
03 Giugno 2014
19 Maggio 2014 59
Lo scorso Gennaio vi avevamo riportato un post del noto sviluppatore Chainfire (il padre di SuperSu per intenderci), il quale annunciava che la prossima versione di Android avrebbe introdotto pesanti modifiche per quanto riguarda la gestione delle app che richiedono i permessi di root. Sono passati diversi mesi e, quella che era poco più che una possibilità, pare che diventerà una certezza con l'arrivo della prossima versione di Android 4.4.3.
Chainfire ha analizzato le modifiche apportate all'ultima versione AOSP, ritenendo che probabilmente verranno implementate nella prossima release pubblica del sistema operativo.
Resta confermata l'impossibilità, per SuperSU, di eseguire files allocati in /data, andando a colpire tutte quelle app basate sul root che estraggono file dalla propria cartella e li eseguono appunto in /data. Per ovviare a questo problema, Chainfire ha adottato delle soluzioni che permettono a SuperSU di sfruttare la memoria RAM o rootfs per l'esecuzione di queste applicazioni, rendendole quindi compatibili con le nuove misure di sicurezza adottate da SELinux.
Tuttavia i problemi non finiscono qui, dal momento che pare confermata l'adozione di Art come compilatore di default nella prossima versione. Questo però genera problemi causati dalla relativa instabilità di Art e dalle nuove imposizioni di SELinux, arrivando a creare situazioni di crash totale del sistema, con conseguente riavvio nel caso in cui l'applicazione effettui una chiamata non corretta.
Chainfire sottolinea come questo problema si verifichi esclusivamente con l'utilizzo di applicazioni che richiedono i permessi di root e che nessun crash si verifica con l'utilizzo di normali applicazioni. In fine sembra che PIE (Position Independent Executable), introdotto e supportato da Android 4.1 in poi, sia ora un requisito fondamentale, richiedendo che tutte le app siano linkate staticamente per poter funzionare. Chainfire ha rilasciato una nuova versione di SuperSU, la 1.97, la quale va a risolvere tutti i problemi citati nel suo post.
Al momento non è possibile ottenere l'ultima versione tramite aggiornamento su Play Store, ma è possibile scaricarla manualmente da XDA, dal momento che il target di riferimento di questo aggiornamento sono gli sviluppatori di applicazioni che lavorano grazie ai permessi di root. Con l'arrivo ormai imminente di Android 4.4.3 vedremo come si evolverà la situazione.
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Commenti
E' presente in Launcher3 e anche in Trebuchet (nel senso che è presente in Launcher3 e in Trebuchet non l'hanno corretto).
no, mai avuto un problema simile..
Si vede che Launcher3 l'hai usato poco. Ad esempio all'avvio lo sfondo è sfasato, come se si fosse alla seconda pagina della home e non alla prima, probabilmente è un residuo del fatto che nel Google Now Launcher la prima pagina è quella di Google Now che invece è assente in Launcher3.
in poche parole, il problema che ti tocca è l'interfaccia delle app AOSP..
in quanto a Launcher3, non ho riscontrato nessun bug personalmente..
attento a non confonderti con Trebuchet, che è basato sul launcher AOSP (come anche GNow Launcher), ma non è il launcher AOSP
quelle app vengono aggiornate direttamente insieme alla AOSP, essendo per l'appunto, integrate nella AOSP
E dove sta scritto che doveva acquisire e sviluppare Android? Non poteva rimanere un motore di ricerca e basta? Non è scritto nulla da nessuna parte, si fanno semplici osservazioni... e che Google stia spostando lo sviluppo da AOSP alle applicazioni proprietarie è un dato di fatto.
E che vor di? Anche la modalità sviluppatore, ma quella c'è.
All'utente normale il root non serve a nulla, anzi potrebbe solo creare più danni che altro
Scusami ma dove sta scritto che Google deve procedere allo sviluppo delle app AOSP e che devono essere l'esatta copia della versione sviluppata da Google stessa? Se ti registri https://android-review.googlesource. com/#/q/status:open non mi sembra che sia vietato inviare commit quindi sei libero di contribuire pure tu allo sviluppo delle app AOSP se sono molto importanti per te
Si alla fine tutti ci lamentiamo di Google ma poi siamo tutti a comprare gli ultimi smartphone made in Google più tosto che i wearable e le scuse sono si ma google ha i prezzi migliori. :)
(ah beh io compreso sono possessore di N5 e non vedo l'ora ti toccare con mano i GGlass e anche io mi lamento come tutti voi)
Perché chi fa il root sarà il 2% della popolazione, ergo lo evita perché se non si è un minimo consci di quello che ci si può fare diventa pericoloso.
perché google non impone che il suo so sia progettato con i permessi di root siano già disponibili per gli utenti?
Si che è diverso. Un conto è dire: perché google non rilascia un tool per il root su tutti gli smartphone, un altro è dire: perche google non implementa nel so un sistema per il root mediante un suo toolkit? C'è un abisso.
vero, in teoria.
ma... chi va avanti a svilupparle quelle aosp?
Idem. Almeno sui Nexus è una procedura abbastanza semplice, o almeno lo è stato fin ora.
In ogni caso gli sviluppatori dovrebbero essere in grado di accedere ai permessi di root tranquillamente, non solo su un Nexus.
Si, in effetti funziona sempre cosi. Sicuramente con il tempo Android, almeno un po' si chiuderà...
Non ne sai molto in generale. Qelli di Chainfire sono non proprio "ordinari problemi", ma che capitano quando ci sono cosi tante modifiche al sistema. Verranno risolte semplicemente sviluppando. Non c'è nessun complotto.
Continuo ad essere dell'idea che Google dovrebbe permettere di ottenere i permessi di root di default, basterebbe nasconderli magari in un sottomenù (tipo quello da sviluppatore, o anche direttamente lì) e tutti sarebbero felici......
non mi sembra diversa, si sfruttano gli exploit solo perchè google non vuole permetterlo di default, se no farebbe parte del sistema dei rispettivi telefoni e sarebbe sviluppato al pari delle altre componenti..
Il root mica si può levare da un sistema unix.
Tecnicamente sì... e pure sul Nexus S allora.
Non è necessario ricompilare il firmware, si può provare con app come "SELinux Mode Changer".
Da quello che ho capito chainfire ha problemi ad ottenere i permessi sulle ROM stock selinux si potrà disabilitare (credo) ricompilando la ROM
Pensavo ti riferissi alla situazione attuale...
beh kitkat sul galaxy nexus potevano tranquillamente mettercelo visto che l'hardware lo supporta.
l'hai letto l'articolo?? Non si parla di ora ma in futuro le app che avranno bisogno del root per funzionare non andranno.
Come non va Adaway? A me funziona perfettamente
Il problema è proprio che Google sta quasi abbandonando le app AOSP per concentrarsi su quelle proprietarie. Da quando sono uscite le corrispettive applicazioni proprietarie, quelle AOSP sono state aggiornate sempre meno. Ad esempio in KitKat mi sarei aspettato una applicazione "Messaggi" con una UI simile a Hangout, invece non è stata aggiornata. Al browser stock viene giusto aggiornato l'engine ma l'interfaccia non viene più toccata. Launcher3 è pieno di bug e sembra proprio un Google Now Launcher al quale hanno tolto dei pezzi senza nemmeno testarlo. Adesso vediamo se la prossima fotocamera AOSP sarà simile alla Fotocamera Google, io ho più di un dubbio a questo riguardo.
Non ho idea di cosa sia selinux ma il problema nell'articolo si legge è proprio ottenere i permessi di root!
I Nexus vengono aggiornati per circa 23 mesi.
Se hai i permessi di root puoi anche riconfigurare o disabilitare SELinux.
Android è già molto sicuro e Google lo sta rendendo sempre più sicuro, questo può causare inconvenienti ad applicazioni che operavano in modo da mettere a rischio la sicurezz del sistema, ma mi sembrano inconvenienti minori rispetto ai benefici, nonché spesso risolvibili.
Google sta sempre chiudendo di più Android ,dopo la Micro sd adesso anche il root vogliono togliere ! Ma protezione da cosa ?! Se io voglio avere i diritti di amministratore sul mio telefono perché devono togliermi questa possibilità ?! Mah
Se l'articolo te lo leggi anche tu meglio, capirai che i cambiamenti sono stati introdotti proprio a livello di SECURITY e relativamente al comportamento di SELinux, come scrive Chainfire :
"Context switching is becoming much more important for root apps, as SELinux policies have been made significantly MORE SECURE. For example, executing code in /data as root doesn't work in the default context, and calling Java-based code (like 'am' and 'pm') should no longer be done from the default context either, as things will break in new and exciting ways" .....
Di fatto il cambiamento nasce dall'introduzione di criteri di sicurezza maggiori che hanno complicato la vita alle soluzioni adottate da Chainfire.
Inoltre io mi riferivo IN GENERALE alla "politica" usata ultimamente da Google che già con Kitkat aveva limitato i diritti di scrittura sulle microSD esterne. In generale sembra che si stia andando verso una via sempre più conservativa, che a me personalmente NON PIACE !
Si così va meglio XD
Di cose ne sono cambiate tante, prima Google cercava di penetrare il mercato e non aveva bene in mente il problema degli aggiornamenti e della frammentazione del sistema operativo, AOSP comprendeva le app, l'os e molto altro, adesso sta diventando sempre più barebone dato che le parti strettamente legate ai servizi Google vengono piano piano estirpate per essere spostate nei loro blob proprietari.
Ad oggi esistono effettivamente due versioni ufficiali di Android: Android e Google Android, la prima è open e risiede su AOSP, passo passo sta diventando una base pulita senza tracce di servizi Google, la seconda è un misto open/closed che si ottiene installando le Google Apps ed i Google Services.
Se si prende in considerazione questo aspetto si può notare come Android, a conti fatti, stia diventando più open, visto che le parti proprietarie di Google vengono tolte, rendendo Android a conti fatti un sistema operativo sempre più neutro e sempre meno legato fortemente a Google.
Come sempre... Per qualche anno ve la godete, ora è tempo di guadagnarci veramente mettendo paletti a destra e manca e tenendo sempre d'occhio la situazione.
E' parola di Google. Amen.
Root=privilegi di amministratore.
Perchè non è la stessa google ad ideare un metodo affinchè chi vuole quei privilegi li ottenga senza andare a sfruttare exploit che spesso creano danni ad altre parti del sistema?
Cosi va meglio? :P
ci sono le app AOSP e le app Google
Messaggi è AOSP, Foto è Google
Browser è AOSP, Chrome è Google
EMail è AOSP, GMail è Google
Calendario è AOSP, Calender è Google
Launcher3 è AOSP, Google Now Launcher è Google
c'è la Fotocamera AOSP e la Fotocamera Google
in soldoni, nessuno ti obbliga ad utilizzare le app Google, dato che nella AOSP sono integrati già tutte le app necessarie per una corretta esperienza utente
Ah aspè allora il tuo discorso è molto diverso. Tu hai detto : Ma perchè non è la stessa google a dare un metodo per abilitare i permessi di root? Allora io ti ho detto che sarebbe un casino per la diversita di exploit. Ora tu mi vieni a dire che potrebbe creare un sistema nel SO per arrivare poi a dare un metodo universale al fine di fare il root. La cosa è molto diversa eh...
Certo che può. Tutti gli exploit servono (in termini molto maccheronici) ad installare supersu o similari. Se google lo implementa nel sistema operativo, non servono gli exploit. Potrebbe usare un sistema di identificazione per concedere i permessi alle app che le richiedono, a valle di richiesta alla stessa google o produttore dello smartphone con un codice di identificazione. Oppure dare quei permessi alle ottimissime app esistenti nel play store che lo richiedono (dopo una valutazione stile WP).
Consiglio a te di informarti meglio di cosa si parla evitando di far ridere scrivendo "scusa della sicurezza".
Appunto.. ogni metodo di root sfrutta un determinato exploit di uno smartphone in particolare. Ergo google non può rilasciarne uno universale...
e che caxxo centra il tuo discorso ? o,O
Guarda, non sono un esperto, ma il fatto di usare metodi diversi non
c'entra. Si usano metodi diversi perchè si sfruttano le varie
vulnerabilità per poter ottenere quei permessi.
in realtà c'era già in programma sulla 4.2 poi slittata alla 4.4 per problemi con Art..
il primo segnale è stato il blocco delle Sd per alcune app, e quindi chi montava Sd esterne si è trovata nei guai quando ha aggiornato..
si chiama Verified Boot e lo comunica la stessa Google su source
Questo articolo va letto bene da tutti i fans dei prodotti Nexus che sono orgogliosi di avere sempre l'ultimo aggiornamento in anticipo rispetto ai marchi blasonati.
Beh ... come ho già scritto non sempre avere l'ultima versione prima di tutti è senza problemi o si traduce poi in vantaggi evidenti.
Mi pare che Google stia mettendo sempre più paletti, con la scusa della sicurezza, che lo avviano sempre di più verso un sistema operativo meno aperto di quel che era nel progetto originario di partenza.
valkommen verified boot!
è da mesi che @Carburano lo dice..
Non stavo dicendo questo, è pieno di produttori (tutti quelli cinesi) che usano android senza le app google mettendo le loro....
Sono il primo a dire che Google non è una onlus ed è giusto che faccia di tutto per guadagnare, ma se una volta c'erano tutte app open e ora non ci sono più, mi pare evidente che qualcosa è cambiato.
Appunto sono app, non sono funzioni basilari di un sistema operativo, le basi per crearne di alternative ci sono e sono open source, se vuoi crearti un browser c'è chromium integrato in AOSP, basta una chiamata ed hai tutto il necessario, ed è open source, se vuoi creati un music player ci sono i mezzi, i codec, ecc. e sono open source nel sorgente.
Ripeto, non avete ben chiaro cosa significa essere "open".