
13 Maggio 2021
DJI continua ad espandere senza sosta la sua flotta di droni, dopo i Phantom 3 e quelli personalizzabili per cineamatori ecco che arriva il modello dedicato all'agricoltura. L'Agras MG-1 ha ben 8 rotori e la sua struttura è stata pensata per ottimizzare lo spray nei campi, le sue capacità di carico sono infatti inedite ma relegate come ovvio all'utilizzo di pesticidi o sostanze nutrienti: può trasportare fino a 10 litri (il serbatoio si trova al centro) e coprire un'area compresa tra 7 e 10 acri (0,028 - 0,04 km2) in un'ora.
Una simile diffusione dall'alto secondo DJI è 40 volte più efficiente dello spray manuale, certamente più lento e laborioso. Sfruttando un radar con microonde il drone può rilevare punto per punto la distanza dal terreno e mantenere così la giusta distanza dalla vegetazione, dosando di conseguenza il liquido. La velocità di crociera massima è di 8 metri al secondo, ma è chiaro che non è una corsa e tutto deve essere ottimizzato per la diffusione degli spray, con sei iniettori posti sotto altrettanti rotori.
La sua struttura è anticorrosione, ideata per essere anche resistente ai liquidi e alla polvere, si tratta d'altronde di uno strumento di lavoro outdoor che deve garantire una certa resistenza. Importante il comparto software, oltre ai controlli manuali sono previsti anche operazioni automatiche e semiautomatiche, ma non ci sono dettagli su eventuali schemi di volo da poter imporre a priori. Uno strumento di lavoro avanzato che DJI sta lanciando innanzitutto in Cina e Corea del Sud partendo da un prezzo base di circa 15 mila dollari, ma Agras verrà certamente esteso anche ad altri mercati.
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Commenti
Autonomia di volo ?
Rigiratela come vuoi, nessuno al MONDO sano di mente comprerà questo drone a quel prezzo. La tecnologia offre di meglio per irrorare agrofarmaci e a minor prezzo.
Per "nessuno" intendi dire "nessuno in italia", paese che rappresenta lo 0.8% della popolazione mondiale?
Ops... dobbiamo dire a DJC di stare più attenti quando fanno le preanalisi di mercato, va TASSATIVAMENTE presa in considerazione l'Italia! Anche se siamo uno dei pochi paesi ove "è vietata l'irrorazione aerea ma può essere autorizzata, in deroga, per la difesa ordinaria e per contrastare un’emergenza fitosanitaria, solo nei casi in cui non siano praticabili modalità di applicazione alternative dei prodotti fitosanitari oppure quando l’irrorazione aerea presenti evidenti vantaggi in termini di riduzione dell’impatto sulla salute umana e sull’ambiente", ciò nondimeno abbiamo i maggiori esperti mondiali in materia... hanno persino un'azienda agricola e magari sono addirittura architetti!!!
Hai poco da fare lo spiritoso, ho un'azienda agricola e nessuna persona dotata di un minimo di intelligenza comprerebbe questo inutile e costoso drone.
non ha tutti i torti, paragonato ad altri droni professionali per l'agricoltura che svolgono lo stesso lavoro e' abbastanza sottodimensionato e chi fa certi investimenti di solito ha appezzamenti di terra un pelo piu' grandi di quanto gestibile da questi droni.
d'altra parte costa poco, 15k non sono molto per un drone agricolo - curioso pero' che non si parli di disponibilita' di camere termali/multispettrali/NVDI specifiche per analizzare lo stato delle piante che di solito sono molto piu' ricercate della capacita' di spruzzare.
Sicuramente non hanno fatto adeguate ricerche di mercato per verificare le argomentazioni tecniche e commerciali che sottendono tale dimensionamento. Purtroppo il limite di queste aziende, che in pochi anni dalla costituzione diventano leader di mercati innovativi e valgono miliardi, e quello di avere la sfortuna di non potersi avvalere di risorse umane del tuo livello. Ma noi tutti ti siamo grati per la tua scelta etica di stare qui con noi ad elargire gratuitamente queste perle di competenza su un blog, anziché mettere a disposizione il tuo know how e le tue certezze anapodittiche alle multinazionali che ti sommergerbbero d'oro.
15.000 $ ed un serbatoio da soli 10 litri. Soldi buttati.
"Una simile diffusione dall'alto secondo DJI è 40 volte più efficiente dello spray manuale, certamente più lento e laborioso"
negli ultimi anni comunque è migliorato tantissimo, l'anno scorso ho aiutato un parente a farlo per due giorni e il "coso" montato dietro si regolava da solo (chiude o apre ugelli in modo da passare ovunque in modo uniforme, utilissimo negli angoli)