Apple inizia a risarcire negli USA i genitori per gli acquisti in-app dei propri figli

24 Giugno 2013 8


Ad aprile 2011, un gruppo di genitori fece causa ad Apple per la modalità lassista con cui gestisce gli acquisti In-App nei giochi freemium. Da poche ore finalmente, Apple ha inviato una e-mail informativa, dove viene spiegato come poter richiedere il risarcimento e quali sono le scadenze per la presentazione della richiesta.

Il caso è scoppiato dopo la denuncia della famiglia Meguerian, che vedeva la figlia di nove anni coinvolta in spese folli all’interno delle applicazioni di App Store. Dopo aver scaricato giochi gratuiti come Zombie CafeTreasure Story e City Story, la bambina ha cominciato a comprare denaro virtuale tramite soldi reali sfruttando l’opzione presente all’interno dei giochi per rendere più fluido il gameplay. La spesa totale ammontava ad oltre 200$.

Apple, dopo mesi di trattativa, ha accettato di contattare 23 milioni di utenti iTunes che hanno fatto almeno un acquisto in-app all’interno di applicazioni selezionate dando loro una iTunes card da 5$. Questo risarcimento, ovviamente, interesserà solo gli utenti che hanno effettuato in-app purchase a causa di un minore senza il loro esplicito consenso. In particolare se, ad esempio, il genitore dimostra che il proprio figlio ha speso fino a 30$ in acquisti in-app non autorizzati, Apple fornirà una iTunes Card da 5$. Se la spesa è maggiore, il rimborso avverrà in contanti per un importo superiore in base alla spesa dimostrata. Al momento, tale procedura di risarcimento è attiva solo negli USA.

Maggiori informazioni sono disponibili qui.


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Commenti

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Laggandroid

Ma se la prendessero con la figlia...

F3NN3clol

per i bambocci ecc... non è che in italia siam messi meglio purtroppo...

Profkerim

credo che il problema principale sia ben altro, è questo articolo lo mette in mostra chiaramente, oggi si trovano solo ed esclusivamente sistemi che permettono il guadagno in modo semplice delle multinazionali, il tutto senza controllo.
oggi ammettiamolo per quanto strano vi possa sembrare, le nuove generazioni sono molto più tecnologicamente precoci, e il sistema invoglia sempre più bambini di 6 7 8 anni ad avere già cellulari tablet etc. sapranno come usarli ma non hanno ovviamente il senso di denaro.
le multinazionali lo sanno e né approfittano, quindi credo sia giusto inserire un blocco all'interno dei sistemi di pagamento, e che non siano così facili come oggi.
perché in america qualcosa hanno pur dato ma in altri paesi se ne sbattono.

iclaudio

Un popolo de me**a con una generazione di bambocci deficenti a seguito

Guest

Duecento dollari di app e denaro virtuale?
Questa bambina è un vero mito!
Quasi quanto quei geni incompresi dei genitori!

ClaudioEtto

ma un calcio nel sedere dei genitori no?

theprov

Io non gli davo una lira. Incoscienza loro al 100%.
Ma si sa, parliamo del paese dove passano le cause della gente che si scotta col caffè...

ErCipolla

Tipici americani: la figlia spende una fortuna? Faccio causa fornitore del servizio ovviamente, invece che dire "sono un idiota che lascia alla figlia di 9 anni in mano un dispositivo con collegata la carta di credito".

'murrica.

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