Xperia Z Ultra vs Note 3 riconoscimento pennini e scrittura by HDblog

04 Ottobre 2013 26

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Una delle caratteristiche distintive di Xperia Z Ultra e Note 3 è la possibilità di utilizzare pennini e sistemi di input test esterni. Due tecnologie completamente diverse che si sposano con una personalizzazione software agli antipodi e che vedono una suite S-Pen estremamente completa contro una Ui pulita e velocissima che offre alcuni programmi per il disegno oltre alla scrittura a mano.

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(aggiornamento del 23 maggio 2023, ore 04:00)

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Commenti

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Alessandro L

Aah.. too late!

mettek

Thx ora è tutto più chiaro... cmq per lo Z credo che la fedeltà non arrivi a grandi livelli per ora dato che come mostrato nel video non è in grado di riconoscere le differenze di pressione applicate...

Volgio il premio adesso :P

Riccardo sacchetti

Il dottor Niccolò è pregato di recarsi allo sportello 2 per chiarimenti! :-D

dario

vero... accento toscano e ubicazione sarda... forse è metà sardo metà continentale come me :D

Riccardo sacchetti

Ahah.. No, minriferivo a Niccolò! Dall'accento sembra toscano.. Il termine l'ho sentito ben poche volte, ma si.. Non penso sia dialettale!

Panzone

wacom bamboo

dario

ahahah ma chi, niccolo o il termine lapis? :D niccolo non ne ho idea, mi ricordavo dei video in cui faceva riferimento come posizione geografica alla sardegna ma forse ci stava provvisoriamente o forse lo confondo con altro giornalista, può darsi benissimo rinco come sono! :D il termine lapis invece è italiano, non dialettale. [EDIT: comunque anche in toscana lapis è usuale per chiamare la matita, per cui può darsi benissimo che sia toscano! :)]

Riccardo sacchetti

Sardo? Ma non è toscano..?

disqus_JQKTfkQz1y

Qualcuno sa dirmi quale è il modello di penna wacom che si vede nel video? Grazie

Curiosone78

è un termine spagnolo...

dario

eheheh è termine italianissimo per definire la matita, usato però correntemente solo in alcune regioni... mi pare di aver sentito in qualche video che niccolo è sardo, e anche mia madre e mia zia, sarde, la chiamavano così. nel lazio si usa invece poco e niente. (per la serie: esticaz.i?!? :D)

Edoardo Carini

io mi ero sempre chiesto come mai il mio tablet sapesse distinguere l'imput della penna dall' imput del mio dito...ora lo so'! Grazie mille ;)

fasteralex

E io che la chiamo ancora matita, sono proprio indietro.

varanhia

E il sfondo di quaquaraqua.

sonnyj

Bisognerebbe provare su note 3 se attivando la modalità guanti la situazione cambia...

Aulo Agerio

che sfondo è quello ? bellissimo

slvrkt

monumenatale, i miei ossequi

Alessandro L

La tecnologia wacom si basa sulla risonanza elettro magnetica, il layer Wacom nel pannello dei note riconosce solo gli input elettro magnetici della penna con una risoluzione piuttosto alta, non ricordo il numero preciso di punti per pollice, ma sono parecchi, e circa un migliaio di livelli di pressione, caratteristiche inarrivabili da un qualsiasi pannello capacitivo.

Questo pannello funziona solo con la penna in dotazione o con un altra penna con l'identica tecnologia EMR, inoltre la penna ha bisogno di essere alimentata per funzionare, i primi modelli di tavolette grafiche Wacom infatti richiedevano l'inserimento di un pila nella penna, mentre da anni ormai, l'alimentazione viene fornita alla penna dallo stesso campo elettro magnetico del pannello.

Per questo il pannello Wacom funziona solo ed esclusivamente con le penne a tecnologia compatibile, poichè riconosce solo input elettro magnetici, a differenza degli schermi capacitivi che reagiscono solo alle variazioni elettriche, viceversa un schermo capacitivo non è in grado di riconoscere un input elettromagnetico della penna Wacom, e la stessa non può ricever l'alimentazione necessaria ed emettere il suo output da un pannello che non è in grado di alimentarla.

Oltre a questo layer la gamma note possiede anche uno schermo capacitivo classico presente su tutti gli altri dispositivi touch. Per questo è in grado di discernere l'input elettro magnetico della penna dall' imput di variazione elettrica delle dita o penne capacitive.

I' Xperia Z Ultra invece possiede la tecnologia Neonode all'interno del pannello, che di base rimane capacitivo con l'aggiunta di un rilevamento di prossimità ad infrarossi, che permette l'interazione con diversi oggetti oltre che le classiche penne capacitive e le dita grazie ad una sesibilità più alta di un normale capacitivo, gli input possono provenire da entrabe le facce del pannello (abbastanza inutile su gli attuali smartphones, dato che generelmente abbiamo accesso ad una sola faccia di questo, ma trova impiego in altri campi) ed infine permette interazioni all'interno di ambienti acquosi, ovvero possiamo interagire con lo schermo anche se immerso sott'acqua.

Non è chiaro invece che risoluzione e fedeltà abbia questa tecnologia rispetto alla Wacon e nemmeno quanti livelli di pressione sia in grado di percepire, ma difficilmente si avvicinerà ai livelli della risonanza elettromagnetica in questi termini.

Che papina, se la leggi tutta vinci un premio.

Luca

Se sia effettivamente soltanto una questione di sensibilità su xperia non ne sono certo però fondamentalmente i motivi per il quale il note e gli altri smartphone non funzionano con qualsiasi materiale conduttore è quello. La tecnologia wacom è un po più complessa funziona grazie a una sorta di comunicazione e trasmissione tra pannello (attivo) e penna (passiva) per questo è possibile comunque poggiare la mano sul pannello senza che questa venga rilevata; cmq sul web ci sono sicuramente spiegazioni più approfondite

mettek

Thx per la spiegazione... quindi è più che altro una questione di sensibilità tra i due schermi. Ma esattamente come funziona la tecnologia wacom in questo caso?

Luca

Non è cosi che funziona...con i pannelli capacitivi (appunto funzionano per mezzo di capacitori o condensatori) viene rilevato il tocco grazie ad una variazione di capacità elettrica sulla superficie dello schermo; nel note si ha l'unione tra un pannello capacitivo e uno con tecnologia wacom per questo si ha la possibilità di far funzionare sia la penna sia il dito ma restano comunque due "situazioni" differenti, in teoria quindi potendo impugnare la mina o comunque un materiale conduttore questo andrebbe a funzionare con tutti gli schermi capacitivi, nel caso dello Z Ultra si ha quindi soltanto uno schermo capacitivo con una sensibilità molto più alta capace di riconoscere anche le minime variazioni dovute alla mina in grafite (è "come" dire modalità guanti on/off su altri dispositivi, quando accesa aumenta la sensibilità permettendo di rilevare le variazioni anche a qualche mm di distanza dovuta al guanto sul dito)

La pila essendo carica "autonomamente" va a "disturbare" la "capacità" dello schermo...prova sul tuo smartphone stai certo che funziona anche li ;)

mettek

Però non capisco come il Note 3 non riconosca materiale che conducono elettricità ma le dita si... Che anchesse conducono corrente elettrica.

Cosa ancora più strana è che la pila funziona invece per entrambi

Luca

Potrebbe essere dovuto al fatto che quel tipo di gomma è in realtà un impasto non solo di materiali plastici ma anche qualche componente eventualmente conduttivo che la rende più dura e più funzionale

Paolo Romano

eh ma la spiegazione per il lato della gomma? Dovrebbe isolare quindi niente conduzione elettrica.

iNicc0lo

si ottima osservazione :)

Diamond Lover

Il lapis è in carbonio, che trasmette elettricità, penso sia per quello. Stesso discorso per la penna.

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