Sono passati circa nove mesi dalla convention di Los Angeles, momento in cui Microsoft confermò di aver messo al lavoro il team People Can Fly, in collaborazione con Epic Games, su un nuovo episodio della serie Gears of War, denominandolo per l'occasione Gears of War: Judgment.
Sappiamo ormai da tempo che il protagonista non sarà Marcus Phoenix ma Damon Baird, compagno dell'eroe della trilogia originale e questa impegnato in una vera e propria avventura cronologicamente ambientata prima dei fatti narrati durante il capitolo originale della saga.
Siamo stati negli studi Microsoft per provare con mano Gears of War: Judgment e ovviamente non possiamo certo esimerci dal riportare quanto testato in prima persona.
La scelta di Baird come eroe del momento non è ovviamente casuale ma dettata dai pareri delle varie community attraverso una serie di sondaggi. Il biondo guerriero ha quindi conquistato i giocatori grazie alla sua verve, guadagnando così il posto da attore principale.
Gear of War: Judgment viene localizzato temporalmente quattordici anni prima di quanto visto in Gears of War. L'epopea inizia con Baird e gli altri membri della Kilo Squad, composta da composta da August "Cole Train" Cole, Sofia Hendrick e Garron Padduk, di fronte a un arrabbiatissimo Colonnello Loom, il quale in sede di tribunale si appresta a
a dichiarare colpevoli i soldati, i quali pare abbiano tradito le regole della Coalition of Ordered Governments. I capi di accusa sono effettivamente gravi, tra cui diserzione, tradimento e furto di tecnologia militare.
La discussione tra Baird e Loom si trasforma in vero e proprio flashback, momento in cui inizia il gioco. Pad alla mano ci si accorge immediatamente della nuova impronta data a Gears of War: Judgment, grazie soprattutto alla profonda esperienza che il team ha sviluppato durante la programmazione dei vari FPS presenti nel parco giochi della società. Ci troviamo infatti di fronte a un titolo più frenetico, caratterizzato da un numero elevato di cattivi presenti sullo schermo, un nuovo modo per lanciare le granate e soprattutto un cambio di armi particolarmente rapido. Durante le fasi testate ci siamo inoltre accorti che le scene scriptate sono state ridotte, seppur a oggi non è ancora un fattore confermabile dato che l'hands on ha portato alla luce solamente pochi livelli. E' bene sottolineare che in Gears of War: Judgment faranno capolino spesso e volentieri delle vere e proprie sub-quest in grado di far guadagnare al giocatore un certo numero di stelline, utili allo sblocco di alcune feature.
Navigando tra i menu ci siamo accorti della presenza della modalità Aftermath, sezione disponibile dopo aver raccolto un determinato numero delle sopra citate stelle. Impossibile quindi non farsi rapire da questa sorta di realtà alternativa localizzata durante la fase finale di Gears of War 3. Balzo temporale quindi per i giocatori, che verranno catapultati ad Halvo Bay, location che propone una serie di stage non presenti nella campagna principale.
Impossibile non citare il comparto multiplayer di Gears of War: Judgment. Abbiamo potuto testare con mano la tanto amata Orda, impreziosita da alcune aggiunte di spessore davvero ispirate. I giocatori si troveranno a cercare di fermare l'attacco delle Locuste, nemici impegnati nel tentativo di distruggere hot-spot presenti sulla mappa. Due E-Hole e un Generatore sono quindi l'obiettivo dei cattivi di turno.
Dieci sono le ondate delle Locuste che, nel caso di conquista del primo hot-spot, costringeranno i COG ad arretrare e cercare di proteggere il secondo E-Hole. I giocatori potranno però contare su armi sempre più potenti, con frequenza scandita in base alla distruzione delle varie ondate.
Novità assoluta della sezione dedicata al gioco in rete è l'introduzione delle classi, soluzione forse non proprio di rara fattura ma comunque particolarmente funzionale. Ogni classe infatti possiede un equipaggiamento e abilità esclusive, dando così la possibilità agli utenti di creare team dalle caratteristiche personalizzate.
In definitiva siamo rimasti particolarmente soddisfatti dalla prova su strada di Gears of Judgment, titolo che da un lato mantiene salde le proprie fondamenta ma che dall'altro propone una serie di aggiunte di spessore, solitamente rilevabili nei First Person Shooter.
Commenti
si, però biosogna dire che questi giochi sono molto realistici ,a parte Assassins Creed ma comunque è un gioco fatto con tanto realismo.
Ho giocato a battlefield 3 (colonnello 52) far cry 2 e 3 ...mentre per forza motorsport ho anche il volante...mentre assasins creed Non lo digerisco xD
cosa dire per Assassins Creed,Battlefield,Far Cry, Forza Motorsport,e altri
Wow la saga di Gears of war continua... io mi son giocato a tutti e 3 i giochi + ho letto tutti i libri... libri molto belli tra l'altro!!! Molto molto intenso quando l'autrice rappresenta l'E-Day veramente bello!
Riguardo al gioco Baird è uno dei personaggi più strambi, caratteraccio ma sempre dalla battuta pronta!
Sono proprio curioso di giocare il single player per vedere cosa si sono inventati nella trama.
Mah.... Su molti giochi hai ragione. Io noto questo specialmente negli sparatutto in soggettiva. C'e stato un periodo che era come un'invasione... A me sinceramente sono giochi che stufano perchè per quanto puoi lavorare sulla trama difficilmente ottieni una meccanica e una giocabilità nuove... Gears secondo me ha avuto il pregio di introdurre spesso elementi nuovi a livello di giocabilità...
Il giorno 06/mar/2013, alle ore 00:29, "Disqus" <notifications@disqus.net> ha scritto:
Si si... li ho tutti...
ma giocando mi accorgo sempre di più che sono quasi tutti uguali...
Non so se sono io o è proprio la ricetta che non cambia più...
Forse quando supererai i 30 anche tu...
secondo me è uno dei giochi più difficili e belli che ci siano
Gears Of War è un capolavoro... Specialmente il primo...
Sará che sono cresciuto io ma... sti giochi mi sembrano tutti uguali...