
01 Settembre 2014
13 Giugno 2014 10
Come vi avevamo anticipato ieri, la cerimonia di apertura dei Mondiali di Calcio 2014 ha ospitato un evento molto particolare. L'ideale "calcio di inizio" è stato dato da Juliano Pinto, un ragazzo di 29 anni paraplegico. A rendere possibile questo evento è stato un esoscheletro robotico, progettato da un team di neuroscienziati ed ingegneri, guidati dal Dr. Miguel Nicolelis della Duke University. Il progetto risponde al nome di "Walk Again" (camminare di nuovo).
L'esocheletro, denominato Bra-Santos Dumont, è un vero concentrato di tecnologia: il controllo avviene per mezzo delle onde cerebrali (quindi, sostanzialmente, col pensiero), ed è anche in grado di restituire percezioni e sensazioni (sotto forma di impulsi elettrici), sfruttando collegamenti posti a contatto con le braccia. Nicolelis, entusiasta per il buon funzionamento della sua creatura, ha affidato la sua euforia ad un tweed, con un conciso ma efficace "We did it!!!" (ce l'abbiamo fatta).
Sfortunatamente (e sorprendentemente) l'evento ha ricevuto una copertura mediatica molto scarsa, persino a livello di riprese video (pochissime sono le riprese dell'evento). Non compendiamo il motivo di questa scelta, ma speriamo, con questo ed il precedente articolo, di aver contribuito, nel nostro piccolo, ad aver fatto conoscere una ricerca tanto nobile quanto utile ed interessante.
Commenti
Per coerenza ..... video non disponibile
Certo che ha ricevuto una copertura mediatica scarsa. La gente è d3m3nte e preferisce guardare 22 stupid! pieni di soldi che corrono appresso a un pallone piuttosto che guardare questo poverino. Ovvio che i servizi di informazione si focalizzino su quello che alla gente più interessa (purtroppo)
eh infatti spero che riescano (per quanto possibile) a rimpicciolirli il più possibile
che spettacolo :D :')
queste sono vittorie molto importanti :)
Ha davvero dell'incredibile, roba da fringe
Visto che creano un "esercito" di menomati ogni anno, mi sembra il minimo che pensino anche ad aiutarli in qualche modo
l'unico problema al momento è l'ingombro ma penso che con il passare degli anni questi esoscheletri diventeranno più "smart" e accessibili a tutti quelli che hanno questi problemi. Idem per amputati e protesi bioniche.
Bisogna ancora ringraziare la ricerca bellica per queste cose.
eh magari ...chissà quanto costa..
però sarebbe bellissimo!
Una bella tecnologia, speriamo che possa in futuro aiutare molte persone a riconquistare quella libertà di movimento che per noi "normali" la diamo sempre per scontata