Tutti i prezzi sono validi al momento della pubblicazione. Se fai click o acquisti qualcosa, potremmo ricevere un compenso.

Comparativa fotografica a 12: 11 smartphone e 1 reflex | Test di HDblog.it

30 Gennaio 2015 790

Undici smartphone si sono confrontati in un articolato percorso di test nel corso del quale la fotocamera di ciascun modello è stata utilizzata nelle più disparate condizioni di ripresa. Il gruppo di 11 smartphone è formato da Galaxy S5, HTC One M8, iPhone 6 e iPhone 6 Plus, Lumia 930, Meizu MX4, Xiaomi MI 4, Galaxy Note Edge, Nexus 6 e Sony Xperia Z3.



Note sulla lettura:

Vista la lunghezza dell'articolo offriamo alcuni approcci alla consultazione:

1) Faccio da solo, vado al dunque: L'articolo contiene 11 serie di foto, ciascuna formata da 12 scatti, ripartiti in due gruppi e inseriti nella galleria che permette di espanderli e confrontare singole porzioni di essi. Ogni serie è preceduta da uno scatto che mostra l'intero fotogramma. Il materiale può essere consultato e commentato, bypassando il testo, sulla falsariga dei precedenti sondaggi tra smartphone non noti (in questa comparativa, tuttavia, non apriremo votazioni).
2) Leggiamo cosa ne pensa HDBlog... Sotto ogni gruppo di scatti è inserito il commento che offre spunti per riflettere sulla resa dello foto acquisita da ciascuno smartphone (nessuna foto è stata modificata in post produzione, ad eccezione di uno scatto, come si dirà più avanti). La redazione non vuole imporre la sua visione, nè esprimere giudizi 'assoluti', consapevole che parte delle valutazioni elaborate in relazione ad una foto presentano, inevitabilmente, una componente soggettiva e, come tale, non quantificabile con 'strumenti di misura'. La redazione si è impegnata a non porre come base del commento il concetto di 'ciò che piace' , sostituendolo, in maniera più oggettiva possibile, con quello di 'ciò che si vede' .
... e cosa ne pensa un utente abituale di fotocamere reflex: un ulteriore paragrafo, a conclusione di ogni serie, illustra i vantaggi offerti da una reflex nella specifica condizione di ripresa e la visione dell'utente che usa normalmente tale strumento (ved. paragrafo
'Nel gruppo anche una reflex. Ecco perchè e come')
3) Vado subito alle conclusioni: Alla fine dell'articolo è tracciata quella che abbiamo definito 'personalità fotografica' di ciascuno smartphone. Una valutazione finale sintetica basate sulle tendenze manifestate dagli smartphone nel corso del test. Anche in questo caso, esula dallo spirito della prova esprimere 'dogmi', mentre lo scopo primario è quello di fornire all'osservatore spunti di riflessione che potrà continuare a sviluppare autonomamente.

Metodologia di test

Abbiamo tendenzialmente scelto di affidare interamente agli automatismi della fotocamera il compito di impostare i principali parametri di scatto. ''Tendenzialmente'' perchè, in alcune occasioni, è stato necessario intervenire manualmente per spostare il punto di fuoco (e, conseguentemente, con alcuni modelli, il punto di esposizione).

Con 11 prodotti molto diversi tra loro, un livellamento attuato con la scelta della modalità di scatto in automatico è apparso necessario per evitare che ad incidere eccessivamente sul risultato finale fossero le conoscenze specifiche di colui che scatta. Entrare nel terreno delle impostazioni manuali e di specifiche opzioni previste dal software di gestione di ogni smartphone avrebbe inoltre aperto uno scenario di infinite possibilità di ripresa, allontanando dallo scopo della prova, ovvero cercare di individuare quella che possiamo definire il 'carattere fotografico' di ciascun modello', usato così come normalmente l'utente medio' tende a fare.

Pertanto, le 121 foto che costituiscono il materiale della prova, svolta in un'unica giornata (difficile raggruppare tanti device per un lasso di tempo maggiore), possono non rappresentare sempre e comunque l'optimus che ciascun modello è in grado di offrire (entrando nei settaggi manuali, comprendendo la 'personalità fotografica' dello smartphone e mettendo conseguentemente in pratica gli accorgimenti per modificarla in base ai propri gusti e alle proprie conoscenze, i risultati possono essere ulteriormente migliorati), ma riteniamo che siano sufficienti per fare emergere con chiarezza l'identikit di ciascun modello. La modalità di scatto in automatico - probabilmente 'odiata' dai fotoamatori più esperti - rappresenta, al tempo stesso, quella largamente diffusa tra l'utenza.

Se richiesto dopo la verifica immediata del risultato (sfruttando il display dei terminali) la foto è stata ripetuta più volte. Alcuni scatti sono stati effettuati con l'ausilio del cavalletto, solo in una sequenza di foto è stato utilizzato il flash. Le variazioni rispetto alle modalità di ripresa indicate sono segnalate nella specifica sequenza. Tutte le foto sono state scattate nello stesso intervallo di tempo. Si tenga presente che per completare una serie di 11 scatti (più uno scatto reflex) sono necessari diversi minuti con possibili e, purtroppo, fisiologiche variazioni della luminosità della scena in esterna e in interna con luce diurna (Nota: i dati Exif di Meizu MX4 riportano un orario non corretto, per un errato settaggio dell'orologio di sistema nella fase di preparazione per il test, anche tali foto sono state scattate nello stesso intervallo termporale necessario a completare ciascuna serie). Tutte le foto sono state acquisite alla risoluzione massima consentita dal sensore e dal medesimo punto di ripresa. Variazioni nell'inquadratura tra le varie foto sono principalmente imputabili all' angolo di visione di ciascun obiettivo che cambia da smartphone a smartphone.

Nel gruppo anche una reflex. Ecco perchè e come

Nel confronto abbiamo inserito anche una fotocamera reflex - una Canon 5D MKIII con ottica fissa 40 f 2.8 e flash 430 EX (nell'unico scatto con flash) - cercando di soddisfare i lettori che avevano precedentemente manifestato una richiesta in tal senso. Dopo aver riflettuto sull'opportunità di farlo, spieghiamo brevemente con quale finalità ed in che modo abbiamo scelto di includere nella prova anche tale strumento di ripresa.

Che smartphone e reflex appartengano a mondi diversi è una verità che si conferma tale al di là di qualsiasi prova, così come è evidente che confrontare la qualità degli scatti per trovare ad ogni costo il vincitore può rivelarsi un'attività abbastanza futile (che le reflex siano superiori ad uno smartphone, sia sul piano della qualità delle foto, sia su quello di altri parametri - come, l'ergonomia in fase di scatto, la possibilità di scattare sfruttando mirini ottici, l'intercambiabilità degli obiettivi, la versatilità di utilizzo del flash, la superiorità dell'autofocus e del sistema di bilanciamento del bianco etc - è un dato assodato e non sono necessari test per dimostrarlo).


Un approccio più interessante riguarda la valutazione dell'entità del divario esistente tra le due categorie di prodotti, in quali scenari d'uso si manifesta e dei vantaggi che una reflex offre rispetto ad uno smartphone in determinate condizioni di ripresa. A tal fine abbiamo inserito dopo ogni sequenza di scatti e dopo i commenti su ciascun gruppo di foto, un ulteriore paragrafo: 'Vantaggi e prospettiva reflex' che cerca di offrire ulteriori spunti di riflessione sulla scena, raccontando il punto di vista dell'utente che scatta con una reflex.

Il 'come' far partecipare alla sfida la una fotocamera reflex ha posto di fronte alla scelta se mantenere inalterate le abitudini di utilizzo, ovvero completamente in manuale, o ricorrere agli automatismi, come nel caso degli smartphone. Se una reflex semi-pro, come la Canon 5D MKIII impiegata nella prova, usata in modalità manuale può apparire all'utente 'comune' come una fuoriserie senza le chiavi inserite nel cruscotto, per il fotoamatore esperto e il fotografo professionista attivare la modalità automatica rappresenta un 'sacrilegio' (e non a torto, come diremo nel corso del test). Vista la particolarità della prova che - come detto non vuol trovare un vincitore tra le due categorie di prodotti - il rischio è stato accettato e si è tradotto in un interessante 'sotto-confronto', automatismi smartphone vs automatismi reflex. Anche le foto della reflex non sono state sottoposte ad alcun tipo di trattamento in post produzione, si tratta dei file JPEG con le impostazioni di default della camera. In nessun caso è stata utilizzata la modalità RAW.

Foto in interna - luce diurna - fonte luminosa proveniente da un'ampia vetrata posta dietro il punto di ripresa


Scatto difficile, in cui si combina luce naturale e luce artificiale. La scena è articolata in più piani, quelli più vicini al punto di ripresa sono quelli maggiormente esposti dalla luce solare, mentre quelli sul fondo vengono illuminati dalla luce artificiale della sala. Lo scatto è stato realizzato senza ricorrere al cavalletto, anche per valutare i sistemi di stabilizzazione integrati in alcuni dei terminali.

Galaxy S5 produce uno scatto ben contrastato, nelle zone d'ombra gli algoritmi di contenimento del rumore digitale non eliminano il dettaglio dove serve, i cartelli sul piano centrale sono leggibili.

HTC One M8 perde terreno, penalizzato dalla risoluzione insufficiente a leggere i dettagli della scena; senza intervenire con il tap top focus per selezionare il punto di esposizione, gli automatismi software scelgono di privilegiare la leggibilità delle zone in ombra, a costo sovraesporre le parti più luminose.

I due iPhone offrono una prestazione sovrapponibile - una costante della prova - le differenze di resa tra i due scatti rientrano nella fisiologica variabilità della resa che emerge anche scattando con il medesimo terminale ad un intervallo di tempo ravvicinato. Buon contrasto, scena leggibile sia nelle zone in ombra, sia in quelle più luminose, cartellini leggibili (meno in quella di iPhone 6 in parte per la scelta del punto di messa a fuoco - caduto sul tavolo in primo piano - in parte per il ruolo dello stabilizzatore ottico di iPhone 6 Plus - non per limiti riconducibili alla risoluzione), rumore sufficientemente contenuto nelle zone d'ombra.

LG G3 produce uno scatto nitido e ben leggibile, meno nelle zone più luminose, si veda il riflesso delle vetrate.

Lumia 930 produce uno scatto caratterizzato da una buona gestione del rumore digitale nelle zone d'ombra, con algoritmi non eccessivamente aggressivi, che producono un buon mix tra leggibilità dei dettagli e pulizia del file. Il tratto cromatico tende a tonalità più fredde rispetto a quelle di altri partecipanti alla prova, mentre la gamma dinamica è sufficiente per rendere leggibili le zone più illuminate - si noti il riflesso in alto a sinistra.

L'MX4 di Meizu si difende bene in termini di contrasto ed esposizione (nemmeno il bianco delle tazzine in primo piano manda in crisi l'esposimetro), visibile nelle zone più scure la traccia del rumore digitale, per il momento gestito bene dal device. Ben leggibili i cartellini in primo piano sul bancone.

Xiaomi MI4 in questo scatto non 'brilla' particolarmente - si sottolinea che è stato ripetuto più volte ottenendo risultati sovrapponibili - La gamma cromatica vira verso tonalità calde, non del tutto naturali, il rumore digitale è più evidente rispetto ad altri partecipanti alla prova e la leggibilità dei cartellini sul bancone è condizionata dalla messa a fuoco non ottimale.

Galaxy Note Edge riproduce la scena gestendo bene l'esposizione (anche in questo caso, il bianco delle tazzine in primo piano è ben leggibile), catturando l'attenzione con una zona centrale molto nitida, una gestione della gamma cromatica che rientra nel range della correttezza e un file sufficiente immune da rumore digitale (nell'angolo in alto a sinistra si può percepire un po' di rumore digitale di crominanza).

La foto del Nexus 6 è molto buona al centro, in termini di nitidezza, la scena tende alla sovraesposizione (ved tazzine e vetrate), anche in questo caso la gamma cromatica si mantiene entro un range di correttezza, al pari della quantità di rumore digitale delle zone d'ombra.

Chiude il gruppo Xperia Z3 con uno scatto che non convince del tutto per esposizione e per saturazione dei colori. Uno scatto che non convince nemmeno per la messa a fuoco, che gestisce in maniera abbastanza 'inconsueta' il piano di fuoco (si veda il bordo sinistro a fuoco e quello destro non a fuoco). Visibile, inoltre, rumoro digitale anche in zone non del tutto in ombra (ved. colonne o bordi del tavolo).

Vantaggi e 'prospettiva' reflex: L'elemento che fa maggiormente la differenze tra uno smartphone e una reflex in questo scatto è la capacità di separare in maniera netta i piani della scena. Il fuoco cade sulla vetrina con le etichette, mentre in piano anteriore e posteriore sono sfocati. Un risultato che non è possibile ottenere con un gli smartphone, senza ricorrere ad appositi software che simulano semplicemente l'effetto. La capacità di mettere a fuoco selettivamente la scena in questo modo, è la risultante di un connubio di elementi che solo una reflex può offrire: sensore di ampie dimensioni, ottica luminosa e lunghezza focale. Come 'controindicazione' la gestione selettiva del fuoco chiama l'utente a rifilettere maggiormente sulla scena e a gestire in maniera ragionata la fase di messa a fuoco. Chi ama le foto 'punta e clicca' e non disdegna scene tutto a fuoco non dovrebbe considerare eccessivamente penalizzante l'impossibilità di gestire in fuoco in questo modo con uno smartphone.

Foto in interna - luce diurna - fonte luminosa proveniente da un'ampia vetrata posta alla destra del punto di ripresa (selezione manuale del punto di esposizione, se consentito dallo smartphone).


Una scena 'd'atmosfera', a patto di riuscire a gestire le differenze di esposizione tra le varie zone, a partire da quella a destra.

Galaxy S5 preferisce massimizzare la leggibilità della zona centrale, mentre la zona destra viene irrimediabilmente compromessa (ovvero, nemmeno interventi in post-produzione possono recuperare le zone sovraesposte). Un risultato frutto degli automatismi della fotocamera che impostano in automatico ISO 400, dando rilevanza alla parte centrale del fotogramma.

Comportamento in parte analogo, si registra per LG G3. HTC One M8 e i due iPhone, al contrario, riescono a catturare meglio l'atmosfera della scena, coadiuvati da un sistema di tap to focus che permette di selezionare rapidamente anche il punto di esposizione.

Lumia 930 porta la scena al limite nella parte laterale destra, ma mantiene una buona leggibilità nel resto del fotogramma. Gli ISO, impostati in automatico a 250 rappresentano un buon compromesso tra leggibilità e conservazione dei dettagli.

Bene anche per Meizu MX4 che produce uno scatto contrastato, con la zona destra esposta correttamente, affetto, tuttavia, da rumore digitale nelle zone dove non dovrebbe esserci (si veda il piano e le gambe del tavolo a sinistra che sono quelle maggiormente illuminate).

Il rumore digitale non manca nemmeno nel fotogramma di Xiaomi MI 4, che tende, inoltre, alla sovraesposizione della parte destra e a riproporre una gamma cromatica troppo satura (valutazioni personali a parte) che vira verso tonalià calde.

Con Neuxs 6 si riesce a cattuare adeguatamente l'atmosfera della scena, anche se i dettagli più scuri rimangono un po' più in ombra.

Note Edge ripropone una valutazione della scena molto simile a quella del Galaxy S5 - la parentala tra i due device è evidente da questo punto di vista. Massima leggibilità per la parte centrale del fotogramma, che comporta la sovraesposizione - non recuperabile - della porzione di scena a destra.

Con Xperia Z3 si riesce a 'domare' la parte destra, ottenendo un fotogramma ben contrastato, in grado di catturare l'atmosfera del momento. Non convince del tutto la riproduzione cromatica nella parte centrale del frame, che introduce una tonalità magenta (si veda lo schienale illuminato dal sole).

Vantaggi e 'prospettiva' Reflex: Gamma dinamica (ovvero la capacità di riprodurre senza sovraesposizioni o sottoesposizioni una scena caratterizzata da forti contrasti di luce) e 'pulizia del fotogramma ad alti ISO'. In questo caso, il fotogramma, acquisito dalla reflex a 1250 ISO fa emergere i dettagli all'interno del locale, senza sovraesporre la parte destra. Un fotografo è consapevole che, anche con una reflex, in scene con forti differenze di luce, bisogna fare una scelta sulla parte del fotogramma a cui dare rilevanza (ed eventualmente quale non includere nell'inquadratura), usando la modalità di esposizione 'spot'. L'equivalente nel mondo smartphone del ragionamento del fotografo si traduce nello spostamento del punto di esposizione. Anche alcuni degli smartphone partecipanti offrono la possibilità di scegliere il punto di esposizione manualmente (es. HTC One M8, i due iPhone, il Meizu). Non tutti gli utenti amanti del punta e scatta lo faranno, ma chi padroneggia tale meccanismo, pul ottenere, in situazioni come quella mostrata in foto, scatti d'atmosfera, senza fastidiose sovraesposizioni.

Foto in esterna, giorno, luce solare, scatto in controluce (sole dietro il monumento)


Scatto in controluce con il monumento in ombra. Sulla facciata è presente luce riflessa, proveniente dai palazzi collocati dietro al punto di ripresa.

Galaxy S5, anche in esterna, torna ad evidenziare la tendenza a privlegiare la leggibilità dei punti meno luminosi della scena. I dettagli del monumento risultano leggibili, il contrasto è buono, ma la porzione di cielo sotto l'arco viene - per forza di cose - inevitabilmente compromessa (un sacrificio tutto sommato accettabile). Il contorno della statua a sinistra evidenzia una traccia di aberrazione cromatica riconducibile all'ottica, ma il difetto non è particolarmente pronunciato.

Lo scatto di HTC One M8 è meno convincente, i dettagli del monumento non si stagliano, netti, come nello scatto precedente, la risoluzione non elevata non valorizza il soggetto, mentre sorprende notare che anche la riproduzione del cielo azzurro a 125 ISO non è immune da rumore digitale.

Viaggiano di pari passo i due iPhone, con due scatti molto simili tra loro, per non dire identici. In entrambi i casi tutte le zone della scena risultano leggibili, sia i dettagli del monumento, sia la porzione di cielo sotto l'arco. Il tratto cromatico devia verso tonalità calde, senza sfociare nella resa innaturale. Il contrasto è buono, mentre non si nota traccia di aberrazioni cromatiche dell'ottica, tipiche della ripresa in controluce.

LG G3 riprende il monumento in maniera chiara e con un buon livello di dettaglio, l'esposizione sotto l'arco è al limite ,conseguenza della scelta effettuata sull'esposizione, mentre sono presenti alcune tracce di aberrazione cromatica imputabile all'ottica sia sulla statua a sinistra, sia nell'angolo inferiore sinistro dell'arco.

Nel secondo gruppo Lumia 930 parte con un approccio piuttosto conservativo all'esposizione della scena, che permette di ottenere una riproduzione forse non immediatamente accattivante e tendenzialmente sottoesposta, ma abbastanza fedele a quello che in quel punto, in quel momento, uno spettatore poteva osservare (si ricorda che lo scatto è in controluce). I dettagli del monumento sono ugualmente leggibili - o meglio - lo sono come lo sarebbero osservando un oggetto in controluce.

Mentre iPhone 6 e iPhone 6 Plus rappresentano una coppia ufficialmente legata dalla comune appartenenza alla gamma di iDevice di Apple, i due smartphone Meizu e Xiaomi sembrano formare una 'coppia di fatto'. Comune ad entrambi, seppur con sfumature diverse, è l'approccio alla riproduzione della gamma cromatica un po' troppo tendente a toni 'innaturali': la pietra tende eccessivamente al rosso con Meizu MX4 e al giallo con lo Xiaomi MI4. Con entrambi l'esposizione non riesce a salvaguardare la leggibilità della zona sotto l'arco, ma Meizu è superiore a Xiaomi per contrasto e - seppur non di tanto e non in maniera uniforme in tutto il frame - per dettagli.

Con Nexus 6 la gamma cromatica torna ad essere verosimile, il file ha un buon livello di dettaglio, un'esposizione che non spinge ad ogni costo la leggibilità delle zone d'ombra, mantenendosi piuttosto fedele alla situazione di ripresa originale. La porzione di cielo sotto l'arco è salvaguardata per buona parte. Aberrazioni cromatiche dell'ottica presenti (statua in alto e angolo inferiore sinistro del monumento), ma percepibili solo dopo un'attenta analisi. Buona la nitidezza che si mantiene costante sia al centro, sia ai bordi.

Resa molto simile a Galaxy S5 per Note Edge, che punta alla massima leggibilità del soggetto in ombra con un buona livello di dettaglio e un contrasto sufficiente. Se si va a caccia di sfumature, Note Edge evidenzia un maggior contrasto leggermente inferiore, ma più naturale, e una quantità di dettagli minuti superiore (Galaxy S5 sembra utilizzare un algoritmo per la riduzione del rumore digitale più aggressivo).

Chiude il gruppo Xperia Z3 e lo fa con un altro fotogramma che presenta un diffetto abbastanza evidente: con tale situazione di luce, emerge piuttosto chiaramente il cosiddetto fenomeno del 'pink spot', ovvero dell'area centrale del fotogramma che presenta una tonalità tendente al rosa/magenta. Un difetto che condiziona la qualità dello scatto, insieme ad una resa che ai bordi cala in maniera piuttosto marcata rispetto al centro. Per il resto, lo scatto presenta un buon contrasto e un'esposizione che riproduce correttamente zona in ombra e zona di luce sotto l'arco.

Vantaggi e prospettiva Reflex: Fatta la premessa che scopo della prova non è acquisire 'belle foto', ma semplici foto di test, difficilmente osservando lo scatto in apertura, pur realizzato con una reflex, si può affermare che si tratta di un 'bello scatto'. Il perchè non riguarda tanto 'il mezzo', ma la 'scelta di scattare', nonostante le condizioni di ripresa iniziali. Nessun fotografo con un minimo di esperienza, al pari di un semplice fotoamatore reputa 'buono' un soggetto in controluce e, quando è costretto a scattare la foto, più che lo scatto migliore cerca quello 'meno peggio'. Un approccio - forse un po' vecchia scuola - sintetizzabile con la massima: 'se la luce non c'è, non la si può creare dal nulla'. Nel mondo dei moderni smartphone e delle altrettanto moderne reflex digitali, si tratta di un approccio messo in discussione dai progressi tecnologici che consentono di acquisire foto ad alti ISO con basso rumore digitale, dai sensori con gamme dinamiche sempre più estese, dai vari artifici software (si pensi agli scatti HDR) che permettono di 'aggirare i limiti' della scena reale. Un fotografo e un fotamatore non scatterebbe da quel punto, ma un utente normale, un turista che vuole uno scatto al volo, lo fa ed evidentemente i produttori di smartphone lo sanno, cercando di offire all'utente il modo per raggiungere quello che il fotoamatore considera 'il meno peggio'. C'è chi punta ad arricchire la gamma cromatica per rendere più accattivante la foto, chi sceglie di mostrare l'oggetto ad ogni costo, anche a costo di produrre uno scatto poco aderente al reale, chi continua a seguire approcci più fedeli alle condizioni di ripresa. In altri termini, se una foto è 'brutta in partenza' per come è stata pensata, ancor prima di essere catturata, la tecnologia può venire in soccorso. In tutto questo 'turbinio' di strumenti tecnologici e scorciatoie più o meno rapide per ottenere uno scatto 'passabile' , la principale 'certezza' restano ancora gli occhi dell'utente; se mancano riferimenti, la domanda di fondo è: come era la scena reale? quanto la riproduzione si è avvicinata ad essa? Anche se non è detto che la realtà sia sempre migliore della rappresentazione. In questo caso le foto più corrette (ovvero aderenti alla scena reale) sono anche quelle meno 'accattivanti'.

Scatto in esterna, luce solare, fonte luminosa dietro il punto di ripresa


Si tratta di una scena più semplice da gestire per i partecipanti al confronto rispetto alle precedenti, perchè è illuminata in maniera omogenea dal sole posizionato dietro il punto di ripresa. In tali condizioni, solitamente, qualsiasi device non mostra particolari incertezze, ma si tratta, ugualmente, di una foto utile per apprezzare la capacità di riprodurre i dettagli della scena.

Galaxy S5 nelle foto diurne mette in mostra quello che è l'approccio scelto da Samsung per 'colpire' lo spettatore con foto indubbiamente d'impatto, tenuto conto dei parametri relativi a contrasto e nitidezza. Il primo marcato, il secondo ottenuto anche grazie agli algoritmi che applicano una maschera di contrasto alle foto per esaltare i dettagli della scena (analizzate al PC, un occhio attento può giudicare l'effetto a tratti eccessivo) .

HTC One M8 produce uno scatto caratterizzato da una resa sufficientemente naturale sia per contrasto sia per gamma cromatica, Mancano alcuni dettagli nelle zone maggiormente illuminate, in parte sovraesposte. La risoluzione del sensore impedisce di catturare i dettagli che, al contrario Galaxy S5 esaltava (si veda ad esempio il grattacielo in fondo e i mattoni che compongono le due colonne verticali, visibili nello scatto del Galaxy S5, invisibili in quello di One M8)

ll quarto scatto della serie riconferma che i due iPhone possono essere analizzati 'a coppia', perchè il sensore e le valutazione effettuate dal software sono del tutto identiche. Scatto ben esposto in ogni sua parte, senza sovraesposizione, naturale e dettagliata la resa del cespuglio a destra. La gamma cromatica torna ad assumere delle tonalità più calde rispetto ad altri partecipanti al test.

LG G3 propone un approccio allo scatto in esterna, in parte simile a quello di Galaxy S5, stesso contrasto molto convincente, ottimo dettaglio, ma il tutto riportato a parametri di una maggior naturalezza (non si trovano tracce di artefatti derivanti da una maschere di contrasto particolarmente aggressive e il contrasto non diventa mai eccessivo)).

Ottimo il file del Lumia 930 analizzando i principali parametri d'immagine, nonchè il più equilibrato del gruppo, tenuto conto di resa cromatica, nitidezza, contrasto e naturalezza della scena. Gli algoritmi software 'tagliano' il superfluo (dettagli delle zone d'ombra), ma non elementi fondamentali del fotogramma. Il contrasto c'è ma non è tale da risultare eccessivo. Si veda, ad esempio, la capacità di rappresentare le colonne verticali del grattacielo sullo sfondo e la corrispondente 'trama' dei mattoni. Tale elemento diventa il perno attorno al quale si snoda l'esposizione della scena.

Meizu MX4 produce un file ben esposto e contrastato, con un buon dettaglio in tutto il fotogramma, anche sulla facciata del grattacielo sullo sfondo, e torna a riproporre una gamma cromatica attestata su tonalità più calde. Il cielo e le zone d'ombra evidenziano una discreta quantità di rumore digitale, benchè il file sia stato scatto (in automatico) ad ISO 100.

Con MI4 non mancano le informazioni 'essenziali' della scena, il contrasto è buono, i colori, in questa occasione, appaiono caldi, ma non del tutto innaturali, mentre i dettagli della facciata del grattacielo si perdono un po'. Scatto sostanzialmente corretto, ma 'trama dei dettagli' più 'grossolana' e meno convincente rispetto ai migliori del gruppo.

Nexus 6 si difende bene con uno scatto contrastato, nitido, con tonalità corrette, al pari dell'esposizione, ma non è il migliore del lotto nella resa dei dettagli più minuti.

Note Edge si posizione nella parte alta della classifica, sfoggiando un ottimo dettaglio e contrasto, esposizione corretta ed una buona naturalezza dei dettagli in ogni angolo del frame. L'approccio è simile a quello del compagno di scuderia Galaxy S5, ma tutto appare maggiormente affinato. Non rinnega il tratto 'deciso' nella gestione dei contrasti e della saturazione dei colori, ma evita alcuni 'eccessi' di GS5.

Il fenomeno del pink spot di Sony Xperia Z3 riaffiora nel nuovo scatto in diurna, anche se in maniera più lieve (si noti il colore della pavimentazione al centro del fotogramma), il contrasto è forte, ma non fa perdere del tutto i dettagli del palazzo sullo sfondo (il riferimento è sempre rappresentato dai mattoni delle due colonne bianche frontali). Nitidezza sufficiente, ma inferiore a quella di altri partecipanti alla sfida.

Vantaggi e 'prospettiva' reflex: Negli scatti in diurna le differenze tra gli smartphone e le reflex si assottigliano, ma non spariscono. Ai vantaggi di una reflex che nel caso specifico si traducono nell'estrema pulizia del file - assente qualsiasi traccia di rumore digitale in qualsiasi punto del frame - nell'affidabilità dell'esposimetro e nell'estensione della gamma dinamica, che permette di cogliere particolari sulle zone più luminose inosservati (si osservi la zona sul tettuccio del camion a sinistra) - si sommano gli 'svantaggi'' per l'utente abituato ad utilizzare lo smartphone per acquisire foto. Si rifletta sui dati di scatto - F9 - ISO 100 - 1/320 di secondo. La chiusura dell'obiettivo ad F9 dovrebbe assicurare un'estesa profondità di campo - ovvero un'ampia zona del fotogramma a fuoco, eppure così non è se si osserva lo scatto a piena risoluzione. Anche con il diaframma chiuso ad F9 il punto di messa a fuoco deve essere consapevolmente selezionato e non può essere lasciato al caso. Pena, mettere a fuoco un cespuglio, piuttosto che il grattacielo sullo sfondo. Di tali 'grattacapi' l'utente che usa gli smartphone e che ama le fotocamere punta e scatta non si deve preoccupare. La profondità di campo estesa e l'impossibilità di modificarla con strumenti ottici piuttosto che con artifici software è un limite degli smartphone, ma, al tempo stesso, un 'pregio' per chi ama il 'tutto a fuoco' e non disprezza poter contare su un maggior margine di errore in fase di ripresa.

Scatto close-up (macro, in senso a-tecnico), luce solare, esterna.


Classica foto 'comunemente' definita macro, anche se il termine più corretto è close-up perchè le ottiche e le distanze minime di messa a fuoco sono adeguate per 'scatti ravvicinati', ma non per macro strettamente definite tali. Definizioni a parte, la sequenza di foto che segue mette alla prova l'affidabilità del sistema di messa a fuoco., l'accuratezza della riproduzione dei toni della foglia e del piano, la nitidezza della zona a fuoco.

L'approccio all'immagine di Galaxy S5 non dispiace quando è chiamato ad esaltare i dettagli più minuti come possono essere le nervature di una foglia. Il verde delle foglia non convince del tutto, risultando eccessivamente 'brillante' e saturo rispetto al reale (come detto in precedenza, non è detto che tale rappresentazione della realtà non incontri i gusti dell'osservatore, anche se ciò esula dall'analisi).

HTC One M8 si difende bene nello scatto close-up, pur con i limiti dell'ingrandimento massimo della foto, limitato dalla risoluzione. Le nervature della foglia sono leggibili, i colori naturali, l'esposizione non sovraespone parti rilevanti del soggetto la messa a fuoco si è rivelata accurata, permettendo di selezionare tramite tap to focus l'estremità sinistra della foglia.

I due iPhone, questa volta, non convincono, in entrambe i casi si riscontra una tendenza alla sovraesposizione, la dominante calda intravista in altre foto è particolarmente enfatizzata e non del tutto appropriata per rappresentare con sufficiente fedeltà la scena. Nessun problema di messa a fuoco, precisa in entrambe gli scatti, mentre il livello di dettaglio è buono.

LG G3 colpisce per l'ottimo livello di dettaglio e la messa a fuoco accurata, il verde della foglia è saturo e brillante, il contrasto deciso esalta le nervature della foglia.

Lumia 930 ha una resa 'morbida' e naturale, non esapera i contrasti, non esalta in maniera inverosimile la saturazione, nè i dettagli, esibisce una resa cromatica equilibrata. Messa a fuoco precisa per una foto che, nel complesso, colpisce per l'equilibrio generale.

Si cambia nettamente tono quando si passano in rassegna i due scatti di Meizu MX4 e Xiaomi MI 4, che lasciano il terreno della 'riproduzione del reale', per passare a quello dell''interpretazione del reale'. Interpretazione un po' sopra le righe per entrambi i device che introducono una dominante calda, che va al di là della correttezza formale. Meizu MX4 estende ad ogni angolo del fotogramma la dominante gialla (foglia compresa), Xiaomi MI4 satura il verde della foglia oltre misura. I gusti personali sono soggettivi, naturalmente.

Anche gli algoritmi di bilanciamento del bianco del Nexus 6 scelgono delle tonalità più 'calde', ma il risultato è più accettabile rispetto agli scatti dei due smartphone cinesi. Il dettaglio della superficie della foglia è notevole, mentre la messa a fuoco non crea particolari difficoltà nel trovare il punto desiderato.

Il copione non cambia con Note Edge che, dopo il quinto scatto, conferma l'affinità nell'approccio alla gestione della scena simile per algoritmi a quello di Galaxy S5, ma più 'addolcito' nella gestione di contrasti e saturazione, la pietra su cui poggia la foglia non ha una tonalità così fredda come quella del compagno di scuderia, ma nemmeno tanto 'calda' (e poco corretta) come Meizu e Xiaomi. Il verde della foglia è più 'accattivante' (leggasi saturo e brillante) di quello reale, ma non a tal punto da essere innaturale. Molto dettagliata la superficie della foglia.

Xperia Z3 conclude la tornata con un altro scatto penalizzato dal pink spot (è il terzo in sequenza) e anche il questo caso l'impatto sulla piacevolezza della scena non è trascurabile. La messa a fuoco è sufficientemente precisa, ma il livello di dettaglio della foglia, migliorabile (si esclude che la resa a tratti 'incerta' nella riproduzione della texture finale sia imputabile ad un problema di mosso, visto che gli Exif confermano un tempo di scatto pari a 1/1250 di secondo.

Vantaggi e 'prospettiva' reflex: Il sistema di messa a fuoco di una fotocamera reflex è innegabilmente superiore a quello di uno smartphone, fermo restando che gli scatti mostrati evidenziano in più di un'occasione una corretta gestione del punto di fuoco. da parte di più di uno smartphone. Cosa offre in più una reflex con 61 punti di messa a fuoco (di cui 41 a croce e 51 croce doppia a f2.8) rispetto al sistema di messa a fuoco di uno smartphone? La domanda 'impertinente' è: nulla che possa servire al sensore e all'ottica di uno smartphone. Il vantaggio è rappresentato dal controllo rapido e senza errori del punto di fuoco, ma è un controllo necessario per un sensore di ampie dimensioni (come quello di una Full Frame) e per un'ottica luminosa. Sarebbe imprescindibile per uno scatto 'realmente macro' avere una messa a fuoco estremamente precisa, quando la differenza tra una foto riuscita e un'altra da cestinare la fanno i mm nella scelta del piano di fuoco. Si osservi lo scatto della reflex, i suoi parametri - F 7.1 con ottica fissa da 40 mm - e si osservi, poi, la profondità di campo, come appare nettamente definito il piano di fuoco e staccato dal primo piano e dallo sfondo e come tutto si risolva nello spazio di pochi millimetri. Anche in questo caso, si può affermare che gli smartphone sono 'maggiormente tolleranti' degli errori dell'utente, la profondità di campo è ridotta e deve essere correttamente gestita tramite tap to focus (dove possibile), ma, a volte, anche un semplice scatto punta e clicca può portare ad ottenere dei risultati accettabili. Quasi mai si arriva allo stesso risultato applicando lo stesso modus operandi con le fotocamere reflex.

Ritratto ambientato - esterna - luce solare posta alle spalle del punto di ripresa.


Ritratto a mezzo busto ambientato, che mette in evidenza la resa dell'incarnato - con luce solare - il livello di nitidezza e di contrasto, la saturazione dei colori. Elementi che possono incidere in maniera più o meno determinante sulla resa finale del ritratto.

Con il ritratto ambientato gli approcci all'immagine che potevano risultare adatti alla resa del paesaggio, di una macro o di un monumento non sono più tali. Contrasti forti, dominanti troppo calde, dettagli troppo 'esasperati' non si addicono infatti. In questa serie di foto, tuttavia, per la difficoltà dell'impresa (sbagliare il bilanciamento del bianco e alterare la resa dell'incarnato accade anche con le reflex) non è corretto valutare la prestazione degli smartphone con la stessa severità con cui si potrebbe giudicare quella di una reflex, quindi, appare opportuno tracciare, a grandi linee, una valutazione che si estende a più modelli. Lo spartiacque principale è rappresentato dagli smartphone che, introducendo dominanti, alterano la resa cromatica e quelli che offrono una resa più naturale dell'incarnato.

Da questo punto di vista HTC One, LG G3 e, in parte Galaxy S5 offrono una resa tendenzialmente 'verosimile' dell'incarnato. Il migliore del primo gruppo, risoluzione a parte è l'attuale top gamma HTC, che con il contrasto non esasperato produce un buon fotogramma (come sempre limitato nella risoluzione). Nelle foto dei due iPhone, al contrario, l'ormai consueta dominante calda e la saturazione di colori producono un incarnato che si allontana maggiormente da una resa 'verosimile'. Nessun problema di messa a fuoco per i cinque modelli.

Nel secondo gruppo a distinguersi per la maggiore naturalezza del tratto cromatico è ancora una volta Lumia 930, si noti la capacità di discernere le zone del fotogramma a cui dare rilevanza: il muro dietro al soggetto si 'stacca' cromaticamente dal viso che presenta una tonalità differente, una tonalità, a sua volta, maggiormente simile al reale e tra le più 'verosimili' del gruppo. L'approccio 'morbido' alla resa dei dettagli si addice molto bene al ritratto, i dettagli non vengono cancellati, ma i tratti non sono esasperati - approccio al ritratto apprezzato da una certa corrente di pensiero in fotografia -

Tenendo presente questo parametro, si possono esaminare i restanti partecipanti alla prova: per Meizu MX4 - che esibisce, tra l'altro, una messa a fuoco imprecisa, nonostante i vari tentativi tramite tap - non c'è quasi differenza tra la resa dell'incarnato e quella del muro, unite dalla dominante calda, stesso dicasi per Xiaomi MI 4 e, in misura inferiore, per Nexus 6 e Note Edge. Capitolo a parte per Xperia Z3 per i motivi che illustreremo nella nota a seguire.

Xperia Z3 merita una nota illustrativa delle tre versioni dello scatto riportate nell'articolo. Il primo, presente nella galleria comparativa insieme agli altri scatti, ha suscitato alcune perplessità a causa della marcata sottoesposizione della scena. Abbiamo voluto concedere il beneficio del dubbio al terminale - non escludendo che possa essersi trattato di un'errata impostazione in fase di scatto (con 12 device e oltre 200 foto di test realizzate in 10 ore può capitare). Per questo abbiamo scelto di riallineare in Photoshop l'esposizione mancante (-0,7 ev, come testimoniano gli exif) e, per continuare ad approfondire l'argomento, abbiamo successivamente agito sui livelli - senza alcun intervento manuale sul colore. Il risultato fa emergere note positive per la resa dell'incarnato, ma rende nuovamente evidente il fenomeno del pink spot che torna ad alternare la scena (si noti il colore della parte centrale della colonna e quello della parte laterale destra della colonna medesima):

Vantaggi e 'prospettiva' reflex: Se avete intenzione di farvi odiare dalla vostra ragazza o da un parente che vi chiede un ritratto, allora la strada giusta è seguire il 'mito' della nitidezza da perseguire ad ogni costo' e l'assioma: contrastato e saturo equivale a bello. Il ritratto, soprattutto se non realizzato in un studio con luci 'controllate' , può rivelare molte insidie che vengono amplificate dalle possibilità di controllo più limitate presenti sullo smartphone rispetto a quelle a disposizione dell''utente reflex' (sorvoliamo sulle varie modalità di scatto, ritratto, selfie e simili, sempre più di moda, ma non sempre efficaci come si potrebbe immaginare). Morale: meglio puntare a un terminale con un preset di fabbrica o automatismi tarati per una resa dell'incarnato 'accettabile', 'verosimile' e 'non innaturale' o rassegnarsi ad accettare di buon grado i sentimenti non propriamente amichevoli del proprio 'committente'. Una reflex, inoltre, presenta due non trascurabili vantaggi: mette a disposizione dell'utente una modalità di scatto RAW, che può rappresentare la panacea di ogni male se il JPEG per errori nel bilanciamento del bianco, nei settaggi o per mille altri motivi non raggiungesse i risultati sperati, ed offre la possibilità di utilizzare ottiche da ritratto (senza citare le ottiche soft focus, basti pensare alle numerose ottiche con focali che si addicono maggiormente ai ritratti 'puri', dal 50mm, all'85mm per arrivare al 135mm su Full Frame). Gli smartphone mettono a disposizione ottiche grandangolari, certamente non adatte a ritratti puri (per le inevitabili distorsioni geometriche), ma adeguati per ritratti ambientati. E' piacevole constatare che Lumia 930 offre la possibilità di scattare con file RAW, un bel plus per chi li sa padroneggiare. (Nota finale: solo i fotoamatori più sadici posizionano il soggetto del proprio ritratto di fronte al sole, ma il nostro Andrea si è sacrificato per 'il bene della scienza'. Da quel giorno sta ancora lottando per riacquistare completamente la vista).

Foto in esterna - luce diurna proveniente da sinistra - tratto di strada circondato da alti edifici davanti e dietro il punto di ripresa


Si tratta di una foto ad un soggetto in ombra, utile per valutare la capacità di riprodurre i dettagli più minuti della vetrina in condizioni di ripresa non proibitive, ma diverse dalla classica ripresa diurna in pieno sole. Insegne e cartellone pubblicitario contengono inoltre i tre colori primari la cui resa può entrare a far parte delle valutazioni.

Galaxy S5 affronta bene la nuova prova con un soggetto che valorizza le sue caratteristiche. Nitidezza, buona risoluzione, colori saturi al punto giusto e un contrasto deciso sono parametri apprezzabili in questa scena. La vetrina è ricca di dettagli e la nitidezza si mantiene costante in tutto il fotogramma, dal centro (ved. insegna TIM), ai bordi (ved. figura a sinistra).

Dalla stessa distanza HTC One M8 deve rinunciare a catturare la medesima quantità di dettagli della vetrina, dato piuttosto fisiologicoa causa della risoluzione; nel complesso lo scatto non manifesta evidenti difetti tenuto conto delle condizioni di ripresa, i colori diventano meno 'brillanti' rispetto ad S5, principalmente perchè il setting di default non spinge eccessivamente il contrasto e per la scelta dell'esposizione della scena. La nitidezza è buona al centro, con un calo al bordo sinistro (figura a sinistra come riferimento).

Ottima la resa dei due iPhone , nuovamente appaiati anche nella nuova sessione ed in grado di produrre scatti estremamente dettagliati, nitidi al centro e ai bordi e ricchi di dettagli nelle zone in ombra. E' sempre presenta la tendenza a far virare la gamma cromatica verso tonalità calde, ma in questo caso e con il soggetto specifico, è una tendenza che non disturba.

Scatto di alto livello anche per LG G3 che colpisce subito per nitidezza, un contrasto netto, ma non a tal punto da eliminare i dettagli buona capacità di far 'riemergere' i colori dalla zona in ombra (si vedano, ad esempio, le pieghe dei pantaloni dell'uomo a destra),. Nessun problema di nitiditezza ai bordi.

Lumia 930 non esaspera l'esposizione, la scena appare più buia rispetto agli altri modelli, con una scelta sul livello di esposizione simile a quella effettuata da HTC One M8. Lumia 930 può contare, però, su un sensore di risoluzione maggiore, capace di catturare tanti dettagli, offrendo all'utente un buon livello di ingrandimento. Osservando le zone in ombra, maggiormente ricche di dettagli minuti, sembrano emergere gli effetti degli algoritmi di contenimento del rumore digitale, che cercano di preservare i dettagli, ma introducono quello che in gergo si definisce 'effetto acquerello'. Tale resa sarà più chiara con gli scatti in notturna. Come effetto positivo, tale gestione delle zone in ombra permette di produrre file molto puliti per quanto riguarda il rumore digitale. Buona nitidezza con un lieve calo ai bordi.

Scena leggibile grazie alla buona esposizione per Meizu MX4 che, tuttavia, non convince per nitidezza del fotogramma, con un calo di definizione nella parte sinistra e conseguente perdita di dettagli. Per sicurezza, abbiamo verificato anche altri scatti effettuati con il terminale nelle stesse condizioni, riscontrando la medesima resa.

Non male MI 4, scatto leggibile e contrastato, livello di dettaglio sufficiente, definizione sufficientemente omogenea dal centro ai bordi (cala fisiologicamente agli angoli). Sempre presente un bilanciamento del bianco tendenzialmente caldo, che nel caso specifico non appare eccessivamente fuori luogo.

Nexus 6 mostra i muscoli con uno degli scatti migliori del gruppo, ottimo al centro, molto buono nel riprodurre i dettagli della vetrina, colori saturi e brillanti (con i limiti della ripresa in una zona d'ombra, naturalmente), bilanciamento dei bianco equilibrato e nitidezza sufficientemente omogenea (è principalmente l'ottimo centro - si veda il cartellino con l'orario nell'angolo inferiore destro della vetrina - che fa percepire un lieve calo ai bordi).

Se Nexus 6 fa bene, Note Edge fa meglio e si aggiudica il titolo del migliore del gruppo per la capacità di riprodurre dettagli della vetrina a sinistra con una minuzia di particolari ineguagliata. Qui le differenze con Galaxy S5 emergono in maniera più netta e qui, Galaxy S5 cede il passo al compagno di scuderia pagando dazio per la scelta di spingere l'acceleratore sul contrasto. Più naturale Edge, con un'attenzione ai dettagli che risulta, in ultima analisi, superiore.

Chiude abbastanza bene Xperia Z3 con una foto che evidenzia un discreto livello di dettaglio e una sufficiente omogeneità nella resa. Non sorprende, ma non delude con uno scatto che pecca solo nella saturazione dei colori.

Vantaggi e prospettiva reflex: Per parafrasare la descrizione delle condizioni di scatto con la reflex chiarite in partenza, usare una reflex semi-pro in modalità automatica è come chiedere un passaggio al proprietario di una Ferrari che ha bevuto qualche birra di troppo. Il rischio di finire malamente la corsa c'è, anche se, in ultima istanza, qualcuno potrebbe essere consolato dall'idea che, se proprio si deve uscire di scena, allora meglio farlo con stile. Traducendo in termini 'utili' il concetto appena estremizzato, lasciar scegliere alla reflex cosa esporre, in che modo e quale punto di messa a fuoco utilizzare non mette al riparo dal rischio di ritrovarsi con uno scatto da buttare. Naturalmente, lo scarto di una reflex può risultare anche gradevole - il file prodotto, ad esempio, è quello con meno rumore digitale del gruppo - ma sempre di scarto si tratta. L'approccio alla scena scelto dagli automatismi della reflex in questo caso è errato. Salire con gli ISO non sarebbe stato un problema (ISO 400 e anche 800 in quella zona sarebbe stato sufficiente) con la conseguenza che l'obiettivo avrebbe potuto essere chiuso maggiormente e la profondità di campo si sarebbe ridotta consentendo di cogliere più dettagli della vetrina. Il rapporto con gli smartphone emerge nuovamente e si traduce nel maggior margine di errore che concedono all'utente. Con la maggior parte degli smartphone non è necessario riflettere eccessivamente sul punto di messa a fuoco, sul valore degli ISO, sull'entità della chiusura del diaframma in una ripresa come quella mostrata, tendenzialmente basta un click per ottenere risultati dignitosi.

Scatto in interna - Flash - stanza completamente buia (luce guida del flash usata per le operazioni di autofocus)


Lo scatto è stato realizzato in una stanza buia, il flash degli smartphone ha rappresentato l'unica fonte luminosa della scena. Se previsto dal software di gestione della fotocamara, è stato utilizzo il pre-lampo del flash per semplificare le operazioni di messa a fuoco. I principali parametri da tener presenti sono la capacità di esporre correttamente la scena (senza sovraesposizione o sotto-esposizione), si potrà poi valutare la resa dei bianchi. Si tenga presente che la distanza tra il punto di ripresa e la scena è di circa 2 metri.

Galaxy S5 riesce ad illuminare a sufficienza la scena e a portare a termine correttamente l'operazione di messa a fuoco. Nitidezza a e contrasto sono buoni, i bianchi corretti. Visibile un po' di rumore digitale, ma non tale da intaccare in maniera significativa la qualità dello scatto.

Lo scatto di HTC One M8 è più buio, ma sufficientemente dettagliato nei limiti della risoluzione e sostanzialmente immune da rumore digitale. Il flash non riesce a rischiarare completamente il bianco dei faldoni, al contrario di Galaxy S5.

Molto potente il flash dei due iPhone che sfiora i limiti della sovraesposizione con iPhone 6 Plus (si sottolinea 'quasi'). Per il resto la resa dei due melafonini, anche con il flash, è sostanzialmente 'gemella'. L'esposizione fa risaltare i maniera chiara di dettagli, il bianco dei faldoni è caldo ma ancora rientrante in un range di correttezza, il rumore digitale nelle zone d'ombra è trascurabile.

LG G3 illumina meno la scena, con conseguenze valutabili sotto il profilo della leggibilità e del rumore digitale, la prima è buona, con porzioni molto dettagliate del frame, ma non uniforme in tutto il fotogramma al pari dell'illuminazione introdotta dal flash, il secondo presente nelle zone periferiche non raggiunte dal flash, ma sempre contenuto.

Il flash del Lumia 930 fatica a coprire tutta la scena, lasciando le parti periferiche in ombra e concentrandosi sulla parte centrale, portata quasi al limite della sovraesposizione, il rumore digitale emerge sotto forma di una fitta 'texture' che copre più o meno densamente porzioni di fotogramma, in corrispondenza dei punti meno o più illuminati.

Buona la quantità di luce presente nel fotogramma di MX4, ottenuta, tuttavia, non solo con il flash, ma anche aumentando il valore degli ISO, una scelta che, come conseguenza, determina l'insorgere di rumore digitale presente in tutta la scena, anche nelle zone maggiormente illuminate. La qualità degrada di conseguenza e la tonalità calda, ormai una costante dell'MX4, non migliora la situazione.

La potenza del flash di MI 4 non permette di illuminare adeguatamente la scena, mentre l'aumento del valore degli ISO - che salgono anche in questo caso - lascia tracce evidenti in tutto il fotogramma. Gli algoritmi di noise reduction cercano di limitare i danni e il rumore digitale ha un aspetto differente rispetto a quello dello scatto dell'altro smartphone cinese, più 'soft' e 'diluito' con Xiaomi, più netto ed granuloso quello del Meizu. Il risultato in termini di qualità, nella sostanza, non cambia di molto, anche se, in questa coccasione, MI 4 bilancia meglio il bianco, senza introdurre dominanti sgradevoli.

Scatto sufficiente per Nexus 6, che in ogni caso non colpisce particolarmente per qualità generale, non troppo potente il flash, con i bordi del fotogramma che restano scuri, rumore digitale presente, resa del bianco discreta.

Note Edge illumina in maniera omogena la scena, anche se la potenza non riesce ad eguagliare quella dei due iPhone, rumore digitale presente, ma scena ben dettagliata, nessun problema di messa a fuoco, operazione eseguita correttamente che permette di ottenere un fotogramma definito in ogni punto.

Nemmeno Xperia Z3 riesce a fornire una copertura completa della scena con il suo flash, che si concentra sulla zona centrale del fotogramma, riproponendo lo stesso calo di luminosità ai bordi, zona maggiormente affetta dal rumore digitale. Una grana piuttosto fitta che, in alcune zone, erode una discreta quantità di dettagli.

Vantaggi e prospettiva reflex: il divario tra gli smartphone e la reflex diventa incolmabile quando le situazioni di scatto diventano difficili. Alle doti del sensore e dell'ottica luminosa si sommano le potenzialità derivanti dall'utilizzo di un flash esterno (che con la 5D MKIII diventa 'necessità', visto che, come altre reflex semi-pro e pro è sprovvista di flash integrato). I 400 ISO della reflex sono decisamente 'puliti, la possibilità di dosare e orientare il flash permette di sfruttare tecniche di esposizione della scena fuori portata per uno smartphone - impossibile, ad esempio, usare un flash di rimbalzo con uno smartphone. In queste riprese inoltre gli 'artifici' software usati dagli smartphone servono a poco: diverso è ridurre il rumore digitale presente con algoritmi software, dall'integrare un sensore di ampie dimensioni che di rumore digitale visibile inizia a produrne a partire dai 3200 ISO in su. Da questo punto di vista, la tecnologia integrata nei moderni cameraphone deve compiere ulteriori passi in avanti - la prospettiva dei sensori al grafene, ad esempio, è allettante - il fine, al di là del mezzo, è trovare il modo di integrare sensori di ampie dimensioni in scocche molto compatte. Innegabile, al di là di tutto, che l'affinamento delle tecniche dii noise reduction ha migliorato quelli che erano gli standard in voga solo pochi anni fa in ambito smartphone. Quando il rumore è inevitabile, il software fa di tutto per mascherarlo con risultati accettabili.

Scatto in esterna - luce artificiale, discreta intensità nel punto di ripresa, scatto senza flash


Foto in esterna effettuato con l'ausilio del cavalletto per gli 11 smartphone (mano libera con la reflex). Flash disattivato. Due temperature di colore differenti per le luci, calde in primo piano, bianche sul viale, luce variabile a seconda dei piani della scena. Una delle 'cartine tornasole' per giudicare la capacità di discernere le differenze cromatiche e l'impatto di algoritmi di riduzione del rumore digitale è rappresentato dalle luci rosse sulla facciata del grattacielo in fondo. Si noterà come diventano più o meno evidenti di scatto in scatto (ved. foto in apertura per avere un parametro di riferimento).

Galaxy S5 imposta il bilanciamento del bianco su tonalità fredde, nel fotogramma il rumore digitale appare abbastanza evidente e si manifesta sotto forma di chiazze irregolari, grossolane nella trame ed inclementi nei confronti dei dettagli, molti si perdono del tutto, altri vengono 'diluiti' nei tentativi che il software fa per contenere il rumore, si veda il cespuglio al centro della scena. Piuttosto inevitabile visto che il software ha scelto il valore di 1000 ISO per gestire la scena. Il contrasto rimane quello di sempre, ma rendere ancor più evidente il rumore digitale non è una scelta saggia. Le luci rosse del grattacielo in fondo diventano bianche e indistinte.

HTC One M8 produce un buon fotogramma, tenuto conto della capacità di distinguere le due temperature di colore delle luci artificiali del primo piano e di quelle dello sfondo sfondo; il livello di rumore digitale si mantiene basso in buona parte del fotogramma. Presenti tracce di rumore digitale di crominanza sui palazzi a destra, ma, complessivamente, lo scatto è apprezzabile. Una foto che dimostra come anche pochi megapixel possono produrre una buona foto, se l'alternativa è usare un sensore con risoluzione elevata che perde dettagli a causa del rumore digitale o degli interventi software introdotti per contenerlo.

iPhone 6 e iPhone 6 Plus producono due scatti differenti nella resa, ma si tratta di una differenza legata all'inevitabile variabilità dei risultati ottenibili con smartphone che non possono garantire, come avviene con una reflex di fascia alta, una resa costante scatto dopo scatto. Le differenze tra i due modelli sono inferiori rispetto a quanto si possa immaginare e principalmente imputabili alla diversa scelta del punto di esposizione effettuata dai due terminali. Il software di iPhone 6 ha scelto di scattare a 400 ISO, mentre iPhone 6 Plus a 80 ISO, più luminoso e con più rumore digitale, quindi, lo scatto del primo, meno luminoso e con meno rumore digitale quello del secondo. Discreta la quantità di dettagli che i due terminali riescono a riprodurre, sia in primo piano, sia sullo sfondo.

Lo scatto di LG G3 incarna bene l'interpretazione dello scatto in notturna che risulta abbastanza 'indigesto' all'appassionato di fotografia. La luminosità della scena è innegabile (anche superiore alla quantità di luce presente al momento dello scatto), lo scatto è molto pulito, ma l'entusiasmo dello spettatore più esigente si raffredda presto, quando si esaminano gli effetti di un algoritmo di riduzione del rumore digitale 'devastante' per i dettagli. Osservando i passanti all'inizio del viale dopo la staccionata, parlare di fotografia è quasi un azzardo, sarebbe più corretto parlare di rappresentazione grafica, visto che i corpi lasciano il posto a chiazze di colore indistinte (ved, particolari a sinistra). Un giudizio severo perchè fatto a monitor a piena risoluzione, anche se, è innegabile che sul display dello smartphone o in un formato adatto alla condivisione sui social media, uno scatto luminoso come quello del G3 non è per nulla inappropriato.

Lumia 930 in questo scatto perde la peculiarità che, per molti altri Lumia, ha rappresentato un punto di forza, ovvero la resa in notturna, caratterizzata da fotogrammi decisamente 'puliti' dal punto di vista del rumore digitale. Il fotogramma alterna zone caratterizzate da rumore digitale piuttosto presente, si veda il cielo o la parte superiore della facciata dei palazzi, ad altre in cui sembra prevalere un algoritmo di riduzione del rumore digitale più aggressivo, che introduce il tipico effetto acquerello, anche se in misura inferiore rispetto ad LG G3. Primo piano e sfondo sono sufficientemente staccati dal punto di vista cromatico.

Meizu MX4 riesce a riprodurre la scena con una buona luminosità generale, i colori appaiono tuttavia piuttosto spenti, mentre il rumore digitale è abbastanza presente. Non fa peggio di altri partecipanti al gruppo, ma non è nemmeno tra i migliori del lotto. Dopo il secondo scatto in notturna, inizia ad apparire piuttosto chiara la tipologia di rumore digitale del terminale, granuloso (ved. colonna a sinistra e angolo in alto a destra), alternato a zone in cui le chiazze diventano più grossolane e consistenti (ved. cielo).

Xiaomi MI 4 cattura una scena ben contrastata, di facile lettura nei suoi punti principali ed abbastanza aderente all'atmosfera della scena reale. I colori sono sufficientemente saturi, il rumore digitale è percepibile, ma 'domato' con un algoritmi che migliorano la percezione dell'assenza di rumore, pur traducendosi, in ultima istanza, in una sorta di velo che cala sul fotogramma, offuscandolo e abbellendolo al tempo stesso. Un compromesso, tutto sommato, accettabile perchè non raggiunge gli eccessi di LG G3.

L'approccio del Nexus 6 alla scena è per alcuni aspetti simile a quello del MI 4, il rumore digitale, piuttosto presente, viene 'spalmato' dagli algoritmi software. Diversi elementi diventano diffusi e indistinti al centro (si veda il cespuglio) e, nel complesso, la foto fa emergere alcune perplessità in relazione alla resa cromatica. Piuttosto freddi, in particolar modo, i toni sullo sfondo.

Note Edge ribadisce la parentela con Galaxy S5, ma tra i due è ancora una volta Edge a primeggiare, complice anche l'infelice scelta dei 1000 ISO effettuata dal software di gestione della fotocamera di Galaxy S5. Edge scatta a 640 ISO. Il rumore non è scomparso, ma al contrario di altri terminali della prova, riaffiorano alcuni volti dei passanti, alcune insegne, alcuni dettagli delle fronde del cespuglio al centro. La resa cromatica raffredda un po' troppo la parte centrale del fotogramma, illuminata dalle luci artificiali bianche Le luci rosse del grattacielo sono quasi spente, punti luminosi indistinti.

Xperia Z3 produce un buono scatto, tenuto conto di contrasto e saturazione dei colori. E' uno dei pochi smartphone che accetta di 'convinvere' con il rumore digitale, senza trovare artifici per aggirarlo ad ogni costo con algoritmi particolarmente aggressivi. Un rumore che si traduce in grana, abbastanza fitta, che permette di salvare alcuni dettagli e, più in generale, evita gli innaturali effetti acquerello, dove possibile.

Vantaggi e prospettiva reflex: Rumore digitale ed effetti negativi degli algoritmi di contenimento del medesimo. Passano gli anni, eppure le problematiche dello scatto in notturna con uno smartphone restano sostanzialmente invariate. Commentare le 11 foto in notturna significa cercare di individuare la strada che ciascun produttore ha scelto per risolvere il dilemma di come e con quanta intensità applicare gli algoritmi di noise reduction. Le risposte sono state diverse, c'è chi ha optato per un sensore di ampie dimensioni a costo di penalizzare la risoluzione come HTC (ottenendo, in questo caso dei discreti risultati), chi preme l'acceleratore sul noise reduction e produce scatti indubbiamente molto 'puliti', ma, al tempo stesso, ben poco dettagliati, ved LG G3, e chi, al contrario, cerca di conviverci col rumore, ved Xperia Z3. In questo caso è l'utente reflex che si deve curare poco dei problemi che affliggono l'altro schieramento, problemi che, per l'utente reflex, iniziano ad essere tali in condizioni di scatto ancor più difficili di quelle mostrate nella foto. All'ampio sensore di una Fulll Frame, che garantisce scatti molto puliti, si somma un'ottica luminosa e un autofocus che non fallisce nemmeno quando la luce scarseggia. Sia chiaro, gli algoritmi di noise reduction intervengono anche in fase di creazione dei JPEG della reflex, ma si tratta di un intervento molto discreto.

Scatto all'interno di una galleria ben illuminata - luce artificiale


Gestione delle luci artificiali, capacità di riprodurre i dettagli della scena, resa dei materiali possono costituire interessanti spunti di riflessione per giudicare le differenze tra i vari partecipanti.

Galaxy S5 parte come sempre con decisione, sia per quanto riguarda il contrasto, sia per il livello di esposizione della scena tendente all'estremo superiore della gamma. La scena è luminosa e d'impatto, la messa a fuoco sulla struttura centrale precisa, qualcosa si perde, come di consueto, sfumature, dettagli minuti, senza negare la capacità di produrre un frame 'd'impatto'.

HTC One M8 torna a produrre uno scatto convincente, le valuazioni effettuate dal software di gestione sono differenti rispetto a quelle di S5, con una resa più morbida, la gamma cromatica si attesta su tonalità più calde, non del tutto corrette, ma nemmeno del tutto ingiustificate per valorizzare il soggetto centrale, il metallo, la luce che lo colpisce, le ombre sulla pavimentazione. Pur essendo sottoesposto, lo scatto risulta piacevole e non fa pesare eccessivamente la bassa risoluzione del sensore.

iPhone 6 e iPhone 6 Plus vanno a braccetto, come di consueto, producendo foto sostanzialmente gemelle. Foto esposte correttamente, contrasti decisi, ma non ecccessivi, rumore digitale presente, pur trattandosi di due scatti con livelli di ISO non proibitivi (160 ISO per iPhone 6 e 80 ISO per iPhone 6 Plus) Scatti quindi d'impatto, con qualche limite che emerge solo osservando i dettagli con l'ingrandimento al 100%.

LG G3, sembra a tratti essere legato a Galaxy S5 e Note Edge per il piglio deciso con cui si avvicina alla riproduzione della scena. Uno scatto 'solare', grazie ad un livello di esposizione che punta ad esaltare al massimo i dettagli della scena. La gamma cromatica non è da meno, i tubi dorati risplendono e tutta la galleria è inondata da una dominante calda. Un'interpretazione della scena indubbiamente accattivante.

Lumia 930 punta ad una resa maggiormente aderente al reale, senza cercare di colpire ad ogni costo l'osservatore, 'limitandosi' a catturare l'atmosfera del momento in maniera sufficientemente verosimile. La foto non evidenzia più la non perfetta gestione del rumore digitale della prima foto in notturna e, al contrario, si traduce in uno dei file della prova che mostra le maggiori affinità con una gestione dell'immagine propria delle fotocamere reflex. Scatto estremamente pulito con il rumore tenuto debitamente a bada, ma dettagli presenti nei punti in cui servono. Contrasto marcato, ma resa non innaturale, al pari della gamma cromatica.

Non male anche Meizu MX4 che produce uno scatto dai buoni contrasti e con un buon equilibrio dei toni. E' l'unico smartphone del gruppo ad evidenziare delle aberrazioni cromatiche sulla circonferenza dei faretti, segnale che suggerisce l'integrazione di un'ottica non eccelsa. Non convince del tutto la resa dei dettagli che non è uniforme lungo l'asse orizzontale (ved. lato destro). Non eccessivo, ma presente, il rumore digitale nelle zone periferiche del fotogramma (parte superiore e pareti laterali).

Uno scatto 'sopra le righe' per Xiaomi MI 4 che spinge fuori scala la saturazione dei colori, producendo una foto che, in alcuni punti, diventa decisamente innaturale. Si vedano, ad esempio, le tettoie blu sullo sfondo - riprodotte con un blu elettrico - il giallo dei tubi. Naturalmente, de gustibus non dispuntandum est, mala tentazione di aprire il file in Photoshop e riportare entro la soglia di guardia la saturazione non manca Per il resto, il frame non delude per contrasto, è stato epossto correttamente e manifesta un rumore digitale distribuito nelle zone più scure.

Nexus 6 torna a non entusiasmare, pur non potendosi definire deludente lo scatto. Manca un po' di cura per la riproduzione dei dettagli e il rumore digitale riaffiora dalle pareti laterali, dal soffitto e dalla pavimentazione. I colori non colpiscono per brillantezza, mentre sulla pavimentazione si intravede una leggera dominante magenta. Nitidezza generale migliorabile sia la centro sia ai bordi.

Note Edge ripropone l'approccio fatto di contrasto deciso, attenzione per i dettagli, resa generale che sembra pensata per colpire subito lo spettatore con uno scatto 'accattivante' ed un livello di rumore digitale che si attesta entro la soglia di guardia. Giunti quasi alla fine delle serie di foto, torna attuale la definizione usata all'inizio per descrivere la rese di Note Edge, ovvero stessa anima di S5, ma maggiormente addolcita e meno propensa alla riproduzione esasperata della scena.

Chiude il gruppo Xperia Z3 con uno scatto che lo manda in crisi. Il riferimento non è tanto alla fitta grana del rumore digitale, ma all'apparente incapacità di mettere a fuoco l'oggetto al centro della scena. Resa che fa riflettere, tenuto conto del fatto che la metà sinistra del fotogramma è più a fuoco di quella destra, a parità di piano di fuoco - si osservi, ad esempio, le due vetrine o i tubi dorati all'estrema sinistra e all'estrema destra.

Vantaggi e prospettiva reflex: Le differenze, a volte e per qualcuno, la fanno le sfumature, i microdettagli, la resa dei materiali. La reflex riesce a dare qualcosa in più dal punto di vista della tridimensionalità degli oggetti, qui i tubi scintillano, i riflessi dorati diventano elementi da riprodurre e non rumore da cancellare, dettagli da catturare perchè connotano l'oggetto, lo fanno diventare più reale. Qui l'assenza di rumore a 640 ISO si traduce in un maggior numero di dettagli della scena preservati, in informazioni sul colore salvaguardate. Eppure, sfumature a parte, bisogna tornare a dare atto al mondo smartphone dei grandi progressi compiuti negli algoritmi che danno vita ai file JPEG. Si torni ad osservare, ingrandito al 100%, lo scatto del Lumia 930 e quello della reflex per evidenziare i tentativi del mondo smartphone di raccontare la scena usando un linguaggio affine al mondo reflex. Una lingua diversa nel tratto del colore, ma affine per la volontà di rispettare l'oggetto con una resa morbida, cercando di cogliere il maggior numero di elementi caratterizzanti (riflessi, giochi di luce, matericità) contrastandolo dove serve, ma senza eccessi. Il divario esiste ancora, ma coglierlo o meno, qui, appartiene principalmente alla 'sensibilità dell'osservatore', al media scelto per riprodurre il file, alla destinazione d'uso della foto stessa e alle aspettative che ognuno nutre nei confronti dell'oggetto della sua visione della scena, cristallizzata in un fotogramma.

Scatto in notturna - luce artificiale molto bassa


Nell'ultimo scatto gli smartphone affrontano il test più difficile, quello con una condizione di ripresa che metterà alla prova la capacità di catturare i dettagli nella (semi) oscurità. Lo scatto è stato effettuato usando un cavalletto (tranne che con la reflex) ed il flash è stato volutamente disattivato (il riflesso che si nota sul cartellone a destra proviene da una fonte luminosa (lampione/faro) posta alle spalle del punto di ripresa. Tramite tap to focus è stata selezionata la scritta sul cartellone a destra la cui riproduzione rappresenterà il principale oggetto di valutazione. Si noti che, ad occhio nudo, la scritta era appena leggibile.

Se lo scopo della prova è valutare la capacità di catturare il dettaglio nella semi-oscurità, allora bisogna concludere che Galaxy S5 ci riesce, pur raggiungendo lo scopo al caro prezzo dei 2000 ISO, che si traducono in un rumore digitale molto presente. E' il rumore già avvistato in precedenti scatti notturni, con una trama non fina, che si estende concentrandosi in chiazze abbastanza ampie (ovvero, è impossibile non notarlo).

Dalla stessa distanza HTC One M8 e pur con i limiti della risoluzione, cattura altrettanto bene la scritta, rendendola ben leggibile. Si può discutere sulla correttezza del bianco, ma l'obiettivo principale della foto è stato raggiunto e con meno rumore digitale rispetto alla foto del Galaxy S5. Si noti, inoltre , la maggior pulizia di immagine anche nel resto del fotogramma.

I due iPhone si muovono agevolmente anche nell'ombra e fanno riaffiorare la scritta senza eccessiva difficoltà. Leggermente meglio iPhone 6 Plus, forse per il contributo dello stabilizzatore (anche se il device era già stabilizzato sul cavalletto), forse, più semplicemente, per la già citata variabilità della prestazione tra scatto e scatto imputabile anche a semplici valutazioni software differenti del punto esatto di messa a fuoco e di esposizione. Il rumore digitale, per entrambi, è contenuto entro bassi livelli sulla superficie del cartellone.

Dopo aver osservato a posteriori lo scatto di LG G3, abbiamo ricontrollato gli Exif per verificare l'involontaria attivazione del flash, con esito negativo. Gli automatismi di G3, come avvenuto nel primo scatto in notturna ed in quello in galleria, puntano ad ottenere la massima leggibilità delle zone d'ombra, che si traduce, in questo caso, nella possibilità di osservare in maniera ottimale la superficie del cartellone con un rumore digitale, in quell'area, sostanzialmente assente.

Lumia 930 si trova a suo agio nell'ultimo scatto in notturna rischiarando in maniera molto convincente la zona del cartellone. La scritta è leggibile - altri hanno fatto meglio dal punto di vista del contrasto a voler sottilizzare - mentre il rumore digitale è dissolto in una texture molto fine e non particolarmente invadente che si estende al resto del fotogramma.

Meizu MX4 appare in difficoltà. Nonostante i ripetuti tentativi, il fuoco si concentra sullo sfondo, nella zona illuminata, mentre il primo piano in ombra viene 'bypassato' dal software. Il risultato finale è uno scatto realizzato ad oltre 1000 ISO, con tanto rumore digitale nella zona del cartellone e, in ultima istanza, con le scritte stesse fuori fuoco, benchè leggibili.

Tanto rumore anche per Xiaomi MI 4 - si sale a 3200 ISO - quello più 'sgradevole' ovvero quella di crominanza, formato da grana e chiazze colorate - che tuttavia riesce a rendere leggibile la scritta grazie ad una sufficiente capacità di rischiarare la zona in ombra e all'altrettanto importante capacità di mettere a fuoco correttamente la scritta. La restante parte del frame, tuttavia, è seriamente compromessa dal valore degli ISO molto elevato.

Anche Nexus 6 deve fare i conti con il rumore digitale. La luce catturata è inferiore a quella degli altri partecipanti, l'obiettivo di rendere leggibile la scritta viene perseguito ma non nel migliore dei modi, vista la grande quantità di rumore digitale.

Note Edge, in questa occasione, fa valutazioni diverse rispetto a quelle del compagno di scuderia Galaxy S5. Il fotogramma è luminoso - tra i più luminosi del gruppo - la scritta si legge in maniera sufficientemente nitida, mentre il rumore è contenuto sia nella zona del cartellone, sia nel resto del frame.

Xperia Z3 chiude la tornata di test con uno scatto ben eseguito, una messa a fuoco precisa nella zona di principale interesse, e l'ormai consueta resa del rumore digitale che non impedisce una lettura dei caratteri sufficientemente chiara.

Vantaggi e prospettiva reflex: Si passa dalla valutazione che si svolge sul labile terreno delle sfumature, alla monolitca prestazione delle reflex in condizioni realmente difficili. Qui la refelx scatta a 8000 ISO (l'ottica è sempre il 40 f 2.8) circostanza che permette alla scritta a destra di stagliarsi nitidamente contro la superficie chiara e, al fotografo, di lasciare riposto il flash nella borsa. L'obiettivo non è dotato di stabilizzatore ottico, il sensore nemmeno, e la foto è stata scattata a mano libera (contrariamente a quelle degli smartphone, posti sul cavalletto). Ne serviva realmente uno? Forse con una mano un po' più traballante si, ma a 1/40 di secondo e mano ferma crediamo di no. Anche qui, è la quantità di rumore e di dettagli nelle zone d'ombra a tracciare un'importante differenza con le foto degli smartphone. Il vantaggio delle reflex si traduce nell'enorme margine di manovra che offre all'utente per gestire le situazioni più difficili e si pensi anche all'utilizzo che si può fare degli 8000 ISO 'puliti' non solo per gli scatti in notturna ad oggetti immobili, ma, ad esempio alla fotografia sportiva.


CONCLUSIONI

Le coppie

La prova a 11 ha evidenziato in primo luogo quelle che definiamo 'coppie di brand' e 'coppie di fatto'.

Alla prima sono riconducibili iPhone 6 e iPhone 6 Plus, equipaggiate con lo stesso modulo fotocamera, unica differenza l'assenza dello stabilizzatore ottico in iPhone 6 (in molte delle prove una differenza non emersa in modo così rilevante). Analogie estese anche al software e agli algoritmi di gestione dell'immagine, che in molti casi hanno determinato identico valore di ISO del tempo di scatto.

Altra coppia di brand è quella formata da Samsung Galaxy S5 e Note Edge, in questo caso, tuttavia le differenze sono maggiori rispetto a quelle emerse tra i due melafonini. Alla fine della prova la fotocamera di Note Edge può essere descritta come una versione riveduta, corretta e affinata che smussa le spigolosità di Galaxy S5, addolcisce i contrasti e introduce una nota di maggior naturalezza.

Entrando nel terreno delle 'coppie di fatto', si può individuare quella formata dai due terminali cinesi, Meizu MX4 e Xiamoi MI 4 I produttori cinesi devono ancora compiere ulteriori passi per adattare la resa fotografica dei cameraphone al 'gusto occidentale'. In diverse occasioni gli scatti sono stati caratterizzati da discutibili saturazioni dei colori e bilanciamenti del bianco errati. I due terminali cadono spesso insieme ed insieme offrono interessanti spunti in un quadro fatto di luci e ombre e da margini di miglioramento del software.

Lumia 930 e HTC One M8, associarli può far gridare allo scandalo se il legame si cerca dopo aver esaminato le specifiche della fotocamera. Non si vive di sola risoluzione, tuttavia, e i due modelli sono spesso risultati legati da un filo sottile, probabilmente, non evidente subito a tutti, ovvero quello di essere gli smartphone che più evidenziano un approccio alla gestione di colori, del bilanciamento del bianco e dei dettagli più - naturali del gruppo.

Nexus 6 ed Xperia Z3 rappresentano la coppia di fatto del 'vorrei ma (non sempre) posso'. Ciascuno ha offerto buoni spunti, alternati ad altre foto ingiustificatamente deludenti. Nexus 6 ne esce complessivamente meglio, Xperia Z3 più malconcio per i motivi che si diranno a breve

Lo smartphone non accoppiato è LG G3 e ci piace trattarlo come tale, visto che nel corso della prova ha dimostrato di tirar dritto per la sua strada, strizzando solo talvolta l'occhio agli altri due smartphone coreani con una resa della scena che non lascia quasi mai indifferenti.


Le singole 'personalità fotografiche'

Samsung Galaxy S5 - L'irruento

E' uno smartphone che non corre il rischio di passare inosservato grazie all'approccio deciso con cui gestisce la scena. Una determinazione che produce effetti positivi, associati ad altri di tono contrario.

In diurna, la tendenza a massimizzare il contrasto e a saturare i colori si adatta a molte condizioni di ripresa, ma quando si richiede precisione nell'esposizione, nella scelta degli ISO in notturna e nella gestione delle scene con forti contrasti di luce la risposta non sempre è accondiscendente .

La sua fotocamera cerca di dare allo spettatore 'tutto e subito', la maggiore visibilità della scena, anche a costo di sovraesporre alcune parti di essa, il livello di nitidezza maggiore, ancora a costo di introdurre artefatti digitali nell'immagine. Una resa che sembra, per alcuni aspetti, ottimizzata per la visualizzazione delle foto sul display AMOLED dello smartphone, piuttosto che a monitor.

HTC One M8 - L'incompreso (ma con stile)

HTC One M8 fa poco per ammaliare lo spettatore con scatti iperdettagliati, risoluzioni elevate, setting dei parametri di immagine appariscenti. Le sue doti non sono evidenti a tutti e subito, eppure, il tanto bistrattato sensore Ultrapixel è stato in grado di offrire qualcosa in più degli altri in varie occasioni. E' la sopra citata naturalezza della gamma cromatica, che può risultare di secondaria importanza, ma contribuisce a rendere uno scatto apprezzabile.

Purtroppo, la promessa dei benefici effetti del sensore Ultrapixel non sono state mantenute del tutto. Incomprensibile per un sensore da 4 MP di ampie dimensioni, ad esempio, l'insorgere di rumore digitale anche a bassi ISO.

In altre occasioni, tuttavia, lo smartphone ha dimostrato che pochi megapixel senza algoritmi di compressione delle immagini aggressivi possono fornire una quantità di informazioni della scena equivalenti a quelle di uno scatto a risoluzione più elevata al quale è stato applicato un algoritmo di noise reduction che introduce sgradevoli effetti acquerello. Zero (dettaglio) moltiplicato per uno ((ingrandito grazie alla risoluzione elevata) fa sempre zero (dettaglio).

iPhone 6 e 6 Plus - L'allegro

Anche nell'esame dei singoli modelli si può continuare a trattare congiuntamente i due iPhone. Eccezion fatta per lo stabilizzatore di IPhone 6 plus la resa è del tutto simile e la si può definire briosa, luminosa, a tratti 'spensierata' a tal punto da dimenticare che non sempre la tendenza a rendere più calda la scena si addice a qualsiasi soggetto.

Eppure, nonostante alcune 'licenze poetiche', i due iPhone non vanno mai sopra le righe facendo apparire lo scatto innaturale. Sanno convivere bene con il rumore digitale, che gestiscono senza volontà di nasconderlo ad ogni costo, sono rispettosi dei dettagli e li esaltano in maniera naturale. Una sostanziale linearità della prestazione in tutto l'arco della prova che porta a considerare iPhone 6 e iPhone 6 Plus una delle migliori soluzioni per l'utente che ama l'approccio punta e scatta.

LG G3 - Il grintoso

In alcune occasioni LG G3 ha esibito una gestione dell'immagine che ha ricordato quella di Galaxy S5/Edge, quindi contrasti netti, dettagli ben definiti e colori saturi. Più corretto di S5 nella gestione di tale approccio e con una marcia in più quando la luce cala (nonostante uno scatto - il primo in notturna con luce artificiale che, in alcuni tratti, è apparso troppo 'acquarellato' e un flash non sempre all'altezza della situazione). La resa decisa delle foto in esterna, combinata alla gestione degli scatti in notturna tracciano il profilo di un dispositivo che, prediligendo un approccio non del tutto neutro ma con carattere, riesce a catturare senza troppa difficoltà l'attenzione dello spettatore. Anche G3 si posiziona quindi bene tenuto conto della prestazione nella sua totalità.

Lumia 930 - Il raffinato

Lumia 930 eredita i frutti di un lungo percorso di ricerca compiuto dal team di sviluppo delle fotocamera Nokia nel corso degli anni. Qualcosa che va al di là del semplice mezzo tecnico e riguarda le valutazioni fatte a monte sul tipo di approccio alla scena da utilizzare (ci azzardiamo a definirlo di 'matrice europea' per distinguerlo da quello di diversi terminali asiatici).

Quello esibito dal Lumia 930 è fatto di naturalezza, morbidezza dei toni, attenzione per i dettagli, resa cromatica mai eccessivamente sopra le righe e una gestione del rumore digitale che, seppur con qualche prestazione sottotono, sembra riproporre in veste digitale la vecchia grana della pellicola analogica con una trama fine ed in grado di preservare i dettagli. Proprio perchè Lumia 930 sceglie di adottare un 'registro minore', poco appariscente anche se maggiormente aderente al vero, la resa potrebbe non incontrare il gusto di chi ama un tocco più deciso. I fotoamatori, al contrario, probabilmente lo ameranno incondizionatamente.

Meizu MX4 - L'indeciso

Il percorso di test di Meizu MX4 è uno dei più altalenanti e meno costanti del gruppo. La fotocamera è capace di ottimi spunti, come dimostrano le prime due foto in interna, alternati a rovinose cadute. Inciampa spesso sulla gestione dei bianchi, si riprende con il buon contrasto - 'stile asiatico' (un po' come Galaxy S5, Edge e G3), torna ad inciampare nella gestione degli ISO e del rumore digitale, nell'omogeneità del dettaglio in tutto il fotogramma e poi prova a recuperare in diurna.

L'impressione generale è che a dissolvere la sua indecisione sulla direzione da prendere debba essere un software ulteriormente affinato rispetto a quello attuale. Per migliorarlo è necessario anche sapere in che direzione andare perchè, come detto, è anche una questione di puro 'gusto' piuttosto che di sola 'tecnica'.

Xiaomi MI 4 - Il creativo

E' lo smartphone che si è concesso le maggiori 'licenze poetiche' nell'interpretare la scena, quello che ha superato il limite dell'aderenza della foto al reale con bilanciamenti del bianco palesemente errati, saturazione dei colori a tratti nettamente fuori scala, contrasti marcati che, se da un lato esaltano alcuni dettagli, dall'altro evidenziano i difetti nella riproduzione cromatica. Un po' come avviene con Meizu, i buoni spunti a far da contraltare non mancano.

Se le condizioni non diventano eccessivamente proibitive - ad esempio negli scatti in diurna, senza particolari difficoltà nella gestione della scena - la prestazione dignitosa è alla portata - ma ciò vale per gran parte degli smartphone, anche per quelli di fascia inferiore. Anche in notturna il MI 4 riesce a 'creare' una soluzione per affrontare la sifda con algoritmi di noise reduction aggressivi nello scatto a 1200 ISO.

Note Edge - Il deciso

Note Edge trasforma l'irruenza del Galaxy S5 in decisione. Non disconosce l'appartenenza alla stessa scuderia, ma attenua gli eccessi dell'altro modello. In alcuni casi il divario è sottile e si traduce in una migliore resa dei dettagli più minuti del fotogramma e nell'assenza di artefatti digitali legati alla maschera di contrasto che S5 sembra applicare alla scena, in altri, come nel caso dello scatto alla vetrina, diventa più ampio per la capacità di catturare un maggior quantitativo di informazioni.

Altro terreno su cui Note Edge migliora le prestazioni di S5 è nella gestione del rumore digitale. Il tratto che unisce i due modelli e che non viene mai meno è la scena molto contrastata che con Note Edge non risulta mai inappropriata e, in alcuni casi, consente di ottenere un'esposizione più corretta. Alla luce della prestazione in tutto l'arco della prova, Note Edge risulta tra i migliori del lotto.

Nexus 6 - Il timido

Nexus 6 è capace di realizzare ottimi scatti, nitidi, contrastati, con una buona saturazione dei colori, ma sembra quasi refrattario ad evidenziare le sue doti con costanza in tutto l'arco della prova. In altri casi commette ingenuità che non ci si aspetterebbe da un prodotto della sua caratura, riproponendo alcuni difetti del Meizu e dello Xiaomi, come gli errori nel bilanciamento del bianco e le sottoesposizioni. In altri ancora produce fotogrammi di buon livello che, tuttavia, non sono in grado di offrire qualcosa in più rispeto ai migliori del gruppo.

Nel complesso la sua prestazione è stata discreta con punte ancor più elevate. I margini per un miglioramento introdotto a livello software sembrano esserci e trattandosi di un dispositivo Nexus dovrebbero essere sfruttati senza indecisione da parte di Google. Chiudiamo infatti il test con l'idea la fotocamera celi un potenziale non del tutto espresso.

Xperia Z3 - Lo sfortunato

La prestazione di Xperia Z3 è stata caratterizzata da alcuni 'incidenti di percorso' che hanno penalizzato lo smartphone, a partire dall'insorgere del fastidioso fenomeno del pink spot. Se si fosse trattato di uno scatto isolato non avremmo sottolineato la circostanza, ma essendo presente in maniera evidente in almeno 3 scatti e meno in altre due foto, il problema non può essere considerato marginale. Purtroppo la sua presenza condiziona non poco la gamma cromatica e non migliora di certo la piacevolezza della visione.

Un peccato perchè Xperia Z3 è un altro dispositivo dal buon potenziale, per certi aspetti 'coraggioso' nel non cedere alla tentazione di applicare algoritmi di riduzione del rumore digitale aggressivi privilegiando i dettagli. Fa riflettere anche la definizione della scena non omogena tra bordo destro e bordo sinistro emersa in alcuni scatti. Dettagli che ci portano a non escludere una difettosità dell'esemplare usato per il test. L'irripetibilità della comparativa non ha permesso ulteriori approfondimenti, ma ci sarebbe piaciuto provare un secondo modello per verificare la sussistenza di quanto emerso con il primo.

(aggiornamento del 18 marzo 2024, ore 00:25)

790

Commenti

Regolamento Commentando dichiaro di aver letto il regolamento e di essere a conoscenza delle informazioni e norme che regolano le discussioni sul sito. Clicca per info.
Caricamento in corso. Per commentare attendere...
BigOne

Nonostante questo specie di comparativa sia stata scritta diverso tempo fa, non ho potuto fare a meno di commentarla.
Posseggo uno Z3 e tutto quello scritto e falso all'80%.
Sicuramente chi ha scattato le foto lo ha fatto in automatico,lo sanno pure i sassi che la modalità automatica del Sony Xperia Z3 scatta a 8mpx e non è il massimo. Le le foto vanno fatte in manuale e si deve ragionare come una macchina fotografica.
Il problema del Pink spot e risaputo che compare solo quando si è al buio completo con valori iso altissimi.Io con lo Z3 scatto foto ottime,godibili anche sopra una TV da 42 .il sensore di Z3 e lo stesso della cybershot HX50.Certo non saranno le migliori in assoluto,ma sono molto meglio dell'S5,che ho provato e satura i colori. Se non sapete usare lo Z3, perché siete incapaci e amanti del punta e scatta,qui si deve gestire i valori iso,esposizione, e messa a fuoco. Non lo prendete neanche in cosiderazione...non fa per voi.

Ema

Il 920 con i video in notturna è una spanna sopra a tutti, idem al 930. Li ho entrambi. Però solo in questo contesto, tendo a precisare! ... in tutto il resto il 930 è imbattibile da qualsiasi telefono

Starnat

ma ci mancherebbe, l'ho già scritto! si ma se non sai leggere.. ad un occhio assolutamente inesperto come il mio sinceramente giustificare migliaia e migliaia di euro per una foto di cui noto poche differenze è assolutamente sprecato, lo so anche io che se entrassi nel campo della fotografia sarebbe tutt'altra storia ma siccome non ci sono e non mi interessa questo mondo.. li paragono eccome!

a'ndre 'ci

no, full manual non è così comune.. ci vuole molto xD
e specialmente quando sei in giro, dai priorità a aperture O tempi...
poi ok, in alcuni casi vai in manuale.. per (come dici sotto) i panorami, le foto notturne ecc..
ma per fare una foto decente, cogliere l'attimo, non farti insultare dai passanti ecc.. non puoi stare 2 minuti a fare impostazioni...

a'ndre 'ci

nei punta e scatta una full frame da 2000 € è sprecata; per quello basta una da 450.
ma perfavore, non paragoniamola al sensore da 2mm di un telefono, con ottiche da 1 millimetro e mezzo.

a'ndre 'ci

"hai soggetti"

a'ndre 'ci

no.
no.
no.
no.
HDR NO.

perfavore, l'HDR è una porcata (così come implementato nei telefoni). produce foto poco realistiche, colori troppo accentuati e nessuno che sappia di fotografia lo userebbe mai (il bello è proprio creare effetti di luci e ombre..)
se proprio vuoi fare HDR, scatta in raw (magari 3 scatti a esposizioni diverse) e le unisci dopo.

Gieffe22

riesumo questo articolo da possessore di 930 da ormai 2 settimane...perchè vorrei aggiungere qualche dettaglio all'ottima review già fatta da hdblog. Intanto una grossa nota per quanto riguarda il notturno, il post process che si vede in foto riguarda solo ed esclusivamente lo scatto jpeg...se si scatta in formato raw (sempre in automatico ovviamente) non viene applicato il deleterio post process (che come molti fotoamatori non amo nemmeno io), producendo di fatto un immagine piena di grana ma RICCA di dettaglio anche in notturno(un approccio simile a sony oserei dire ma con altri ovvi vantaggi legati al raw e allo stabilizzatore). Di giorno ovviamente nessun problema anche in jpeg, ma il raw lascia sempre la possibilità di rivoluzionare una foto uscita male dal punto di vista di luci e colori. Per quanto riguarda i difetti invece, il più grosso è che il sensore ha troppi mpx per il formato e di fatto in tutti i bordi del sensore il dettaglio cala abnormemente addirittura slavando la foto, soprattutto se si scatta in 16/9 visto che questa modalità usa tutta l'estensione orizzontale del sensore, se invece si scatta in 4/3 la cosa si nota molto meno perchè il sensore non usa l'estrema porzione esterna orizzontale. Difetto comune a z3 quindi, i samsung non mi sembra abbiano questa noia. Altra nota di demerito il doppio led flash poco incisivo in notturna, il led del mio vecchio s3 era molto più "illuminante". Per il resto è un gioiello di cam...i controlli manuali e il raw non hanno prezzo.

Emanuele Addari

quello che vorrei capire io è: perchè a parità di sensore (perchè molti di questi hanno lo stesso sensore) le foto cambiano così tanto? è solo questione di software? perchè se così fosse, basterebbe fare un porting dell'app.. o della rom per ottenere scatti buoni su terminali diversi.. no?

il Franz

eric faccio il fotografo, qualcosa la so ;)

MARI

Vince iPhone a mani basse...

Christian Faulisi

un pò come quelli che hanno l'iphone e poi lo usano solo per stare su fb e giocare a candy crash

Michele

Salve,
bellissima comparativa ma perché non avete inserito nessun Huawei?

marqobi

più che altro ognuno tende ad esaltare il telefono che possiede ;p

Nellazzo

Si, su questo concordo pienamente....senza dubbio il migliore a catturare l'audio (insieme al 930 ovviamente)!

Giu88

I video dei Nokia sono insuperabili..con 4 microfoni..registri concerti senza problemi..

Il Camaleonte Androide

Io per altri 2 giorni avrò ancora in uso un lumia 920, le foto le fa bene e anche i video, ma non mi è capitato quasi mai di fare video in notturna, non saprei proprio dirti. Di sicuro se hai un 50% di beccarti lo z3 col problema di pink spot io non lo prenderei a prescindere. Gia il mio defunto galaxy s2 avevo questo problema.... ed era un pò frustrante la cosa

Nellazzo

Va bene :) mi sa che andrò sul 1520... effettivamente dalle tante recensioni che ho visto, il lumia mi sembra più "azzeccato" in ambito fotografico,
invece per quanto riguarda i video, dicono che in stabilizzazione e in modalità notturna, va meglio lo z3...tu che dici?

Il Camaleonte Androide

Non prenderla con cattiveria ma le foto dello z3 le hai viste? Se vuoi una buona fotocamera vai su lumia 1520, lo z3 ha il problema del pink spot (pallino rosa al centro delle foto)

Nellazzo

Salve ragazzi, sono indeciso su quale smartphone acquistare... Quale mi consigliate tra il lumia 1520 e il sony xperia z3? Quale dei due ha la migliore fotocamera secondo voi? Grazie in anticipo!

Kouta84

infatti come pensavo la gestione dell'esposizione su s5 era impostata su "media ponderata" mentre iphone e note edge su "motivo"

quindi il 90% delle critiche per s5 è probabilmente da riferirsi a quell'opzione

Guido

Ah ok, allora ti do ragione, non lo sapevo.

Gieffe22

assolutamente no, il raw viene elaborato dal firmware della fotocamera, non dall'app. Il processo è: -apps setting, scatto, processazione firmware, conversione in jpeg, passagggio all'app nuovamente nel caso si debba applicare uno dei soliti stupidi filtri

Guido

Che sia il peggiore o il migliore non fa differenza (google fotocamera era un esempio), basta che sia lo stesso per tutti, perchè che quello integrato sia il migliore secondo me non è sempre vero.
Anche perchè il lavoro maggiore, correggetemi se sbaglio, viene fatto in post-acquisizione, con l'elaborazione dei dati raw e l'ottimizzazione in jpeg, e questo viene fatto dall'app che si sta utilizzando, o no?

Gieffe22

è palese dal test, g3/note4

Gieffe22

che senso avrebbe scusa? XD perchè livellare ogni telefono col peggior software fotografico quando ognuno di essi ne ha integrati di migliori? apparte che la qualità della foto dipende dall'app per un 3-5% massimo, visto che il resto dipende dal firmware della fotocamera e dagli algoritmi di esso

Guido

A quando un confronto uniforme utilizzando la stessa app di fotografia (es. google fotocamera) per tutti i telefoni?

Ferenor

Quindi se uno che vuole acquistare un telefono Android... Su che smartphone dovrebbe puntare?

Benedetto

ho il pink spot su z3c, non si riesce a capire se sia un problema hardware o software, attendo risposta da sony, x hdblog, avete fatto presente il problema all'assistenza sony???

hassunnuttixe

a ma sembri solo uno che spara min chiate nei blog che dice di possedere millemila telefoni...
poi parli pure di recensioni, nelle quali per Sony sono sempre alla caccia dei difetti che ad altri vengono perdonati e taciuti (ad es. S5 bruciati in acqua e i primi lg G3 che si squagliavano in mano dal calore)
allego immagine (f5)

hector100

gli sfortunati sono quelli che parlano senza contenuti ,come te..i bimbomunkia da testiera ..io ho da un parere reale su un telefono che ho avuto...
le recensioni molte volte sono pagate dai produttori quindi fuorvianti..
e prima di spendere 400 euro per questo telefono ci penserei bene.
tanto vale comprarsi un s3 di 2 anni fa e pagarlo meno di 200.

hassunnuttixe

quindi riesci ad occuparti solo di donne inesistenti? hai tutto il mio cordoglio per la tua vita sfortunata :'(

hector100

no ero occupato con tua sorella..

Mattev

Sicuramente quest'anno gli altri produttori si sono dati un gran da fare per raggiungere o superare Apple che, effettivamente, durante gli anni precedenti risultava secondo me migliore dei competitor (fatta qualche eccezione per i camera phone stile Nokia PureView e poco altro). Quest'anno le qualità fotografice degli iDevice si mantiene in linea degli anni precedenti (se andiamo a vedere bene, è dal 4S che il "tratto" fotografico rimane invariato, migliorando pian piano, di modello in modello, la qualità generale degli scatti), mentre gli altri hanno fatto passi da giganti. Mi spiace per Meizu e Xiaomi che non stanno per niente al passo con gli avversari, e per Z3 che spero vivamente fosse solo un problema tecnico dovuto al loro specifico modello. Tuttavia non credo del tutto vi sia un difetto, poiché, a parte il "Pink Spot", in alcune foto i dettagli sembrano essere fin troppo compressi (in una foto un cespuglio, se zoommato, presenta visibilmente squadrettamenti da compressione) e per esperienza, su tutti i Sony visti e provati (uno dei quali anche posseduto, seppur non un Top), ho sempre percepito questo difetto :P

Mattev

Non capisco cosa itendi :P quelle di iPhone sono generalmente meno accese e meno brillanti rispetto a quelle di Samsung (personalmente referisco quelle degli iDevide per un fattore post-produzione, infatti), i quali tendono invece a contrastare molto i colori (soprattutto S5). Ho visto tutte le foto di tutte le prove sullo stesso schermo del PC e mi è parso proprio di notare queste differenze. Ogni tanto quelle della Mela sono un po' più ingiallite, ma generalmente mi sembrano più fedeli e meno "taroccate" di S5. Prendendo invece Note, mi piacciono perché sono "aggressive" come quelle di S5, ma non esageratamente come quest'ultimo fa :P

Mettiamola così:
Se dovessi "lavorarci" (per quanto possa ricavare da una fotocamera di uno smartphone) preferirei iPhone, se invece dovessi stupire qualcuno mostranole nel quotidiano, sceglierei Note :P

Mattev

Non proprio :) ti spiego

Lo zoom ottico mi permette di fare una foto ravvicinata senza perdita di qualità: se fotografo una mosca con zoom digitale, il risultato è lo stesso del cropparla (solo che in post produzione posso lavorarci meglio), mentre se fotografo la stessa mosca in zoom ottico, i dettagli sono maggiori rispetto alla foto non zoommata, la quale, croppandola, mi darebbe lo stesso risultato dello zoom digitale :)

Plinky

Il tuo caso è abbastanza soggettivo. Infatti, da quello che dici, per te anche lo zoom ottico sarebbe inutile, nonostante venga ampiamente usato in fotografia :-)

Al

si: fai una foto con un iphone e con un samsung e vedi più bella quella dell'iphone (più luminosa, colori più brillanti ecC)

Compari lo schermo con la realtà e vedi più fedele il samsung.

Filtri di postelaborazione a go go

hassunnuttixe

ci sono andato infatti, ho trovato il luogo adatto... non l'hai sentita in testa? ;)

Hiruzen

Lo so che si dice sempre, nn era vero per 4 e 5 ora però l'articolo mette in luce che forse Apple non è più leader incontrastata del comparto fotografico, smmesso e non concesso che lo fosse

Mattev

Non credo funzionerebbe, poiché non tutti i telefoni offrono le stesse possiblità di personalizzazione, seppur, magari, le fotocamere in sé lo permettano. Un G3 o un iPhone, ad esempio, non han tutte le scelte dei parametri che ha invece uno Z3, ma per questo non vuol dire non possano raggiungere gli stessi livelli. Le fotocamere smartphone, per quanto belle possano essere (fatta eccezione magari per alcuni modelli) nascono principalmente per il punta e scatta, per cui è lecito che i produttori non si preoccupino troppo ad inserire pulsanti e settaggi. Per quello ci sono le fotocamere vere :)

Mattev

Lo zoom digitale penso sia davvero inutile :P piuttosto userei il crop, ma non per i motivi descritti da Gark (dato che sia zoommando, sia croppando la foto perde di qualità).
Quando faccio lo zoom ad un soggetto lontano, rischio di muovermi e non centrarlo bene, o rischio che la foto non mi soddisfi più in un successivo momento (questo discorso vale anche per gli effettini preimpostati dei SW degli smartphone). Se così fosse, ho buttato una foto, un attimo magari irripetibile, l'occasione di avere un bel ricordo fisico di un bel momento. Fare una foto intera ad un soggetto più o meno lontano, mi permette di lavorare successivamente sulla dimensione definitiva dello scatto (anche usando il tasto "modifica" preimpostato nelle gallerie dei telefoni) e mi da il tempo di decidere tutto il da farsi: tagliarla? Così tanto, così poco? In questo punto, o in quest'altro? Aggiungere/togliere effetti? e via discorrendo :)

Mattev

Vofo Finale della tua foto:

0

:P

Mattev

Avresti dovuto guardare tutte le foto attentamente e ti saresti accorto di come G3 tendere ad acquarellare le immagini. Resta uno dei migliori, ma non IL migliore :P

Mattev

"tarocchino"?

Mattev

Se non erro S5 scatta in 16:9 alla massima risoluzione

Mattev

Questa cosa del sedersi sugli allori si dice ogni anno, dai tempi del 3GS :P

Mattev

Data la batteria del G3, il caricatore portatile lo devi ricaricare ogni giorno che lo usi xD

In ricezione il G3 ha solo qualche problema nelle zone di scarso segnale (dove ci mette più tempo a switchare rete). In velocità (non ho contratto 4G ma posso dirti per l'H+) va una bomba.

Il design del G3 è molto bello, tuttavia risulta un po' scivoloso se preso bianco, data la plastica liscia e le grandi dimensioni. Ci sono cover che riescono a mantenerlo bello ma comunque si andrà sempre e comunque a rovinare il suo "sex-appeal" mettendone una, anche la più sobria e sottile.

Tornando al discorso batteria ti posso dire che la durata varia molto. Se ne fai un uso intenso (giochi, usi per lungo tempo di fila la fotocamera/videocamera e/o scarichi e installi un sacco di app) fatichi a superare la metà giornata. Per il resto (navigazione/messaggistica/mail/social vari) si riesce bene a fare le 4h e 30m di schermo acceso (a meno che non tieni sempre la luminosità al massimo. In tal caso non saprei)
In Stand-By invece dura tanto, sempre che tu non abiti in zone con poca rete dove lo switch è frequente.

L'audio in cassa è buono e soprattutto molto potente. Il contro è che non copre molto i toni bassi e si trova sul retro, tuttavia è godibile e difficile da non sentire se messo al massimo volume xD

Tra quelli da te citati è lo smartphone con il miglior comparto fotografico.

Mattev

Beh oddio, "mostri". Sicuramente un Note 4 lo è, ma uno Z3C (o un suo analogo in HW) non gli sta troppo dietro. Parliamo sempre di uno Snap801+Adreno330+2GbRAM

Mattev

Veramente lo Z3C è uno dei più "piccoli" della fascia alta xD

Android

Recensione Honor Pad 9: un buon tablet, venduto con un'ottima offerta di lancio!

Articolo

Netflix: tutti i film e le serie TV in arrivo ad aprile 2024

Recensione

Recensione MSI MPG 271QRX, immagini di alta qualità a 360 Hz

Mobile

Swisscom acquisisce Vodafone Italia per 8 miliardi: verrà integrata con Fastweb