
04 Marzo 2021
Il mondo dei Social Network è indubbiamente il fenomeno del web degli ultimi anni e oltre ad essere in crescente aumento, sta cambiando totalmente il modo di utilizzare internet. In questi anni abbiamo assistito alla nascita di innumerevoli piattaforme, alcune morte dopo pochi mesi, altre in una sorte di limbo in cui non riescono a crescere ma mantengono una certa utenza. Allo stesso tempo la crescita e il consolidamento di Facebook e Twitter hanno dimostrato come il Fenomeno Social sia ormai parte della nostra vita quotidiana e sia diventato quasi imprescindibile per molti.
Sebbene Facebook e Twitter possano sembrare "statici" e non mostrino mai particolari aggiornamenti o novità estremamente significative, i due colossi stanno letteralmente cambiando la visione e utilizzo del web. Estremizzando il concetto, soprattutto in riferimento a Facebook, potremmo quasi racchiudere i due social principali in un mondo separato da quello di internet dove in realtà le informazioni, notizie e in generale la navigazione non passa dal Web, ma rimane confinata all'interno delle due bolle Facebook e Twitter.
Facendo un passo indietro, sicuramente molti di voi avranno visto un crescente aumento dei tasti di condivisione, degli share, dei mi piace e di tutti quei "gadget" che sono presenti sui siti internet e che invitano alla socialità e alla condivisione dei contenuti sulle principali piattaforme Social. Una moda che ha visto un boom circa 3 anni fa e che però sta iniziando a scemare o comunque è stata in parte ridimensionata.
Questo boom iniziale ha portato un gran numero di utenti Facebook e Twitter ad iniziare ad utilizzare i due Social per informarsi, sia su cose serie, sia riguardo a cose più frivole ma comunque in generale su argomenti di interesse. Tante notizie rimbalzano ogni secondo e vengono condivise continuamente. Un bene per molti, ma di fatto un processo che ha portato e sta portando a rendere Twitter, in modo minore, e Facebook, come due scatole chiuse e non in reale comunicazione con la Stanza Web intorno.
Chi è abituato ad utilizzare quotidianamente Facebook, tende a rimanere sempre più spesso confinato il quel mondo e li riesce comunque a trovare le informazioni che cerca senza passare dal Web vero e proprio. Similmente accade con Twitter anche se la componente sociale è meno forte e spesso viene usato in combinazione con FB.
Nell'ultimo anno la chiusura dei Social è diventata quasi controproducente per chi, come detto inizialmente, aveva spinto molto sull'inserimento di tutti i vari "amminnicoli" per la condivisione sociale. Siamo infatti arrivati oggi ad un'estremizzazione dell'utilizzo di Facebook da parte di molte realtà di informazione e non solo: sempre più spesso sono i contenuti virali, le cose divertenti e le curiosità a creare seguito e non il contenuto magari più attinente a quella determinata pagina fan o a quel determinato account Twitter. Una situazione che sta portando ad una divisione netta tra quello che viene pubblicato su Facebook e quello che invece viene diffuso online dalla stessa azienda, realtà imprenditoriale o sito di informazione.
Ovviamente ognuno ha politiche diverse su come gestire le pagine fan e creare interesse, ma arriviamo adesso allo studio vero e proprio che abbiamo fatto negli ultimi 2 mesi circa e che riguarda l'utilizzo degli share nei siti e la chiusura dei social spiegata per sommi capi poco sopra.
Come avrete notato, magari non tutti, abbiamo cambiato alcune settimane fa i tasti di condivisione all'interno dei nostri articoli. Una scelta dettata prettamente da ragioni estetiche e non per una motivazione funzionale. Nel cambiare i bottoni però abbiamo voluto fare una prova proprio su HDblog per capire se la chiusura dei Social (che non siamo noi a dire ma è opinione comune) potesse essere dimostrata anche nel nostro settore dove i social vengono utilizzati molto e dove i lettori si informano anche su Web.
Per farla breve, avrete visto che il numero di like, share e condivisioni è "quasi ridicolo" in confronto ai vari altri siti di informazione, nonostante ci siano tanti utenti che commentano e che mostrano un potenziale interesse per una determinata notizia, recensione o contenuto in generale.
Il motivo è che abbiamo scelto di non contare i mi piace, i tweet e i + di Google fatti direttamente sui social di appartenenza. In pratica il sistema di Share presente anche adesso in questo articolo, conta solo ed esclusivamente il numero di volte che un tasto condivisione viene effettivamente premuto e la condivisione effettuate sul sito, senza considerare in alcun modo le condivisioni dirette da Facebook, Twitter e Google+.
Per comprendere meglio il perchè abbiamo fatto questo test, vi riportiamo un paio di esempi abbastanza significativi:
- Articolo Video Anteprima iOS 9 - Apple iOS 9 su iPhone 6 Plus ed iPad AIR 2: la video anteprima
Parliamo di un contenuto di rilievo e di sicuro interesse che ha generato oltre 1400 commenti in una manciata di ore. Vediamo quindi come si sono comportati gli utenti:
In pratica, su diverse migliaia di utenti che hanno visualizzato l'articolo, soltanto in due hanno effettivamente cliccato sul tasto Facebook e solo in 5 sul tasto Twitter e, volendo contare anche Google+, altre 2 sul Social Google che ha comunque un peso minore nella nostra analisi.
Ma è veramente cosi? Vediamo quante reali condivisioni e like sono state generate dallo stesso articolo ma tramite i Social, ovvero non tramite click dal sito ma direttamente da Twitter e Facebook senza passare da HDblog.it:
Se questo esempio non fosse sufficientemente chiaro, proviamo a prendere un altro contenuto rilevante:
- Articolo confronto S6 vs G4 - Samsung Galaxy S6 vs LG G4: il Confronto di HDblog.it
Anche in questo caso parliamo di un contenuto di sicuro interesse.
Di fatto anche se i tasti di condivisione non ci fossero stati non sarebbe cambiato nulla.
Vediamo quante reali condivisioni e like sono state generate dallo stesso articolo ma tramite i Social, ovvero non tramite click dal sito ma direttamente da Twitter e Facebook senza passare da HDblog.it:
In entrambi i casi la differenza è talmente alta che di fatto avere o meno i tasti di condivisione è totalmente superfluo. Praticamente nessuno, nonostante le decine di migliaia di visite, ha cliccato i tasti di condivisione sul sito dimostrando in modo chiaro come Facebook e in minor modo Twitter, siano dei mondi separati e delle scatole in cui quello che viene fatto e generato è totalmente indipendente dalla realtà in cui il contenuto è stato realmente inserito.
Questo non vuol dire che chi ha fatto mi piace direttamente da Facebook o un Tweet, non abbia poi visualizzato la pagina sul sito, ma la percentuale non è sicuramente alta ma anzi, si parla di pochi punti percentuali rispetto alle visualizzazioni totali dei due articoli. A questo si aggiunge il fatto che se sul sito sono stati superati i 1000 commenti a pezzo, su Facebook sono stati generati comunque tanti commenti ma diversi e ovviamente indipendenti dal contenuto del sito.
In pratica, se avessimo pubblicato il contenuto solo su Facebook e non sul sito, a livello di numero di like e di commenti non sarebbe cambiato assolutamente nulla in quanto è come se "non ci fosse" comunicazione tra il web in senso allargato, e i social, Twitter compreso. Inoltre il traffico sul sito sarebbe cambiato in modo quasi impercettibile numericamente parlando su singolo contenuto.
Questo piccolo esperimento chiarisce (ancora una volta) come il posizionamento dei tasti di condivisione, la grandezza, la presenza in modo importante o il volerli spingere a tutti i costi in tutte le pagine sia fondamentalmente inutile. Parlare per tutte le realtà è forse esagerato ma la differenza cosi macroscopica è significativa sopratutto a fronte di contenuti di sicuro interesse e che hanno generato discussioni piuttosto ampie.
Tenere i tasti social su un sito pare quindi assolutamente superfluo e quasi inutile se non per fini estetici o per allinearsi al fatto che "ce li hanno tutti". L'unica cosa che è possibile fare è lavorare a compartimenti stagni, scindere in modo completo web e social e lavorare sui social in modo totalmente diverso rispetto a quello che viene fatto sul sito vero e proprio, spingendo magari i contenuti come quelli proposti in altro modo senza però aspettarsi un ritorno maggiore in visite sull'articolo web, ma semplicemente sperando in un maggiore engagement sociale confinato strettamente a Facebook e Twitter.
Inutile dunque stare dare peso al numero di condivisioni di un contenuto su un sito visto che questo è totalmente indipendente dal click sul sito stesso ma dipeso esclusivamente dal giro interno nei social.
Un piccolo studio che potrebbe essere visto per molti più come una curiosità che speriamo abbia suscitato un po' di interesse.
Commenti
Articolo interessante, appesantito da una sintassi arzigogolata e ripetitiva.
Il nodo centrale della discussione tuttavia sta nell'argomento. Facebook e Twitter sono aggregati sociali generici, non tematici, per cui è normale non condividere argomenti specifici come la tecnologia in questo caso. Del resto alla fermata dell'autobus scambiando due chiacchiere con un conoscente difficilmente si proporrà come argomento il confronto tra LG G4 e Galaxy S6. Se invece fosse possibile condividere lo stesso articolo su un ipotetico social network tematico tecnologico, sicuramente le condivisioni dell'articolo sarebbero maggiori, come se alla stessa fermata dell'autobus non si incontrassero due conoscenti, ma due amici che sanno di condividere la stessa passione per la tecnologia, che sicuramente sono entrambi interessati al suddetto confronto.
ma infatti ormai alcuni scelgono la metà delle vacanze solo per poter fare i fig hi dicendo che sono andati a _____________ (inserisci località a caso ma che sia cool XD
Assolutamente no, sei tu che fai di tutta l'erba un fascio con il tuo commento o almeno io l'ho interpretato così
Ti sei sentito tirato in causa? Dalla tua risposta sembra proprio di si.
In questo articolo ci sono state più condivisione con i tastini. Bell'articolo comunque
bravi molto interessante e istruttivo
Bell' editoriale, a farli più articoli così ;)
Molto interessante, un articolo per nulla banale. Complimenti :)
Sì oggettivamente con FB è così.
Io a volte lo disattivo per mesi ma a volte devo gestire pagine per clienti allora lo riapro, ma in ogni generazione si è trovato qualcosa che fagogitasse le vite delle persone.
da una parte sono felice che sia interattivo e quindi più vivo della vecchia Tv ( per molti quella è stata un mostro mangiavita ) dall'altro mi dispiaccio che le nuove generazioni non sapranno mai cosa voglia dire una vita piena d'interazione di vita reale e discutere qualcosa sentendola sulla sopra pelle e non condividerla per saturazione.
Quando intendo mai...intendo mai più.
Facebook è la Bibbia solo per chi vuole che sia così, io uso tanto i social, questo articolo l' ho aperto grazie a Facebook, però appunto l'ho aperto e letto, non come fanno in tanti che mettono like tanto per fare qualcosa senza neanche leggere
Con la stessa logica si può dire che HDBlog è un social/blog chiuso (dato che nessuno condivide da esso su altre piattaforme)
L'articolo per me dice il vero
Funziona anche per me così
Tipo mi sono creato una lista con pagine di streaming e l'ho messa nei preferiti
Quando esce un episodio di una mia serie tv vedo direttamente lì, senza andare direttamente sul sito a vedere se è uscito l'episodio
Non posso che confermare quanto scritto nell'articolo. Da parte mia aggiungo che i social network sono una parte rilevante della rete, ma comunque solo una parte, dei buchi neri che attirano i contenuti senza permettergli di uscire, negando i principi di base da cui è partita internet ovvero la discribuzione dei contenuti. Nonostante questo possiamo dar loro il merito di aver avvicinato tante persone a internet e impresso una accelerazione nello sviluppo delle tecnologie legate alla rete stessa. Come in tutte le cose, anche i social media vanno utilizzati con giudizio e con la consapevolezza delle possibilità e de limiti che essi impongono.
Il fatto è che, secondo me, alla fine FB è diventata una sorte di coscienza collettiva dell'umanità, una sorta di luogo dove ciascuno riesce a dare il peggio di sè. Sinceramente io posto assai poco su FB, seguo giusto alcuni profili di artisti, cantanti, menate varie, ma sinceramente sono abbastanza disgustato da molte cose che leggo...
Ma...ma io ero rimasto all'idea di Mark che era quella di far conoscere donne e uomini con tanto di profili!
Da come mi dici, è andato tutto a "donnine allegre".
FB è pieno di:
1) razzisti
2) vegani nastisti
3) complottisti
4) sciechimichisti
5) hater
6) idioti
7) bambocci
8) morti di figa...
sicuramente in modo piu´ tranquillo e con molto tempo di piu a disposizione
Secondo me in questa analisi non si tiene conto di una cosa importante: ci sono moltissimi utenti (come me) che, pur avendo facebook, aprono la notizia dal sito, la leggono e STOP. Io non condivido ne dal sito ne da fb, e penso che molti altri facciano cosi.
purtroppo ormai è cosi. Siamo condizionati dagli altri
Gia ci sono da un pezzo caro mio, in Australia, nuova Zelanda e alcuni paesi dell'Asia è gia fa un pezzo che vendono piani dove hai chiamate, messaggi, e accesso a Facebook gratuito, oppure internet a consumo e i social illimitati.. tanto la gente usa i social, quindi quando finiranno il loro caro Internet sul telefono ha comunque l'accesso garantito alla BIBBIA!
Come non darti ragione
ma non lo metto in dubbio, dico solo che non mi stupisce il fatto che i due ambienti siano separati, proprio perchè secondo me sono gli stessi utenti a volerli tenere separati.
Ok, capisco la tua logica, ha un senso quello che scrivi.
Ma a me viene da chiederti/vi: e allora qual è il senso di avere una pagina su face, se hai/avete queste considerazioni (negative)?
La particolarità di face è la difficoltà, implicita, di emergere e distinguersi dalle altre. Tu porti l'esempio degli altri, ma devi considerare te (come hbglog) come vuoi apparire alle altre utenze.
Non amo i paragoni, sono per la soggettività perché ognuno è diverso e quella diversità rende unici. In tutti i campi.
Forse sono io che la vedo in modo diverso e, pur capendoci, non vogliamo capirci :D
P.S. grazie per le risposte ;)
cit. "Al confronto i troll di Disqus sono persone intelligenti ed a modo!"
XD XD XD
Niente di meno. Per fortuna che non lo sfioro manco da lontanissimo
XD XD XD
Tutto condivisible e, soprattutto, supportato dai fatti.
Allo stesso tempo però io faccio sempre differenza tra FB e Twitter,
Io ho conosciuto i migliori think thank e siti con Twitter.
Ammetto che mi capita di twittare e non leggere o leggere dopo, ma il più delle volte twitter è il primo passo per l'interazione con i siti. Magari frequento siti che non fanno migliaia di retweets
E poi io sono uno dei pochi ad utilizzare i vostri tasti!!!!
Un'ultima considerazione che riguarda altri 2 social:
Youtube lo uso quasi ed esclusivamente per condividere ciò che ho appena visto dal sito
Mentre linked in è il social con cui più spesso condivido "da sito"
FB è la piazza, è il locale di moda neanche tanto figo dove tutti vanno a fare tribu...senza essere una tribu
Beh, ma FB è così pieno di c@zzate (alcune divertenti, eh) che mi fa dubitare dell'intelligenza degli utenti. Nel senso che FB sembra la latrina di un autogrill, a volte...Al confronto i troll di Disqus sono persone intelligenti ed a modo!
eh secondo me è proprio questo il punto, ovvero quello che è su fb sono cose che agli utenti di fb interessano, mentre tutto ciò che è al di fuori non interessa
io manco m'iscrivo alle pagine... tra rss, twitter, navigazione pura sul sito, ci manca pure che lo stesso articolo me lo ritrovo elencato 3 o 4 volte... e non parliamo poi di wired, che lo stesso articolo lo linka sulla sua pagina svariate volte a distanza di giorni... odioso...
Vabbè :)
Scusate ma avete un sito che è un bazaar pieno di chincaglieria tra animazioni, AD, commenti che sfrecciano su e giù, link al prezzo più basso, etichette, etichettine più i loghi social di Disqus giusto per un altro pizzico di ordine.... chi volete che li noti se per di più li posizionate in fondo all'articolo? perché non metterli dopo i commenti a questo punto? Con queste premesse c'è poco da trarre conclusioni, un po' come mettere due diamanti veri al dito di una zingara e stupirsi se la gente non li nota tra il resto della bigiotteria.
esatto è giustissimo ed è ancora più significativo ai fini dell'analisi... abbiamo il 200% di share in più su facebook che praticamente non calcoliamo per mancanza di risorse. Pensa se ci investissimo tempo ed energie :D
Son tutti zombie, infatti...Il cervello se lo sono magnato!
6.
in effetti mai usati.
xchè cmq sono le stesse case editrici (voi comprese) che pubblicando su facebook date il via a questo giro....
semmai il problema è COME viene usato facebook,
Mah
Non pervenuto...
In effetti...sarà l'età, sarà che sto perdendo diottrie...ma poi anche se l'avessi visto che me ne fotte di condividere sui social cosi? Che tanto son sicuro che alla maggior parte dei miei amici non fregherebbe se mettessi un like su un articolo su Android M!!
Ehi raga, tutto rego?
Verissimo, molte persone vogliono la pappa pronta per ciò che concerne le informazioni e i programmi, diventa noioso anche leggere mentre si installa un programma ( e da qui derivano tutte le barre nei browser e tutti quei programmi spazzatura). Basterebbe un pochetto di pazienza per poter installare o ricercare Info da internet senza dover richiedere l'ausilio dell'amico esperto di turno!
Hai un futuro da analista di mercato
sì, avevo sentito questa cosa ( e ti prego, non prendermi in giro) su Radio Dj ( credo fosse Fede e Marisa ) ma seppur il tuo esempio non fa una piega...per me è diverso perché trattano cose diverse. Cioè, un conto è la popolarità ...e un conto e trattare argomenti di interesse specifici ( come possono essere l'hi tech o la tecnologia intesa a 360 gradi). Per quanto riguarda il "creare movimento" sui social stessi...boh, per me nel 2015 questa cosa non funziona più così : tipo sullo smartphone vedo mille persone tutti i giorni sui mezzi pubblici che passano praticamente il loro tempo su Fb a scorrere costantemente i contenuti ( guarda come sono stato morigerato nello scegliere il termine in questione) per poi fermarsi a "l'amico X che posta qualcosa di diretto a te o a qualcuno che conosci, l'amica Y che ha postato la foto dove ha una scollatura dove le si vedono i peli delle sulle caviglie, il filmato "leggero" di turno....non credo che siano il genere di contenuti che HdBlog semplicemente abbia da offrire a questo tipo di utenza. tutto qui. credo che la loro carta vincente sui social possa essere ( a differenza di quanto invece cercano di fare sul sito pubblicando articoli in continuazione per i "fedelissssimi" ) cercare di mettere/pubblicare contenuti che sono di interesse largo e comune come ad esempio "quale smartphone comprare con 200 euro?" oppure "quale applicazione è migliore per ritoccare le foto?" oppure "Cos'è un launcer?" oppure " come cambiare sfondo allo smarphone android?" oppure "Come trovare questo menu e cosa puo' far fare in Winphone ..." e via dicendo. Ovvero pubblicizzare contenuti "utili" per i più ( che invece per noi sono cose molto banali) ...legge quell'articolo e magari fra i correlati ne trova un altro. Ora così facendo non "cattura" un fedelissimo in più al giorno..perché costui, magari, sul sito o sulla pagina Fb ci torna fra un mese quando avrà bisogno di fare un'altra cosa che non sa come si fa sul suo smartphone.... ma loro non devono puntare su Fb sul singolo "costui" ma su gli "N-costui" che come ben sappiano su Fb tutti quanti diventiamo parte dei milioni e milioni di "N-costui".
Lo so, ho difficoltà a spiegarmi spesso ma...magari non è neanche tanto un concetto difficile da capire...no?
io punterei sull'attirare "click" occasionali dai non addicted piuttosto che attirare ulteriori click dagli addicted che magari sono su altri siti competitor...
Esempio : se gestisci un locale serale, che il sabato sera ti fa 100 ingressi, è più difficile arrivare il sabato dopo a 110 ingressi piuttosto che inventarti una serata diversa per il martedì sera passare dai 15 ingressi ai 25/30...
no, mi sa che con quest'altro esempio ho peggiorato la mia già precaria posizione...
Concordo appieno.
Se google nascesse oggi, non credo diventi quello che è. I giovani non cercano su google come lo facciamo noi ed ho come esempio un bel pò di persone che chiedono le cose più semplici che con 5 secondi (tra digitare, premere cerca ed individuare il link adatto) potrebbero risolvere da soli.
Hai completamente ragione
Un morto che conta ben 1miliardo e 300 milioni di persone attive...
Stefano Patruno , ti rispondo prendendo spunto dal titolo di questo articolo: HDblog sempre più "scatolA chiusA". Io lo vedo così.
I Social servono per farsi conoscere ad un pubblico molto più ampio e non "ristretto". C'è chi lo ha capito e sa come usarlo.
Ti faccio un piccolissimo esempio, magari sembrerà fuori luogo :D
Gianni Morandi. Io non lo seguo su face e lui non avrebbe nemmeno bisogno di farsi pubblicità, eppure....risponde a tutti.
Parliamo di personaggi "noti" che potrebbero anche non rispondere...eppure....
Perché HDblog non lo fa? Dovrebbe! E' un portale pieno di giovani con grande preparazione e professionali. Perché non "uscire fuori dalla scatola"?
I commenti sono la risposta all'interessamento dell'articolo, perché non far interessare le migliaia di persone che (quasi) ci vivono su face?
facebook è un morto che cammina
Finita l'università manderò a cag4re anche io Facebook..
Se non lo faccio prima.
ecco, ad esempio questa cosa neanche io la sapevo : però a mio modo di vedere dipende sempre tutto da a) quale scopo ha per loro la pagina di Fb/o come piattaforma in generale b) cosa si aspettano dalla loro pagina Fb c) dalle risorse che possono investire in questa direzione.
Dato che mi pare di capire che in redazione da loro sia in un buon numero potrebbe essere un'idea quella di dedicare una risorsa che "selezioni" gli articoli e che "li pubblicizzi" su fb in modo accattivante e mirato per un target preciso ( il chee può anche voler dire renderli meno "specialistici" ...e/o che "stimoli" commenti e tutto il resto. Ma questo vuol dire appunto investire una risorsa...ma il loro ritorno da questo investimento...di quale natura sarà?
se ho ben letto fra le righe dell'articolo mi pare che il tutto nasca da un loro interrogarsi sull'utilità di destinare risorse su diverse piattaforme quando queste ultime poi in termini pratici rendano poco ( da una parte la semplice implementazione del tasto "condividi su facebook" negli articoli...dall'altra l'esistenza stessa della loro pagina Fb strutturata come lo è ora) ...ma magari mi sbaglio io eh...
Che poi scusa, se ioe te andiamo a berci una birra, perché lo devo far sapere agli altri? Cioè al limite lo potrei far sapere a te che eri li con me, ma siccome tu GIÀ lo sai, perché te lo devo dimostrare tramite una foto?
Ah aspetta ho capito, lo devo dimostrare agli altri vero...., ahahahahahah
Siamo in due, il mio ultimo messaggio su facebook, sul mio profilo, risale a mesi fa, e twitter l'ho perfino disinstallato pensa te ^_^
Usare la testa è sempre meglio....