Sundar Pichai dovrebbe presentare Android One v2.0 in India il 16 dicembre | smentita

09 Dicembre 2015 15

AGGIORNAMENTO 09/12

Durante la conferenza di Pichai non sarà presentato alcun nuovo prodotto, software o hardware. Lo dice l'Indian Express, che si esprime come se avesse ricevuto una comunicazione ufficiale da parte di Google (pur non dichiarandolo esplicitamente).

Android One, ormai è chiaro, non è stato il successo che Google sperava, ma il colosso non ha intenzione di abbandonare il progetto - almeno per ora. Anzi, l'idea è di ripartire in grande stile, con un approccio diverso e tante novità; la prima nazione interessata dovrebbe essere l'India e l'occasione per il lancio potrebbe essere una visita che Sundar Pichai, da poco il nuovo CEO di Google, ha in programma in quelle zone il 16 dicembre.

Per l'occasione Pichai dovrebbe incontrare alcune autorità locali importanti, come il Primo Ministro Arendra Modi e il Presidente Pranab Mukherjee. Nel frattempo, i media indiani riportano che Google ha distribuito inviti per una conferenza stampa in quella data, con la seguente dichiarazione:

Google crede che la tecnologia può cambiare in meglio la vita delle persone. Il popolo indiano entra in Rete a una velocità impressionante grazie agli smartphone economici. Questi nuovi utenti hanno una percezione completamente nuova di ciò che Internet ha da offrire. Segnatevi questa data per un evento in cui Google vi illustrerà la sua visione per questi utenti.

Non si menziona esplicitamente Android One "v2.0", ma molte fonti sono convinte che si tratterà proprio di questo. A noi non resta che rimanere in attesa.


15

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
Gabriel #JeSuisPatatoso

io conosco ragazzi indiani e pakistani che studiano in Italia o in Inghilterra quindi la risposta va presa con le pinze, ma non sono umani da quanto sono bravi.
Penso che la cosa derivi più dall'orientamento culturale: in Asia (India e Cina principalmente) si da molto peso alle materie matematiche e quindi la cosa aiuta. Infatti anche buona parte dei ragazzi cinesi che conosco ha ottimi risultati universitari e una cultura (matematica, ma non solo) molto vasta.

sbiki85

Soprattutto se impegnarsi non paga quanto esser raccomandati...se le nuove generazioni si comportano cosí è perche il sistema è molto corrotto è antimeritocratico....ma non potrà durare per sempre...prima o poi saremo uno stato povero se si va avanti così.

IlGiustiziereDelCodice

Nella mia esperienza lavorativa, seppur non lunga, ho avuto modo di lavorare con sviluppatori indiani. Oltre a parlare un inglese ( dizione + tempi verbali ) che solo loro comprendono, non ho trovato in loro ottimi programmatori. Hanno una buona capacità di problem solving solo su ciò che conoscono che a quanto ho potuto notare è veramente poco, se non le basi. Non godono di best practices ne di metologie di sviluppo universalmente accettate. Scrivono codice ad oggetti con classi che superano le mille righe. Non sanno cosa sia un pattern archietetturale e molte volte sono confusi. Non hanno idea di come sviluppare TDD. Magari quelli che eccellono sono i più bravi sul pianeta eh, ma come esponeva qualcuno poco su saranno 1 su mille.

ciro

1 su 1000, ma essendo 1mld di persone...

xbros

Segnalo il lumia 550 a 99 euro su amazzonia irlandese.
Spedizione grstuita anche qui.

Extradave

Spero vivamente per loro che ciò non cambi con la crescita economica, noi ormai siamo persi o poco ci manca... Si sa che, prima o poi, le nazioni cosiddette in via di sviluppo arriveranno al nostro tenore di vita, sempre che il mondo non si sgretoli prima! Come tutti i genitori che si rispettino, anche loro vorranno garantire alle nuove generazioni di non dover passare attraverso le sofferenze che hanno dovuto patire e ciò potrebbe portarli al progressivo "imbambimento" (passatemi il neologismo) attraverso il quale siamo passati noi!

crissstian96

C'è anche d'aggiungere il fatto che l'India e in generale i paesi del sudest asiatico sono relativamente poveri rispetto all'occidente, e il mercato della programmazione (soprattutto nel telelavoro) è enormemente globalizzato.
Quindi un ragazzo indiano che ha a malappena la corrente elettrica e un pc con il criceto che corre, è mille volte più motivato della suo corrispettivo occidentale, soprattutto se si considera che se vende qualcosa a 50€ al cambio ci campa un mese, e il tutto senza dover investire un centesimo (se non in pc, internet e studio).
Quindi capirai che molte persone ne fanno di un'esigenza un'opportunità.

EmEr

Nono, è proprio quello invece a mio parere. L'unica cosa che serve per imparare è la forza di soffrire, intesa come resistenza nello studio anche oltre il solito compitino. Il fatto di poter accedere immediatamente a qualsiasi cosa induce a pensare che ciò non sia necessario.

Passare un intero pomeriggio o nottate intere immersi nello studio e con i nasi fra le pagine sta diventando una cosa più unica che rara.

P.s: e per la cultura, piuttosto che per la cronaca, è "intrinseco" non intrinsego.

giangio87

Ma non è questione del faticare o meno. E' tutto un po più intrinsego a livello culturale delle persone, un qualcosa che non cambi dall'oggi al domani.

boosook

io credo che ormai quasi tutti imparino meglio la matematica rispetto ai corrispettivi italiani... ;) in Italia non c'è più la cultura del lavoro e della fatica (anche intesa come studio e fatica intellettuale), abbiamo avuto tutto e le nuove generazioni si sentono autorizzate a non fare una mazza e penano che tutto gli sia dovuto senza doverselo meritare, spalleggiate ovviamente dai genitori pronti a denunciare l'insegnante di turno se si permette di mettere cattivi voti. Poi vedi foto come quella del bambino cinese che studia sotto la luce del lampione mentre i genitori lavorano in strada e capisci che è solo questione di tempo... l'occidente verrà spazzato via, e non da una guerra, ma da chi ha voglia di lavorare, faticare, studiare e impegnarsi.

Mani Kalkat

non lo so, ma ti dico che in un paesino da 1000 o 2000 abitanti due o tre hanno il pc (li appassionati e quelli che se lo possono permettere), mentre gli altri usano il telefono con il 2g.
forse è diverso nelle città.

giangio87

In genere come quasi tutte le popolazioni orientali essi sono maggiormente portate per lo studio matematico (e quindi anche informatico) per via di una migliore preparazione di base nelle scuole primarie in quelle specifiche discipline (basti pensare che secondo alcuni studi i bimbi rumeni imparano meglio la matematica rispetto ai corrispettivi italiani)

Coo_per

Io avevo letto un articolo su questo argomento e a quanto pare sì

andrea26

Domanda per semplice curiosità a chi lavora nel settore IT.
Ma questi indiani, oltre che tanti ed ora ovunque (eccetto Apple sembra...), sono veramente così bravi e geniali nella programmazione?

Coo_per

Tizen Vs Android One

Recensione Samsung Galaxy Tab S9 Ultra 5G: un ulteriore passo in avanti! | VIDEO

Riprova Xiaomi 13 Pro: 7 mesi e tante foto dopo, è sempre più convincente | VIDEO

Bomba Galaxy S23 Ultra: 12/512GB a 899€, 8/256 a 799€ o con Tablet Gratis

Un mese con Samsung Galaxy Z Fold 5: tutto gira intorno al software | Recensione