
11 Marzo 2015
11 Dicembre 2014 16
Xiaomi è pronta a tornare sui suoi passi e discutere con Ericsson dei brevetti violati su alcuni terminali, questo emerge dopo che l'India ha bloccato la commercializzazione di alcuni dei device sul suo territorio, proprio in risposta a questa disputa. Le autorità hanno disposto questo blocco con fermezza, gli ufficiali hanno fatto così visita agli uffici indiani Xiaomi per assicurarsi che non si stia operando in alcun modo per vendere, importare e pubblicizzare i 'dispositivi incriminati'.
Questo mercato è uno dei più importanti al mondo, probabilmente quello con maggiori margini di crescita e Xiaomi lo sa bene, per questo ha cominciato da tempo a commercializzare i suoi Mi3, Redmi e Redmi Note. Non è stato tuttavia chiarito quali siano stati quelli colpiti dal 'ban' della corte indiana.
Ericsson, dal canto suo, dichiara di aver fatto richieste a Xiaomi per ben tre anni visto l'uso del suo Standard, Essential Patents (SEPs), senza mai avere alcun riscontro. Questo provvedimento ufficiale è stata quindi l'ultima opzione disponibile, Xiaomi ha infatti appena cominciato a vendere i suoi prodotti in India (da luglio 2014) ed un simile stop ha delle ripercussioni certe. Adesso le due case cercheranno di risolvere la disputa, o meglio, Xiaomi dovrà necessariamente ascoltare (e accogliere) le richieste di Ericsson, d'altronde a nessuno serve un nuova guerra di brevetti.
Commenti
ma ti sei riletto prima di cliccare su commenta... chi ha speso male i soldi della mamma?
Allora hai speso male i soldi della mamma :)
Vedo che hai finito gli argomenti e parti con le offese personali, la chiudo quà dato che non sei in grado di mantenere una conversazione a un livello appena superiore a quello di un calzascarpe, inizialmente eri divertente poi la tristezza a preso il sopravvento, invece di tentare di intavolare una discussione tra idee diverse, non mi interessa avere a che fare con delle ZAVORRE che invece di cercare di mettersi in discussione ed evolversi si chiudono a riccio grugnendo e sprofondando nell'abisso della mediocrità.
Torna a sparare gestionali che è meglio e lascia i grandi a parlare di cose serie!
32 anni di esperienza, laureato in ingegneria informatica. figliuolo, un consiglio, finiscila di sparare puttanate xD
Non hai capito la cosa principale: OPEN SOURCE NON VUOL DIRE GRATIS!!!!
Io ho più di 15 anni di esperienza in ambito informatico e credo du cose di saperle, tu?
ma ti senti?
guarda che forse confondi l'innovazione con la beneficenza..
l'innovazione non è beneficenza!!
è evidente che tu non abbia la benché minima base di economia..
perchè dovrei spendere soldi per finanziare la ricerca e sviluppo della mia azienda se poi non posso brevettare la mia eventuale scoperta??
se io non brevetto la mia scoperta, sai cosa succede??
che un azienda cinese, che non ha speso un caz#ò in R&D me la copia e la vende alla metà del prezzo, e io fallisco perchè ho speso tutti i soldi per finanziare la mia ricerca e sviluppo ma non riesco a vendere il mio prodotto al prezzo giusto, perchè qualche cinese lo sta rivendendo alla metà..
Nonono!! ma sicuramente è come dici te.... ma via ma almeno informati ziopiccione
Io la penso al contrario, SENZA i brevetti avremmo più innovazione non essendoci nessun laccio o lacciouolo alla creatività-
Se le aziende indiane o cinesi riescono a fare lo stesso prodotto a un prezzo minore benvengano :)
Le innovazioni nella tecnologia, nell'accezione più ampia del termine, ci sono sempre state ben prima che si inventassero i brevetti.
Opensource non vuol dire GRATIS!!!!
Se sei bravo guadagni e pure tanto mentre se sei scarso lascia il posto a chi sa fare di meglio, nessun dottore ha prescritto nulla a nessuno.
Ci sono migliaia di persone che si guadagnano da mangiare grazie al software libero, i lucchetti servono solo a chiudere le porte all'innovazione arroccandosi nella torre del "è mio e mio soltanto" e secondo il mio modo di vedere il mondo è un'aberrazione.
Beh tu offri le conoscenze che hai e ciò è sempre un qualcosa da rispettare, ma non puoi pensare che le aziende facciano lavorare le persone "gratis". Tu azienda per vantare qualcosa sui brevetti devi anche pagare chi li realizza, e come pensi di pagare i lavoratori? Con i proventi di cosa se non delle tue fonti di reddito?
Io no sarò mai al posto di una qualsiasi azienda multinazionale, la mia etica e il mio modo di vedere la vita me lo impedirebbero, trovo talmente stupido e anacronistico questa storia di brevetti, drm e follie analoghe.
Prima che tu lo chieda in passato programmavo (poco ma lo facevo ;)) e tutto quel poco di usabile che ho partorito l'ho rilasciato sotto la GPL.
Per concludere Ericson ha tutto il diritto di fare cosa meglio crede dato che ha la legge dalla sua, ma da li a dire che è una cosa intelligente ed eticamente corretto ce ne passa.....
Secondo chi ci ha buttato tempo e denaro invece i brevetti non sono un blocco. Il più delle volte rappresentano basi su cui partire per sviluppare altra ricerca. Poi tutto dipende sempre da brevetto a brevetto, ma se fossi tu al posto di Ericcson stai tranquillo che la voce grossa la faresti (per tutelare i milioni o i miliardi spesi per la ricerca che sta dietro a quei brevetti).
Secondo me sono un blocco allo sviluppo e alla creatività, creano monopoli e accentrano soldi e potere nelle mani di pochi.
che p@lle un c@zzo ... le proprietà intellettuali devono essere protette ... che poi vengano gestiti in modo improprio è un altro discorso
Che p@lle sti brevetti......
Ed anche perchè quei prodotti hanno un prezzo ridicolmente basso rispetto alla concorrenza
indubbiamente, voglio vedere se provano a vendere in america o europa senza rilasciare i sorgenti
Adesso avete capito perchè molti marchi cinesi vendono solo in cina
La' sono protetti