
29 Marzo 2016
SoundCloud ha quasi raggiunto i 200 milioni di utenti in tutto il mondo, la piattaforma di audio sharing tra le principali 'soffre' tuttavia di una mancata monetizzazione e riporta dati finanziari del 2013 non certo esaltanti. Si tratta del comune modello di startup di successo dei nostri tempi, a contare non è infatti il conto in banca quanto le promesse di crescita e creazione di una rete sempre più vasta.
Nel 2013 SoundCloud ha dunque aumentato il fatturato del 40 percento circa rispetto al 2012, passando da €8 milioni a €11.2 milioni, ma ha anche perso raddoppiando le perdite operative da €12.4 milioni a €23.1 miloni. Le spese sono aumentate vertiginosamente, si sono moltiplicate le sedi operative e il numero di persone che vi lavorano, una startup in ascesa a tutti gli effetti.
La sua sopravvivenza e crescita è chiaramente sostenuta da investimenti esterni, complessivamente arrivati a 123.3 mioni di dollari, le cosiddette Venture Capital (società d'investimenti) fanno a gara pur di accaparrarsi un pezzo di SoundCloud in questa fase, quando il suo valore è ancora stimato intorno ai 700 milioni di dollari. La sostenibilità del modello, dei servers e dei 224 impiegati (a fine 2013) sparsi per le sedi di Berlino, Londra, San Francisco e Sofia ha un prezzo, ciò significa che gli attuali €46 milioni che la startup ha in cassa non dureranno molto se presto non arriverà nuova liquidità.
Avendo raggiunto quasi una base di 200 milioni di utenti adesso sta tutto nella monetizzazione della piattaforma, SoundCloud ha già previsto da agosto una piattaforma di advertising e programmi dedicati soltanto ad un pubblico premium pagante. Intanto proseguono anche le negoziazioni con le grandi etichette musicali, sempre le prime ad essere interessate non appena una nuova piattaforma musicale raggiunge le luci della ribalta, ma mancano ancora dettagli di possibili accordi con la Universal, Sony e Warner.
Secondo gli ultimi dati su SoundClound vengono caricati circa 12 ore di tracce audio ogni singolo minuto, come dire lo 'YouTube dell'audio' sulla quale Google non ha (ancora) messo le mani.
Commenti
Sinceramente io trovo il suo sistema di copyright troppo severo e controproducente.
Quando pubblico un mix, un mashup o anche un edit di una o più canzoni vorrei poterle pubblicare perchè sono MIE rivisitazioni e MIE idee su come migliorare qualcosa che già esiste, oppure semplicemente creare un mix di un'oretta con tutte le migliori hit del momento.
Quello che mi trovo quasi sempre invece è il c***o di avviso di blocco a causa di copyright dei brani usati.
in poche parole se non sei un producer al 100% tanto vale manco considerarli gli abbonamenti premium, soldi buttati.
Beh, come ben sai Google aveva Google Video, ma non è che avesse tanto successo rispetto a Youtube...Dal suo punto di vista Google ha fatto bene ad acquisire Youtube, piuttosto che continuare ad investire in un progetto senza speranza, o peggio, che qualcun altro acquisisse Youtube.
Beh in caso di fallimento ovviamente credo che chiunque concorderebbe sul fatto che sia meglio vendere la baracca anziché mandare i propri dipendenti a casa, però in questo caso si tratta di una startup in piena ascesa, quindi se ciò mai dovrà accadere spero avvenga il più tardi possibile...
Poi comunque il mio non era un discorso contro Google in particolare, ma un po' a tutte le grandi che spesso e volentieri preferiscono acquistare direttamente i concorrenti anziché proporre qualcosa di alternativo... :)
Purtroppo è inevitabile che prima o poi una piattaforma del genere venga acquisita, oppure che chiuda i battenti. Piuttosto che chiuda, meglio che la compri Google!
Che discorsi, semplicemente vorrei che rimanga così come è adesso... Non è un bene che certe Big acquistino tutto e tutti a destra e a manca, non vedo vantaggi né in termini di concorrenza né di qualità (vedasi Youtube in primis)...
un po scritto di fretta questo articolo, correggetelo xd
Giusto, meglio che lo compri Facebook, no?
nell'ultima frase almeno 3 errori di battitura... :O
"Lo 'Youtube dell'audio' sulla quale Google non ha (ancora) messo le mani."
Spero non accada mai, sinceramente... :)