28 Giugno 2014
L'evoluzione tecnologica viaggia a velocità sbalorditive, ma le basi dell'architettura sono da decenni le medesime, opportunamente miniaturizzate per dar vita a tablet, smartphone e wearable. HP guarda invece fuori dagli schemi, la casa americana ha infatti svelato il suo 'Machine Project', in grado di rivoluzionare teoricamente l'intero mercato high-tech sfruttando i cosiddetti memristors.
Per comprendere meglio questa nuova tecnologia bisogna fare un piccolo passo indetro e rivedere quali sono gli step fondamentali su cui si basa l'attuale architettura. Come ci spiega HP:
Ad oggi tutti i nostri device, dai telefoni ai supercomputer, trasportano di continuo informazioni attraverso tre livelli di memorie: quella che necessitiamo all'istante (SRAM), quella di cui abbiamo bisogno quasi subito (DRAM) e quella di cui abbiamo invece bisogno successivamente (Storage).
HP vuol cambiare questo meccanismo introducendo proprio i memristors, un tipo di memoria che utilizza emissioni di luce per spostare i dati ad altissima velocità.
I memristors saranno più veloci, densi ed economici, oltre che in grado di giocare contemporaneamente i ruoli di DRAM e Storage.
Alla domanda su quanto densi possano essere i memristors il CTO HP, Martin Fink, ha risposto in questo modo piuttosto eloquente:
Saremo in grado di contenere i dati delle vostre intere vite, pensate a 100 Terabytes sul vostro smartphone.
Prima di entusiasmarci troppo ricordiamoci che si tratta di un progetto ancora allo stadio primordiale, davanti al negoziante siamo ancora costretti a riflettere se risparmiare prendendo un device con 8GB o 'strafare' e lanciarsi sui 16GB di storage. Ma HP pare piuttosto decisa sull'argomento, tanto da aver dichiarato che almeno tre quarti dei suoi laboratori stanno attualmente lavorando su questo!
Il mondo attuale si basa sempre più sul Cloud, ma in una fase successiva si potrà immaginare la nuvola come una fonte di servizi sempre interconnessi con i nostri super device, capaci di contenere qualsiasi file grazie proprio ai memristors. Naturalmente bisognerà adattare gli altri componenti per arrivare a simili risultati, Fink ha ad esempio svelato che si sta anche lavorando su applicazioni specifiche per i processori, in modo da connetterli tramite cavi fotonici capaci di trasportare fino a 6TB per secondo.
Cosa pensereste se stessimo costruendo una versione di Android ottimizzata per questo sistema di memoria non volatile? Abbiamo un team che lo sta già facendo.
Nel breve termine si parla di soli server, ma in futuro un simile approccio potrebbe effettivamente arrivare si tutte le piattaforme, comprese quella mobile. Non resta che attendere i primi prototipi, nel frattempo avremo bisogno di infrastrutture capaci di sostenere per davvero le velocità di trasferimento di cui abbiamo appena discusso, il 4G dovrà davvero dimostrarsi tale e non fornirci performance da HSPA+.
Commenti
ma questi dati dove vengono messi?
ahahah 4D
li hanno messi nell'articolo per rendere l'idea di quanto estremo sarebbe il cambiamento rispetto alle memorie odierne piu' che altro
che la prima cosa a cui si pensa sono quelli xD
una memoria e' una memoria, a cosa viene applicata dipende da caratteristiche di costo-dimensioni-consumo, che c'entra se sono telefoni o quant'altro.
Basta leggere... si parla di storage sul telefono, non di dati/cloud. Quindi le tariffe di roaming non c'entrano una mazza.
100TB li voglio sul PC non sullo smartphone .-.
No, allora non ho capito proprio niente.. delucidatemi! =)
e spero seraiemnte non vengano applicate agli smartphone prima che al resto.. anche se non ne sono tanto sicuro...
almeno non avremo problemi a vedere porno in 4/8/16k
Ma che articolo hai letto O.O
Anche te, sai cos'è una battuta?
Ahahahahahah...No!
Sei rimasto indietro di un paio d'anni mi dicono...
devono ottimizzare Android perche non bastano i 100tb di ram? XDXDXD
non hai capito na mazza dell'articolo, vero?
spettacolo puro...speriamo arrivi presto altrimenti la vedo brutta per hp.
Sarà da ridere usare questi telefoni all'estero, con le tariffe internet in roaming che abbiamo noi!
appunto, e' dal 71 che promettono "domani" sara' pronta :D
a parte gli scherzi sono tantissime le tecnologie con potenziale enorme ma bloccate perche' manca un singolo tassello per essere pratiche - di tanto in tanto riescono per fino a trovarlo quel tassello, i memristori sono interessantissimi e spero che il tassellino lo trovino ma non intendo trattenere il fiato nell'attesa.
wow sembra proprio fantastica come idea speriamo si sviluppi presto :D
non esageriamo... nel senso che è stata teorizzata nel 71 ma non è mai stato fatto niente di concreto...
un po come i brevetti apple :D
intanto io aspetto i top di gamma 32 GB bì...
memristori, la tecnologia del domani... fin dal 1971
Se veramente arrivano con soluzioni valide per il 2020 potrebbero anche uscire dal buco nero con questo progetto.