
29 Aprile 2014
18 Aprile 2014 7
Spesso siamo abituati ad identificare la robotica con automi antropomorfi, che ricalcano aspetto e dimensioni di un essere umano. In realtà la robotica studia molte soluzioni ben diverse, sia come aspetto che come taglia: tra questi progetti ve ne è uno davvero interessante, portato avanti da SRI. L'oggetto di questa ricerca è costituito da micro-robot, controllati tramite una tecnologia denominata Diamagnetic Micro Manipulation (DM3). Questa soluzione utilizza circuiti stampati (PCBs) per controllare i micro-robot tramite semplici magneti a basso costo, azionati elettromagneticamente.
Il vantaggio più consistente è che non è richiesta una sorgente di alimentazione interna, per il funzionamento, il che consente di mantenere le dimensioni così contenute. I circuiti stampati permettono di controllare il magnetismo con estrema precisione, concentrando gli input su zone specifiche. In questo modo è possibile impartire compiti differenti a robot posti l'uno affianco all'altro. La tecnologia di SRI si è dimostrata, inoltre, molto precisa: permette, infatti, sia di impartire comandi che permettono rapidissimi movimenti (i piccoli robot possono muoversi a 35 cm/s), sia di muovere, con perfetta sincronia, moltissime unità (in una dimostrazione sono stati utilizzati 73 robot insieme, in grado di compiere 1.386 movimenti al secondo).
Una delle applicazioni possibili è nel campo manifatturiero: i micro-robot potrebbero costituire una sorta di micro-fabbriche, per costruire vari componenti, ad esempio di elettronica.
A seguire vi proponiamo il video che mostra i robot all'opera:
Commenti
Lo so.. Alcune delle scoperte più importanti sono nate in ambito militare
comunque se non fosse per la guerra in ambito sia tecnologico che medico staremmo alle stesse condizioni di 100 anni fa, pure di più.
Scusa ma ti Correggio: sono anni che l'esercito cerca di creare una flotta di droni funzionanti... Più che dei robot.. Le armi le hanno gia. E ce le montano dopo ;)
la darpa direttamente tende a sviluppare piu' progetti di contorno (tecnologie logistiche, sistemi di protezione, internet ecc...) agli armamenti veri e propri tranne rare eccezioni ci lavorano i vari Corpi (esercito, aereonautica, marina)
A quanto pare c'è la DARPA dietro a questo.. Almeno i soldi non vengono spesi solo per armi
...interessante, potrebbero essere in futuro applicati anche nelle nanotecnologie e in campo bioingegneristico
che spettacolo!!!!!