
27 Novembre 2014
Amazon continua a diversificarsi senza interruzione, il gigante dell'e-commercepotrebbe presto lanciarsi anche nel mondo dei viaggi con la sua nuova piattaforma Travel. Ma la formula è sostanzialmente diversa da altri competitor affermati come Edreams, Kayak, Expedia e Booking, giusto per citare i più conosciuti: su Travel avremo infatti accesso a pochi hotel per destinazione, ma correlati di ranking provenienti da TripAdvisor e vere recensioni approfondite.
La parcella di Amazon Travel sarà pari al 15 percento dell'importo pagato al momento della prenotazione, almeno questo è stato confermato dalle due catene alberghiere che hanno già aderito al programma. In questo modo Amazon avrà accesso ad una base clienti ancora più ampia, con la possibilità di creare un nuovo mercato. Non si tratta del primo tentativo di entrare a fare parte di questo mondo, già nel 2001 si sono registrate le prime partnership con vari brand attraverso Expedia e nel 2006 avvenne la stessa cosa con SideStep, poi acquisita da Kayak.
I primi hotel a disposizione sulla piattaforma saranno solo alcuni di New York, Seattle e Los Angeles, ma a partire dal primo gennaio 2015 secondo le indiscrezioni del sito skift, che ha riportato l'esclusiva. Tuttavia, non è ancora giunta alcuna conferma ufficiale dal quartier generale, possibile che Jeff Bezos e Co. stiano pensando ad un debutto in grande stile per attirare maggiormente l'attenzione.
Speriamo si tratti di un servizio che possa portare qualcosa di nuovo, le piattaforme di successo ad oggi sono molto sovrapponibili, con differenze davvero minime.
Commenti
Ma anche no: io TripAdvisor lo evito come la peste.
Uso solo la Guide du Routard o la Guida Michelin ed un pò di buon senso.
Tutto il resto è fuffa, soprattutto se recensito da persone che non conosco.
Appunto! E' incredibile di come la gente non sia contenta mai di niente!
Esatto. E la differenza non è poca.
Lol..che lo vadano a dire ad un muratore:D
Eludono, non evadono
La tua potrebbe essere un'osservazione giusta e anche condivisibile, ma io non voglio scendere in profondità, perché per il tema dell'argomento, non porta a nulla. La mia considerazione sarà pure superficiale e "leggera", ma parlo del "servizio Amazon", che sta cambiando l'e-commerce e non solo. In alcune zone degli USA c'è anche Fresh (mi sembra), una costola di Amazon che si occupa delle spesa e dei prodotti ortofrutticoli, consegnati in giornata e sopratutto freschi.
Amazon elude, non evade, le tasse. E la ragione per cui lo fa è che la legge lo consente, altrimenti sarebbe già stata condannata.
Per quanto riguarda i lavoratori sfruttati, informati meglio. Quelli che si lamentano di questo fatto sono solo alcuni dipendenti che a loro detta stanno troppo tempo in piedi e corrono troppo. Ora io mi chiedo:
1) ma quando queste persone hanno accettato il lavoro, non sapevano che bisognava stare in piedi tanto tempo?
2) quante persone in Italia stanno in piedi 8 ore e guadagnano la metà di chi lavora per amazon?
la stessa commissione europea che permette ad amazon/google/ms/fb/ebay/strabucks e altre di pagare 3 cocomeri di tasse...
Un mondo migliore pieno di evasione fiscale e di lavoratori sfruttati. Ma tanto che ci frega a noi, l'importante é quello che appare, mica quello che c'é dietro.
Cosa dovrebbe avere a che fare la qualità e la convenienza di un servizio con l'evasione fiscale?
elusione fiscale più che evasione...
Bene o male sono molto simili. Io salvo pacchetti particolari uso Booking per l'albergo e poi volagratis e skyscanner per trovare l'eventuale volo.
Alla fine sono tutti li, vado da quello che pende meno commissioni al momento.
Il migliore è Trivago, raggruppa tutte le offerte, e ti dà il migliore dei prenotatori online.
Se tutto ciò portasse ad un concreto vantaggio per i consumatori, ma che ben venga! Io lo dico sempre: se il mondo funzionasse come Amazon, sarebbe un mondo migliore.
a roma si dice "e mo te stai allargà" ...già in vari paesi bezos è accusato e succesivamente condannato per evasione fiscale....non vorrei che in commissione europea giungesse un provvedimento