HTC non sarà acquisita da TCL, ma continuerà ad esternalizzare parte della produzione

10 Ottobre 2014 5

Se è vero che una palla di neve, talvolta, si trasforma in valanga, può anche accadere che un post del presidente di TCL pubblicato la settimana scorsa sul social network cinese Weibo venga letto come la conferma indiretta della volontà di acquisire HTC. Una 'tempesta in un bicchier d'acqua' nata sulla base dell'errata interpretazione del messaggio del presidente. Complice, forse, l'ostacolo rappresentato dalla lingua, le parole di apprezzamento di TCL rivolte ad HTC e l'esortazione a restare uniti per contrastare i colossi occidentali sono state erroneamente lette come una conferma di un presunto progetto finalizzato ad acquisire in tutto o in parte l'azienda taiwanese. Dopo pochi giorni, arrivano le smentite da ambo le parti.

HTC è resta un'azienda indipendente e, al momento, non valuta alcuna ipotesi di vendita totale o parziale perchè, nonostante le difficoltà incontrate nel riportare le vendite ai livelli sperati, la sua posizione finanziaria resta solida: non ha debiti, le riserve di cassa sono consistenti e la capacità di autofinanziamento le consente di portare avanti l'attività di impresa senza necessità di ausilio esterno. Tale risultato è frutto di scelte oculate effettuate dai vertici dell'azienda che hanno consentito di ridurre i costi di produzione, anche mediante l'esternalizzazione di parte della produzione. Il CEO di HTC è recentemente intervenuto sull'argomento, confermando che tale modus operandi proseguirà anche in futuro. Non una totale delega dell'attività di produzione di smartphone, ma una parziale assegnazione del compito ad aziende esterne resa necessaria dalle - citiamo le parole di Peter Chou - 'risorse limitate'.

Scelta saggia quella di esternalizzare perchè permette ad HTC di allontanare ipotesi di acquisizione, modulando in maniera oculata le risorse disponibili ed evitando di andare 'oltre i limiti di spesa' con l'indebitamento. Il CEO non ha chiarito quali prodotti verranno materialmente realizzati da aziende esterne - naturalmente in base ai progetti elaborati da HTC - ma ha definito 'flessibile' la strategia di esternalizzazione della produzione, aggiungendo che i prodotti più 'innovativi' verranno comunque prodotti direttamente da HTC. Nel mese di maggio il CFO di HTC, Chang Chia-lin, aveva confermato che la produzione esternalizzata non avrebbe superato il 50% delle consegne totali, mentre all'inizio dell'anno il Wall Street Journal aveva individuato in Compal e Wingtech i nomi delle aziende appaltatrici e nella linea Desire la categoria di prodotti esternalizzati.


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Commenti

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J.K.Red

Meglio di no, dopo aver visto che google ha smembrato motorola e l'ha rivenduta..

Simtopia23

Google è come Microsoft non sa gestire bene marchi del genere per troppo tempo, meglio farci partnerships.

Inoltre Google pare abbia un approccio più volgare che traspare nell'interfaccia, andrebbe sicuramente a rovinare l'ottima HTC Sense, perfetta cosi.

Leonardo Petraglia

Magari venisse comprata da google così si farebbero nexus htc di ottimi materiali,google costruirebbe i suoi terminali senza affidarsi ad altri e htc si riprenderebbe

marco

Sempre più perplesso.....

Norulloapplefag

Finalmente ci siamo tolti dai maroni l ultrapixel adesso basta che eliminano le megacornici e poi forse avranno un top di gamma tranquillamente acquistabile

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