni è circolato molto un rumor secondo cui Apple starebbe pensando di rimuovere il connettore jack da 3.5" per le cuffie, in favore di Lightning. Salta fuori che secondo Google la mossa ha molto più senso di quanto sembri, visto che siamo "obbligati" a questo standard ormai vetusto e superato da oltre vent'anni ormai, e che una tecnologia completamente digitale offrirebbe molti vantaggi in termini di qualità e performance. Tra l'altro, un jack da 3.5" occupa spazio e costringe a certe scelte in termini di costruzione. Google nota anche che "se c'è qualcuno che può riuscire [nell'impresa], è Apple con Beats": è l'unica con trazione sufficiente sul mercato per imporre un cambiamento del genere.
Android N...?
Sono pochissimi a conoscere quale sarà il dolcetto associato alla prossima iterazione di Android; al punto che, quando la relativa statua viene scoperta al Google Campus, è una sorpresa per la maggior parte di chi partecipa. Tuttavia, è spesso noto quale nome sarà scartato - il famoso caso Lemon Meringue Pie che è venuto fuori l'anno scorso con Android 5.0. E poi naturalmente c'è una sana dose di goliarderia, come quando un dipendente Google ha trollato tutta la stampa (e l'intera community degli appassionati Android) con il suo smartwatch "Milkshake" durante l'I/O 2015).
- Huawei Nexus 6P è disponibile online da Amazon Marketplace a 268 euro.
- LG Nexus 5X è disponibile online da eBay a 436 euro.
Commenti
Si da fine novembre ormai :)
E' andato via? Davvero?
Sono d'accordo con te, dà molto fastidio anche a me
Sono d'accordo, anche il il mio N6 Motorola me lo tengo stretto
si na tiella de facioli sai le scorr*gge ahahah basta
Sarebbe una cosa bellissima se non fosse per la pronuncia da parte degli americani di Nutella... brividi....
continuo ad essere felice possessore di N6 e non lo cambio, N6X e N6P non mi convincono, e poi onestamente il design del Motorola lo trovo molto più bello ..
si peccato, perchè mi piacevano le sue recensioni, ma le imprecisioni e le cose detto tanto per, le hanno rovinate.
Ti ho già detto che vorrei anche io lo slot sul mio nexus 5, ma ti sto solo spiegando quali spiegazioni ha offerto google ufficialmente
Ora capisco perché Amazon non lo vende più... mi sa che per ognuno che vendevano gliene tornavano indietro 3...
-Il fat32 non c'entra assolutamente nulla, a parte Il fatto se la sarebbe pensata di recente cosi da un giorno a l'altro.
- la causa stessa dei rallentamenti è android, come ripeto da più commenti se non la vuoi non la metti (a parte il fatto che come ti ho detto sopra propio su android al massimo si rallenta lo smartphone quando è in accensione/spegnimento, per il resto non cambia molto).
-il fatto stesso che mette più versioni dello stesso device a tagli di memorie differenti e a prezzi differenti significa che ci lucra, stop, poi i retroscena sono un altro discorso ma questo è un dato di fatto.
Aspetto una ragione reale e tangibile per il quale il non avere lo slot è un vantaggio.
Amazon
Dove lo avevi acquistato il Nexus 5X?
- App che comunque non userei, anche perchè alla fine sarebbe un wrapper del sito mobile
- Sito mobile che sul serio, sfiori e voli da Videogames ad articoli Apple (LOL)
- Galeandri che mi aveva anche scocciato, con imprecisioni assurde e svogliatezza totale. Per HDblog in quanto sito e team, credo sia la cosa migliore. Hanno perso un grande "comunicatore", null'altro. Il grande nome della testata resta.
Concordo anche io sul fatto che dovrebbe lasciare la scelta, ma:
-Google non vuole lucrare sulle memorie, al massimo lucra sul cloud e quindi spinge per memorie ridotte
-Google non vuole cali di performance sui suoi telefoni e così risolve il 70% dei rallentamenti
Oppure vuole semplicemente lucrare vendendo a tagli di memoria senza alcuna possibilità di espansione (come qualcuno fa da anni).
Ripeto se uno ha l'allergia per la diabolica sd semplicemente non la mette grazie alla sua facolta di scegliere, non ha bisogno di una multinazionale che gli dice come usare il suo smartphone.
Quello che vuole fare google è non fare in modo che si possa rallentare il sistema operativo, e un modo drastico (e funzionante) è questo
Siamo tutti d'accordo che le sd sono meno veloci delle memorie interne dei vari top di gamma, va bene (che tra le altre cose il V10 che ha la memoria espandibile ha la memoria interna più veloce del 6p).
Ma il mettere lo slot non vorrà dire che tutti lo useranno, è una scelta, un valore aggiunto.
E se non lo usi il menù dell'espansione di memoria o è oscurato o scompare direttamente, quindi i meno esperti possono tranquillamente restare meno esperti.
Quindi non c'è nessun pro a non avere l'espansione di memoria, assolutamente nessuno, se vuoi la metti se no amen ti scordi di averla.
Ma il fatto di avere scelta è un valore aggiunto, che non è invece il fatto di scegliere quanti soldi uscire per la taglia di memoria del tuo nuovo flagship.
Ora mi potete pure a venire a dire la parolina magica "Cloud", ho avuto un Nexus 5 32gb per una settimana (Il massimo che ho potuto resistere) ho dovuto rinunciare a tutte le immagini che avevo sulla mia sd da 64gb mettendo solamente app (circa 7gb) e musica (circa 13 gb) e avevo 7gb liberi dove non entrava nemmeno metà del mio rullino (17gb).
ogni volta che dovevo vedere un'immagine se ne andavano in media 15-20 mb tra il cercare la foto su one drive scaricala e visualizzarla (senza contare che l'operazione è tutt'altro che veloce).
Quindi al massimo il cloud può essere una cosa complementare all'espansione di memoria, ma non può essere assolutamente un sostituto appunto perché la sd la puoi avere anche sulla luna per assurdo mentre invece il cloud no.
Questo e la batteria removibile (sono capace anche di arrivare alle 20 di sera dalle 7 del mattino con una batteria da 7200mah con 11 ore di schermo attivo, quindi la 3000mah del g2 non mi basta assolutamente) mi hanno fatto preferire il g3 al g2 ed essendo stato col nexus 5 per una settimana (Per carità telefono fluidissimo esteticamente bello, ma altrettanto limitato in batteria e memoria, lo smartphone si deve adattare a me non il contrario) ho fatto bene.
Se metti le app sulla sd si, ma se ci tieni solo immagini video e musica no.
è una cosa che ho testato sul mio g3, se sposti le app sulla sd il telefono si accende e spegne mooooolto più lentamente ed è leggermente meno reattivo, invece solo con i file mutlimediali la situazione è pressoché la stessa se non nella galleria che ci mette sensibilmente di più a caricare album con centinaia di foto.
Nel mio vecchio lumia 620 invece la situazione era molto più instabile visto che la diventa disco primario di scrittura, ma c'è da dire che la sd che avevo all'epoca non era nemmeno classe 10.
A parte per il sensore delle impronte, è una paraculata dall'inizio alla fine questo articolo.
infatti quello è il guadagno che hanno :( sicuramente raddoppiare la memoria non costa così tanto, già sono troppi 50 euro figuriamoci 100 e oltre
il sistema operativo viene comunque rallentato
Si parlava di Sony all'epoca.
avrebbero potuto sprecare due parole per spiegare il perchè alcuni display del 5x tendono maledettamente al giallo (3 mandati indietro per questo problema), perchè il volume della cassa è così maledettamente basso (non fosse stato più logico mettere speacker stereo?) o perchè ci sono solo due Gb di ram nel 2015
Del 6P, l'altro non si può neanche prendere in considerazione come design, anche se un po' si assomigliano frontalmente.
ma quale intendi il 5X? La parte frontale è banalissima
parlava dei nexus in generale. E comunque non e´ che il 6p sia tutto sto capolavoro come design.
Che sono velocissime. La sua velocità NAND è la più veloce di tutte, seconda solo a quelle dell'iphone
Degradi le performance? Si, quando accedi alla memoria... Ovvero quando apri foto e musica.
Mi sembrate tutti soddisfatti di buttare soldi per i tagli superiori.
mi sa che sta "hdblog revolution" non sta andando secondi i piani XD app dispersa e rimandata a chissà quando, sito mobile con swipe orrendi che la rendono inutilizzabile e infine G a l e a z z i che decide di andare via lasciando tutti nella c*cca (anche se si vedeva che le recensione ormai venivano fatte controvoglia, ha perso molti colpi dai tempi di telefonino . net e questi due anni in hdblog)
Si ma io continuo a non essere d'accordo.
È solo mera speculazione sui tagli di memoria superiore, dato che i prezzi aumentano di 50/100 E/$ a botta.
anche io direi samsung o sony
che poi è lo stesso motivo che ha portato samsung a toglierle e lasciare "libere" le sue nuove memorie :)
le micro sd , anche le più veloci, sono più lente di una memoria integrata. Ma se anche non fosse necessaria tutta quella velocità c'è il rischio che un utente metta una micro sd lenta, perchè non lo sa o non se ne intende, e poi si lamenta perchè il dispositivo è lento ad aprire i file.. è lo stesso motivo che ha detto samsung con l'uscita degli s6. Lamentarsi della mancanza delle micro sd era accettata 3 anni fa quando i dispositivi avevano tutti 8GB o 16 GB (ora associati alla fascia bassa) e pochi e cari quelli con 32 in su per aumentare di poco la memoria. Oggi i top di gamma partono tutti da 32 e massimo un paio di anni saranno a 64gb
Se sarà così sarà la versione di android più famosa XD
o samsung o la stessa sony che ha tentennato per la fotocamera
anche io spero di no, ma ho molta paura che sarà così. Guarda già con la ricarica: un tempo avevamo la porta usb e la porta per il caricabatteria, poi con la usb 2.0 (se non ricordo male) che ha introdotto il supporto alla ricarica il vecchio standard è sparito ed è stato inglobato tutto nell'unica porta usb. Non mi stupirei una cosa identica anche per il jack 3.5
Effettivamente è originale, più di un S6 o 6S comunque, magari non ricercato...
Nessuno, è una c4zz4ta :D
Non per cattiveria, ma una cosa del genere me la potrei aspettare solo da Apple (e, ovviamente, poi a ruota da Samsung).
"E compratevi le nostre fichissime (e costosissime) cuffie wireless!"
Comunque, dai, voglio ben sperare di no D:
Stava chiaramente parlando del 6P. Il 5X è visto come smartphone più economico
Il sito mobile è un immenso fastidio, basta sfiorare un attimo e ti cambia il mondo.
Potrebbe essere anche Asus che si e' ritirata all'ultimo.
eheh sisi, avevo capito il tuo discorso! ma conoscendo i produttori secondo me la userebbero come scusa per tagliare sui costi, mettendoti quindi un solo componente anzichè due!
No, in quel caso, ma anche no! Meglio la situazione attuale a 'sto punto.
Quel che dicevo io, avrebbe senso se sul dispositivo venissero messe DUE porte USB.
ora però ti lancio io una provocazione: secondo te se si arrivasse a far passare l'audio dalla usb type-c e quindi utilizzare lo stesso connettore per otg, ricarica e audio, te ne metterebbero due sullo stesso dispositivo? Secondo me con la scusa che una sola porta può fare tutto, userebbero questa scusa per levare di mezzo un componente e lasciare una sola apertura!
che belle renne
in che mondo scusa?
Tenderei ad escludere HTC visto che quell'anno erano già impegnati con nexus 9...
Io direi Sony. Google da quel che vedo ha una discreta propensione a tendere la mano ai partner un attimo più in difficoltà (o che hanno bisogno di una spinta, tipo Huawei negli USA), Samsung a prescindere dall anno un po' così così comunque non ha assolutamente l'acqua alla gola, mentre il futuro di Sony e HTC mi sembra tutt'altro che certo...