Hitman: Absolution, recensione by HDBlog

22 Novembre 2012 8

Gli ultimi mesi di questo 2012 si sono rivelati una vera e propria sorpresa per quanto riguarda l'universo videoludico grazie a una serie di prodotti davvero convincenti.

Manca pochissimo all'avvento di Wii U e titoloni del calibro di Call of Duty: Black Ops 2, Assassin's Creed 3 e Halo 4 hanno già fatto la loro comparsa, ma gli amanti del genere stealth stanno aspettando con ansia di mettere le mani su Hitman: Absolution, dato che sicuramente avranno già giocato infinite volte lo spettacolare Dishonored.

Square Enix torna quindi a narrare le gesta dell'assassino pelato più amato dai videogiocatori tramite un'avventura così ispirata da avvicinarsi moltissimo alla beltà di Hitman: Blood Money, forse in alcuni momenti addirittura superiore.

 TRAMA

Il lasso temporale che separa Hitman: Blood Money da Hitman: Absolution è praticamente nullo. I fatti del nuovo capitolo sono strettamente legati a quanto visto nell'episodio uscito ormai nel lontano 2006. L'agente 47 riesce a salvarsi la vita grazie ai piani di Diana Burnwood, che però al contempo viene marchiata come traditrice dell'Agenzia. L'assassino viene quindi incaricato di eliminarla. Cercando di non spoilerare alcun dettaglio aggiuntivo, dopo il corposo tutorial ci troveremo a cercare di proteggere Victoria, legata per alcuni misteriosi motivi proprio all'Agenzia. Il nostro eroe si troverà quindi a combattere proprio contro i suoi ormai ex colleghi...inutile negare l'influenza dei vari spy-movie, 007 in primis.

Il canovaccio appena riportato è senza dubbio tutt'altro che di rara fattura. Da un lato la trama non brilla di luce propria ma dall'altro è perfettamente sfruttata in modo da legare ogni passaggio e uccisione dell'Agente 47. Inoltre la verve dei due protagonisti viene approfondita in modo da trasformarsi ben presto nel vero motivo per cui il giocatore è invogliato a scoprire ogni dettaglio della storia. Square Enix ha pensato di inserire una caratterizzazione personalizzata per i cattivoni di turno, anche se completamente priva di ogni aspetto umano, spingendo completamente l'acceleratore sulla più bieca e quasi insensata cattiveria.

GAMEPLAY

La libertà d'azione di Hitman: Absolution è davvero ben congegnata, lasciando la scelta al giocatore di come raggiungere l'obiettivo imposto. A parte in qualche caso in cui la narrazione porta l'Agente 47 a vie semi-obbligate, le varie missioni, una ventina sul totale, possono essere affrontate e risolte in maniere totalmente differenti. Ogni locazione è infatti zeppa di NPC tra cui solitamente semplici passanti, guardie, venditori e tutte quelle figure tipiche del luogo in questione. L'agente 47 dovrà dapprima raggiungere il suo obiettivo, il più delle volte coadiuvato da un omicidio, e poi raggiungere l'uscita dello stage; il tutto dovrà essere eseguito nel silenzio più assoluto, senza farsi scoprire dal resto della folla.

Il giocatore dovrà studiare il percorso degli antagonisti e scegliere quale via intraprendere. In moltissimi casi lo scenario è di grande aiuto sia per distrarre i cattivi che per eseguire le esecuzioni. Prendiamo d'esempio una delle prime missioni dopo il tutorial. L'agente 47 deve eliminare un pericoloso figuro nel centro di Chinatown, proprio nel bel mezzo di un mercato all'aperto, zeppo quindi di cittadini e membri delle forze dell'ordine.

Decidere se cercare una postazione nascosta e trasformaci in cecchini, rubare i vestiti a una guardia per avvicinarsi al losco figuro e farlo cadere in un profondo pozzo, attirarlo alla propria macchina facendo scattare l'allarme e eliminarlo seduta stante sono solamente alcune delle possibili soluzioni all'enigma. Vagando per lo stage abbiamo inoltre trovato un esplosivo con detonatore a distanza, utilizzabile se si vuole attendere che il boss prenda la sua auto e se ne vada. Sicuramente non abbiamo provato tutte le opzioni possibili ma la quantità di scelte è davvero ampia e ai giocatori non mancherà di certo la fantasia per eseguire la kill comandata, ricorrendo anche all'uso di veleni, prostitute e chi ne ha più ne metta.

E' bene sottolineare che ogni missione può prendere una piega diversa dal momento in cui è cominciata. Gli obiettivi secondari possono far deviare il giocatore dal percorso principale e alcuni eventi modificheranno in corsa l'andamento dei compiti assegnati. Un inseguimento ad esempio può trasformarsi poi in un tentativo disperato di fuga da un palazzo in fiamme, magari braccati dalla polizia.

Hitman: Absolution non è il classico sparatutto in terza persona. Il team di Ninja Theory ha comunque deciso di utilizzare il sistema di copertura già visto in innumerevoli titoli action, di conseguenza molto funzionale. Purtroppo nei frangenti bellici la IA dei nemici non brilla di luce propria anzi, dà vita a sparatorie tutt'altro che credibili e davvero poco ispirate.

I motivi per agire nell'ombra sono comunque molto più profondi di quanto si pensi. Una volta portato a termine il compito assegnato, un apposito menu valuterà la prestazione del giocatore in base a una serie di parametri che vanno dal numero di testimoni, la quantità di volte che il nemico ha scoperto la posizione dell'Agente 47, gli omicidi non chiave e molto altro ancora. Il tutto si trasformerà in una valutazione che consentirà al protagonista di acquisire nuove tecniche e gadget, particolarmente utili nelle missioni successive. Al contrario l'approccio alla luce del sole sarà sintomo di una rank particolarmente basso con conseguente rallentamento delle statistiche dell'eroe e soprattutto dell'equipaggiamento

Le strumentazioni in dotazione a 47 vanno dalle pistole silenziate al più cruento filo utile per strangolare i malcapitati di turno. Se da un lato non è possibile scegliere quali armi utilizzare prima di ogni missione, ogni locazione presenterà numerosi oggetti in grado di essere sfruttati sia come armi contundenti che mezzo per distrarre le guardie. Lo stesso vale per gli oggetti presenti nell'ambiente circostante. Far suonare l'allarme antincendio è spesso il mezzo per far spostare i nemici all'interno di una stanza oppure aprire azionare il meccanismo automatico di apertura delle tende di una villa sarà la via per obbligare il bersaglio a posizionarsi in un luogo nascosto e lontano da occhi indiscreti.

Il nostro Agente preferito è anche un mago dei travestimenti e in molti momenti sarà necessario indossare gli abiti dei nemici, confondendosi così tra loro. Molto importante però è non avvicinarsi troppo alle guardie, le quali non riconosceranno le vostre fattezze e si allarmeranno. In questo caso il giocatore può contare sulla  possibilità di coprire il proprio viso in maniera totalmente naturale, semplicemente ricorrendo all'Istinto.

Attivabile tramite uno dei tasti dorsali del proprio pad, l'abilità servirà continuamente al giocatore per visualizzare in maniera chiara la presenza dei nemici, i vari hotspot presenti nel livello, la direzione dei movimenti che le guardie costantemente mantengono e gli elementi utilizzabili nello scenario. L'Istinto funziona inoltre da Bullet Time, permettendo di selezionare manualmente i singoli nemici da abbattere a colpi di pistola e rallentando così il tempo.

L'abilità principe di 47 è senza dubbio la chiave per il maggior numero delle situazioni, anche se effettivamente attivarla significa consumare l'apposita barra. L'utilizzo sapiente dell'Istinto deve essere calcolato in base alla difficoltà di gioco scelta all'inizio dell'avventura, unica variabile in grado di differenziare notevolmente l'intera esperienza.

I livelli più bassi infatti permetteranno un abuso dell'Istinto e metteranno in campo una IA poco abile mentre scegliendo le opzioni più complicate non solo si avrà un impennata nell'efferatezza dei nemici ma il numero dei soldati aumenterà sensibilmente e la barra dell'Istinto si consumerà molto più velocemente. Inoltre il livello Pro elimina totalmente qualsiasi tipo di mappa e il giocatore si troverà a indagare solamente con le proprie forze, senza poter contare su alcun tipo di suggerimento. Già affrontare Hitman: Absolution a livello normale è un'esperienza da affrontare solamente nel caso conosciate perfettamente il brand e le meccaniche degli episodi precedenti.

Volenti o nolenti, un assaggio della difficoltà Pro verrà riscontrata durante la missione finale, durante la quale non verrà indicato alcun suggerimento e i giocatori dovranno affidarsi totalmente al proprio istinto, e Istinto, di assassino.

MODALITA' DI GIOCO

Oltre alla modalità di gioco principale, in Hitman: Absolution è presente una vera e propria sezione in grado di sviluppare la creatività dei giocatori. La sezione si chiama Contracts e rende possibile la totale gestione di ogni livello affrontato nella Campagna e decidere liberamente gli obiettivi della mappa. Dopo aver deciso gli obiettivi, fino a tre per ogni mappa, e l'obbligatoria uscita dal livello, è possibile settare una serie di regole da seguire tra cui l'equipaggiamento iniziale, azione purtroppo, come sopra citato, eliminata totalmente nella sezione principale e uno dei punti di forza delle edizioni passate.

La missione creata è possibile poi renderla disponibile in rete, dando così la possibilità agli altri giocatori di risolvere i vari enigmi che altri giocatori hanno ideato con Escamotage che aumenta in maniera esponenziale la longevità di Hitman: Absolution

TECNICA

Il motore grafico di Hitman: Absolution può essere paragonato a una medaglia a causa di alcuni aspetti davvero ispirati e altri quasi inconcepibili. Le ambientazioni e gli scenari sono indubbiamente ricreati in maniera perfetta, zeppi di dettagli e soprattutto in grado di presentare un gioco di luci e ombre ai massimi livelli. Lo stesso plauso va al character design di 47 e dei nemici principali, i quali possiedono un numero di poligoni davvero elevato, in grado di garantire una serie di mimiche facciali convincenti.

Purtroppo i personaggi secondari sullo schermo non possiedono caratteristiche sopra citate, scadendo nel più profondo anonimato, finendo peraltro con l'assomigliarsi l'uno con l'altro quasi fossero dei cloni. Le texture non sembrano sicuramente rifinite in maniera certosina ma possiamo chiudere un occhio grazie all'ottima simulazione degli agenti atmosferici. Inspiegabile è invece la qualità di alcune cutscene, le quali sembrano non far neanche parte della tecnologia odierna.

Nota di merito per quanto riguarda il comparto audio, sempre in grado di proporre una serie di sinfonie in grado di sposarsi perfettamente con il momento vissuto nel gioco.

COMMENTO FINALE

Hitman: Absolution è senza ombra di dubbio l'erede perfetto di Hitman: Blood Money, seppur abbia qualche aspetto non proprio ai livelli del predecessore. L'approccio totalmente nelle mani del giocatore rende il titolo  non adatto per chi ama i giochi "spara spara" dove la materia grigia può essere messa da parte. I livelli di difficoltà più alti spaventeranno sicuramente i neofiti che dovranno obbligatoriamente partire da una sfida più bassa, in modo da capirne le meccaniche e assimilarle fino in fondo.

Purtroppo le limitazioni legate all'equipaggiamento e al motore grafico faranno storcere il naso a molti giocatori, i quali però potranno lasciarsi rapire dalla infinita longevità del gioco e dall'altissimo tasso di rigiocabilità di ogni missione.

In breve, Hitman: Absolution è un titolo per molti ma non per tutti, proprio grazie, o a causa, della sua natura puramente stealth.

  • GAMEPLAY 8,5
  • TECNICA 8
  • MODALITA' DI GIOCO 8
  • MULTIPLAYER 8

8

Commenti

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Sgnapy

Grazie!

MakeSourceCode

Ciao,

si, merita moltissimo. Veramente un bel lavoro. Non ho trovato dei bug significativi nel gioco (a differenza di Call of Duty Black Ops 2). Esperienza di gioco bellissima. Tensione a mille. L'ho preso per PS3. Il mio voto finale è 9+!

Sgnapy

Ciao, visto che lo stai giocando come lo valuti? Merita? Lo hai su xbox o ps3?

Junior Lo

ma chi è che fa le recensioni? qui è l'unico sito dove ha preso 8. in tutti gli altri 9 e anche di più. dovete recensire altro non i giochi.

SketchT

Guarda a me splinter cell non è mai piaciuto... Ho sempre preferito Hitman

bigboss

cmq si dovrebbe chiamare hitman cell

MakeSourceCode

Preso al D-one!!! Deluxe edition. Che dire, uno spettacolo!

Edoardo Giangrande

spettacolo

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