18 Gennaio 2022
Il governo cinese che invoca il libero scambio non è così altrettanto permissivo quando si parla della libertà dei suoi cittadini di accedere ad Internet: da più di vent'anni un grande muro virtuale, denominato proprio 'Great Firewall', impedisce ai residenti di accedere a grandi siti come Facebook, Twitter, YouTube e di navigare liberamente nel web. La censura da oggi si fa ancora più rigida in quanto viene reso illegale l'utilizzo dell'unico mezzo in grado di superare questo muro: le VPN.
Una Virtual Private Network, come dice il nome, è una rete privata "virtuale" che utilizza la crittografia per mascherare il traffico che circola sull'infrastruttura pubblica, permettendo così l'accesso e la navigazione in internet in modalità anonima, difficile da intercettare da parte di entità terze.
Finora le attività governative si erano limitate ad intercettare e sabotare le connessioni private, ma da pochi giorni, fino a Marzo 2018, le VPN sono messe al bando, e dovranno essere autorizzate esplicitamente dalle autorità. L'annuncio fatto dal Ministero dell'Industria e dell'Informazione Tecnologica non lascia spazio a molti dettagli, ma sembra che la nuove regolamentazione sia destinata più al controllo dei semplici cittadini cinesi che ai professionisti delle grandi multinazionali presenti nel paese.
Proprio il libero mercato ha permesso la nascita, in occidente, di numerosi provider che offrono servizi appositamente pensati per superare la Grande Muraglia cinese, come Vypr, Pure e Express. Alcuni di questi provider si sono già fatti sentire: Vypr, che ha i suoi server in Svizzera, si ritiene estranea alle nuove regole e dichiara che il suo servizio continuerà ad operare normalmente nel paese. I problemi seri con la legge, come al solito, saranno a carico degli utilizzatori cinesi.
La Cina non è il solo paese a limitare l'accesso ad Internet: le autorità di Egitto, Russia, Cuba, Bahrain, Turchia e Vietnam e altre nazioni impongono una censura di grand parte dei contenuti presenti in rete. Negli Emirati Arabi una normativa simile condanna l'utilizzo di VPN con una multa fino a $545.000. In giugno, il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha condannato la censura di internet di stato, assimilandola alla violazione di un diritto dell'uomo.
Commenti
Assurdo. La cosa preoccupante che domineranno il mondo da qui a pochi anni.
Hanno una parte delle forze del ordine dedicata proprio alla supervisione dei contenuti a cui accedono gli utenti.
Esprimi magari una opinione politica contraria in qualche blog e te li trovi fuori di casa.
È proprio un paese dimmerda senza mezzi termini.
Si i soliti complottisti;)
Per implementare la censura avere il controllo delle informazioni è requisito fondamentale.
Una volta che l'infrastruttura tecnologica e burocratica è messa in piedi, ci vuole un attimo a "premere il bottone" e implementare il filtraggio e la censura delle informazioni.
Quindi no, non concordo, perché il mettere in piedi tali infrastrutture è il primo, fondamentale, passo verso la censura. E chi è convinto che venga fatto per il bene dei cittadini è un credulone non da poco.
Non ho provato quella volta, anche perché una volta lì è difficile reperire informazioni su questo argomento. La VPN che avevo almeno funzionava benissimo, ho usato quella.
Se lo facessero in casa dei loro utenti potrebbe essere una cosa peggiore ancora, se al governo ci sono le persone sbagliate.
Censura e controllo di informazioni sono aspetti diversi della stessa faccenda: controllare gli avversari e i concorrenti, veri o presunti, nella corsa al potere e al comando delle classi inferiori....
Purtroppo in queste cose, qualcuno se ne è approfittato offrendo l'appiglio a questi per le loro cose...
i2p?
?? Già fumato di mattina? Qui si parla proprio di censura completamente diversa dal controllo delle informazioni...
Non credo ci sia mai stato nessuno a dire oscura temi youp0rn che tanto non ho niente da nascondere ;)
Perché HDblog è controllato dallo Stato e non è libero e imparziale!!1!
Ogni volta che leggo notizie del genere scuoto la testa, pensando alle decine di be0ti che, su internet (compresi i commenti di questo blog) esaltano le politiche cinesi di questo tipo è addirittura ne auspicano l'applicazione qui da noi. Perché tanto loro "non hanno niente da nascondere" -_-
Baidu. Solo per dirne uno
è vero, c'è stato un giro di vite.
le vpn che mi ero tirato su da qui all'italia funzionano sempre meno bene, dipende un po dai provider.
le migliori vpn commerciali (whitelistate/immanicate) invece funzionano, e continueranno a funzionare, basta pagare - non esiste che le ambasciate e chi lavora con l'estero non possa connettersi, i cinesi non sono stupidi.
La Russia non vieta assolutamente di vare andare i dati oltre confine. Quello che obbliga è averne una copia sul territorio. Questo perché se vogliono averli basta mandino l'esercito e requisiscono tutto. Se i dati sono all'estero o speri in una causa e alla collaborazione delle altre nazioni o ti attacchi. La russia vuole solo il controllo sui dati dei sui cittadini. Sicuramente non vuole proteggere la loro privacy
Beh diciamo che la Russia visto le rilevazioni di Snowden, non ha tutti i torti alla fin fine a voler bloccare quei servizi... che poi alla fin fine, chi usa Facebook e simili in Russia ? Ci sono servizi fatti in casa, come VK per esempio (che è il social fatto dallo stesso creatore di Telegram) che sono molto più usati
Dov'è la notizia?
le CDN e servizi cloud su server ridondanti buttiamoli nel cesso!
Tranne l'amante e due figli in Slovenia. :D
Sciocchezze da complottisti anti-Russia.
Ad esempio?
Sempre!
Vero
Diamogli atto di non esser ipocriti: spesso non dicono di farlo per la tutela dei cittadini. ;)
molti usano OpenVpn sulla 443 (Https) e lo bypassano.
Stanno già tentando un sistema operativo fatto in casa quindi prendono la cosa molto seriamente
Ho citato la Turchia apposta
Tor, di base, non funziona in Cina
dici che controllano solo la TCP 1723??? se è cosi, lol al cubo!
Non siamo cosi troll;)Concordo forse sara così
lol VPN personale su porta non standard e ciaone.
Dei tuoi dati personali puoi fare quello che vuoi, ma se uno Stato reputa richioso tenere i dati di milioni di suoi abitanti oltreconfine, non c'è male nel vietarlo. Nessuno è obbligato a rimanere in Russia. Sia questo un modo per esortare i vari big dell'IT alla trasparenza e al rispetto delle leggi della privacy di tutti secondo il proprio Stato. Ti assicuro che Linkedin ha avuto tempo per risolvere la questione (in termini di garanzie sul rispetto di leggi e privacy). Tempo scaduto? Ti oscuro.
Tranquillo che prima o poi risolveranno: si tratta pur sempre di affari e di centinaia di milioni di potenziali utenti.
Immagina un Linkedin che si riappacifica con la Russia quanto farà breccia nel cuore della popolazione.
Ah, vbb, credevo ti riferissi a quello.
Io credo che la chiave della censura saranno le fake news. Vorranno decidere loro cosa è verità e cosa no.
Com'è bella la Cina!
sono sicuro che se lo facesse l'europa con la scusa del terrorismo avrebbe molti consensi da "quelli che non hanno nulla da nascondere"
È stato già corretto.
Tutti controllati e schedati in Cina?
Ci aspetta un futuro terribile.
C'è una gran differenza tra la libera scelta di non usare un servizio perché ritenuto insicuro per affidargli i propri dati personali e invece essere obbligati a non usarlo per lo stesso motivo. C'è di mezzo la libertà, appunto.
E chi ha parlato degli blocchi LinkedIn per la questione server?!io parlo in un futuro prossimo visto chi governa e come la pensa sulla liberta
W la libertà!
In Russia il blocco di certi siti, come Linkdein, avviene perché questi non conservano i dati sensibili degli utenti in territorio russo.
Anche io (e forse anche tu) vorrei che Facebook, Google & Co. stipassero i miei dati in Italia e non a casa loro, dove ci fanno i porci comodi loro NSA & Co.
mica tanto
E questo dovrebbe fare notizia! Speriamo la Russia e Turchia non seguano a rotta
Sicuramente,ma è il principio di fondo a far paura. Qui si mina la libertà, mica caccole. :-(
LOL, bah
E allora correggete l'articolo...
Grazie, abbiamo fatto altri test con tool online più affidabili e in effetti siamo raggiungibili. Ottimo! ;-)
basta usare TOR in cina, se no possono usare i2p.
i cinesi che conosco mi hanno detto che è abbastanza semplice bypassare il firewall
La trovo davvero una cosa molto poco democratica, degna di un governo come quello cinese. D'altronde che cosa ci si dovrebbe aspettare da uno stato come il loro?
Finché bloccassero i siti tipo Facebook perché, ad esempio, non tutelano la privacy, sarei anche d'accordo.
Il problema è che bloccano Facebook, ma permettono l'utilizzo di altri siti cinesi ben più discutibili.
Questa non è tutela dei cittadini
Questa è censura
In realtà per la cronaca hdblog si può usufruire in Cina, infatti è in Cina che ho iniziato a usare hdblog e smettere di navigare su tomshw