
27 Maggio 2015
13 Febbraio 2015 16
Xiaomi ha tenuto ieri la sua prima conferenza in terra americana, un po' per farsi conoscere in maniera ufficiale da stampa, professionisti del settore e figure che contano, un po' per spiegare le sue prossime mosse nel mercato statunitense.
Come previsto, confermato dall'azienda stessa, non è stato annunciato nessun nuovo prodotto, né gli attuali device in portfolio arriveranno a breve negli USA. Gli accessori sì, almeno alcuni.
Nei prossimi mesi, e comunque entro fine 2015, la smartband Mi Band, le cuffie sovraurali Mi Headphones, le powerbank e altri articoli saranno in vendita attraverso il sito ufficiale Mi.com.
Molta cautela, quindi, ma è un male necessario. Partendo in "sordina", Xiaomi potrà farsi conoscere meglio dal grande pubblico americano, rischiando molto meno di quanto potrebbe accadere se andasse "all in" con tutta la gamma di smartphone, tablet e così via.
Non solo: mancano ancora certificazioni, localizzazioni dell'interfaccia e tante altre cose, come ha spiegato di recente lo stesso vicepresidente Hugo Barra. Per quanto ci riguarda, non possiamo che sperare che il passaggio dagli USA all'Europa richieda molto meno tempo di quello dalla Cina agli USA.
Commenti
Intendevo poco costo molto rendimento, ma non sono stato molto chiaro :P
parole sante
Infatti nell'elettronica hai pienamente ragione. Il mio era un discorso più ampio sugli effetti collaterali della globalizzazione: sono io il primo che, anche in altri settori (vedi abbigliamento) sono felice di acquistare merce di buona qualità a basso prezzo, peccato poi sentire le mille notizie di aziende occidentali che chiudono perchè impossibilitate a sostenere la concorrenza di produttori orientali, i quali possono produrre a prezzi irrisori sfruttando abbondante forza lavoro e fregandosene dei regolamenti. E tutto questo è un paradosso.
Non sono contro la globalizzazione, ma tutto questo sta portando il mercato a degenerare, bisognerebbe quantomeno armonizzare i regolamenti e i controlli oppure imporre veri limiti al libero scambio (peccato che sia incostituzionale)
molto economica quindi poco efficiente e funzionale? :P
il vero colpo grosso di xiaomi è stato l'investire su Hugo Barra. Un nome così in usa non passa inosservato. lo sbarco in usa sarà solo una formalità...chi vuole apple continueà a comprare apple. devono attaccare fli altri competitor che porpongono smartphone peggiori allo stess oprezzo di xiaomi
Concordo. Il suo essere economica è inversamente proporzionale a quanto è efficiente e funzionale. Davvero una piccola sorpresa.
O.T. ho un mi band da poco prima di natale, lo attaco al caricatore e funziona per un giorno o due. A questo punto l'oggetto "muore" improvvisamente e se lo attacco al caricatore lampeggia per circa 2 secondi con il led verde e poi si spegne. Il telefono non lo riconosce, ma lo riconosce (se ho fortuna) solo in quei 2-3 secondi che lampeggia, per poi disconnettersi. Se faccio passare un po' di giorni senza toccarlo, lo metto in ricarica e magicamente rifunziona per altri due giorni. Qualcuno ha mai avuto un problema del genere?
bel discorso, ma se parliamo di tecnologia, tutti producono in cina (vedi apple in primis), per risparmiare e fregarsene del protocollo di Kioto.
Per quale motivo poi un terminale venduto dai cinesi costa 1/5 di uno, prodotto nello stesso stabilimento, spesso con gli stessi materiali, ma venduto da americani, vorrei capirlo.
Effetti della globalizzazione, sicuramente ci sono vantaggi da molti punti di vista (come consumatori) ma anche molti svantaggi, parlando in senso generale, causati dalla diminuzione dei prezzi.
Per avere una situazione equa servirebbe almeno che tutti gli stati rispettassero gli stessi regolamenti, troppo facile per i cinesi produrre a cifre irrisorie sfruttando gli operai e non rispettando alcun regolamento ambientale..
È bene non fare di tutta l'erba un fascio dice il detto. Il punto è che ormai la qualitàgenerale si è alzata, e allora alcune aziende si possono permettere di usare materiali che fino a pochi anni fa erano usati tranquillamente nei top gamma e proporli a prezzi concorrenziali. Inoltre bisogna fare anche una distinzione: in italia il 90% delle aziende costruiscono con un certo criterio le cose, mentre in cina l'80% ha molto margine e poco controllo post produzione, per questo poi a bassi prezzi puoi ordinare le cinesate che costano poco ma hanno amche bassa qualità. Invece altre aziende come xiaomi, meizu, mediatek, rockchip e altre che non mi vengono hanno qualità superiore alla media e si possono presentare come aziende del "lusso" cinese
Ma prendila, al massimo hai "buttato" 15 euro. Fidati li vale tutti a prescindere dalla nuova band
Quindi niente mi band 2 a breve? Perché vorrei acquistarla, ma se esce la versione 2 aspetto...
E' un po' il paradigma di quello che è successo in tanti altri settori (ad esempio quello automobilistico): "Ci avete sfruttato per decenni facendoci costruire la vostra roba per due lire, rivendendola nei vostri paesi ed intascandovi una barca di soldi. Adesso abbiamo imparato come si fa e siamo in grado di vendercela da soli, con dei margini più piccoli ma comunque maggiori di quelli che ci lasciavate voi."
Ho preso da poco 2 mi band ed adesso sono in viaggio sull'aeroplanino, ditegli di fare scalo in italia che questi me le mandano in America -.-
Considerato che almeno il 60% del fatturato dell'azienda proviene dalla vendita di accessori è un ottima mossa.
Strategia mica male, fanno breccia con dei buoni prodotti a prezzi concorrenziali per farsi conoscere e poi iniziano con gli smartphone