
20 Gennaio 2017
19 Settembre 2014 13
Nei giorni scorsi mi sono imbattuto in un qualcosa che mi ha fatto davvero riflettere, su quanto l'economia sia cambiata nel corso dell'ultimo decennio e quanto siano realmente cambiate le possibilità di successo nel mondo del lavoro. In attesa di un tram a Mitte, Berlino, ho notato che alcuni dei cartelli pubblicitari delle pensiline della fermata non raffiguravano le solite pubblicità del supermercato o del concerto di turno, in bella vista, invece, le immagini di Youtuber di 'probabile successo'.
Che YouTube sia fonte di lauti guadagni per molti non è certo una sorpresa, il mondo dell'intrattenimento si sta spostando sempre più chiaramente verso questa ed altre piattaforme, a farne le spese il mondo della televisione. Ma questo è un discorso più ampio, che non riguarda soltanto la controllata di Google, bensì anche Facebook (in procinto, forse, di svelare un programma di monetizzazione dei video), Vimeo e tutti gli altri del settore.
A Berlino il web è uno dei padroni indiscussi dell'economia cittadina, qui hanno sede importanti portali come Booking.com, Zalando (pronta a lanciarsi in borsa e con un valore di circa €5.6 milardi), ma anche tantissime start-up come SoundCloud, Toast e Wikirate. Definita come la 'Next Silicon Valley', la capitale tedesca ha attirato perfino finanziamenti sostanziosi da Google per la creazione ed il supporto di campus come la Factory. Una piccola premessa che non riesce a dare la dimensione del fenomeno reale, in questo scorcio d'Europa giovani da tutto il continente (e il resto del mondo) arrivano per lavorare in aziende specializzate nell'ecommerce ed il web advertising.
Insomma il web, qui, è percepito come una reale possibilità di sviluppo economico e tantissimi giovani si costruiscono così una carriera partendo dal proprio laptop. Lo sapranno bene questi due youtuber, per me finora sconosciuti, capaci di attirare su di loro l'interesse di centinaia di migliaia di fan: Daaruum (immagine d'apertura) ne vanta oltre 800 mila parlando di "Lifestyle, Travel, Beauty, Fashion und Food", mentre Sami Slimani sta per toccare quota 1 milione con i suoi video su "Lifestyle, Mode, DIY Projekte, Beauty, Styling".
Questi nomi non diranno molto a chi sta leggendo, visto che entrambi lavorano esclusivamente in lingua tedesca, uno svantaggio in più rispetto ai colleghi inglesi che possono avere accesso ad un 'parco ascoltatori' ben più ampio. Chapeau a loro che sono riusciti a creare un business attorno alle loro figure, al loro stile di vita, esattamente come la teenager statunitense dei record Bethany Mota.
L'obiettivo della nostra riflessione non è certo quella di elevare il 'sistema berlinese' più di quanto la realtà già non testimoni, quanto cominciare a parlare di un nuovo modello di business fondato sulle nuove tecnologie, nuove tendenze e campi di applicazione. In Italia vige ancora l'era dei corsi di formazione, spesso mere perdite di tempo 'generiche' pagate dalle istituzioni affichè si possa avere l'effimera sensazione di una direzione verso l'occupazione. Ma chi c'insegna a diventare youtuber? Chi ci spiega, oggi, come interpretare il mondo del web e tutte le dinamiche che ne ruotano intorno?
Chiudiamo con un simpaticissimo sketch dei The Jackal, dei ragazzi come tanti altri che hanno saputo canalizzare il loro talento su un canale YouTube di successo, adesso arrivato ad oltre 200 mila fan e milioni di visualizzazioni. Perchè in Italia il talento e la creatività non mancano, all'appello, tuttavia, farebbe comodo un po più di ambizione e competitività.
Gabriele Arestivo
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Commenti
Hey! Un articolo firmato! Era da un bel po' che non ne vedevo uno qui.
L importante è non sporcarsi le mani ahahah cosa non farebbero per non lavorare :-D
Ciao Fabrizio. Non riesco a capire se il tuo commento sia ironico o meno, puoi spiegarmelo?
perfetto, quindi avendo ad block non pigliano un centesimo ..io li farei pure guadagnare quelli che propongono canali interessanti...
Da quello che ho potuto notare per ogni canale di successo ce ne sono centinaia molto meno conosciuti ma che propongono gli stessi contenuti con l'obbiettivo di replicarne il successo...
onestamente.. è quello che molta gente vuole vedere... ca**ate di infimo livello.. guide filmate su come copiare un file... guide filmate su come fare il jailbreak (ricordiamo: puoi riassumere il video in "premere un tasto")
Sta senza pensier..
Non c'è bisogno più di raggiungere un certo numero di iscritti e visualizzazioni, c'è un trucchetto che consiste nello spostare il paese del canale da "Italia" a (ad esempio) "Regno Unito" e si può collegare subito l'account a AdSense e guadagnare per ogni visualizzazione (ammesso che l'utente non eviti la pubblicità con metodi quali AdBlock) una cifra variabile in base al tipo di pubblicità (video, banner), frequenza (prima del video, in mezzo ogni almeno 7 min, fine del video) e disponibilità (alcune pubblicità pagano molto diversamente da altre).
da quanto so io avendo un certo numero di iscritti e visualizzazioni diventi partner di youtube e le pubblicità che sono presenti nei tuoi video portano dei soldi sia a te sia a youtube, tutto dipende a quanto pare dalle visual, c'è un prezzo ad ogni visualizzatore e dipende anche dal tipo di pubblicità (saltabile in 5 secondi o da vedere tutta per forza)
onestamente non ho capito come monetizzano(se qualcuno me lo spiega lo gradirei), ma il livello di certi canali è davvero bassissimo...ma nonostante ciò riescono ad ottenere 4/5 milioni di visualizzazioni....
Ma io non l'ho capito
"nuovo modello di business fondato sulle nuove tecnologie, nuove tendenze e campi di applicazione. In Italia vige ancora l'era dei corsi di formazione, spesso mere perdite di tempo 'generiche' pagate dalle istituzioni affichè si possa avere l'effimera sensazione di una direzione verso l'occupazione."
Grazie HDblog, grazie Gabriele Arestivo, che bello vedere opinioni intelligenti sapientemente diluite in un articolo di cronaca, e in un contesto.
Il video è bellissimo